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Autore: ale93    20/12/2013    4 recensioni
(Raccolta di cinque drabble)
Remus si svegliava tutti i giorni all'alba
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Note E' tutta una novità per me, a partire dal genere.
L'idea è nata dal fatto che sono totalmente soggiogata dal carisma del personaggio di Sirius. So che questa potrebbe risultare un'idea malsana nata dalla lettura fanon e invece NO! Il mio tarlo è nato sui libri della Row, il che è ancora più strano, me ne rendo conto.
Comunque nulla, è un enorme tributo a Sirius, scritto attraverso i pensieri di Remus. Sono novizia anche delle drabbles, mai scritte in vita mia. Spero siano gradevoli! (Se più che uno spunto erotico, risulta solo un'accozzaglia di frasi tratte a casaccio dagli harmony, fatemelo sapere!)

I titoli delle drabbles sono versi della canzone 'Hell is round the corner' di Tricky.

 

This is the Hell



 

Hell is round the corner where I shelter

Remus si svegliava all’alba tutti i giorni.
Le prime volte era stato a causa dei dannati sogni che gli levavano l’aria, gli facevano colare sudore freddo sulle tempie; poi si era voltato. Si era voltato e lo aveva visto: le braccia strette convulsamente al cuscino, le labbra umide, la schiena nuda e bianchissima.
Sirius lo faceva sentire famelico. E sapeva che era sbagliato, sapeva che il suo fiato che si spezzava in gola non doveva essere nulla di buono, ma non poteva farne a meno.
Remus, tutti i giorni all’alba, si svegliava e lottava con se stesso.
 


So reduce me, seduce me

Sirius se li sentiva addosso, quegli sguardi.
Lo percorrevano veloci e brucianti e quasi si sentiva scottare sotto i suoi occhi. Erano sempre pieni di paura, concentrazione, a volte di rimprovero, altre di divertimento. A tratti pieni di rassegnazione, ma non erano mai così smaniosi gli occhi di Remus.
All’inizio avrebbe voluto ridere: non fare il coglione. Poi aveva schiuso le palpebre e aveva guardato mentre lo fissava. Si era vergognato sotto quello sguardo. Si era vergognato di aver strattonato un po’ più in giù la coperta, di essersi leccato coscientemente la bocca, sussurrando il Moony più lascivo della sua vita.

 

My brain thinks bomb-like

Era perverso, pensava Remus.
Era perversa la sua figura curva sul davanzale –capelli che pizzicavano piano le spalle, le caviglie nude incrociate, il profilo che frastagliava il cielo violaceo -, era osceno il modo in cui succhiava il filtro di quella sigaretta per poi soffiare a denti stretti solo sottili fili di fumo. Sembrava indecente che Sirius si prendesse anche la libertà di voltarsi a guardarlo.
Moony” e pareva che quella bocca lo stesse implorando.
“Devi smetterla di fumare. Fa male.”
“Sono stronzate, sto benissimo, vedi?”, bisbigliava Sirius al suo orecchio. Quasi poteva sentire la sua lingua sul lobo, quasi.
Forse quelle sigarette non avrebbero ucciso Sirius, ma stavano consumando lui.

 

We’re hungry, beware of our appetite

Un fruscio lieve e le cortine del baldacchino si scostavano; il letto sobbalzava silenziosamente appresso al respiro di Remus.
“Che stai facendo?”, la voce era bassa e arrochita, ma non per il sonno. Remus continuava a svegliarsi all’alba, seguendo quel benedetto richiamo.
La pelle bianchissima di Sirius era più vicina di quanto non fosse mai stata.
“Smettila” sfiorava il suo orecchio con le labbra, “di” leccava una cicatrice sulla clavicola, “guardarmi” mordeva al collo, “così…”.
E poi la bocca di Sirius, le mani di Sirius, la lingua di Sirius; Sirius era ovunque.
 

*

And (he) watches from the precipice

Remus si svegliava all’alba tutti i giorni.
Succedeva a causa degli incubi: lenzuola bagnate di sudore, mani che stringevano convulsamente il cuscino e qualche parola che rimaneva mezza strascicata in bocca. Sentiva dell’amaro tra le labbra; poi si era voltato. Si era voltato e lo aveva visto.
Gli aveva fatto paura e per qualche attimo si chiese se si potesse essere scossi così a lungo da un solo dannatissimo spasmo.
Sapeva che Sirius lo aveva sempre fatto sentire un altro. Aveva capito molto tempo prima che non c'era mai stata scelta, ma adesso ne era terrorizzato, adesso che vedeva solo un posto vuoto.
Perché Remus si svegliava ancora all’alba, ma Sirius non c’era più.

   
 
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