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Autore: EuphemiaMorrigan    20/12/2013    5 recensioni
Una piccola One-shot su Itachi Uchiha da donare con umilità ad una buona amica ed augurarle Buone feste!
Non è un granché, ma l'ho scritta con il cuore.
Perché in fondo credo che abbia davvero pensato questo poco prima di morire.
La prima volta.
La seconda non conta. Per me!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Nubi.

 

Note dell'autrice:
Il connubio: De Andrè, serata malinconica, casa vuota e cioccolata calda creano...
..Il mio regalo per Kyuukai.
Regalo è dire troppo, dato che è davvero una sciocchezza! E me ne dispiace, perché avrei voluto fare di più. Invece mi è uscito fuori questo aborto su un tema stra-usato.
Però l'ho fatto con affetto e per augurarti buone feste...
...Anche se non è una botta d'allegria ^^'.
Detto questo... Auguro buone feste anche a chi capiterà di qui.
Un bacio! 

 

 

Vanno.

Vengono.

Ogni tanto si fermano,

E quando si fermano.

Sono nere come il corvo.

Sembra che ti guardano con malocchio.

 

Quegli anni.

Cosa rimane ora del tempo passato?

Sembra fossero soltanto un inganno.

Gli anni delle bugie.

È tutto perduto?

Poco importa quanta sofferenza patisce costantemente la mia anima.

Se sono distrutto.

Se riverso le mie lacrime accucciato contro una fredda e sterile parete, lasciando fluire il pianto su questo viso da me stesso tanto disprezzato.

In solitudine.

Alle volte solcano le guance smagrite e scavate; gli occhi si gonfiano e arrossano; e le spalle tremano, sussultando in modo spasmodico.

E quello stesso solco immaginario va a crearsi all'interno di me, ancora, nel mio cuore già fragile. Troppo debole per contenere tutto ciò che ho provato in passato.

Ho tracciato la mia strada senza mai guardarmi indietro, credendo che alla fine avrei trovato la pace. Mi sono elevato sopra la confusione di questa piatta esistenza, osservando con superiorità oltre l'illusione che io stesso avevo creato.

E benché la mia mente potesse ancora pensare, cominciai a divenire un folle.

Smarrendo il cammino che all'inizio mi appariva sicuro e già scritto.

E lo merito.

Come la pioggia scende copiosa ed inarrestabile da nuvole nere e minacciose, rendendo fertile la terra di campi che molte volte ho veduto lungo il mio cammino, dinanzi i miei occhi stanchi di guardare oltre la coltre di nebbia.

Io...

...Io merito la tristezza solitaria del traditore.

È il destino ineluttabile.

È il fantasma e l'eco di martiri passati.

È un fulmine, una tempesta di dolore che cresce di violenza ed intensità ad ogni passo che sono costretto a compiere.

Ma alla pioggia cosa importa di me?

Di chi si commisera da una vita?

Di chi cerca un perdono non contemplato?

Chi pensa a me?

A quest'uomo che più non si sente tale, a quest'animale solitario per scelta che avanza per lande desolate da una vita intera?

...Nessuno.

Mi rispondo semplicemente, ed un aspro sorriso fa capolino sulle mie labbra sottili e pallide; quasi avvertissi l'urlo stridulo del rimpianto agli orecchi.

Sollevo il viso affilato al cielo grigio, allargando le braccia ai lati del mio corpo e lasciando che le gocce di pioggia lavino via la mia carne impura e sporca.

Di chi ha tradito il suo stesso sangue.

Rinnegato.

Ucciso.

Mentito.

Soggiogato un'anima innocente senza alcun tentennamento.

Non mi sono mai guardato indietro, né mai ho cercato di farlo. Ho vissuto questa vita vuota ed oscura con la consapevolezza dei miei errori.

Od almeno così credevo.

Osservando il cielo, in questo giorno in cui tutto si concluderà, però mi chiedo: cos'è una famiglia?

Credevo di avere una risposta esaustiva a questa domanda. Se qualcuno, anni fa, mi avesse domandato: cos'è una famiglia, Itachi?

Le mie parole sarebbero state..

...Una famiglia è quando hai qualcuno da cui tornare, qualcuno a cui sorridere e stringere tra le braccia. Qualcuno che consola i tuoi pianti e lenisce le tue ferite. Qualcuno da consolare ed a cui passare un fazzoletto a tua volta. Chi, con uno sguardo od una parola, riesce a scacciare ogni sofferenza piccola o grande.

È il calore di una cena consumata attorno allo stesso tavolo.

È il canto di tua madre ai fornelli, il sorriso abbozzato di tuo padre quando afferma di essere fiero di te, le risate infantili e innocenti di tuo fratello.

È il calore umano di un abbraccio.

Quel calore che non invade più il mio corpo ed il mio spirito da così tanti e lunghi anni passati nella completa solitudine che non ne ricordo nemmeno più il sapore. Perdendo un brandello di me stesso ad ogni passo in più.

Lasciando indietro cocci di me che senza remore ho perfino calpestato.

Ho fallito.

Non posso negare questa verità.

Potrei affermare che ero sinceramente convinto di star per compiere la giusta scelta, che non esistevano altre soluzioni, che ho agito solo per il suo bene...

...In verità...

In verità c'è sempre una scelta alternativa!

Potrebbe risultare sbagliata, stupida, peggiore della prima soluzione.

Ma c'è sempre!

Ed ora...

...Ora che sto osservando gli occhi carichi d'odio di mio fratello minore non posso fare altro che sentirmi... Finalmente libero.

Sasuke...

...Sasuke, permettimi di essere egoista anche questa volta.

Liberami.

E con il mio egoismo libera anche te stesso da questa maledizione.

 

Sono Itachi Uchiha.

Sono uno Shinobi di Konoha.

Sono Itachi Uchiha.

E sono...

...Ero solo un uomo.

 

   
 
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