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Autore: Paad    22/12/2013    1 recensioni
Una festa come le altre. Una Pietra in grado di esaudire ogni desiderio . Un Castello. Due streghe assetate di potere e di oscurità. Durante una festa organizzata al castello Disney, due streghe decidono di rubare una potente Pietra e di usarla per evocare gli Heartless. Il Re partirà per un'avventura alla ricerca di alcuni oggetti in grado di fermare le creature . Le donne del castello, stanche di essere tenute da parte, partiranno per aiutare il Re. Si ritroveranno in diversi mondi, ma alla Regina Minnie accadrà qualcosa di insolito, infatti, per un incantesimo malriuscito, si ritroverà nel corpo di Amelia, una delle streghe. Nel frattempo, però, durante l'assenza delle ragazze, il castello Disney verrà invaso dagli Heartless, e Malefica dominerà i Mondi Disney
Alla fine la Regina riuscirà a riprendersi il Trono anche con l'aiuto del Re e dei suoi amici.
N.B: avendo creato da poco l'account, non ho ancora avuto modo di leggere nessuna FF. Pertanto, se ci sono elementi in comune, mi scuso.
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Verso sera, il castello iniziò a riempirsi di abitanti provenienti dai vari mondi Disney. Minnie era in camera sua, più agitata che mai. Indossava un lungo vestito color rosa, molto più lungo di quello che aveva indossato durante la mattina, nella parte superiore c’erano dei brillantini, mentre sulla parte inferiore c’erano delle rose. Alle mani portava dei guanti, alla testa una corona piena di diamanti, mentre ai piedi delle scarpe bianche. Camminava avanti e indietro nella stanza da letto, assorta dai suoi pensieri, l’unico rumore era prodotto dai tacchi delle scarpe. Ogni tanto si affacciava alla finestra per vedere se entrava qualcuno. “Toc toc” «A-avanti» disse Minnie, lo sguardo fisso sulla porta, che si aprì. La donna scorse Paperina, seguita da altre due figure femminili. Una aveva un lungo vestito nero e i capelli raccolti con una crocchia elegante. L’altra aveva la parte superiore del vestito color rosa pesca e la parte inferiore di color blu. «Io sono la locandiera, Clarabella! » disse la donna Minnie notò che la sua compagna in nero aveva un bastone e zoppicava. Entrambe le si avvicinarono e le diedero gli auguri. «Mhh se la sua compagna non se la sente di cucinare, può anche andare in sala da pranzo e sedersi» La donna iniziò a parlare, e Minnie notò che aveva un forte accento napoletano «Stia tranquilla, vostra altezza! Sarà un piacere!» «Paperina, portale nelle cucine » Paperina annuì e invitò le due donne a seguirla. Le cucine erano molto distanti dalla stanza della Regina, infatti si trovavano più o meno vicine ai sotterranei. Paperina aprì la porta e notò che c’era il caos di sempre: cuochi che correvano a destra e a sinistra, altri che inseguivano i topi, altri che erano totalmente inesperti e così via. «SILENZIO! » gridò Paperina per farsi sentire. I cuochi rimasero a fissarla e lei iniziò a parlare. «Queste due donne…» e indicò Amelia e Clarabella «…vi aiuteranno a cucinare! Non voglio sentire obbiezioni. Ordini della regina… » poi si rivolse a Clarabella «…se avete problemi, sono in sala da pranzo a dare una mano ai camerieri. » «Senz’altro, cara!» Paperina uscì dalla stanza e le donne andarono a parlare con un uomo basso e tarchiato, dall’aria molto severa. «Mi scusi, caro » disse Clarabella col suo vocione. L’uomo si voltò. «E così voi due siete le nuove aiutanti?» Entrambe notarono che aveva un forte accento francese. «Esattamente, caro! Dov’è il menù da cucinare? » Il cuoco le diede in mano un foglietto e indicò le loro postazioni, poi andò a controllare come procedeva il resto. «Clarabella, devo fare una cosa. Posso? » disse Amelia. Clarabella annuì, e lei uscì zoppicando dalla cucina-. Appena fu sicura di essersi allontanata da tutti, smise di zoppicare e andò verso una torre. «Perfetto! Non c’è nessuno… » si avvicinò alla torre e osservò dei boccioli chiusi, prese il bastone e lo agitò come una bacchetta magica, pronunciando una formula magica. In un battibaleno, i boccioli si schiusero, creando una scalinata da utilizzare per raggiungere la torre. La salì con molta agilità ed entrò dalla finestra. Era l’unica parte non addobbata del castello. C’erano vasi appoggiati al muro e un tappeto rosa, molto lungo, alla fine della stanza, due porte. «Dannazione! Quale sarà quella giusta? » Si udì una risata di scherno provenire dalle pareti della torre, la donna impugnò la bacchetta magica con sicurezza e iniziò a scagliare fatture verso la voce. «Sciocca! Non puoi colpirmi! » Una nube apparì davanti a lei, dopo un po’, la nube si dissolse e ne uscì una donna. «Io sono Malefica, una strega molto potente » disse la donna, allungando una mano verso di lei «Io sono Amelia » disse stringendo la mano e guardando Malefica negli occhi «E così sei interessata alla Pietra » Amelia annuì e Malefica rise «Facciamo così: io ti do una mano a prendere la Pietra, tu in cambio desideri che gli Heartless e i Nessuno tornino e che si alleino con noi. Cosa ne pensi? » «Penso che vorrei anche il castello Disney! » «Prenderemo anche questo, vedrai. Allora, visto che-ovviamente- sei dalla mia parte, ti dico il mio piano. Come tu sai, il portone si apre solamente mostrando l’anello del Re o della Regina. Stasera, durante il banchetto, scambierò il tuo corpo con quello della Regina, così andrai ad aprire la porta ed esprimerai il nostro desiderio. Attenta! Se ti farai scoprire, resterai nel corpo della Regina per parecchio tempo. » «Va bene! Accetto! » Entrambe le streghe risero, poi Malefica scomparì in un’altra nube e Amelia tornò nelle cucine, continuando a zoppicare-ovviamente facendo scomparire la scala prima di tornare giù- . «Cosa dovevi fare? » disse Clarabella, mentre infornava il pollo. «Niente che ti interessi! » «Che antipatica! » Verso le 21:00 la sala da pranzo era totalmente piena, gli invitati erano seduti ai loro tavoli. Re Topolino scese primo, aveva lo stesso vestito che indossava la mattina, solo che aveva uno scettro e una corona. Minnie scese dopo di lui con lo stesso vestito che portava quando Amelia e Clarabella erano arrivate. La prima portata fu servita: lasagne. Amelia vide il suo bastone illuminarsi e iniziò a ridere. Una piccola corda si avvolse intorno al braccio di Amelia, mentre un’altra si avvolse al braccio di Minnie. La strega chiuse gli occhi e li riaprì dopo cinque secondi. Ora vedeva Topolino accanto a lei e non Clarabella, vedeva dei guanti sulle sue mani e un vestito rosa al posto di quello nero. «Topolino, caro » incredibile! Anche la sua voce era cambiata. «Sì, tesoro? » disse Topolino addentando un pezzo di lasagna «Devo assentarmi un secondo…non ti dispiace? » «No, tranquilla. » «Vostra altezza! Vostra altezza! » si voltò e vide Paperino e Pippo. «I nostri regali! » i due le diedero due pacchi in mano: quello di Paperino era un pacco lungo a forma di scettro, mentre quello di Pippo era ovale e incartato in modo distratto. «Vi ringrazio, cari » Paperino agitò lo scettro e spedì i due doni nella stanza della Regina. Quando tornarono a sedersi, Amelia andò verso Minnie e le rubò la bacchetta magica. In giardino trovò delle guardie. «Dove pensa di andare?! » disse una guardia «Sono la Regina. Non ritengo necessario farvelo sapere » «Giusto. » la guardia arrossì e Amelia agitò la bacchetta. Tutte le guardie caddero a terra, addormentate. Andò verso la torre e ripeté lo stesso procedimento che aveva fatto qualche ora prima. Malefica era già sulla torre ad aspettarla. Nel frattempo, al banchetto, Minnie cercava di far capire a Topolino cos’era successo. «Ti prego, Topolino! Credimi! » l’accento la tradiva molto, ma lei solo sembrava credersi. «Amelia, basta! Cos’è tutta questa confidenza, poi? » Minnie si sedette, rassegnata. «Amelia, conosco una persona che può curare la tua crisi d’identità » «Lasciami stare! » Il Re si alzò e andò verso il giardino per prendere una boccata d’aria, seguito da Paperino e Pippo. «Tutte le guardie sono addormentate…ma cosa…? » disse il Re, studiando una guardia «Vostra altezza, guardi! » Topolino alzò la testa e vide che dalla torre che custodiva la Pietra c’era una specie di aura oscura intorno. Paperino gli fece apparire il Keyblade in mano e tutti e tre si diressero verso la torre. Amelia e Malefica erano oltre lo scudo e stavano iniziando a parlare «Noi vorremo che… » «M-minnie! » disse Topolino. Amelia si voltò «Povero sciocco! Io sono Amelia! La tua Minnie aveva ragione » «Ti sei fatta scoprire, cara mia. Sappi che non riacquisterai facilmente il tuo corpo. » le disse Malefica, ridendo. «Vorremo che gli Heartless e i Nessuno ritornassero e si alleassero con noi! » disse Amelia, ignorando Malefica. Ci fu una scossa. In breve tempo, dalla Pietra iniziano a uscire Heartless e Nessuno. Le due donne scomparirono, ridendo. I tre erano pronti a combattere. Paperino scagliava fulmini e fiamme, Pippo li colpiva con lo scudo, mentre Topolino li colpiva con il Keyblade, gli occhi fissi sulla finestra: pensava al pericolo che correvano gli invitati al salone di sotto. «Sancta!!! » Un’enorme sfera di luce uscì dalla chiave del Re. Tutti gli Heartless ei Nessuno presenti nella torre caddero a terra, morti. I tre corsero verso la sala da pranzo. Minnie, Clarabella e Paperina erano completamente circondate. Biancaneve e i sette nani erano svenuti, colpiti dai colpi dei Nessuno. Ariel stava scagliando delle onde contro gli Heartless, ma era troppo debole per ferirli. «Stop! » disse Paperino. Gli Heartless che circondavano le tre donne si paralizzarono improvvisamente. «Fire!! » una potente fiamma uscì dallo scettro di Paperino, dando fuoco alle creature. «Rocket! » disse Pippo, saltando in aria e colpendo con il suo potente scudo tutte le creature, salvando così Biancaneve e i sette nani. Topolino usò di nuovo il Sancta per uccidere gli Heartless. «Minnie, scusa se non ti ho creduta. » «N-non fa niente » «Noi tre andiamo. Voi restate qui! Non vi allontanate per nessuna ragione ». Minnie guardò i tre allontanarsi, poi si rivolse alle due ragazze. «Seguitemi! »
  
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