Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Liberty89    20/12/2013    0 recensioni
Un nuovo sospiro sfuggì alle sue labbra e si abbandonò totalmente contro i cuscini che le reggevano la schiena, tenendo il capo rivolto verso qualcosa che non poteva vedere. Orientarsi in quelle condizioni era difficile, così cercò di fare affidamento alla sua memoria. Qualcosa, però, la distrasse dal suo esercizio, facendola tornare a sedersi.
Una presenza strana, sconosciuta e familiare al contempo.
Avvertì un soffio di vento sul viso, seguito immediatamente da un rumore di passi e un respiro trattenuto, come di stupore.
-Chi c’è?- domandò tranquilla, non avvertendo ostilità da chiunque avesse di fronte. -Non aver paura.-
-Io…- mormorò titubante la voce dal timbro femminile, che le parve di aver già sentito. -Mi chiamo Jessie… Io… sono te.-

Spin-Off della fic "Le Fiamme del Tramonto". Cross-Over con la fanfiction "Equilibrio" di darkroxas92.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Re Topolino, Riku, Sora
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Sclero di una notte di mezza estate'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Convergenza
Autore: Liberty89
Genere: Generale
Rating: Verde
Personaggi: Jessie (Sclero di una notte di mezza estate), Jessie (Equilibrio), Riku, Sora, Re Topolino
Avvertimenti: One-shot, Spin-Off della fic “Le Fiamme del Tramonto”, Cross-Over con la fic “Equilibrio” di darkroxas92.
Note dell'autrice: Salve cari~ Dunque, accorgersi durante il postaggio (?) che una fic è senza titolo è abbastanza, come dire, preoccupante. Specialmente se consideriamo che la suddetta fic è pronta da più di un anno -ma mi dicono che poteva andare peggio, quindi siamo a cavallo. Fortunatamente ho raggiunto l’illuminazione prima del prossimo cataclisma universale ed eccoci qua ù.ù Cos’è questa fic? È uno Spin-Off nato grazie a darkroxas92 e all’onore che mi ha fatto nell’inserire la mia Jessie nella sua fic. Inizialmente doveva incastrarsi con gli avvenimenti di “Le Fiamme del Tramonto”, poi però le cose si sono evolute in maniera tale che non c’è stato più spazio per queste due misere paginette, quindi ho deciso di postarle a parte. Ma ho chiacchierato anche troppo, quindi vi lascio augurandovi una buona lettura :3

Disclaimer: I personaggi di questa fic, tranne Jessie, non mi appartengono. La fic non è stata scritta a scopo di lucro.


Convergenza


Passò le dita della mancina sulla candida benda che le proteggeva gli occhi e sospirò, lasciando che la mano ricadesse sul lenzuolo. Stavano viaggiando da un paio d’ore ormai, in attesa del ritorno di Axel, e da quando erano ripartiti dalla Terra del passato, Riku le era sempre stato accanto, vigilando sulle sue condizioni fisiche, ma soprattutto psicologiche. Perché ora che i suoi occhi non potevano vedere, l’Emissario era sempre in agguato nella sua mente in cui si proiettava solo il buio, e per il suo cuore era pericoloso. Dopo molti sforzi e grazie alla presenza del suo compagno, era riuscita a raggiungere una buona stabilità, così lo aveva convinto che poteva andare a riposare senza timore di lasciarla sola. Di certo, tutto voleva, meno che il ragazzo dai capelli argentei si sfinisse a causa sua.
Un nuovo sospiro sfuggì alle sue labbra e si abbandonò totalmente contro i cuscini che le reggevano la schiena, tenendo il capo rivolto verso qualcosa che non poteva vedere. Orientarsi in quelle condizioni era difficile, così cercò di fare affidamento alla sua memoria. Qualcosa, però, la distrasse dal suo esercizio, facendola tornare a sedersi.
Una presenza strana, sconosciuta e familiare al contempo.
Avvertì un soffio di vento sul viso, seguito immediatamente da un rumore di passi e un respiro trattenuto, come di stupore.
-Chi c’è?- domandò tranquilla, non avvertendo ostilità da chiunque avesse di fronte. -Non aver paura.-
-Io…- mormorò titubante la voce dal timbro femminile, che le parve di aver già sentito. -Mi chiamo Jessie… Io… sono te.-
-Scusa?- chiese incredula, dopo qualche istante di silenzio. -Come sarebbe a dire che sei me?- continuò confusa.
-È difficile da spiegare…- riprese l’altra.
-Non c’è fretta.- la rassicurò. -Sento che oltre alla voce abbiamo ben altro in comune… Ora avverto con chiarezza la fiamma che ti brucia dentro, ma anche se è così simile alla mia da sembrare identica, la percepisco diversa… Da dove vieni?-
-Non sapendo dove mi trovo, non so dire di preciso da dove vengo, ma tenterò.- iniziò. -Grazie al potere del custode dell’Equilibrio e a quello di una custode della Luce, sono riuscita a entrare nel mio cuore per affrontare la mia parte oscura…- proseguì. -Dentro di me si stava scatenando il caos e ho dovuto scontrarmi con lei per capire chi delle due fosse la più forte…-
-Però?- intuì la custode dagli occhi bendati.
-Però, la mia controparte ha trovato un modo per ottenere un corpo a sé stante. Dopo che il nostro scontro è terminato, lei è fuggita e io ho cercato un modo per uscire dal mio cuore.- spiegò, alzando lo sguardo sulla ragazza seduta nel letto. -Una luce rossa come il fuoco mi ha guidata e mi sono ritrovata qui.-
Dal buio dei suoi occhi chiusi, Jessie comprese la differenza tra le loro fiamme e sorrise amaramente.
-Ho capito. Quindi ora, il tuo cuore è libero dall’Oscurità, giusto?-
-Esatto. Il tuo invece?-
La keyblader rise appena. -Se osservi attentamente, puoi vederlo da te: il mio cuore sta cedendo all’Oscurità e non so per quanto resisterà ancora. Ora che i miei occhi sono chiusi e il nemico ne approfitta per attaccarmi con i miei ricordi più dolorosi.- disse. -Adesso ho capito in cosa siamo così diverse, anche se siamo la stessa persona.-
La nuova giunta si concentrò e cercò di sondare il terreno in cui albergava quell’animo in apparenza tranquillo come le acque di un lago, che da tempo non viene mosso dalla furia degli elementi. Ciò che vide però la lasciò interdetta.
-Così tanta Oscurità… com’è possibile che si sia evoluta in questo modo?- domandò impaurita.
-Evidentemente, anche se siamo la stessa persona, abbiamo avuto due vite differenti e il nostro destino è mutato di conseguenza.- rispose, allungando la mano destra per invitare la ragazza ad avvicinarsi.
Senza attendere una richiesta verbale e priva di ogni timore, l’altra Jessie sedette accanto alla prima, che posò le mani sul viso. -Come mai porti gli occhiali? La tua vista non è migliorata con i poteri del keyblade?-
-Ci vedo meglio, ma purtroppo non posso farne a meno.- asserì con un sorriso. -E tu? Cosa ti è successo agli occhi?-
-Sono rimasta ferita in battaglia. Se fossi stata più forte, non sarebbe accaduto.- spiegò con amarezza. -Prima di questo però, avevo già smesso di usare gli occhiali perché grazie al keyblade vedevo perfettamente.-
-Un impiccio in meno.-
-Vero. Che effetto fa essere di fronte a se stessi e vedersi ridotti ad una schifezza?- domandò con una piccola risata.
-Beh, di certo è bizzarro!- esclamò. -Ma fa riflettere… il destino è veramente volubile. Chissà se potrà cambiare anche per i miei compagni.-
La keyblader con la benda stava per rispondere, ma si bloccò quando udì un rumore di passi provenire dall’esterno della sua cabina. -Sembra che finalmente ti abbiano notata.-
-Jessie!- urlò l’argenteo, aprendo la porta ed entrando, seguito a ruota dal sovrano del Castello Disney e dal Maestro del keyblade.
I tre si immobilizzarono come delle statue di cera, cadendo in un religioso e teso silenzio. Osservarono con curiosità e diffidenza quella giovane che appariva identica alla loro compagna, chiedendosi chi fosse e da dove fosse uscita.
-Riku calmati, sto bene.-
-Lei chi è?- chiese con fare guardingo, senza distogliere lo sguardo dalla ragazza con gli occhiali.
-È la me stessa di un altro universo, credo…- suppose. -Ha senso come teoria?- fece poi, rivolgendosi all’altra.
-Penso di sì.- rispose. -E così, tu sei il Riku che gira da queste parti, mentre lui è Sora.- continuò, guardando il castano. -Siete simili a quelli che conosco io, ma siete molto differenti… specialmente Riku.-
-Tu non puoi essere Jessie!- esplose all’improvviso il custode dell’Alba. -Non avverto Oscurità in te e poi i tuoi occhi sono rossi! Allontanati da lei!- urlò, brandendo la propria arma.
-Cosa? Rossi?- domandò spaventata, cercando di indietreggiare ma senza successo, poiché l’altra l’aveva presa per mano.
-Riku, ti ho detto di calmarti.- riprese la giovane seduta tra le coperte. -Non percepisci la sua Oscurità, semplicemente perché non ce l’ha più. Lei è diversa da me e, forse, è anche meglio di me.- ammise, gettando una nuova ondata di confusione negli amici. -Ha avuto il coraggio di affrontare la sua parte oscura, io invece non ne sono capace.-
-Non ha più Oscurità?- domandò Sora. -Ma questo significa che…-
-Che il suo cuore è puro e pieno di Luce.- intervenne Topolino.
-Già…- sospirò la custode dalle iridi scarlatte. -Anche se ora la mia parte oscura è a piede libero.-
Sobbalzò quando avvertì l’aumento della stretta sulla sua mano. -Sono sicura che avrai la meglio su di lei quando vi incontrerete.- affermò la keyblader dagli occhi bendati.
-Come fai a dirlo?- chiese l’altra, sorpresa.
-Sei più forte di quanto credi e non dimenticare che dentro di te hai una fiamma inesauribile.- rispose con un sorriso.
-Anche prima hai parlato di una fiamma… cos’è?-
-Guarda all’interno di te stessa, cerca il luogo in cui si rifugia il fuoco del Tramonto e capirai.-
-Ci proverò!- esclamò Jessie, stringendo a sua volta la mano della sua gemella. -Anche tu però, non arrenderti, c’è della Luce in te. È piccola, ma è pur sempre Luce.- affermò decisa.
-Io…- mormorò l’altra, abbassando il viso per rialzarlo quando avvertì qualcuno avvicinarsi e sedersi accanto a lei.
-Spero che almeno a te stessa darai retta.- disse il custode dell’Alba, finalmente tranquillo, passandole un braccio intorno alle spalle.
-E’ difficile… soprattutto ora, ma tenterò.- concesse alla fine.
-Benissimo!- fece l’altra. -Abbiamo entrambe degli ottimi amici, cerchiamo di non deluderli!-
All’improvviso, sulla parete opposta al letto, si aprì una specie di squarcio luminoso dai bordi bluastri, alto come una persona di media statura. La luce al suo interno vorticava su se stessa e ben presto, generò una leggera corrente d’aria che con la sua lieve forza cercava di trascinare ogni cosa al suo interno.
La custode con gli occhiali osservò attentamente quel varco ed emise un piccolo sbuffo. -Sembra che sia ora di tornare indietro.- annunciò, riposando il proprio sguardo sui due ragazzi davanti a lei.
Ora comprendeva le visioni che la sua parte oscura le aveva mostrato e capiva il perché l’avessero fatta soffrire in quel modo, soprattutto l’ultima. La sua gemella nascondeva un potere terribile, ne aveva timore e per questo necessitava di qualcuno accanto che la sostenesse. Chi delle due fosse la meno sfortunata, era difficile dirlo.
-Riku, non lasciarla mai. Jessie ha bisogno di te.- iniziò. -Da me le cose non sono andate come per voi, io non ho nessuno così legato a me, però ho dei compagni su cui potrò contare e che a loro volta potranno fare affidamento su di me durante la guerra che mi attende.- proseguì, alzandosi e dirigendosi verso la spaccatura che l’avrebbe ricondotta da dov’era venuta. -All’inizio non avevo capito perché sono arrivata qui, ma ora lo so. Grazie Jessie.- concluse, girandosi un’ultima volta per chinare il capo.
-Grazie a te e buona fortuna.- rispose l’altra custode, sentendo la sua gemella compiere dei nuovi passi.
-Buona fortuna a voi!- esclamò, prima di saltare dentro il varco, che si richiuse immediatamente senza lasciare traccia del suo passaggio.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Liberty89