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Autore: _myheroes    20/12/2013    5 recensioni
lui ventuno anni, l'altro diciannove.
lui è un semplice impiegato dell'Ufficio Postale,
l'altro è il figlio di un uomo molto ricco, severo e geloso.
Louis ha un aspetto dimesso e trascurato; Harry porta l'uniforme di uno dei più prestigiosi collegi della città e cammina a testa alta, con lo sguardo fermo e altezzoso.
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Contrariamente agli altri alunni che andavano a scuola a gruppi o accompagnate da una domestica più anziana, Harry Styles andava sempre con la zia zitella e la sua condotta indicava che non gli era permesso nessuna distrazione.
Fu in quel modo innocente che Louis Tomlinson diede inizio alla sua vita segreta di cacciatore solitario. Dalle sette del mattino si sedeva da solo sulla panchina meno visibile del giardinetto, fingendo di leggere un libro, finchè vedeva passare il ragazzo irraggiungibile con l’uniforme di uno dei college più famosi e importanti della città. Camminava con una superbia naturale, la testa dritta, lo sguardo immobile, il passo rapido, il naso un po’ grande per il suo viso e con la cartella dietro le spalle: al suo fianco, la zia con l’abito grigio e il cordone di San Francesco non lasciava il minimo spiraglio per avvicinarsi. Louis Tomlinson li vedeva passare all’andata e al ritorno quattro volte al giorno e una volta la domenica mattina all’uscita dalla messa solenne, e vedere il ragazzo gli bastava. A poco a poco, i sentimenti per quel ragazzo sconosciuto aumentavano e dopo due settimane non pensava altro che a lui. Fu così che decise di mandargli un biglietto scritto da tutte e due le parti con la sua bella calligrafia da impiegato che ha il compito di ricopiare documenti d’ufficio in bella grafia. Ma lo tenne diversi giorni nel taschino pensando a come consegnarlo e mentre ci pensava, scriveva altri fogli prima di dormire, cosicché la lettera originale venne a trasformarsi in un dizionario di galanterie ispirate ai libri che aveva imparato a memoria a furia di leggerli nelle attese del giardino. Cercando il modo di consegnargli la lettera, si diede da fare per conoscere alcuni studenti della Presentaciòn, ma erano troppo lontani dal suo mondo. Inoltre, dopo parecchi giri non gli parve prudente che qualcuno fosse informato dei suoi progetti. Tuttavia riuscì a sapere che Harry era stato invitato a un ballo di sabato qualche giorno dopo e che il padre non gli aveva dato il permesso di andarci con una frase precisa: «Ogni cosa si farà a tempo debito

La lettera aveva più di sessanta fogli quando Louis non potè resistere al peso del suo segreto, e si confidò completamente a sua madre, l’unica persona con cui si permetteva qualche confidenza. Sua madre si commosse fino alle lacrime per la sincerità del figlio nei fatti d’amore e cercò di orientarlo con i suoi lumi. Cominciò convincendolo a non consegnare lo zibaldone lirico con cui sarebbe solo riuscito a spaventare il ragazzino dei suoi sogni, che supponeva altrettanto acerbo quanto lui in affari di cuore. Il primo passo, gli disse, era ottenere che lui si accorgesse del suo interesse, perché la sua dichiarazione non lo cogliesse di sorpresa e avesse il tempo di pensare. «Ma soprattutto» gli disse, «la prima che devi conquistare non è lei ma sua zia
Ambedue i consigli erano saggi ma tardivi. In realtà il giorno in cui Harry aveva trascurato un attimo la lezione di lettura che stava dando alla zia e aveva sollevato lo sguardo per vedere chi stava passando nel corridoio, Louis l’aveva impressionato per la sua aria di abbandono. La sera, durante la cena, suo padre aveva parlato del telegramma ed era stato così che lui aveva saputo che cosa era andato a fare Louis Tomlinson a casa sua, e quale era il suo lavoro. Queste notizie avevano aumentato il suo interesse, perché per lui come per tanta gente dell’epoca l’invenzione del telegrafo aveva qualcosa a che vedere con la magia. Ed era così che aveva riconosciuto Louis Tomlinson dalla prima volta che lo vide intento a leggere sotto gli alberi del giardinetto,  benché non gli avesse provocato nessuna inquietudine, mentre la zia non gli fece notare che stava lì da parecchie settimane. Poi, quando lo videro anche la domenica all’uscita della messa, la zia finì per convincersi che tanti incontri non potevano essere casuali. Disse: «Non sarà per me che si prende tanti fastidi
Perché nonostante la sua condotta severa e il suo abito da penitente, la zia Gemma aveva un istinto della vita e una vocazione alla complicità che erano le sue migliori virtù, e la sola idea che un uomo si interessasse al nipote, le provocava un’emozione irresistibile. Harry Styles, però, era ancora in salvo persino dalla semplice curiosità dell’amore, e l’unica cosa che gli ispirava Louis Tomlinson era un po’ di pena, perché gli era parso malato. Ma la zia gli disse che era necessario aver vissuto molto per conoscere la vera indole di un uomo, e lei era convinta che quello che si sedeva nel parco per vederli passare poteva essere solo malato d’amore.

La zia Gemma era un rifugio di comprensione e di affetto per il figlio solitario di un matrimonio senza amore. L’aveva allevato dalla morte della madre, e nei rapporti con Pharrell Styles si comportava più da complice che da zia.

Quattro volte al giorno, quando passavano dal giardinetto de Los Evangelios, tutte e due si affrettavano a cercare con un rapido sguardo il ragazzo piccolo e magro, quasi sempre vestito di nero malgrado il caldo, che faceva finta di leggere sotto gli alberi. «Eccolo là.» diceva colui o colei che lo vedeva per primo, soffocando le risa, prima che lui alzasse lo sguardo e vedesse la zia e Harry rigidi. «Poveretto» aveva detto la zia. «Non si azzarda ad avvicinarsi perché ci sono io con te ma un giorno ci proverà se le sue intenzioni sono serie, e allora ti consegnerà una lettera
Harry non seppe mai in che momento il divertimento si trasformò in ansia, e il sangue gli si sconvolgeva per l’urgenza di vederlo, e una notte si svegliò spaventato perché lo vide che lo guardava nell’oscurità ai piedi del letto. Allora desiderò con tutta l’anima che si avverassero i presentimenti della zia, e chiedeva a Dio nelle sue orazioni di fargli avere il coraggio di consegnare la lettera, solo per sapere che cosa dicesse. La sua ansia si trasformava in disperazione più si avvicinavano le vacanze di dicembre, perché si chiedeva agitato che cosa avrebbe fatto per vederlo, e perché lui lo vedesse, durante i tre mesi in cui non sarebbe andato a scuola. I dubbi persistevano senza soluzione la notte di Natale, quando gli fece sussultare il presagio che lui lo stesse guardando tra la folla della messa di mezzanotte, e quell’inquietudine gli fece traboccare il cuore. Non si azzardò a girare la testa, perché era seduto fra il padre e la zia, e dovette dominarsi perché non si accorgessero del suo turbamento. Ma nel disordine dell’uscita lo sentì così vicino, così nitido nella confusione, che un potere irresistibile l’obbligò a guardare sopra la spalla quando lasciava il tempio dalla navata centrale, e allora vide a due palmi dai suoi occhi gli altri occhi di ghiaccio, il suo viso livido, le labbra pietrificate dalla paura dell’amore. Scombussolato dal suo stesso coraggio, si aggrappò al braccio della zia Gemma per non cadere, e questa sentì il sudore glaciale della mano di Harry, e lo riconfortò con un cenno di complicità incondizionata. In mezzo al fragore dei razzi e dei tamburi celebrativi, delle luci colorate sulle porte e al clamore della folla ansiosa di pace, Louis Tomlinson vagò come un sonnambulo fino all’alba vedendo la festa attraverso le lacrime, stordito dall’allucinazione di essere lui e non Dio quello che era nato quella notte.






Salut!
se stai leggendo questo, sappi che ti adoro e ti ringrazio per aver letto la mia mini os.
come avete già capito, sono una larry shipper e li amo troppo gthsregng. 
bè, arrivo al dunque: spero solo che la mia os vi sia piaciuta, au revoir. (:

@xxonedstatoos_ on twitter. c:

   
 
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