21/12/2013
1 recensioniMiley.
Ero contentissima che mio padre fosse tornato, mi portò un sacco di regali.
Mi raccontò tutto dei posti che aveva visto e io gli raccontai le ultime novità di qui.
Poco dopo andai a letto.
Mattino seguente.
I giorni erano passati in fretta da quest'estate, tra poco sarebbe di nuovo stato natale e sta volta avevo qualche possibilità di stare sotto il vischio con Justin?
Avevo saltato troppi giorni di scuola così decisi di prepararmi in fretta e furia e di andarci.
Mi sedetti vicino al vecchio compagno di Justin, sorridendogli.
Anche lui ricambiò, sembrava più contento del solito, sarà che non è da solo come sempre.
Le ore di lezione passarono in fretta, meno male, io non vedevo già l'ora di andare a casa.
Chissà se papà sarebbe rimasto per le festività.
-Ehi secondo te se faranno un'altra festa Justin tornerà a cantare?
Mi girai e lo guardai, in tutta la mattinata non mi aveva nemmeno detto ciao, e ora?
A dir la verità non lo sapevo proprio, certo che quando era successo io e Justin eravamo proprio all'inizio era stata magica quella sera.
-Sai..non lo so, magari si..
Mi guardò speranzoso, dovevo dirlo a Justin, il suo amico voleva rivederlo, gli mancava.
Come fa ad essere così insensibile e dimenticarsi della gente?
Uscita da scuola corsi a prendere il bus, dovevo farmi una cazzo di patente.
Avevo troppi pensieri per la testa, quel povero ragazzo dall'animo triste, Justin, la situazione con Justin, cos'eravamo ora?
Un 'Ti amo' non vuol dire 'stiamo assieme' non è nulla di ufficiale insomma..
Arrivata a casa, mio padre aveva preparato il pranzo, è fantastico arrivare a casa e trovarlo li, come succedeva a tutti normalmente.
Lo abbracciai e iniziammo a pranzare.
Derek-allora amore, cosa vuoi quest'anno per natale?
Niente, non volevo assolutamente niente, solo essere felice, con le persone che più amo accanto.
-papà, che tu rimanga a casa
Avevo quasi le lacrime agli occhi, ogni anno mi dava i regali settimane prima perchè lui poi partiva.
Quest'anno volevo fosse diverso.
Mi fece un grande sorriso, magari voleva dire 'si'
Sparecchiò tutto lui e io andai in camera, avevo lasciato il cellulare a casa e nemmeno me ne ero accorta.
Denise mi aveva scritto - rifarai parte delle cheerleader quest'anno? ci manca il nostro capitano.
Che dolce, ma non me l'ero ancora posta questa domanda, dovevo prima di tutto risolvere i miei casini in testa.
Uscì e svoltai alla mia sinistra, ovvero a casa di Justin, il signorino ha pensato bene di non calcolarmi tutto il giorno.
Solitamente non è un comportamento da una persona che si dichiara il giorno prima.
Suonai al campanello e mi aprì Pattie.
-Ciao, c'è Justin a casa?
Mi sorrise come faceva sempre -no tesoro, Justin è con gli altri.
La salutai, quel maledetto stronzo è con gli altri.
Figurati se pensa di chiamarmi, nooo, ma chissene frega di Miley tanto!
Lo chiamai.
Justin-Pronto chi è?
diventai rossa in faccia, cosa vuol dire pronto chi è?? il mio numero non ce l'ha??
-Chi vuoi che sia cazzo di scemo eh? non so se ti ricordi di ieri...
Sentì ridere dall'altra parte, bene mi prendeva anche per il culo, io lo ammazzo questo.
Justin-lo so chi sei, ma non avevo fatto caso al nome sul display, e mi ricordo di ieri ci mancherebbe..
-Dove sei?
Justin-Tu dove sei?
che storia è questa? mi stava solo facendo salire i nervi.
-Justin stupido ragazzino sono davanti a casa tua perchè tu non mi hai cagato tutto il giorno e se non ti ricordi siamo vicini, pensavo che volessi..non so mettere in chiaro giusto due cose.
Mi attaccò.
Sto maledetto cafone, appena lo vedo lo ammazzo, sua madre appena tornerà a casa nemmeno lo riconoscerà.
Tornai a casa e mi decisi i fare i compiti, ero rimasta decisamente indietro.
Accesi la radio, in quel momento passavano 'Santa Claus is Coming to Town'
sentire la voce di Justin in radio mi rifaceva di nuovo strano, ma allo stesso tempo piacere, mi piaceva ascoltare la sua voce.
"Farai meglio a stare all’erta
Farai bene a non piangere
A non mettere il broncio
Ti dico perché
Santa Claus sta arrivando in città
Sta facendo una lista
La controlla due volte
Troverà chi è buono e chi è cattivo
Santa Claus sta tornando in città
Ti guarda mentre dormi
Sa se sei sveglio
Sa se sei stato bravo o cattivo
Quindi, sii buono!"
Justin tu sei stato un pezzo di merda, quindi devi stare attentissimo.
Alla sera avevo finito tutto, decisi di sdraiarmi a letto con le cuffiette.
Justin.
Arrivato a casa, parcheggiai, andai da Miley ed'ero sicurissimo che fosse incazzata.
Mi aprì suo padre -Salve signor Cook ben tornato
Mi sorrise e mi diede una pacca sulla spalla, non è mai stato di grandi parole.
Mi disse che Miley era in camera così andai al piano di sopra.
La trovai a letto girata su un fianco, c'era un silenzio in sta stanza, si sentiva in sottofondo la musica.
Così mi avvicinai piano piano e le tolsi una cuffietta, Rihanna.
Aprì gli occhi e si girò.
Miley-Ah benedetto stronzo sei qui?
Non era proprio l'accoglienza che mi aspettavo, ma non potevo pretendere di più.
-So che sei arrabbiata, lo capisco ma mica son sparito, son qui
E sorrisi.
mi fece il verso -lo so che sei qui idiota, cieca non lo sono ancora. Pensavo che prima di andare a farti i fatti tuoi volessi chiarire questa situazione..
Mi sedetti affianco a lei, sentivo il suo profumo, quanto mi era mancato.
-si certo io chiarirò tutti i tuoi dubbi.
Si alzò di scatto e si mise di fronte a me.
-I miei dubbi?? razza di scemo lo capisci cosa mi hai detto ieri? c'è un continuo o lo lasci sospeso li? mi ami e vuoi qualcosa o mi ami e..
Non le lasciai finire la frase, sapevo dove stava arrivando, dove io non ero mai arrivato con nessuna.
-Ti amo e ti voglio. Mi avvicinai e la strinsi dai fianchi.
-Ora è tardi per discuterne, ti giuro che domani ti vengo a prendere a scuola e ne parliamo..
Ma ci rimase male, non era quello che voleva sentirsi dire.
Ma io era come se avessi paura, non volevo ancora buttarmi.
Si staccò dalla mia presa, -ehi dai..
Miley-Il tuo vecchio compagno di banco mi ha chiesto se alla prossima festa di quartiere canterai..gli manchi e tu te ne stai sbattendo, come le altre cose del resto..
Ok, eravamo alle solite, così mi sedetti di nuovo.
-Io non me ne sto fregando. e vidi che mi guardò male.
-Non di te Miley, domani parleremo anche di questo, giuro.
La guardai, era stra incazzata, lo vedevo lontano un miglio.
Miley-perchè rimandi tutto? non potrai sempre aver paura delle cose, un giorno dovrai capire che sei costretto a crescere e a dover prendere delle posizioni e sarai costretto a scegliere.
Avrebbe voluto urlarmi di tutto ma me lo disse piano, mi aprì la porta come per dirmi di andare, in effetti era ora di cena, andai giù con lei dietro.
Aprì la porta e rimasi sulla soglia, almeno un bacio, non poteva negarmelo.
Allungai una mano verso di lei, la prese e la portai verso di me piano piano.
-Ti giuro che domani ne parliamo.
E la baciai, mentre la baciavo l'abbracciavo, volevo non staccarmi più, son stato un deficiente oggi.
Come ho fatto a stare tutto quel tempo senza di lei non lo so nemmeno io, non mi sarei più staccato da quelle labbra morbide, le amo, come amo tutto di lei.