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Autore: ryuga hideki    22/12/2013    1 recensioni
-Resta sveglio!!!-
Urla di una donna alla quale avevano strappato la vita.
(...)
-Madre... posso farvi una domanda?-
-Certo!-
-Se dovessi fare qualsiasi...beh, se dovessi fare delle azioni non tanto positive...voi mi odiereste?-
-Oh, Loki! Cosa vuoi fare?- domanda ironica, dato che il figlio non le avrebbe risposto.
-Non importa cosa voglio fare! Rispondete e basta, vi prego!-
-Non potrei mai odiarti, Loki! Sei mio figlio e ti amo in quanto tale!- gli accarezzò una guancia. -Qualsiasi cosa succeda so che è per un motivo...- aggiunse come se sapesse già tutto, perchè in fondo lei sapeva.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Liars

 

 

La giornata era passata velocemente, il sole era, quasi, del tutto tramontato lasciando posto alla luna. Loki non si era fatto vedere per tutta l'intera giornata, aveva preferito rimanere in camera propria per riposare un po' e riflettere sulle visioni che aveva avuto quella mattina; così Thor decise di andargli fare visita, come gli aveva detto, per vedere se stava meglio e per tranquillizzare madre. S'incamminò verso le stanze del fratello, percorrendo un lungo corridoio, con una fila di colonne ai lati e alternate di tanto in tanto con delle ampie finestre, che lo avrebbe portato alle scale che conducevano nell'ala privata del palazzo. Prima di proseguire, si fermò, notando Sif appoggiata con le braccia sul davanzale di una finestra.

-Ehi, Sif!- la raggiunse, mettendosi accanto a lei ed ammirando il tramonto di Asgard.

-Ciao, Thor!- si voltò verso di lui, appoggiando la testa su una mano. -Ieri te ne sei andato presto! Troppo impegnato a pensare alla tua midgariana?- gli chiese un po' ironica, prendendolo in giro.

-Ahah! Che scema! No, Loki non stava molto bene...credo, così l'ho accompagnato a casa...- cercò di mentire, inventandosi una balla bella e buona.

-Oh, adesso sta meglio?- gli domandò un po' turbata.

-Non lo so, stavo andando a controllare. Non si è fatto vivo per tutto il giorno...-

-Gli passerà... almeno spero...-

-Non ti preoccupare, non farà niente di stupido...-

La donna sospirò, tornando a guardare il paesaggio.

-Se lo dici tu...-

Rimasero in silenzio per qualche minuto ad ammirare tutta la città che si stava illuminando piano piano, mentre l'aria gli accarezzava il viso. Poco dopo Sif tornò a guardarlo con aria divertita; nello stesso momento Loki scese le scale, facendo attenzione a non farsi sentire da nessuno, per raggiungere la biblioteca reale. Sperava che, tra i libri, potesse scoprire qualcosa di più su tutto ciò che gli stava accadendo e per ciò, preferiva non essere disturbato. S'incamminò, ma si fermò subito, notando i due alla finestra. Poi riprese a camminare con molta cautela, fino a che non sentì ciò che disse Sif.

-Sei ancora innamorato di lei? Ami ancora la midgariana?- a quella domanda Thor la guardò un po' imbarazzato e confuso, mentre alle loro spalle Loki decise di nascondersi dietro una colonna. In un primo momento il Dio del Tuono non rispose, si limitò a dire soltanto dei confusi “cos? Che?” sotto voce, tra una risatina imbarazzata e l'altra, assumendo un sorriso impacciato.

-Non devi sentirti così a disagio! Ci siamo sempre detti tutto...- sorrise divertita nel vedere le espressioni di Thor. Il biondo la guardò un po' più serio e tranquillo, facendo un respiro profondo per poi risponderle.

-Sì...l'amo ancora...-

Non appena Loki sentì quelle tre parole uscire fuori dalle labbra dell'amato fratello, provò una tremenda fitta al cuore. Schiuse la bocca incredulo, sbiancando un po' in viso. Gli sembrava che il tempo si fosse fermato e non avesse intenzione di andare avanti. Si sentiva come se fosse stato trafitto da diecimila frecce; come se gli avessero conficcato un braccio nel petto, facendolo passare da parte a parte, e poi tirato fuori strappandogli il cuore. Gli sembrava di essere caduto in un buco nero ed essere da solo nel gelo della solitudine. Gli occhi gli diventarono lucidi e, prima di poter emettere qualche gemito di dolore, si mise una mano sulla bocca, chiuse gli occhi e scappò in camera, annullando ogni rumore con la magia.

-Lo sapevo!- esclamò Sif, come se avesse vinto una scommessa.

-No, no! Non fraintendere le mie parole!- mise le mani davanti, scuotendole un po'.

-Ah...-

-Voglio dire che amo lei come ogni altro midgariano... Sono una razza molto complessa e brillante, potremmo imparare molto da loro...-

-Quindi, quando eri infatuato di lei, era solo per il suo essere midgariano?-

-Sì! Non bisogna sottovalutarli...-

-Oh... capisco...- si voltò a vedere di nuovo fuori dalla finestra. -Chissà come dev'essere affrontarne qualcuno in un combattimento...-

-Sif...-

-Era solo curiosità!- sospirò. -Allora il tuo cuore non è di nessuno...- lo guardò con la coda dell'occhio.

-Beeh...- si voltò di spalle per appoggiarsi contro il muro. -Qualcuno c'è...-

-Ooh!!!- esclamò con gli occhi illuminati, voltandosi verso di lui.-Chi è?- gli chiese entusiasta.

-Non te lo dico!- le rispose con aria da stronzetto.

-Eh dai!!! Non lo dico a nessuno!!!-

-Nnnnnooo...-

-Per favore!-

-Ahah! No! Ti dico solo che sai chi è e questa persona ha un po' di problemi, ma l'aiuterò a superarli...-

-Mmh...- incrociò le braccia, guardando per terra e assumendo uno sguardo pensieroso ed indagatore. -La conosco.... mmh...-

-Beh, ora vado da Loki! Buon divertimento!- le diede una pacca sulla spalla e se ne andò.

 

Nel frattempo, Loki era in camera sua che piangeva disperato, appoggiato con le mani sulla scrivania. Sentiva un odio crescere dentro di sé , ma allo stesso tempo si sentiva ferito e solo. Un'altra volta aveva perso tutto per colpa di qualcun altro. Era solo, non c'era alcun posto per lui. Singhiozzava e piangeva, sbattendo i pugni contro il legno massiccio del tavolo; poi urlò e in quel momento ebbe ancora una visione. Vide le stesse cose in modo più vivido e con più dettagli: caos e sangue per tutta Asgard. Donne e bambini che urlavano e tentavano di mettersi in salvo; rumore di lame che si scontravano e poi quel grido di dolore smorzato, così famigliare. In seguito tutto si fece ovattato e più chiaro fino a che non vide Odino sbattere tre volte l'imponente scettro per terra. Ritornò in sé con le idee più chiare. Ansimava mentre sentiva il cuore battergli forte contro il petto. Aveva capito ogni cosa, tutto gli era più chiaro, adesso, ma non si sarebbe mai aspettato che si sarebbe sentito ancora più solo nel conoscere i fatti. Poco dopo Thor bussò alla porta ed entrò, senza aspettare il permesso.

-Loki... Stai bene?- gli chiese affettuosamente. Il moro si mise composto e si voltò lentamente verso di lui, assumendo uno sguardo severo e rabbioso.

-Oh, certo...ma è strano vederti qui... Non dovresti essere da Heimdall a farti dire come se la passa la tua terrestre?- gli chiese ironico e con un tono molto acido.

-Cosa stai dicendo?- lo guardò confuso. -Ti avevo detto che...-

-Ma piantala!!! Finiscila di dire cazzate!!!-

-Cosa?- non capiva cosa fosse successo e del perchè si stesse comportando così.

-Non fare il finto tonto con me!!! Vi ho sentito! Ho sentito ogni cosa! Sei innamorato di lei!!! Ma certo! Come potevo IO, il DIO degli INGANNI, essere così stupido!!!- alzò la voce, iniziando ad agitarsi e spostandosi, di tanto in tanto, i capelli all'indietro in modo nevrotico.

-Loki... tu hai... frainteso!-

-Oh, certo!!! E' sempre così! Sono io quello che non capisce mai niente! “Loki, hai frainteso! Non ti ho risparmiato per motivi politici!”. Certo! Certo! Sono io che mi invento ogni cosa!!! Facciamo passare per pazzo il povero figlio adottivo!!! Tanto non gliene frega un cazzo di nessuno quello che prova!!!- si sentiva nella sua voce che stava soffrendo, oltre a poterlo vedere nel suo modo di fare. Aveva le mani che gli tremavano come due foglie appena scostate dal vento; gli occhi lucidi e le guancia rosse.

-Loki...- sussurrò Thor, molto dispiaciuto per averlo fatto soffrire per via di un malinteso.

-E adesso mi vieni a dire che ho frainteso!!! Ovviamente non ho sentito dire “SI, L'AMO!”. Me lo sono solooo sognato! Perchè amo farmi del male!!!- si voltò verso di lui, cercando di trattenere il più che potesse le lacrime. -Mi hai usato per una sveltina, perchè lei era troppo lontano per andartela a scopare per bene! PERCHÉ ERO SERVITO SU UN PIATTO D'ARGENTO VISTO CHE TI STAVO DICENDO QUELLO CHE PROVAVO PER TE!!- gli puntò il dito contro, per poi abbassare la testa. -Non sarò più la bambola di nessuno... Non mi farò usare da nessun altro!- alzò lo sguardo verso di lui. -Non mi riporterai a casa, questa volta...- gli mostrò un sorriso amaro per poi svanire nel nulla.

-Loki!!!- cercò di afferrarlo poco prima che sparisse. Si sedette sul suo letto, mettendosi le mani in viso, cercando di calmarsi.

 

 

Si smaterializzò dietro il trono d'oro di Odino e, senza fare il minimo rumore, gli puntò un coltello alla gola, facendo sbucare metà volto.

-Mettete giù il vostro scettro, Odino...o forse preferite Padre...?- gli ordinò acido.

-Loki, che cosa?-

-Obbedite!-

Senza obbiettare, lo fece cadere per terra provocando un tonfo.

-Che cosa vuoi, adesso?-

-Lo sapevate... Sapevate anche questo...- si sdoppiò, lasciando il clone alle spalle del dio e andando a mettere se stesso davanti al Padre degli Dei.

-Questo? Questo, cosa?-

-Non mentitemi!!! SO CHE SAPETE! Mi avete tenuto nascosto il mio futuro!!!- gli urlò contro, rabbioso.

-Loki...volevamo proteggerti...- cercò di fargli capire.

-Non sono uno stupido!!! Smettete di dire sempre la solita cosa!!! Mentite! State mentendo!!!-

-Loki...- sussurrò il suo nome in modo affettuoso e afflitto.

-Ogni parola è una bugia! Non avete fatto altro che mentirmi per tutto questo tempo!!!- lo guardò, ghignando. -Ma adesso è tardi... Non ha importanza niente, perchè la Fine è vicina e voi sarete portato via da essa con molti rimorsi...- gli disse, avvicinandosi col viso.

In quel momento entrarono nella sala del trono Thor e Frigga che, preoccupati per la scomparsa di Loki, speravano di chiedere aiuto ad Odino. Non appena videro la scena, rimasero spiazzati.

-Loki, che diavolo stai facendo?- lo rimproverò il fratello. Il moro si voltò guardandolo con aria da superiore.

-Oh, niente...hai frainteso...- poi guardò madre, con aria afflitta. -Lo sapevate?-

-Sì...-

-Sapere cosa?- chiese confuso, Thor, guardando prima la donna e poi il fratello.

-Niente, Thor...- gli rispose Frigga.

-Oh, bene! Che bel gesto di affetto!!!- esclamò ironico con aria irritata, il moro.

-Di che parla?- cercò risposte, il biondo.

-Thor!!!- lo guardò il cagnesco la madre come per dirgli di zittirsi.

-Povero Thor...- si mise le mani sui fianchi, prendendolo in giro. -Come ci si sente, fratello, ad essere all'oscuro di molte cose?-

-Male e impotente...-

-ECCO! BENVENUTO NEL MIO MONDO! MA ADESSO FINIRÁ PERCHè LA FINE è VICINA!-

Delle guardie entrarono nella sala, dopo aver sentito urlare Loki, per controllare se tutto fosse apposto. Appena videro il semidio che stava puntando il coltello contro il re, si misero in allerta, rivolgendogli le lance contro.

-Fermo lì! Siete in arresto!- esclamarono.

-Oh, non scomodatevi...me ne vado...- scese un gradino, voltò lo sguardo verso Odino, ghignando. -Odino, preparati- si girò verso Thor, guardandolo con odio e ferito. -Thor...- poi spostò il viso verso la madre, assumendo un'espressione del tutto diversa, più dispiaciuta e distrutta. -Madre...- e poi scomparve nel nulla. 
 

 
Rieccomi con un nuovo capitolo!!! Scusate il finale così brusco e fatto male, ma non sapevo come concludere. Il prossimo capitolo lo posterò il 25 (spero).  Spero che la storia vi intrippi un po'! E grazie a tutti quelli che la seguono e recensiscono! Fatemi sapere che ne pensate!

A presto

Ryuga
   
 
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