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Autore: JeJe__    21/12/2013    6 recensioni
Dal capitolo 13:
Una lacrima percorse dolcemente la sua guancia.
Stava piangendo, e non potei fare niente a meno di guardare quegli occhi incantevoli. Gli stessi che quella notte dissero di amarmi.
Cosa le era successo?
Perché non era rimasta con me?
Julie, perché?
***
Il raiting varierà a seconda dei capitoli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ti amo.-
 
-Chi sarà mai, mamma?-
-E’ una persona speciale per te, piccola.-
-Ti amo Julie..-
-Mamma è lui?-
-Si.-
-Taemin!-
Mi svegliai urlando il suo nome, dopo quel sogno così vivo..
E la sua voce era come se l’avessi già sentita…Perché?
-Julie!-gridò, entrando nella stanza, e subito si sedette sul bordo del letto.
-Tutto bene?-chiese, preoccupato, accarezzandomi la testa.
-S-si..-dissi, guardandolo e perdendomi nei suoi occhi.
Mi avrà detto veramente, ti amo?
-Sei tutta sudata…Hai sognato qualcosa di brutto?-domandò, accarezzandomi ancora.
-No…Ho sognato…mia madre..- sussurrai, abbassando la testa.
-Ti ha detto qualcosa?-continuò, sorridendomi dolcemente.
-Mentre parlavo con lei..-e lo guardai, -Ho sentito la tua voce.-
Abbassò lo sguardo, -C-cosa ho detto?-
-Ti amo Julie.-
-I-io..-
Si alzò, stava per andarsene, ma lo bloccai per il polso.
-E’ vero?-chiesi, guardandolo per le spalle.
-…-
-Taemin…Perché non ricordo che me lo hai detto?-
-N-non lo so..-rispose ancora girato di spalle.
-E’ quella sera…Cosa è successo?-domandai perplessa, e mettendomi a sedere.
-Non ti sei sentita bene..-
-Taemin, parla per piacere!-e lo tirai, facendolo sedere accanto a me.
Che cosa è successo quella maledetta sera?
-S-stavamo litigando..-e mi prese la mano, -Per fermarti ti ho buttato sul letto, m-mi sono messo sopra di te, e tu..hai avuto un attacco di panico.-

 
-LASCIAMI!!!-
-Julie! Che succede?!-

L’ho fatto davanti a lui..
Lasciai la sua presa, ed abbassai la testa, cominciando a piangere.
Mi…mi vergogno così tanto....Anche quel graffio..
Cinse le braccia intorno a me, come per abbracciarmi, ma le scacciai.
-Julie..-
-N-non toccarmi..-
-Ma..-
Questa volta mi portò a sé con forza, fece appoggiare la mia testa sul suo petto, e cominciò ad accarezzarmi la schiena.
-M-mi vergogno..-confessai, stringendo un pezzo di stoffa della sua maglietta.
-Non devi ..-e mi baciò la testa.
-Dimmelo..-sussurrai, tra le lacrime.
-Cosa?-
-Quello che mi hai detto nel sogno..-
-Ti amo.- mormorò, mentre io alzai la testa e lo baciai.
Poi si staccò, - Non so di preciso cosa ti è successo, ma starò sempre vicino a te.- aggiunse, riprendendo a baciarmi.
Ecco perché mamma aveva detto che era una persona…speciale.
* * *
-Hanno detto che stasera vogliono uscire di nuovo insieme..-disse, tenendomi per mano, mentre passeggiavamo sul lungo mare.
-Perché me lo dici così…preoccupato?-chiesi, rivolgendogli lo sguardo.
-Forse non ti va..-rispose.
-E’ l’ultima settimana di vacanze…Certo che voglio andarci!-esclamai, sorridendolo.
-Come faremo?-e incrociò i miei occhi.
-A fare cosa?-
-Resteremo sempre...insieme?-continuò, fermandosi.
Guardavo il suo viso preoccupato, così mi misi di fronte a lui.
-Si..-risposi, dubbiosa.
A dire la verità, non lo sapevo neanche io.
Mi sorrise mentre io lo abbracciai, appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Avevo 5 anni, quando mia madre morì.- confessai all’improvviso.
Erano passati tre giorni da quella sua confessione sul mio attacco di panico, e non ero riuscita a spiegargli niente, fino ad adesso.
Chissà, dove mi sarà uscito il coraggio?
Mi abbracciò più forte, mentre io continuai:
-Era caduta la mia pallina in mezzo la strada, lei andò a prenderla, ma non vide la macchina che arrivò dritta su di lei.-
Ricordavo quel giorno come se fosse ieri. Ebbi un brivido in tutto il corpo, ma le lacrime non scesero. Ne avevo versate troppe.
-Grazie.- mormorò, mentre sentii bagnarmi la guancia.
Alzai un po’ il viso, e subito gli asciugai quelle lacrime.
-P-perché?-chiesi, baciandogli il viso.
-Perché ti sei confidata con me..-e incrociò i miei occhi.
-I-io ti…ti...-cercai di dire, ma niente.
Era da quel giorno che provavo a dirglielo anche io, ma senza successo.
Eppure, sono così innamorata di lui..
Abbassai la testa dispiaciuta, mentre lui me l’accarezzò.
-Non importa..-sussurrò.
***
Il giorno dopo...

Quant’è bello il suo profumo sul cuscino, su di te, e le sue carezze mentre dormi?
-Buongiorno..-sussurrò al mio orecchio.
Dormivo a pancia in giù, così girai solo la testa verso il suo lato.
-Buongiorno..-risposi anch’io, con gli occhi chiusi.
Mi diede un bacio sulla fronte, e si alzò dal letto.
-Dove vai?-chiesi, socchiudendo gli occhi.
-Un attimo in cucina..-
Lo guardai allontanarsi, e chiudersi la porta alle spalle.
Mi stropicciai gli occhi e mi misi a sedere, appoggiandomi sullo schienale del letto.
Fino a che non vidi qualcosa accendersi tra le coperte.
-Chi è..-
Presi il suo cellulare e lessi il nome di chi lo stava chiamando. Una certa...Luna.
Guardai lo schermo perplessa, mentre lui arrivò in camera.
-Devi uscire?-chiesi, notando solo adesso che era vestito.
-S-si..-rispose, grattandosi la testa.
-Con questa?-domandai un po’ frustata, e porgendogli il telefono.
Lo prese, e spalancò gli occhi, quando lesse il nome sullo schermo.
-N-non arrabbiarti..-disse, abbassando la testa.
-Non c’è motivo per farlo...Posso sapere almeno chi è?-chiesi, mentre lui si sedette sui bordi del letto.
-L-la mia migliore amica..-sussurrò, per non farsi sentire.
Ma io l’avevo sentito e come.
-Adesso mi sto arrabbiando.-
-H-ha detto che deve solo dirmi una cosa!-esclamò, rivolgendomi lo sguardo.
-Dicono tutte così.- risposi, guardando da un’altra parte.
-Puoi seguirmi se vuoi..-e mi accarezzò la guancia.
Basta con la gelosia.. Non mi tradirebbe mai.
-N-no…Lascia stare..-
-Sicura?-chiese avvicinandosi.
Annuii imbarazzata, e lui sorridendo mi baciò, ma, a malincuore, dovette fermarsi per lo squillare del telefono.
Lo prese, :-Pronto?-
Sbuffai sulle sue labbra, mentre lui rise leggermente, e così, attratta dalla situazione, mi abbassai e cominciai a baciare il suo collo.
-Che c’è?- sentii dire dal telefono.
-N-niente-ah-e si tappò la bocca.
Cominciai a mordere dei lembi di pelle, mentre lo sentivo fremere con la mano davanti alla bocca.
-Ma che stai facendo?- chiese l’altra, mentre io risi leggermente.
-Ci vediamo-ah dopo!!-e staccò il telefono, appoggiandolo dietro di lui.
Mi allontanai, mentre vidi la sua espressione divertita.
-Chissà cosa avrà pensato, la tua migliore amica.- dissi.
-Che sono un maniaco?-rispose, sorridendo e avvicinandosi.
-Quando devi uscire..-
M’ignorò e incominciò a baciarmi il collo, mentre con una mano entrò nella mia maglietta.
-Tra poco..-sussurrò appena.
-S-se continuiamo, quando ti vedrà, penserà che sei veramente un maniaco.-
Borbottò qualcosa, ma tolse la mano e si allontanò da me.
-Allora io vado..-disse, avvicinandosi alla porta.
-Non hai dimenticato niente?-chiesi, incrociando le braccia al petto.
-Ah, il telefono!-lo prese, e lo mise in tasca.
Feci un colpo di tosse, :-Non hai dimenticato niente?-dissi ancora, mentre guardai la sua faccia interrogativa.
-No..-
E lo guardai uscire dalla stanza, con tanto di bocca aperta.
-Ma che..-
Dopo qualche secondo rientrò di nuovo.
-Come posso dimenticarmi di te?-disse, sorridendomi e lasciando un bacio sulle labbra.
-A dopo..-soffiò.
* * *
-Ti dico che è vero!-esclamò Hyuna alzata, vicino ai fornelli.
-E perché non mi ha detto niente?-chiesi un po’ delusa.
-Che doveva dirti? Scusa Julie, oggi è il mio compleanno?-disse imitandolo.
-E che ne sai tu?-domandai, non troppo convinta.
-Ho sentito Jinki accennare qualcosa..-
-Esco un attimo..-dissi allora, alzandomi dalla sedia.
-Fai presto che i negozi stanno per chiudere!-
-Si!-la risposi, dirigendomi alla porta.
-Ah, Julie!-esclamò, seguendomi.
-Che c’è?-e mi girai verso di lei.
-Mettiti la felpa, che butta vento..-disse, porgendomela.
La presi e indossandola, aprii la porta.
-Ciao!-e la salutai, chiudendola.
Osservai il cielo grigio, e facendomi coraggio, cominciai a camminare tra le strade di quel paesino. Passai quasi tutto il pomeriggio nei negozi a cercare qualcosa, ma ad un tratto cominciò a piovere.
Forza e coraggio...Devo farlo per lui..
Continuai inzuppata a trovare un regalo perfetto, ma uscivo da un negozio ogni volta delusa. Erano passate anche le 20, e i negozi incominciarono a chiudere.
-Lo sapevo.-
Delusissima imboccai la via per casa, ma mi bloccai in mezzo al marciapiede, quando vidi nel cielo apparire un tuono. Poi il suo rumore.
-D-devo ritornare..-
Poi un altro più forte.

-C’è un temporale, dove vai?-

Non c’era nessuno tra le strade, e tremante mi misi a sedere per terra, appoggiata al muro.

- Devo uscire, papà!-

Portai le gambe in avanti, e nascosi la mia testa tra le braccia.
-Era la prima volta che uscivo con qualcuno..-mormorai, incominciando a piangere.

-Tua madre è morta per salvare la tua inutile vita, e tu esci?!-


Cominciai a tremare ancora più forte, e chiusi con forza gli occhi cercando di scacciare quei ricordi.

-Ti amo Julie...-
R
icordai la sua voce, che mi fece coraggio ad allontanare quei momenti, ma partì un altro tuono.
-E’…è più forte di me..-

-Guardati! Nessun uomo farà mai sesso con te!-
-
T-taemin..-dissi, credendo che sarebbe arrivato.

-Non assomigli proprio a tua madre.-

-Taemin!-esclamai, incominciando a singhiozzare.

- Sei contenta? La tua prima volta, con tuo padre.-

-TAEMIN!!-
-Julie!!!-
Alzai la testa, e incredula lo vidi correre. Cadde affianco a me, e mi stinse a sé il più forte possibile.
-Non avere paura, ci sono io..-disse, accarezzandomi la testa.
-Taemin…Ti faccio pena, vero?-chiesi, aggrappandomi alla sua maglietta e continuando a piangere.
-No. Ti amo amore mio.- rispose, baciandomi la testa.
Poi al rumore forte di un altro tuono, aumentarono le sue carezze.
-Il mio compleanno viene a luglio..-aggiunse.

-In che mese?-
-Luglio..-

Mozzai un sorriso, ricordando quelle parole, ma ad un tratto vidi davanti a me, qualcuno che ci fissava.
Cercai di mettere a fuoco l’immagine...Era mia madre.
-M-mamma..-sussurrai, porgendo la mia mano.
Taemin guardò preoccupato in mezzo la strada, ma tirò il mio braccio a mezz’aria.
-No, Julie..-disse, facendo girare la mia testa sul suo petto.
-Ma c’è mamma..-mormorai.
-No, è morta.-

-Dovevi morire tu al posto suo!-
-Mi fai male!!-

-L-lasciami!-
-Sono Taemin, calmati!-e mi strinse di più a sé.
-NO! Mamma, aiutami!-esclamai, spingendolo con tutte le mie forze, tanto che cadde all’indietro.
-BASTA!-gridò arrabbiato, sbattendo un pugno per terra.
Si fermarono i ricordi, le lacrime, e scomparì mia madre.
Lo guardai avvicinarsi, e mi abbracciò ancora.
-L-lo vuoi capire che sto male?-sussurrò piangendo sulla mia spalla.
Rimasi immobile da quella sua reazione, era come se mi avesse risvegliato da un incubo.
Che cosa sto combinando?
-Sto facendo di tutto per farti dimenticare…Basta, ti prego..-e alzò la testa, incrociando i miei occhi.
-Ti amo..-dissi, all’improvviso.
Sorrise, e mi diede un piccolo bacio sulle labbra.
-Andiamo adesso..-sussurrò, alzandosi e prendendomi in braccio.




Note dell'autrice:
Sono le 00:55, ed io pubblico. Cosa più strana è che sono sveglia per un terribile raffreddore che non vuole finire di tapparmi il naso (?)... E non so se questo è il suo effetto, ma sta il fatto che ho messo insieme due capitoli separati in questo, facendovi capire un po' di più della situazione di Julie!
Il prossimo, se mi aiuterete, lo pubblicherò prestissimo! In cosa sta il vostro aiuto?
Okay... Ditemi se vi piacerebbe leggere un capitolo un po'...come dire...a raiting rosso, ecco.
Vorrei sentire la vostra opinione su questo, sono proprio in difficoltà e non so che fare D:
Quindi domanda...ho la febbre o no?
Raiting rosso o normale?...
 A presto fanciulle...crescete ogni giorno, sempre più belle < 3 (è il raffreddore)

 
  
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