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Autore: _ciaosonoio    21/12/2013    3 recensioni
Harry era disteso sul suo letto, tra le lenzuola candide e morbide della loro casa di Londra.
Si svegliò grazie all'accecante luce del sole che proveniva dalla piccola finestra alla loro destra, ricoperta solo prr metà da una tenda chiara che non aveva mai fatto un buon lavore per filtrare quella luce.
Dovevano cambiarla, se lo ripetevano sempre.
Strizzò gli occhi per abituarsi alla luce e , nonappena lo fece, fu la visione di un angelo ad accecarlo nuovamente.
I suoi capelli rossicci erano illuminati dalla luce del sole, che lo circondava facendolo apparire come una qualche visione extraterrena; i lineamenti delicati, incorniciati dal bianco dell'ammasso di cuscuni e lenzuola, gli davano un'area cosí innocente che Harry quasi si sentì in colpa per quello che avevano fatto la notte scorsa; gli occhi, dello stesso colore del cielo, stupendi e bellissimi, sembrano essere lì per ribadire la sua provenienza celeste.
E quando parlo, con la sua voce acuta, ma molto più calda del solito, fu Harry a sentirsi in paradiso.
"Buongiorno" lo salutò con un sorriso, uno dei suoi più belli. Harry amava anche quello di lui, non poteva fare a meno che amare qualsiasi cosa di lui.
"Buongiorno,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry era disteso sul suo letto, tra le lenzuola candide e morbide della loro casa di Londra.
Si svegliò grazie all'accecante luce del sole che proveniva dalla piccola finestra alla loro destra, ricoperta solo per metà da una tenda chiara che non aveva mai fatto un buon lavore per filtrare quella luce. Dovevano cambiarla, se lo ripetevano sempre.
Strizzò gli occhi per abituarsi alla luce e , non appena lo fece, fu la visione di un angelo ad accecarlo nuovamente: i suoi capelli rossicci erano illuminati dalla luce del sole, che lo circondava facendolo apparire come una qualche visione extra-terrena; i lineamenti delicati, incorniciati dal bianco dell'ammasso di cuscini e lenzuola, gli davano un'area cosí innocente che Harry quasi si sentì in colpa per quello che avevano fatto la notte scorsa; gli occhi, dello stesso colore del cielo, stupendi e bellissimi, sembrano essere lì per ribadire la sua provenienza celeste. E quando parlò, con la sua voce acuta, ma molto più calda del solito, fu Harry a sentirsi in paradiso.
"Buongiorno" lo salutò con un sorriso, uno dei suoi più belli. Harry amava anche quello di lui, non poteva fare a meno che amare qualsiasi cosa riguardante Louis. 
"Buongiorno, Lou" rispose allora, prendendo coscienza del momento, sentendosi solo adesso veramente sveglio. Si girò su un fianco e si concesse ancora qualche secondo per guardarlo, appoggiando la testa su un palmo. Poi si protese per baciarlo.
Louis rispose al bacio, ma con meno passione del solito. Harry avvertì che qualcosa non andava e si irrigidì di colpo.
"C-c'è qualche problema?" Chiese balbettante e intimorito. Louis non rispose, sospirò e ai trascinò più vicino ad Harry, appoggiando la testa contro il suo petto. Harry gli circondò le spalle e lo strinse forte, in un gesto che lasciava trasparire tutta la sua paura di quel momento, la paura di perderlo. Cominciò ad accarezzare il suo braccio mentre gli lasciava qualche bacio tra i capelli.
"Dimmi a cosa pensi, amore" , disse con voce meno tremante e più roca di quanto si aspettasse. Aveva sempre il costante terrore che stesse escogitando qualche piano per lasciarlo. Sapeva che, eventualmente, l'avrebbe fatto nel modo più gentile possibile, perché Louis era fatto così, non gli piaceva ferire le persone. Ma, in quel caso, l'avrebbe fatto inevitabilmente.
'Non puoi non ferire una persona mentre le porti via metà del suo cuore, giusto?' Pensava Harry giustificandosi. Prima o poi sarebbe successo, la felicità non dura per sempre, ed Harry doveva prepararsi, ma non credeva potesse succedere così presto.
Un brivido lo percosse interamente quando si accorse che Louis ci stava mettendo troppo a rispondere.
'Sta pensando a come dirmelo in modo gentile' pensò amaramente provando pena per sé stesso, mentre Louis si risistemava sul suo petto. Harry lo avvolse con le sue braccia e lo tenne ancora più stretto, come a non voler lasciarlo scappare.
"Harry, cosa ci trovi in me?", chiese Louis con voce flebile, quasi un sussurro.
'Ecco, cercherà di fare ricadere la colpa della rottura su di lui. Dovevo aspettarmi un cliché del genere da lui' pensò non potendo evitare di sorridere pensando alle frasi romantiche che era solito dedicargli. Stava per farlo. Il suo sorriso si spense non appena se ne rese conto.
"Cosa intendi?", chiese tentando di non esternare tutto il dolore che stava provando. Avrebbe pianto dopo, quando Louis se ne fosse andato, lasciandolo da solo. Perché questo era l'unico aggettivo per descriverlo senza Louis. Perché nessun altro lo avrebbe mai rimpiazzato, e questo pensiero lo terrorizzava.
"Perché mi vuoi ancora come tuo...ragazzo? Insomma, potresti avere di meglio..." Lo disse con il viso nascosto nel suo petto. Harry odiava quando non lo guardava negli occhi, ma forse in quel momento era meglio così, perché li avrebbe trovati di sicuro lucidi. "Perché sei tutto quello che ho sempre cercato", riuscì a dire in un soffio. Sentiva le lacrime pronte a scorrere, ma doveva trattenersi.
"Ma prima o poi smetterò di piacerti e mi lascerai"
'Quindi è meglio che lo faccia io adesso', continuò la mente di Harry. Sentì uno strano peso gravargli sul petto, così pesante da impedirgli di respirare.
"Non lo farei mai. Io ti amo", rispose, ma questa volta non riuscì a trattenere le lacrime.
Sentì Louis sussultare sopra di lui.
"Perché piangi?" , chiese poi, portandogli una mano a scacciare le lacrime su una guancia. Harry chiuse gli occhi nel tentativo di calmarsi e poi sospirò profondamente.
"Mi stai lasciando, vero?", e con questa frase iniziò a singhiozzare rumorosamente.
"Ti prego, Harry, non fare così", sussurrò Louis sulle sue labbra.
"Ma tu mi stai lasciando e io non posso..." Tentò Harry, ma fu interrotto da un singhiozzo più forte degli altri.
"...vivere senza di te" , continuò subito dopo.
Louis lo guardò intenerito, anche a lui scese una lacrima.
"Harry, ascoltami" disse in un sussurro, come se non fossero soli nella stanza e non volesse farsi sentire da qualcun'altro, solo da lui. Harry annuì, ancora tremante.
"Io non ti lascerò mai, chiaro? Sei la cosa migliore che mi sia capitata!" Disse, questa volta un po' più ad alta voce. Harry sentì i suoi occhi spalancarsi e smise di colpo di piangere.
"Davvero?" Azzardò, ancora timoroso.
"Certo" rispose Louis sorridendo, uno di quei sorrisi per cui Harry sarebbe morto volentieri.
"Mai?", chiese ancora Harry incredulo.
"Mai", si affettò a rispondere l'altro mentre si avventava sulle se labbra. Un bacio dolce e trascinate, le lingue a muoversi al ritmo dei loro cuori che battevano all'impazzata.
"Ti amo", sussurrò Louis al suo orecchio mentre si metteva a cavalcioni su di lui.
"Anche io", rispose Harry iniziando a baciargli il collo morbido e fresco.
Sì, lo amava, come non avrebbe mai amato nessun altro.

  
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