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Autore: zeze3000    22/12/2013    0 recensioni
TEMPORANEAMENTE SOSPESA
"Raggiunti gli altri vidi Oz, girare la ragazza tenendola per un braccio e chiedendole se stava bene. La mollò di colpo, come se scottase e, la guardammo tutti tra un misto di stupore e paura.
La ragazzina aveva lunghi capelli neri spettinati, pelle pallidissima, era piuttosto bassa ed era vestita con un abito nero molto sontuoso ed elegante, fatto di pizzi, merletti e fiocchi e, portava un paio di guanti neri. Ma ciò che mi sorprese di più eran i suoi occhi: non potevano di certo essere gli occhi di un essere umano ma, nemmeno quelli di un Chain Speciale. Erano grandi e color del sangue, erano come gli occhi di un felino, capaci di vedere al buio ma, dentro a quei occhi c'era una strana luce.
Sorrideva, anzi, ghignava e, aveva le labbra truccate di nero.
Che cos'era quella ragazza?"
By zeze3000
Genere: Avventura, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dark Hearts

{ 6- Mezzanotte}

 

Ormai erano passati tre giorni dalla sera alla villa Barma e, nella mia testa mi risuonavano ancora le parole di Maya.

Prima perderà la testa e, dopo che il libro avrà preso vita, lo ucciderà nel modo più doloro possibile.

Era terrificante come da un corpo di una ragazzina di qindici anni, uscissero delle parole capaci di far raggellare il sangue nelle vene anche all'uomo più spavaldo del mondo.

Finii di bere il mio thè e, appoggiai la tazzina sul piattino che, si trovava in un angolo a destra della mia srivania.

Il mio piano da lavoro era pieno di fogli e scartoffie di casi d'omicidio dell'ultimo mese. Da quando ero tornato dalla tenuta del duca Ahoge mi ero messo subito ad indagare su dove potesse essere Reim. Non mi fidavo di Antenna e, mai l'avrei fatto.

Purtroppo tutti i casi che avevo davanti erano comessi da chain e, le prove erano lampanti.

Sospirai dalla preoccupazione al solo pensiero in che guaio poteva essere capitato il mio amico “bacchettone”, come a volte mi diverto a chiamarlo.

In preda ad uno scatto d'ira buttai i fogli giù per terra, colpì anche la tazzina che, si frantumò di fronte alla scrivania.

La andai a recuperare e, per non sporcare i guanti, me li tolsi prima di raccogliere i frammenti di porcellana.

Dove era caduta la tazzina da thè si era formata una piccola machia morroncina, causata dai resti della bevanda e, i frammenti bianchi con le rose color confetto la risaltavano.

Con due dita iniziai a raccogliere la porcellana rotta e depositarla nel palmo della mano sinistra.

Poprio mente raccoglievo un frammento piuttosto appuntito, sentì entrare qualcuno nel mio ufficio.

Mi voltai e, involotariamente strinsi la mano dove tenevo i detriti della tazzina.

Oh! Scusami! Non volevo disturbarti” ad entrare ara stata Maya che, si precipitò da me per vedere la mia ferita.

Prese decisa il polso e mi aprì la mano, dopodichè prese un suo fazzoletto bianco e, con esso fasciò il taglio.

Scusami ancora” aggiunse, abbasandosi a raccogiere la tazzina rotta e, buttandola in un cestino.

No, niente” gli risposi sventolando la mano sana in segno che non era colpa sua.

Solo in quel momento mi accorsi che Maya, quel giorno, era vestita diversamente dalle altre volte.

Di solito portava solo abiti neri con accessori del medesimo colore, mentre quel pomeriggio indossava un elegante vestito rosso rubino con le maniche a tre quarti. La vita era accentuata da un fiocco che terminava con un fiore rosso e, la gonna e le maniche erano decorate con del pizzo dorato. Al collo aveva un nastrino rosso scuro da cui pendeva un'ambra e, gli orecchini erano della stessa pietra. I capelli erano acconciati in modo accurato, due ciuffi gli cadevano in torno alle guance e, il resto erano raccolti in una coda nera legata da un fiocco abbinato all'abito.

Come mai tutta questa eleganza?” le chiesi con un mezzo sorriso sulla bocca.

La demone si fissò un attimo l'abito “E' stata Sharon a dirmi che dovevo mettermelo. Sta sera andiamo ad una festa”

Inclinai la testa, non sapevo nulla della festa.

Ah! Già, sono venuta a chiamarti perchè ti devi preaparare. Alla festa verrai anche te, insieme a Sebastian, Gil e me. Alice, Oz e Ciel rimarrano alla villa insieme a Sharon. La festa di stasera sarà il modo di riprendermi il terzo libro dannato rubato e, tu di riavere il tuo amico” detto questo, Maya sfoderò un sorriso che emanava sicurezza e contemporaneamente ti invitava di stare a distanza di sicurezza.

Allora... Se la metti in questo modo...” mi diressi alla porta e l'aprì, invitando la ragazzina a d'uscire e, dopo che l'ebbe fatto, uscii anch'io.

In realtà non vedevo l'ora di poter rivedere il mio migliore amico ma, nascondevo quello che provavo.

 

***

 

La festa era tenuta in una villa al di fuori della capitale, ed ad organizzarla era stato un nobile straniero.

Al party c'erano molte persone importanti si divertivano tutti: chi chiacchierava, chi ballava.

Io mi sarei tenuto a stretta distanza dalle danze e, conoscendo la goffaggine di Gil con le ragazze, avrebbe fatto la stessa cosa.

Ci mettemmo tutti e quattro in angolo della stanza, Maya si sedette sul divanetto mentre noi uomini rimanemmo in piedi.

La festa era decisamente noiosa, non accadeva nulla d'interessante e, non vedevo Reim da nessuna parte.

Ti va di ballare? In nome dei vecchi tempi” propose infine Sebastia a Maya, che alzò lo sguardo su di lui e accettò.

Proprio quando la demone mise la sua piccola mano in quella del più grande, un flash rosso passò davanti a me e Gil a una velucità a dir poco impressionante e, era diretto a Sebastian.

Sebastianuccio!” a prima vista, l'individuo che ora era attaccato al maggiordomo poteva apparire una donna ma, era un uomo.

Era alto più o meno come il Demone, con lunghi capelli rossi (che come i suoi li avevo visti solo del Duca Barma), occhi dorati-verdi coperti da una montatura rossa squadrata e, indossava un'abito rosso acceso.

A dir poco volgare.

Chi è?” chiese Maya che, era evidentemente seccata dal fatto che il suo ballo era stato interrotto a neanche l'inizio.

L'uomo travestito guardò un momento Maya e, poi tornò a fare le fusa su Sebastian. Esso lo si tolse di dosso con un movimento delle braccia velocissimo e, se lo allontanò.

Lui è Grell Sutcliffe, uno shinigami che, in un modo o nell'altro me lo ritrovo sempre tra i piedi” spiegò seccato.

Ci mancava uno shinigami” sospirò Maya

Senti chi parla! Una demone! E comunque, Yes! Sono Grell Sutcliffe, DEATH!” ribattè Grell facendo poi un segno con la mano. Shinigami o no, di cervello non era a posto.

U-uno shinigami?” chiese perplesso Gilbert.

Esatto! Sono un Dio della Morte!”

Che cosa ci fai qua?” chiese secco il Demone vestito in nero.

Che crudele che sei! Subito al punto vuoi arrivare! Comunque sono qui per lavoro. Il Dipartimento Amministrattivo mi ha mandato perchè qui, stasera ci saranno un po' di anime da raccogliere. E comunque non sono da sola, c'è anche Ronald Knox, che però al momento si sta intrattenendo con le ragazze” Dipartimeno Amministrattivo? Anime da raccogliere? Iniziavo a non capire più niente, e dall'espressione preoccupata di Gil, capii che non ero il solo.

Vi spiegerò più tardi” fece paziente Sebastian che, si era accorto di quanto noi due fossimo perplessi.

Intanto, signor Sutcliffe, ci può dire con essattezza cosa vuole dire con un po' di anime da raccogliere?” avevo un sospetto ma speravo che non fosse quello che sospettavo.

Bhe', non posso entrare nei dettagli ma, questa mezzanotte moriranno un po' di persone” era come pensavo.

Mancano quindici minuti a mezzanotte, Xerxes” mi informò Gil che, aveva tirato fuori il suo orologio da taschino.

E io credo anche di sapere per cosa moriranno” aggiunse Maya che, si era voltata a fissare Lord Foster, il nobile che aveva organizzato la festa, stava andando in un corridoglio che, molto probabilmente, lo portava nelle sue stanze private.

Eccoti Grell! Mi sono distratto cinque minuti e, tu non c'eri più!” arrivò un ragazzo sui diciasette anni, occhi uguali a quelli di Grell coperti anch'essi da una montatura nera, capelli prima aranzioni e poi neri. Doveva essere Ronald Knox.

Oh, vedo che c'è anche lei, signor Sebastian Michealis” salutò gelidamente Sebastian. Bene, si conoscevano già tutti, tranne Maya, che li ignorava, come se fossero superflui.

Voi siete, invece?” ci domandò lo shinigami appena arrivato.

Xerxes Break e Gilbert Nightray e, la ragazza che se ne sta lì in disparte è Maya” ci presentai.

Xerxes... Xerxes...” Ronald continuava a mormorare il mio nome mentre controllava una lista.

Sulla lista niente Xerxes e, mentre Gilbert Nightray... non c'è nemmeno lui. Questa è la vostra sera fortunata” a quanto pare la lista era delle persone che dovevano morire quella notte.

Mentre la ragazza di nome Maya è un Demone, quindi sarebbe meglio tenerla sotto controllo. Sebastian so già che non prenderà un bel niente” Ronald provava disprezzo per i Demoni e, non si preoccupava di farlo capire.

Oh, non dovete preoccupari di me. Le anime che dovete prendere sono tutte vostre... bhe', tutte tranne una e, credo sia ovvio di chi stia parlando” Maya mostrò i canini sorridendo e, lo shinigami gli rispose con un occhiataccia, poi si sistemò gli occhiali sul naso e, chise la lista.

A quanto pare ci disputeremo un'anima”

Xerxes, cinque minuti a mezzanotte” mi informò Gil.

Accidenti! Tra pochi minuti sarebbero morte delle persone e non sapevamo nemmeno cosa fare.

Evaquare l'edicifico era praticamente impossibile, c'erano centinaia di invitati e, soltanto io e Gil facevamo parte della Pandora.

Bhe', se non vi dispiace, io e il mio collega Grell dobbiamo prepararci” detto questo Knox prese il rosso e lo portò via.

Manco a dirlo, prorprio in quel momento la sala iniziò a tremare e, dal nulla apparve quattro enormi elefanti.

La gente iniziò a gidare e scappare.

Un suono di un orologio sovrastò il chiasso, era mezzanotte.

   
 
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