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Autore: blue_flames    20/12/2013    2 recensioni
Questa è una storia tratta da avvenimenti realmente accaduti modificati ai fini di una Quinntana.
Cosa succederebbe se le ragazze si trovassero nel contesto.....degli scout. Vi chiedo di non essere prevenuti perché non è come pensate, anzi...
Dal 1° cap.
Feci un respiro profondo e mi guardai intorno sorridente. Alberi, verde, natura e un profumo di libertà che mi invadeva. Avrei trascorso di nuovo 12 giorni tra miei migliori amici, senza genitori e senza convenzioni . Purtroppo questa sarebbe stata l’ultima volta, ormai ero cresciuta e si supponeva che dovessi “camminare su una strada più ampia e trovare il mio sentiero”, non era quello che volevo ma avrei fatto di tutto per rendere questo ultimo campo indimenticabile.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Quinn/Santana
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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The second day

Sentimmo dei passi fuori dalla tenda segno che i capi stavano per svegliarci, eravamo pronte a scattare non appena avessero aperto bocca. I capi non finirono nemmeno di intonare la prima frase che noi velocemente aprimmo la tenda e ci infilammo le scarpe alla bene e meglio per fiondarci al cerchio, prima di uscire dal nostro angolo afferrai l’alpenstock e guidai la mia squadriglia.

Arrivammo per prime naturalmente. Ci mettemmo in fila e con la voce ancora un po’ roca facemmo il nostro grido di sq., subito dopo arrivarono i Lupi, tutti un po’ sgangherati, qualcuno era anche con una scarpa sola. Mike che aveva i capelli completamente stravolti in una pettinatura afro e gli altri ragazzi fecero il loro grido. Mi passai una mano trai capelli per aggiustarli un po’ poi mi voltai verso Will che era accanto a me e sotto voce gli chiesi perché non erano venuti la sera. Mi rispose che mentre aspettavano che i capi smettessero di fare la ronda si erano addormentati e che quando si erano svegliati durante la notte avevano deciso che i loro sacco a peli erano decisamente troppo comodi e caldi per abbandonarli. “Che scemi, vabbè verrete sta sera”commentai. Era passato un minuto quando anche le Aquile arrivarono tutte in tiro, già vestite e pettinate, sbuffai e roteai gli occhi al celo per poi incontrare lo sguardo di Quinn infondo alla fila e mimargli un: è così che pensano di vincere il campo? La bionda rise e scosse la testa, ci vollero altri due minuti e vari richiami prima che anche i Cinghiali ci raggiungessero, senza alpenstock e quasi tutti ancora con il pigiama o con i vestiti che avevano il giorno prima tutti sgualciti. Probabilmente avevano dormito così.

Dopo la sessione di ginnastica mattutina, prendemmo la colazione: latte al cioccolato o tè accompagnati da biscotti. La mattina avrei preferito un bel caffè ma dato che non era contemplato dalle leggi internazionali dello scautismo, presi il tè. Il latte al cioccolato era decisamente la cosa che preferivo ma loro mettevano un litro di latte caldo e un cucchiaino di cioccolato, così da ottenere un latte grigio con un vago sapore di cioccolato e poi odiavo il latte caldo. Naturalmente i biscotti erano quelli più scontati che si potessero trovare al negozio e di conseguenza di pessima qualità, li chiamavamo “Water proof” perché per quanto tu li tenessi a mollo rimanevano duri e asciutti come appena estratti dalla confezione. Morivo di fame visto che a cena non avevo mangiato quasi nulla così mi costrinsi a mangiare almeno due biscotti, non vedevo l’ora che iniziassero a darci il pane con la marmellata.
Dopo colazione avemmo mezzora per dedicarci alla nostra pulizia personale e sistemarci un po’,così presi il mio beautycase e con Quinn e Tina mi diressi ai bagni, almeno quelli c’erano ed erano funzionanti. Mi sciacquai il viso e mi lavai i denti prima di estrarre uno specchietto e il contenitore delle lenti. Cercai un punto dove incastrare lo specchietto ma senza successo così mi voltai verso Quinn che teneva lo spazzolino in bocca e annuiva mentre Virginia la investiva con un fiume di parole riguardo a quanto fosse carino e speciale il suo Ronny. “Q. puoi tenermi lo specchietto?” il mio vice si tolse lo spazzolino di bocca e sputò il dentifricio nel lavandino per poi appoggiarlo sul bordo. Mi prese lo specchietto dalle mani e io mi tolsi gli occhiali mettendomeli in tasca, presi il collirio e mi inumidii gli occhi con qualche goccia. Presi le lenti e mi posizionai di fronte alla ragazza, lo specchio era troppo in basso così gli presi il polso e lo posizioni all’altezza giusta con la giusta inclinazione. Mi misi senza troppe difficoltà la prima lente, avevo notato che Quinn mi fissava negli occhi esaminandone ogni sfumatura. Ero un po’ in imbarazzo ma non ci feci caso, mi preparai a mettermi anche la seconda quando Quinn disse ”Hai degli occhi stupendi…”.“E te ne sei accorta solo adesso?!” Dissi sarcastica.”Sai, dovresti tenerli gli occhiali ti danno un aria sexy”Disse la bionda scherzando.”No Quinn, oggi si lavora, mi darebbero fastidio. Ah è per la cronaca io sono sempre sexy”Le feci presente  mentre mi mettevo l’altra lente.  Sbattei le palpebre un paio di volte e poi tesi la mano a Quinn che mi rese lo specchio con un sorriso. “Andiamo, che tra poco fischiano e bisogna finire il tavolo e iniziare la cucina. Ciao Virgy, non fatevi mettere i piedi intesta da Deborah”Salutai raccogliendo le mie cose e uscendo dai bagni seguita da Quinn che salutò a sua volta la ragazza che disse “Se fa un’altra scenata come ieri la pianto lì e me ne vado, non me ne frega niente, comunque buon lavoro ragazze”. Si! Mi stava proprio simpatica quella ragazza, avremmo dovuto fare una chiacchierata un giorno di questi.

Tornammo all’angolo ed entrammo in tenda per cambiarci. Appena la bionda aprì la cerniera una serie di gridolini e insulti ci investirono, entrai ridendo dietro di Quinn richiudendomi la tenda alle spalle. Kim e Tina erano in maglietta che tentavano di coprirsi con qualsiasi cosa che gli capitasse a tiro.”Ma siete impazzite? Potevano esserci dei maschi. Prima di entrare dovete chiedere se siamo tutte vestite” disse la piccoletta scandalizzata, anche Lesley era nella tenda, solo in intimo e guardava con le sopracciglia aggrottate Tina e Kim. Risi quando la vidi fare una smorfia, alzare gli occhi al celo e dire “Siete sicure di  essere nella squadriglia giusta? La tenda delle Aquile e un po’ più giù sulla destra.”.”Dai bimbe, non è che non vi abbiano mai visto in costume.”dissi sfilandomi la maglietta del pigiama e lanciandola vicino al sacco a pelo tutta arrotolata, sicuramente sta notte non sarei riuscita a ritrovarla. Mi stiracchiai per quanto l’altezza della tenda me lo permettesse, sbadigliai e mi tolsi gli occhiali dalla tasca per riporli con cura nella custodia. Mi chinai per cercare una maglietta pulita da indossare, ne presi una rossa con la scritta bianca che recitava “Vivi il sogno, lascia il segno”Era una maglietta di un evento a cui ero stata due anni fa, la maglietta aveva due buchini, uno sulla spalla e uno sulla pancia provocati da delle scintille. Me la infilai e subito arrotolai le maniche fino alle spalle, non sopportavo di tenerle giù, mi sentivo come oppressa e poi così si notavano i lievi muscoli delle braccia di cui mi vantavo tanto. Mi piaceva far vedere che tra tutte le bimbe e forse qualche bimbo ero la più forte. Mi guardai intorno, erano tutte vestite, potei apprezzare la maglietta dei Linkin Park di Lesley, la indicai e sorrisi per poi alzare il pollice. Rischiava di rovinarla ma erano uno dei miei gruppi preferiti ed ero contenta che almeno qualcuno avesse gusto nella musica. Uscimmo dalla tenda e  dopo aver consultato un attimo i progetti dissi “Bene. Dividiamoci, due finiscono il tavolo che tanto ora deve solo essere legato e gli altri iniziano la cucina”. Lesley e Quinn legarono il tavolo e io e le altre cominciammo a legare i bipiedi e scavare le quattro buche. Non ci volle molto per completare i tavolo che dovevo proprio dirlo era venuto proprio bene, così ci potemmo concentrare tutte sulla cucina che appena fu finita venne abbandonata per iniziare a costruire il portale. Era quasi mezzogiorno e presto avrebbero chiamato cambusa, c’era bisogno di legna per accendere il fuoco, quindi mandai Kim e Tina a fare legna con non poche proteste.

Quando fischiarono, le ragazze erano già tornate con un primo carico ed erano partite per  un secondo giro, Lesley andò a prendere cambusa e io e Quinn rimanemmo da sole. Presi un foglio di giornale e cominciai a spezzettarci dentro dei legnetti fini che aumentavano di spessore man mano e metterci delle foglie secche. Quando il pacchetto fu pronto lo misi in uno dei due bidoni, estrassi l’accendino che tenevo sempre in tasca e mi chinai fino ad avere il viso all’altezza dell’apertura del bidone. Feci scattare l’accendino e diedi fuoco alla carta che comincio a bruciare, non appena presero anche le foglie e i legnetti presi un respiro profondo e cominciai a soffiarci sopra, soffi lunghi e potenti. In cinque secondi il fuoco si stabilizzò, ero proprio un mito con il fuoco. Misi un paio di bastoncini sulle fiamme, mi voltai verso la bionda che stava preparando il pacchetto per il secondo bidone.”Pronta per sposarmi? Amarmi e onorarmi in salute e molto più probabilmente in malattia?”La ragazza si girò e dopo mezzo secondo scoppiò a ridere come una cretina. “Che ti piglia?”Chiesi confusa, lei mi punto il dito contro ancora ridendo “Che c’è?” aspettai che la ragazza si calmasse “Allora perché ridi?”.”Beh non mi voglio sposare con Zorro” Zorro? Ma aveva preso un colpo di sole? Lei prese dal tavolo un cucchiaio e mi venne vicino mettendomelo davanti alla faccia, mi ci specchiai, l’immagine era distorta ma potei notare due splendide righe di fuliggine sopra il labbro superiore. Iniziai a ridere e lei subito mi venne dietro ”Non mi stanno male però”Dissi tra le risa ”No. No faresti invidia persino a Speedy Gonzales” Ridemmo di nuovo. “Seniorita, venga con el prode Zorro, prima che torni il sergente Garcia” Dissi prendendo un legno da terra e disegnando una zeta per aria, per poi mettere un braccio in torno alla vita di Quinn correndo via e trascinandomela dietro. Appena fummo due metri dal punto di partenza mi fermai e lei mi guardò ammirata “Oh senior Zorro, tu es  el mio eroe “disse con lo sguardo adorante e uno spagnolo stentato.”E quales sarebbes il premios per l’eroes?” Chiesi io, aggiungendo solo delle esse alle parole, provocando nella bionda nuove risa. Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia mentre rideva. Sentivo i suoi denti sulla pelle, mi fece uno strano effetto. Vidi Lesley che tornava con la cassetta piena di cibo, allora dissi “Seniorita Quinn, stia attientas arriva el sergente”dissi. La bionda mi si aggrappò al braccio e io aspettai di avere Lesley davanti per puntarle il bastone contro. “Attientos Sergente, non avras mai la mia chica” Lesley sbuffò e roteò gli occhi al cielo.”Dai spostati che pesa!”Disse tra il divertito e lo scocciato. Io la feci passare portandomi dietro la schiena Quinn che mi si aggrappò alle spalle e sbirciava da dietro una di queste lo svolgersi degli eventi. La ragazza con i capelli corti posò la cassetta sul tavolo e mentre era ancora di spalle le punzecchiai la schiena con la “spada”, lei si girò irritata “Ehi!”. Mi sfilai il fazzolettone viola e giallo dal collo e glielo lanciai ai piedi, la miriade di spillette tintinnarono l’una contro l’altra “Ti sfidos!” Dissi assottigliando lo sguardo, la ragazza mi fissò un attimo per accertarsi che facevo sul serio e poi corse a prendere un legno pure lei, subito la inseguii. Ci fu un breve scambio di colpi finche non ricevetti una bastonata sulle dita che mi fece lasciar cadere a terra il bastone ”Ahi!”. Le due ragazze risero divertite. Sdegnata dissi prima di scagliarmi su Lesley “El sergente non vince mas! Ora ti faccio vedere io!” La ragazza iniziò a correre in circolo intorno al tavolo alternando risate ad urletti, non mi ci volle molto prima di acchiapparla. L’afferrai da dietro e la sollevai da terra, cercando di farle il solletico, lei si dimenava e così persi l’equilibrio e cademmo entrambe nella polvere, lei sopra e io sotto, ma la guerra non era ancora finita. Allacciai le braccia e le gambe attorno alle sue bloccandola “Corri Quinn, aiutami” la bionda non se lo fece ripetere due volte, si avvento su di noi e cominciò a fare i solletico a Lesley.”No, vi prego ahahaha basta! Ahahah pietà” Quinn si lasciò cadere sopra Lesley provocandomi un gemito strozzato, il peso era un po’ troppo ora. Fortunatamente fui salvata da Kim e Tina che tornavano con un altro carico di legna ”Che state facendo? Noi sgobbiamo e voi giocate come se aveste quattro anni ?!” Disse Kim irritata, quella piccoletta rompeva un po’ troppo ultimamente. Quinn si alzò tirando su anche Lesley, io mi alzai da sola scuotendomi la polvere di dosso e passandomi la mano sotto il naso per ripulirmi dalla fuliggine.”Non avete acceso nemmeno il fuoco? Saranno cinque minuti che hanno fischiato cambusa!”disse esasperata Tina.“Cazzo, il fuoco!” Imprecai notando che il mio si era spento, Tina sbuffò ”Non rompere, ci metto un secondo per riaccenderlo” Le ringhiai.”Quinn tu accendi l’altro intanto.”Aggiunsi. I due fuochi ardevano dopo nemmeno un minuto così dopo averli alimentati a sufficienza mi avvicinai al tavolo dove le ragazze avevano iniziato a cucinare “Allora che si mangia?”chiesi.”Pasta al pomodoro, pomodori e carne” Mi rispose Tina. Pomodori, sempre pomodori, meno male che c’era anche un po’ di carne se no non avrei mangiato nulla neanche a pranzo.  “Fantastico!”Dissi storcendo il naso.”Oh dai, almeno la pasta la puoi mangiare se scansi il pomodoro”Disse la bionda conoscendo perfettamente i miei gusti e intuendo a cosa stessi pensando. “mmm vedremo. Iniziamo a mettere in padella la carne?” Chiesi ancora. “Si, ci penso io” fece Lesley, che prese una padella e cominciò a versarci dentro l’olio. Ero fortunata che tutte le componenti della mia squadriglia sapessero cucinare perché quella era forse l’unica cosa che non ero capace di fare, non avevo mai imparato e nemmeno mi importava di imparare. Ogni volta che ero a casa da sola e dovevo prepararmi il pasto, mangiavo biscotti o cereali e se proprio ero in crisi e avevo fame andavo a mangiare a casa di Will o Quinn, ormai ero parte integrante delle loro famiglie. Il pentolone doveva essere riempito d’acqua prima di metterci la pasta, così presi una delle taniche e l’andai a riempire con Tina. La tanica era pesante e Tina era un po’ più bassa di me quindi dovemmo fare il doppio della fatica per riportarla nell’angolo. Riempimmo il pentolone e lo issammo sul bidone, tappai la pentola e mi dedicai ad alimentare il fuoco. La carne sfrigolava nella padella, Lesley cercava di girare la carne con il forchettone ma ogni due per tre doveva ritirare la mano perché veniva colpita da uno schizzo d’olio bollente. Prese un coperchio e lo usò come scudo dagli schizzi, era molto buffa e risi quando tentò un affondo con il forchettone. La mia risata durò poco e fu subito sostituita da un “ah,cazzo” dolorante,uno schizzo un po’ più grosso mi era piovuto sul collo ustionandomi,mi scansai dal bidone sotto la padella. “Tutto a posto?”mi chiese la ragazza armata di forchettone,”Si,tranquilla Les. Kim guarda se l’acqua bolle”dissi. La piccoletta si avvicino al pentolone alzando il coperchio”Bolle!”sentenziò,”Allora mettici tre manate di sale e la pasta”ordinò Quinn,Kim obbedì e richiuse con il tappo la pentola.

Dopo che tutto il cibo fu pronto e mangiato, arrivò il momento di lavare tutto ciò che era stato sporcato, anche questa era una procedura che odiavo ,mi faceva schifo lavare i piatti degli altri, schifo lavare il mio piatto, schifo scrostare il pentolone, mi faceva proprio schifo! Fortunatamente oggi non era il mio turno, stava a Quinn e Tina. Io e tutti quelli che non dovevano lavare avremmo avuto un’ora e mezza, quasi due per rilassarsi e fare ciò che più ci aggradava. Diedi la buona fortuna alle sventurate e andai nell’angolo dei Cinghiali, cercavo Luke. Quando lo trovai gli dissi ”La mia sposa ha il turno di lavaggio, appena finisce riuniamo i testimoni e ci sposi?”.”Sì, ho anche una sorpresa per voi. Chi sono i vostri testimoni?”Chiese. “Il mio è Will e Quinn ha detto che era indecisa tra Mike e Lesley, non so cosa ha deciso alla fine. Puoi passare ai lavabi e chiederglielo.”.” Devo finire di fare una cosa ma ci andrò tra cinque minuti.”disse Luke, lo salutai e mi diressi verso la mia tenda. Arrivata in tenda mi sdraiai e incrociai le braccia sotto la testa, mi si alzò un po’ la maglietta e si scoprì un po’ di pancia ma non ci feci caso. Chiusi gli occhi e mi addormentai.

“Sannie,svegliati” Percepì due mani fresche appoggiate sulle guancie ,non volevo svegliarmi, avevo sonno. Una delle mani si stacco dalla mi guancia e si posò sulla mi pancia scoperta, un brivido mi corse lungo la spina dorsale e la pelle sotto la sua mano si increspò. “Dai San, mi devi sposare” Sposare? Due soffici labbra si premettero contro la mia fronte, le labbra di Quinn. Aprii gli occhi che subito si scontrarono con quelli nocciola, screziati di verde della bionda, le sorrisi. “Oh, finalmente la bella addormentata è tornata tra i vivi ”Disse scherzosa la ragazza.”Dai, muoviti che è tutto pronto”. Mi misi a sedere, mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi.

Uscimmo dalla tenda e ci dirigemmo nell’angolo dei Cinghiali, c’era un po’ di gente radunata lì intorno, la mia sq., Jane, Andrew e due dei Cinghiali.  Mike e Will erano ai lati di Luke e ci sorridevano, ricambiai e mi misi di fronte a Will.
 
N.D.A
Hey, questo era il 3° capitolo. Uno dei miei preferiti. San e Quinn sono così sceme :3 e anche Les ci mette il suo soprattutto nel prossimo capitolo.
Per Half-Blood Camp aggiornerò sicuramente dopo le vacanze perchè parto e non potrò scrivere nulla.
Se non capite qualcosa chiedete pure. Recensite e continuate a seguirmi.
Detto questo, vi auguro Buone Feste. Alla prossima.
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