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Autore: Cassandra91    15/11/2004    2 recensioni
Sono passati omai due anni da quando Holly e' partito per il Brasile, senza trovare nemmeno il coraggio per salutarmi, senza chiarire una volta per tutte la nostra situazione! Sono solo una sua amica? O qualcosa di piu'?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III - NOVITA' -


Il taxi correva veloce sull'asfalto, davanti agli occhi del giovane campione giapponese scorrevano paesaggi familiari, che lo riportavano ai tempi della sua infanzia, un'infazzia felice e spensierata dove tutto era facile e l'incertazza era un sentimento sconosciuto e lontano. Oliver aveva la fronte appogiata al finestrino della vettura, non aveva voglia di parlare con Tom, aveva sperato che l'incontro con il suo migliore amico avrebbe potuto alleviare le pene del suo cuore, ma non era stato cosi' anzi, dopo il colloquio con Beker , si sentiva ancora piu' scosso! Doveva ammettere che le sue parole lo avevano colpito e avevano fatto riaffiorare il senzo di colpa che lui abilmente aveva sotterrato in fondo al proprio cuore. E poi c'era lo strano atteggiamento del giovane numero undici, non era piu' lo stesso Tommy di sempre, gli era sempre piaciuto il suo sguardo, trasmetteva ottimismo e una grande voglia di vivere ma adesso? Cosa era successo, Diavolo quanto tempo era che non sentiva Tom? Dunque lui gli aveva telefonato per Natale e poi?Quando lo aveva cercato lui? Maledizione possibile che non lo avesse piu' richiamato?
Il taxi si fermo', riportando Holly alla realta':
"Tom dove siamo, questo non e' l'ospedale!" - chiese stupito Hutton

"Gia', siamo a casa di Patty, devo prendere delle cose per Matt, che non ha piu' voluto lasciare l'ospedale da quando..........." - vedendo che il suo vecchio amico non capiva Beker, si senti' in dovere di chiarire - "Matt e' il padre di Patricia, mi ha chiesto di portargli alcune cose" - disse salendo le scale e diriggendosi con fare sicuro, nella stanza del padrone di casa.

"Sembra che tu conosca bene questa casa!" - noto' il capitano mentre un vago sospetto si face largo tra i suoi pensieri

"Ci abito da tre mesi ormai!" - spiego' l'altro pensando che fosse meglio mettere subito le carte in tavola.

"Ma perche' scusa, quando ci siamo sentiti l'ultima volta eri cosi' felice, tuo padre aveva comprato una casa e finalmente vi sareste stabiliti qui per sempre! Cosa e' successo, non dirmi che ha cambiato idea un'altra volta ed e' ripartito!" - chiese piccato Oliver, l'idea che Tom vivesse sotto lo stesso tetto della sua Patty, lo irritava non poco.

"No, mio padre e' morto circa quattro mesi fa, ha avuto un infarto mentre dormiva e' passato dal sonno alla morte, cosi' almeno non ha sofferto, una bella morte no?" - concluse lui senza smettere di fare le valigie, soprattutto per non essere costretto a guardare negli occhi il suo interlocutore, non avrebbe sopportato di rivedere ancora uno sguardo colmo di pieta' su di se!

"MA per Dio! Tom per che cazzo, non me lo hai detto, sei uno stronzo!"

"Mio Padre e' morto, e sono pure uno stronzo!" - grido' Beker, voltandosi rabbioso verso l'amico

"Certo che lo sei!" - disse Oliver abbraciandolo forte e stringendolo a se continuo' - "perche' hai affrontato tutto da solo, potevi chiamarmi, lo sai che per te sarei saltato sul primo aereo per venire qui! Porco Mondo scometto che ti sei chiuso nel tuo dolore escludendo tutto e tutti!" - Holly si calmo' sentando l'amico che si rilassava tra le sue braccia, e finalmente si lasciava andare in un pianto liberatorio troppo a lungo represso

"Tommy" - continuo Oliver - "lo so che non ci sono parole per descrivere quello che provi, e non saro' nemmeno tanto ipocrita da dirti che comprendo il tuo dolore, perche' la sorte ancora non ha deciso di privarmi dell'amore dei miei, ma so' per certo che tu sei il mio migliore amico e ....................."

"Holly grazie di cuore davvero" - lo interruppe lo sfortunato ragazzo, che scostandosi da lui, e guardandolo con gli occhi arrossati per il pianto continuo' - "Anche Patty, mi ha rimproverato sai, certo magari usando un linguaggio un po' meno colorito" - disse per spezzare la tenzione che si era creata tra loro due.

"E' per questo che sei venuto ad abitare qui?"

"Gia', dopo i funerali mi sono chiuso in casa, non voleva vedere nessuno, non mangiavo e stavo sempre al buio, pensa ho mandato perfino al quel paese mia madre! Patetico no?" - si scherni' lui

"E poi " - lo incito' il giocatore, desideroso che il suo amico si sfogasse

"E poi e' arrivata Patty, come una furia e be', non so come mi ha convinto a trasferirmi a casa sua per un po' e a ritornare a scuola e soprattutto a ricominciare con il calcio, diceva che mi avrebbe fatto bene! e sai, non lo ammetterei mai davanti a lei ma, aveva proprio ragione!"

"Sei davvero stato forte Tom ti ammiro sai, e anche se ti sara' stato detto gia' troppe volte io sono sicuro che tuo padre e' orgoglioso di te!"

"Ho finito, ci conviene andare adesso, il tassista ci sta aspettando" - disse Tom desideroso di chiudere l'argomento, si precipito fuori dalla stanza, ma quando si ritrovo' al limite della scalinata, ci ripenso' e girandosi verso il compagno, rimasto qualche passo indietro, disse: - "Non lo aveva detto nessuno, cioe' quella cosa su mio padre, grazie Oliver davvero!"


Mi scuso per eventuali errori, ho chiamato il padre di Patty - Matt - , perche' non ho la piu' pallida idea di come venga chiamato nel cartone (ammesso che sia mai stato menzionato!), se qualcuno lo sa batta un colpo!

  
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