Un
piccolo esperimento, una flashfic che avevo in mente da tempo. Non mi
soddisfa del tutto e avrei voluto che fosse più lunga, ma
questo è il massimo che sono riuscita a fare...Magari più
avanti ne posterò un'altra versione, chissà! E' un
missing moment del settimo libro, ambientato dopo la battaglia
finale. Va da sé che ci sono spoiler... Mi scuso per il
titolo, ma non mi veniva in mente proprio nulla!
Fatemi sapere
sinceramente cosa ne pensate, ho bisogno di consigli ^^
Buona lettura.
_ Flea _
* * * * *
Si
avvicinò, camminando piano. Si sentiva stanco, privo di forze,
ma allo stesso tempo gli sembrava di fluttuare al di sopra del
terreno. Leggero, inconsistente.
Sollevato.
Le
lastre di pietra erano coperte di polvere e detriti, e un grosso
pezzo di marmo occupava quasi l'intero corridoio.
Lo aggirò.
Lei
era appoggiata al muro. Si era tolta la veste da Death Eater e
indossava un abito blu, di stoffa leggera, con le maniche arrotolate
attorno ai gomiti.
“La McGonagall la sta cercando, vuole
parlarle”
“Prima che tu abbia il tempo di avvertire la
vecchia Minerva io e la mia famiglia saremo già fuori di qui,
te lo assicuro” La sua voce era roca, appena tremante, diversa
da quella che aveva udito nella foresta.
Quella voce ferma,
chiara, che con tutta probabilità gli aveva salvato la vita.
“La battaglia è finita da ore, perché non
siete scappati subito? Vi ho visti, seduti al tavolo in mezzo a chi
festeggiava”
“Ci siamo fatti trascinare dagli eventi,
lo ammetto” I capelli le incorniciavano il viso, segnato dalla
tensione e dalle preoccupazioni. “Ma tra cinque minuti saremo
lontani da Hogwarts e dall'Inghilterra. Non ho intenzione di farmi
trascinare ad Azkaban da qualche stupido Babbano”
“Il
castello è pieno di Auror, è sicura che riuscirete ad
andarvene?”
“Che cosa vuoi, Potter? Mi riesce
difficile credere che tu sia interessato ai nostri piani di fuga”
Narcissa Black Malfoy puntò gli occhi chiari in quelli del suo
interlocutore. “Avanti, parla, non farmi perdere altro
tempo”
“Voglio ringraziarla”
La donna inarcò
un sopracciglio, colta di sorpresa. “Ringraziarmi?”
Harry
annuì. “Nella foresta...Non ha detto a Voldemort che ero
ancora vivo”
“Non l'ho fatto per salvare te,
dovresti saperlo” Ribatté, duramente. “L'ho fatto
per mio figlio. Solo per mio figlio. Non potevo sopportare l'idea che
gli fosse successo qualcosa”
“Lo so benissimo, signora
Malfoy. So che l'ha fatto per Draco, ma dovevo dirglielo lo stesso”
Si strofinò gli occhi, sistemandosi gli occhiali. “Non
mi piace avere debiti”
Narcissa lo guardò con
un'espressione divertita. “Non so con chi tu possa avere dei
debiti, ma ti garantisco che non ne hai con me”
“Ne
sono felice” Ribatté Harry, sostenendo il suo sguardo.
“Addio, Narcissa. Non vorrei sembrare irrispettoso, ma spero di
non doverla incontrare mai più”
“Il desiderio è
reciproco, Potter”
Le voltò le spalle, riprendendo a
camminare per tornare in Sala Grande. Ron, Hermione e Ginny lo
stavano aspettando, e decine di persone volevano parlargli e
congratularsi con lui.
“Potter!”
La sua voce lo
raggiunse quando aveva già iniziato a scendere i primi
gradini. Si girò lentamente, ascoltando i passi veloci sul
pavimento accidentato.
Si fermò a poca distanza da lui, le
braccia abbandonate lungo i fianchi. “Grazie” Mormorò.
“Grazie per aver salvato Draco”
“Non deve
ringraziarmi” Le labbra di Harry si incresparono in un'ombra di
sorriso, un'ombra colma di sentimenti contrastanti. “Non l'ho
fatto per lei”
Narcissa rimase a guardarlo finché non
arrivò ai piedi della scala semidistrutta.