Mi chiamò per giorni ma non risposi mai. Mi scrisse migliaia di messaggi che non lessi. Chiese di me a tutte le mie amiche. Mi venne a cercare in classe ma non andavo a scuola. Ero sparita. Non so perche lo stavo facendo, ma sapevo che era la cosa giusta. Due settimane dopo il ballo avevo costretto la mia migliore amica a comprare un test e purtroppo era positivo. Avevo pianto tutte le lacrime che pensavo di avere e dopo un mese di assenze da scuola decisi di tornarci. Naturalmente la notizia si era già diffusa e tutti, appena mi vedevano, sussuravano o sparlavano. "Non far caso a loro!" Mi dicevano continuamente le mie compagne mentre mi trascinavano in classe e lanciavano occhiatacce. Dopo due giorni, a ricreazione, lui mi venne a cercare. Entro correndo dalla porta e quando mi vide ne fu quasi sorpreso. Mi corse incontro e mi abbracciò forte "ti amo" Io mi scansai e corsi fuori, lui mo segui perche aveva paura di vedermi sparire di nuovo. Quando giungemmo nel cortile mi gridò "ti prego fermati" ma non mi voltai "Allora è vero?!" Non risposi "Per favore non andare via" lo disse con le lacrime agli occhi e una voce rotta dal dolore Mi voltai, era distrutto e questo distruggeva anche me. Mi portai una mano sulla pancia, annui con la testa e risi lì immobile mentre lui percorreva la breve distanza che ci separava e mi abbracciava "ci sono io con te" mi sussurrò all'orecchio "Non ho mai avuto dubbi" risposi e lo strinsi a me