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Autore: fra_eater    20/12/2013    1 recensioni
Sanji scopre che la bella rivale di Zoro sta per sposarsi, come reagirà il cinico spadaccino?
Ff su Zoro/ Tashigi con accenni a Rufy/Nami e un breve spoiler della saga di Punk Hazard.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Roronoa Zoro, Tashiji, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Che strazio. Finché non tornano non posso scendere dalla nave, né dormire. Ma quando si sbrigano a tornare?
Ultimamente questi mari pullulano di Marines: venendo qua abbiamo visto due navi.
 Che nervi. Se non fosse per quell’idiota di Rufy non dovremmo fermarci così spesso per le provviste. Spero solo che quell’imbecille con le sopracciglia a ricciolo si sia ricordato di prendermi da bere.
 Devo pensare a un modo per farlo incazzare. È da troppo tempo che lo lascio tranquillo. Sto invecchiando.
Magari dovrei dirli che la sua amata Nami- swan gioca ad “esploriamo la bocca del capitano con la lingua”. No, non mi conviene. Lei capirebbe subito che sono stato io e mi triplicherebbe il mio già enorme debito nei suoi confronti. Quella mocciosa a volte è insopportabile, non riesco proprio a capire come Rufy possa essersi innamorato di lei.
“Com’è possibile che sei sveglio?” . 
È arrivato il principe degli idioti “Hai comprato il sakè?” .
Il cuoco mi guarda, ha l’aria leggermente dispiaciuta. Lo vedo accendersi una sigaretta senza mai staccare lo sguardo da me. “Lo sta portando Franky” risponde.
 La sua faccia non mi piace, sembra che voglia dirmi qualcos’altro ma che non ne abbia il coraggio. Già non lo sopporto, ma quando fa il misterioso è proprio irritante.
 “Che succede?” gli chiedo.
Si avvicina lentamente, sempre con quella cavolo di sigaretta stretta tra le labbra. “Ci sono i Marines”. Non capisco come questa notizia possa interessarmi.
“Hanno arrestato qualcuno?”
“No”
“E allora?”
“Robin ha scoperto che sono qui per un matrimonio”
“E come ha fatto?”
Incrocia le braccia davanti al petto. Ma certo, il frutto del Diavolo.
“Io ho scoperto chi è la sposa”.
Ma cosa vuole che me ne importi di chi si sposa, specialmente se si tratta di un Marines.
 Lo guardo scocciato, lui sbuffa e butta la cenere sul ponte. Si siede a terra, accanto a me. Ma che gli prende?
“Devo dire che è un vero peccato che una così rara bellezza diventi di un uomo solo”
Roteo l’ occhio al cielo, fra poco lo affetto.
 Continua a portarsi alla bocca la sigaretta e accarezza incurante quello stupido pizzetto che si è fatto crescere in questi due anni.  “Di sicuro avrà deciso di lasciare la marina. Smoker non  mi sembra il tipo che possa sopportare di avere la responsabilità di una donna sposata al suo fianco”.
Smoker? Una Marine della sua squadra si stava sposando? Certo la marina non deve essere una passeggiata per una donna, specialmente se una vuole mettere su famiglia.
Sanji mi guarda un po’ stupito. Lo guardo di mia volta. Continuo a non capire che cosa voglia.
“Se vuoi ti accompagno da lei. L’ho vista mentre provava l’abito in un negozio. Era molto bella”
Ma che sta dicendo? Cosa vuole che me ne freghi di una marine? Perché è così gentile? Non mi piace per niente questa situazione. Mi irrita.
“Potresti chiederle le sue spade in onore della vostra vecchia rivalità” dice facendo uscire il fumo dalle labbra.
Spade? Accarezzo le mie katana e comincio a collegare.
 Marine. Smoker. Donna. Spade.
Tashigi …
Tashigi si sposa? Non posso crederci. Non può essere. Deve essere uno scherzo dello stupido cuoco. Chi è quel bastardo che vuole sposare la mia Tashigi?
Sanji mi guarda preoccupato “Che vuoi fare?”. Non lo so, né tanto meno voglio che lui lo sappia. La devo trovare. Le devo impedire di farlo. Ma come? Non voglio neanche che quest’idiota mi aiuti. Non mi piace quel suo sguardo di dispiacere che  mi rivolge. Sembra quasi che mi voglia consolare, ma di cosa poi?
“Se ha deciso di buttare la sua vita, faccia pure”. Mi guarda sconcertato. Non si aspettava di certo questa reazione. Mi alzo e mi avvicino al parapetto della nave.
“Dove vai?” mi chiede l’idiota sempre restando seduto.
“A fare un giro.”
 
Mi metto a correre come un matto. Ma quanto è grande questo villaggio?
Non so neanche dove devo andare, provo a chiedere indicazioni ma sono tutte sbagliate.
Mi imbatto due volte nello stesso vicolo, lo riconosco per il gatto orbo che continua a guardarmi agitando la coda. Possibile che mi sia perso?
Torno indietro e chiedo ad una vecchietta che mi risponde scocciata, poi ricordo che avevo già chiesto a lei indicazioni poco prima.
Continuo a girare, incontrando ogni tanto qualcuno dei miei nakama.
 Usopp si era pure offerto di accompagnarmi al negozio di abiti da sposa ma ho rifiutato, devo vederla da solo.
In un vicolo trovo il capitano e la mocciosa che si sbaciucchiano. Li lascio stare non senza provare un po’ di invidia per come vivono questo amore clandestino.  Perché cazzo Tashigi doveva essere un marine? Ma che sto dicendo?
Mi fermo in mezzo alla strada. Che sto facendo? Perché la sto cercando? E se la trovo che le dico? Che voglio impedirle di sposarsi? Ma perché poi?
“Roronoa?”. Chi è che mi chiama?
Mi volto e ritrovo il mio volto riflesso in una vetrina, sollevo lo sguardo e la vedo. Vestita di bianco, con gli occhiali rossi stranamente non sulla testa. Kuina doveva essere come lei. Il cuoco aveva ragione. È così bella vestita di bianco. Sembra un fiore delicato.
La vedo afferrare goffamente la grossa gonna di tulle e cercare di uscire dalla porta. Mi allontano leggermente. Vorrei fuggire da lei ma sono venuto apposta per parlarle. Che faccio?
Varca velocemente la soglia ma inciampa nella lunga gonna. La afferro al volo. È proprio un’imbranata.
Prima che lei possa dire qualcosa la blocco “Sei proprio sicura?” lei mi guarda confusa “Sei venuto a farti arrestare?” mi chiede piegando il capo.
La vedo cercare con una mano nell’abito,poi capisce che deve aver lasciato le manette negli altri vestiti.
“Perché vuoi buttare la tua vita?” le chiedo afferrandola per le spalle . Un bel modo per iniziare.
“Cosa?” sembra sorpresa.
“Io non te lo permetterò. “ sento una rabbia crescermi dentro. È così bella in questo  vestito bianco. Anzi, con la precisione è un giallo chiaro, molto aderente ad eccezione della gonna ampia, sembra una nuvola morbida. Ha le spalle nude e tiene i capelli legati in alto.
La vedo spostare lo sguardo dalla mia faccia alle mie spade. Capisco che è sola perché nessun marine è ancora intervenuto a dividermi da lei. Ma io non me ne andrò finchè non l’avrò convinta, ormai la frittata è fatta.
“Tu non puoi sposarti!” mi guarda sconcertata, non credo che si aspettasse che io sapessi.
“Sei davvero disposta a buttare la tua vita per ritrovarti a fare la moglie che deve badare a una casa, a un marito, a dei figli? Non ti ci vedo a fare la spesa o a cucinare!”
Sta per parlare ma la blocco. Le prendo le mani “Tu non ti sposerai con nessuno”
“Non sei tu a dover decidere per me” . Si libera dalla mia presa e solleva gli occhiali, la vedo indietreggiare, impaurita. “Non ne hai il diritto”.
Mentre parliamo vedo alcune donne uscire dal negozio che ci guardano rimanendo sulla porta. Non mi importa di loro ma mi infastidisce essere osservato così.
Tashigi si lancia in avanti e prova a prendere una delle mie katana mentre sono distratto. Le stringo forte i polsi. “Tu non puoi buttare la tua vita” le ripeto. Ha lo sguardo allarmato “Non credo neanche che tu ami un uomo qualsiasi”. Non ascolta quel che le dico, vuole solo liberarsi dalla mia presa.
“Non ti permetterò di lasciare la Marina per sposarti con un uomo qualunque. Te lo permetterei solo se sposassi me”. Lei spalanca gli occhi e mi guarda. La lascio di botto. Che ho detto? Mi sento avvampare e anche lei arrossisce. Indietreggio imbarazzato.
“V-volevo dire” rifletti Zoro, rifletti “Potrai lasciare la marina solo quando mi catturerai”.
Lei si mette dritta, con lo sguardo austero “Se mai dovessi sposarmi non chiederò di certo a te il permesso”.
“Tashigi!” una voce maschile. Mi volto. Dietro le donne è comparso un uomo alto, vestito di scuro
“Sei tu lo sposo?” gli chiedo, lui sposta lo sguardo da me a Tashigi. Ha la faccia da idiota e non è neanche bello. Di certo è più stupido del cuoco.
Fa sì con  il capo. Ha evidentemente paura di me. Sorrido.
Afferro Tashigi per un polso, la avvicino a me e la bacio stringendola forte per impedirle di divincolarsi.
Quando la allontano mi sento vittorioso e felice. “Ora non ti sposerà. Nessuno sposa una donna infedele” le dico. Lei è rossa in viso, non so se imbarazzata o furente.
Guardo lui soddisfatto. Lui mi guarda a sua volta, poi sposta lo sguardo da Tashigi alla donna alla sua destra “Mi ha mai tradito?” chiede a quest’ultima. “No, caro” risponde lei semplicemente.
Li guardo sbalorditi “Che vuol dire questo?”, non capisco, perché si rivolge a lei e non a Tashigi?
“Se mi avessi fatto parlare” Tashigi mi guarda spazientita “Ti avrei spiegato che non sono io a sposarmi”
“Ma sei vestita di bianco!” Non posso aver fatto una figura così misera.
“È écru” sbraita la donna che è l’effettiva sposa “Dovrò cambiare il colore dell’abito della damigella!”
Damigella?!? Tashigi è la damigella. E io l’ho baciata Per impedirle di sposarsi. Ma lei non deve sposarsi. Merda.
Devo uccidere il cuoco.
“Tashigi” l’uomo sconosciuto si avvicina a lei. “Potevi dircelo di invitare il tuo ragazzo”
“N-non sono il suo ragazzo” mi precipito a precisare arrossendo.
“Vi ringrazio per l’invito” comincio a indietreggiare pian piano prima che lei riveli che io sono un pirata “Vi faccio tanti cari auguri, ma devo proprio andare”  e scappo via senza voltarmi. Mentre corro in non so quale direzione la sento correre dietro di me e chiamarmi. La sento anche cadere e imprecare per aver sporcato il vestito.
 
Entro in cucina. Mi guardo intorno. Seduti al tavolo ci sono Rufy con Nami e Usopp che guardano alcune cartine, il cuoco è ai fornelli.
Mi siedo facendo più rumore possibile “Ehi, cuoco! Sakè!” 
Lui mi guarda spazientito ma mi da’ lo stesso un bicchiere che scolo subito “Ancora”
“Quanto ne vuoi?” tiene una sigaretta spenta tra le labbra mentre mi scruta.
“Ho bisogno di bere. Tanto.”
“Perché?” mi chiede l’idiota.
“Per dimenticare”
“Che cosa?”
“Di essere stato così stupido da darti retta!”.
  
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