Rufy era lì, inginocchiato a terra, mentra piangeva disperato senza più energie, era stremato e la morte del suo fratellone l'aveva distrutto.
Malediceva dio con tutta la sua forza, anche se ormai troppo poca per resistere ad un altro attacco, malediceva quello stesso dio che anni prima gli aveva portato via Sabo. 

Il suo cuore era purtroppo diventao freddo, impassibile, NERO, nero come il colore della pece, nero come i suoi occhi ormai spenti. assenti come se non potesse mai più ritornare ad essere felice.

Era come sei combattimenti si intorno a lui si fossero fermati tutto d'un tratto. Cappello di pagli non aveva più nessuno, aveva perso tutti, tutti a quelli a cui teneva, a cui voleva davvero bene: prima Sabo poi la sua ciurma, i suoi amici ed infine ace.

Ace rideva, anche se sdraiato al suolo orami esanime...
Il fratellino si chiedeva perchè diavolo stava ridendo?! isomma, maledizione, glielo aveva promesso, gli aveva promesso che non sarebbe morto per nulla la mondo che non lo avrebbe MAI lasciato da solo.

Rufy urlava, con tutta la sua voce, mentre l'ammiraglio di lava stava già preparando l'ennesimo attacco contro il 17enne.
Urlava così forte senza smettere nemmeno un secondo che ormai aveva perso conoscenza e rischiava la vita!

Buio e oscurità ecco cosa vedeva rufy, mentre i sensi di colpa gli appensativano il cuore di ansia, angoscia e soprattutto di dolore.

Il medico più esperto di quel campo di battaglia anzi di quell'inferno,ancora in corso nonostante i marine avessero già raggiunto l'obiettivo prefissato, poteva medicarlo,
Le ferite del ragazzino, sia fisiche sia mentali, erano troppo profonde per essere curate.
Il medico disse solo una frase che cambiò il destino del mondo intero: "Lui, cappello di paglia... è deceduto"

Silenzio, la guerra era finalmente terminata, mentre i marine festeggiavano la loro schiacciante vittoria, i pirati piangeva disperati la morte dei 2 valorosi compagni, anzi AMICI.

Il furo re dei pirati, Monkey D. Rufy, era deceduto in seguito alla guerra che cambiò il mondo intero.