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Autore: Elisewin Ci    20/12/2013    11 recensioni
In una giornata nevosa Bonnie racconta alla nipote l'amore più grande che abbia conosciuto nella sua vita. Quello tra Damon e Elena.
[mie considerazioni sul Delena. Pensieri random dopo la 5x10]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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"Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai"
(Francesco De Gregori)



Bonnie guarda fuori dalla finestra, lo sguardo perso, incurante della neve bagnata dal sole del primo mattino, accarezza con dita lievi il quaderno su cui sta scrivendo della sua vita, una malinconia dolce le stringe il cuore: la magia l'ha sempre aiutata, è riuscita a tornare umana, l'unica di loro, e adesso è un'anziana signora che ama il tè delle cinque e il fuoco del cammino. Scrive, per ricordare, per raccontare ai suoi nipoti delle persone che ha amato, per fare in modo che il suo amore sia eterno, immortale come loro. E asciuga una lacrima mentre pensa a Elena, alla sua vita, ai terremoti emotivi che Dio le ha regalato, al suo dolore che nessuno è mai riuscito a placare.

"Nonna" - la voce di una bambina la richiama - "nonna perché piangi?"
Lei si volta, accoglie quella bambolina tra le sue braccia e la stringe al petto, le accarezza la testa e altre lacrime le rigano il volto.
Bonnie sa di essere una privilegiata, la magia non l'ha mai abbandonata del tutto, rendendola consapevole che i suoi giorni sono contati.
"Di chi stai scrivendo oggi nonna?"
"Di un amore grande bambina mia. Dell'amore più grande che abbia mai potuto ammirare in tutta la mia vita"
"Leggi nonna, leggimi le tue parole"
E così Bonnie abbassa gli occhi, prende fiato e racconta, racconta di lei, di lui, del loro amore che nessuno aveva mai voluto comprendere.

"Avrebbe amato quell'uomo sempre con la stessa intensità. Sarebbero passate le stagioni. Sarebbero passate le mode. Avrebbe amato il tocco di altre mani e il battito di altri cuori. Ma nessun particolare sarebbe mai riuscito ad entrare in lei come la forza distruttiva che lui si portava dentro. Lo guardava allontanarsi di schiena, con quell'aria vissuta e perennemente triste, con quel sarcasmo congenito con cui feriva il mondo. I suoi, quelli di quell'uomo, erano occhi che bagnano l'anima. Il passo deciso e mai incerto: decideva cosa prendere e non esitava a colpire. Ma prendeva tutto di lei. Tutto di lei e degli altri, ma sempre a tempo determinato. Lo abbiamo amato tutti, profondamente e in segreto, ma nessuno l'ha relegato nel suo cuore come lei. Chiuso a chiave, marchiato nell'anima. Lei era come una vittima che lui aveva deciso di cogliere e abbandonare, mentre lei chiedeva di essere incatenata. Ma lui andava, spariva, sempre con quel passo lento e deciso che feriva più di una fuga frenetica, lasciandosi dietro lacrime impossibili da trattenere. Ma lei non sarebbe stata come tutte le altre che per brevi attimi avevano camminato con lui. Avrebbe sospirato e chiuso la porta per non far entrare freddo, come in una giornata qualsiasi, quando il postino suona il campanello e consegna la posta. Ma il freddo era dentro, bastava che nessuno lo notasse. Le lacrime sarebbero uscite, ma solo nel silenzio della sua camera, nel buio della sua solitudine, lei, a noi, avrebbe sempre mostrato solo il suo sorriso dolce.
Ma quel tormento, quel dolore che la divide ogni giorno, lei lo porta sulle spalle come un qualcosa di prezioso che nessuno di noi ha mai potuto mettere in discussione.

Avrebbe lottato per lui sempre, anno dopo anno, decennio dopo decennio, lei lo avrebbe aspettato in eterno. Lei che all'inizio lo aveva odiato, aveva imparato ad amarlo con lentezza, mentre la vita le regalava la possibilità di affidarsi a lui, alla sua impulsività, alla tenacia con cui non accettava di lasciar andare il suo lato mostruoso. Sarebbero stati per sempre due estremi accomunati dalla passione incontrollabile che li aveva uniti. Lei avrebbe sempre parlato di lui come di un qualcosa che era riuscito a sconvolgerla e cambiarla nel profondo, lui l'avrebbe sempre ricordata come l'unico amore della sua vita"

"Nonna perché non sono sposati allora?"

Bonnie sorride a sua nipote e sente il suo cuore dolorante iniziare a rallentare, forse, se sarà fortunata riuscirà a vedere di nuovo il sole sorgere un'altra volta.

"Bambina mia il destino delle persone è strano. Ci sono gli umani, quelli mediocri, che vivono una vita lineare. E poi ci sono gli esseri magici, quelli che vivono tutto amplificato, la loro è una vita difficile ma piena di colori e sfumature. La loro è la vita dei privilegiati... È piena di infinite possibilità, ricca di tante vite diverse, forse adesso non mi capirai, ma potrai farlo tra qualche anno, quando ti renderai conto di che bambina magica sei"

"Nonna... loro hanno scelto due vite diverse?"

"Oh mi piacerebbe poterti dire così. Ma lei lo aspetta ancora, e anche se non me lo ha mai confessato spesso parte per andare a cercarlo. Lo cerca ovunque bambina mia, Ovunque. E lui, lui la guarda da lontano, entra ancora nella sua camera mentre lei dorme per sfiorarle piano una guancia e godere ancora della morbidezza della sua pelle. Ma lui è un selvaggio, bambina mia, è un uomo duro che non riesce a perdonarsi, crede di non meritare tutto quell'amore. Ma vorrei che li vedessi, bambina mia, almeno una volta mentre parlano l'uno dell'altra. I loro occhi brillano, la loro voce è musica, i loro respiri si confondono. Trova un amore così nella tua vita, trova un uomo che ti ami oltremisura, un uomo che sia pronto a rinnegare se stesso pur di salvarti, un uomo che ti faccia sentire viva, che esalti i tuoi eccessi e ti renda unica"

"Mi fai piangere nonna così"

"No bambina mia, no. Lui avrebbe solo voluto vederla ridere, ridere per sempre. E avresti dovuto vederla, com'era bella la mia Elena quando era in balia di lui. Damon la faceva ballare, e poi arrabbiare, poi le mentiva e lei piangeva, Dio solo sa quanto piangeva. Ma lui tornava, le asciugava le guance e le prometteva che le sarebbe rimasto vicino per sempre. Ma sempre è un tempo lungo, bambina mia, quando si ha paura di se stessi. E Damon si sentiva sporco, non si è mai perdonato per gli errori del suo passato, Damon non si amava abbastanza. Ma lei, lei rapiva tutti quand'era con lui. Lei dimenticava il dolore quando era fra le sue braccia. Lei dimenticava addirittura il suo nome, tutto sapeva di lui"

Stringe più forte la bambina a sé, e posa le labbra sui suoi capelli profumati di camomilla, mentre intreccia le sue dita con quelle piccole della nipote.

"Un amore, bambina mia, non diventa grande in base alla sua durata o alle scelte concrete che si prendono. Un matrimonio non rende un amore più amore di un altro. Ma la lontananza, si. Il dolore, il silenzio, la fatica di comprendersi. Damon e Elena si sono sempre compresi, bambina mia, si sono compresi fin dall'inizio, anche quando noi eravamo solo delle ragazzine al penultimo anno di liceo e lui era l'uomo più bello che avessimo mai visto. Erano dolorosi insieme, facevano invidia al mondo, e tutti, tutti hanno remato contro di loro. Ma lui l'ha protetta sempre, lui ha distrutto il suo cuore pur di salvarla. Damon l'ha scelta ogni giorno, nonostante tutto. Nonostante la consapevolezza di non essere abbastanza. Damon l'ha resa una donna sicura, il loro amore ha reso Elena la donna magnifica che porto nel cuore. Ho un solo rimpianto bambina mia, non averglielo mai detto, non averle mai detto che nel mondo dei vivi e in quello dei morti non esiste un amore come il loro"

"Chiamala nonna, diglielo subito. Leggile le tue parole, la renderai felice"

"Non posso, bambina mia. Lo farai tu per me, conoscerai presto la mia Elena, e diglielo, dille che lei è stata la più bella eroina d'amore che abbia mai incontrato"

"Va bene nonna, lo farò" - e la bimba stringe più forte Bonnie, bagnandole la camicia soffice di piccole lacrime salate, e così l'anziana ha finalmente la conferma: quella bimba è come lei, una piccola strega Bennet - "ti voglio bene nonna. Sempre e per sempre"

"Sempre e per sempre bambina mia"

"Nonna guarda fuori dalla finestra! Lì, sul mucchio di neve, c'è un corvo. Il corvo più grande che abbia mai visto!" - la bimba apre le mani contro il vetro freddo e spiaccica il suo nasino per avvicinarsi il più possibile all'animale.

E quel corvo si muove appena, abbassa piano la testa come ad inchinarsi verso di loro, e poi sbatte le ali, in un movimento fluido che lo porta lontano dalla loro visuale, mentre Bonnie, commossa, sussurra piano il suo saluto all'amico.

"Grazie Damon... sei sempre stato elegante, elegante nei movimenti, e negli intenti del cuore. L'ho solo capito troppo tardi"






- Note dell'autrice -

Salve a tutti,
vi lascio una OS, semplici pensieri malinconici che sanno di Damon e Elena. Spero vi piaccia.
Come sempre, se vi va, fatemi sapere il vostro pensiero, io sono qui.

Un abbraccio.
Elisewin
 
 
  
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