"Starò bene, ma adesso no. Non ancora, non sono il tipo, non mi basta un’ora, non è questione di tempo. Devo salutarti, ma lo sai come sono, dico ciao e poi non attacco, devo salutarti e devo farlo per bene, devo salutare ogni attimo perché non posso assolutamente permettermi, quando brillerò, di tornare indietro.”

Mi chiamo Hermione Granger,ho 17 anni e nella mia vita ho dovuto affrontare tante difficoltà e ogni volta ho dovuto fare delle scelte,scelte importanti che mi hanno portato a perdere persone,occasioni,parti della mia anima. Mi chiamo Hermione Granger e a 17 anni ho perso i miei genitori per salvare mia sorella da dei Mangiamorte. Mi chiamo Hermione Granger e a 17 anni ho ucciso due uomini. Ci sono tante cose che nella vita non capisco. Un attimo e tutto può cambiare per sempre, in un attimo una vita può spezzarsi, come quella dei miei genitori,due comuni dentisti,morti per difendere le figlie,morti per amore. Mi chiamo Hermione Granger e ho bisogno di vendetta e l'avrò.

Come ogni anno la stazione di King’s Kross nel binario 9 ¾ brulicava di maghi e streghe di ogni età che aspettavano chi con ansia chi con un po’ di paura ,soprattutto chi sarebbe entrato quell’anno nella scuola di Magia più famosa di tutta l’Inghilterra, di dover lasciare le proprie famiglie per iniziare una nuova vita. Come ogni anno anche Hermione Granger aspettava quel famoso treno e ad accompagnarla con c’erano come d’abitudine i Signori Granger,ma una bambina di non più di 5 anni,che al suo fianco osservava con attenzione le strane persone che la circondavano.

"Hermione! Sono cosi felice di vederti,che fine hai fatto quest’estate? Ti ho scritto centinaia di lettere,ma tu eri come scomparsa. Mi hai fatto cosi preoccupare"una Ginny Weasley,in quel momento tanto simile a Molly,mi piombò addosso,spaventando Lyra che si rifugiò dietro le mie gambe. < Gin mi dispiace,ma è stato un periodo difficile…Appena arriveremo a scuola te ne parlerò> la rossa stava per ribattere ma forse vedendo il mio sguardo serio capì. Intanto Lyra,capendo che non c’era nessun pericolo,si mise a osservare la mia amica. < Herm perché una mini Malfoy mi fissa?> ed era vero mia sorella aveva tutte le caratteristiche dei Malfoy:capelli biondi,viso che,anche se ancora bambina,trasmetterva la superbia di quella casata,e gli occhi grigi. Quando nacque pensai subito a uno stupido scherzo del destino;mia sorella,sangue del mio sangue,era identica al mio peggiore nemico."Gin ti presento mia sorella,Lyra Althea Granger. Verrà con noi a Hogwats" dissi ridendo. Lei con uno sguardo perplesso portò lo sguardo verso la piccola e poi verso di me,come a volersi accertare della veridicità della cosa. Per sottolineare la sua somiglianza ai Malfoy, le sopracciglia della ragazzina si sollevarono. < Che ne dici di salire sul treno? Se non ci muoviamo non troveremo nessuno scompartimento libero e poi voglio salutare Harry e Ron,non li vedo dalla fine della scuola!> Gin annuì e prendendo Lyra per mano ci dirigemmo verso quel treno che finalmente mi avrebbe riportato a casa. Ripensai alla mia vera casa,ormai inesistente, e ai miei genitori…non potevo permettermi debolezze,soprattutto ora,dovevo proteggere quella piccola peste di mia sorella e vendicare i miei genitori. Dovevo essere forte,di nuovo.

Ly odiava i miei amici,sarebbe stata una perfetta Serpeverde un giorno. Per tutto il viaggio non fece altro che guardarli con altezzosità e con un cipiglio troppo maturo per una bambina. Tutti erano curiosi di sapere cosa fosse successo e per quale motivo mia sorella fosse li,ma non ero ancora pronta per affronare il discorso e non volevo che la piccola fosse presente,era già dura per me rivivere quei momenti. < Che avete fatto quest’estate?> chiesi,ero curiosa,mi erano mancati davvero tanto "Oh Hermione ci siamo allenati tantissimo a quiddich,sarò il portiere migliore che si sia mai visto…conquisteremo sicuramente la coppa!"mi rispose Ron domandò Ly assonnata,non era abituata a viaggi cosi lunghi < Quiddich ed è lo sport più bello che esista al mondo> si intromise Harry e cosi iniziarono a spiegare a mia sorella tutte le regole e le funzioni di ogni giocatore,se solo fossero preparati nelle materie scolastiche quanto su quello stupido quiddich sarebbero stati sicuramente i migliori. Stranamente mia sorella sembrò interessata e passammo il tempo a rispondere alle sue domande. Sembrava felice e spensierata come dovrebbe essere una normale bambina della sua età ed era questo l’importante,lei era importante.

Vedere una bambina di 5 anni a Hogwarts non era una cosa di tutti i giorni,ma Lyra era totalmente a suo agio come se quel mondo le appartensse,come se fosse la sua normalità e se qualcuno la osservava un po’ troppo insistentemente lei candidamente alzava le sue sopracciglia e lo osservava con uno sguardo cosi severo che avrebbe fatto raggelare anche Voldemort in persona. Dopo cena ci riunimmo tutti nella mia stanza,essendo Caposcuola avevo diritto a una stanza singola. Harry era strano,lo notavo da come si muoveva,aveva qualcosa da dirci e non erano buone notizie lo sentivo. avevo bisogno di sapere < Vi devo parlare,sono un paio di notti che faccio di nuovo quegli incubi…è Voldemort lo so,lo sento…sta facendo delle ricerche,sta cercando disperatamente qualcosa o qualcuno….so solo che ne ha bisogno e che farà di tutto per trovarla> Harry parlava a fatica,come se ogni parola fosse difficile da pronunciare a quel nome raggelai,era ora di parlare,non potevo più nasconderlo a loro < Io ne so qualcosa> tutti mi fissarono,era il momento di rivelare il mio segreto,il nostro segreto.

Questa è la mia prima dramione,sono anni che leggo su questa coppia e sto provando a scrivere qualcosa anch’io. Spero che la storia vi piaccia e che qualcuno abbia voglia di lasciare una piccola recensione. Immagino che Lyra sia cosi: