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Autore: Dafhner    22/12/2013    0 recensioni
"La coppia perfetta" ecco come ci chiamavano
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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"La coppia dell'anno" ecco come ci chiamavano. Troppo belli, troppo popolari, troppo innamorati... troppo. Io ero rappresentante d'istituto, avevo quest'idea da un po di tempo e finalmente ci ero riuscita. Ho sempre avuto l' animo ribelle... Lui, era il belloccio della scuola. Ci conoscevamo da tre anni e entrambi sapevamo che quell'amicizia che c'era tra di noi poteva diventare molto di più, perche noi volevamo di più e ci capivamo. Era riuscita a conivolgerlo nella mia lista e adesso eravamo entrambi rappresentanti, insieme ad altri due alquanto inutili. Volevamo cambiare il mondo a partire dalla scuola. Organizzammo svariate proteste provinciali e qualcuna anche a Roma, nella capitale, davanti al governo, per far capire a quei mangia soldi che non siamo stupidi e che li abbiamo smascherati. Ci amavamo. All'entrata di scuola, con un bacio veloce e il programma della giornata. A ricreazione, con una sigaretta stretta tra le dita. Durante i pomeriggi di studio. E soprattutto nelle sere in cui facevamo l'amore. Ci amavamo, punto e basta. Quell'anno, come tutti gli anni, ci fu la notte bianca a scuola. Noi, essendo rappresentanti, dovevamo occuparci dell'organizzazione, partecipare alle attività e assicurarci che tutto andasse nel verso giusto in modo che saremo riusciti ad ottenere il primo ballo di fine anno. Eravamo a scuola dalle sei. Avevamo addobbato ogni angolo. Disposto gli stand. Preparato la passerella per la sfilata in palestra. Alle otto mi ero accertata che tutte le "modelle", me compresa, partecipassero alla prova-abito. Finalmente alle dieci aprimo i cancelli. Io ero fuori, a controllare i biglietti, lui era a fare da arbitro nel torneo di calcetto nell'altra palestra. Ogni tanto, tra una partita e l'altra correva a rubarmi un bacio e mi faceva sentire unica e speciale. A mezzanotte cominciò la sfilata. La palestra si illuminò di luci colorate che vagavano per gli spalti pieni di gente. Negli spogliatoi l'ansia era palpabile. Tutte indossavamo i nostri splendidi vesti realizzati in collaborazione con le nostre compagne-sarte. Iniziò. Io era la terzultima. Ero lì, sulla porta, a guardare e incoraggiare, a stritolarmi le dita e a dormandarmi chi me lo avesse fatto fare... di colpo mi sentii girare per i fianchi. Le sue braccia mi avvolsero e io nascosi il mio viso sull'incavo della sua spalla. Lui mi sussurò all'orecchio:" sei bellissima" io sorrisi "sarò qui a vederti, ho finito per stasera" "grazie". È il mio turno. Sfilo con grinta. Mi sento bellissima. Mi sento amata. Sento i suoi occhi su di me. "Merda!" Ecco cosa succede quando due ragazzini brilli e fatti festeggiano in piena notte... i preservativi si rompono. Lui grida "merda!" Io capisco e rimango in silenzio. Non so che dire. Lui si tocca la fronte, cerva di pensare in modo lucido. Io no. Mi vesto e me ne vado e lo lascio li, con lo sguardo interrogativo che mi segue da quel letto arrangiato in un'aula
  
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