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Autore: Bibi kaulitz    17/05/2008    2 recensioni
Una ragazzina messa in disparte e odiata da tutti perchè è la pecora nera del Clan Uchiha sarà il ninja più forte che il villaggio della Foglia abbia mai avuto. Ma il suo cuore è diviso in due....
Diviso in due metà incompatibile, diviso e impossibile da riunire ma se le metà gli chiedessero di sceglere uno di loro lei chi sceglierà?
Colui che ha creduto fin dall'inizio in lei o colui che non ha pura a dire al mondo che la ama?
Ma il destino prenderà la decisione al posto suo..... Storia romantica, piena di passione, intrecci e colpi di scena sulla vita del Clan Uchiha.
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Avvertenze prima della Lettura:
Le parti in corsivo senza le virgolette davanti sono i pensieri dei personaggi.
Vi auguro buona lettura.
Elena

Primo Capitolo:L’inizo...

Una luna pallida illuminava fievolmente il deserto clan Uchiha, nelle strade regnava il silenzio assoluto e tutte le luci erano spente e le finestre delle case chiuse. La desolazione si era sparsa nel clan, i suoi membri giacevano morti nelle strade macchiate di sangue.
In una casa ,deserta all’apparenza, in uno sgabuzzino dove l’unica fonte di luce proveniva dalla piccola fessura della porta si nascondeva una ragazzina. Tentava di trattenere i singhiozzi, ma le era difficile. Quello che era successo quella notte l’aveva sconvolta, distrutta in tanti piccoli pezzettini. La sua famiglia era stata uccisa davanti ai suoi occhi e lei si era ancora resa inutile, rimanendo nascosto in quello sgabuzzino per tutto il tempo senza tentare di aiutare i suoi genitori.
I suoi ricordi dolorosi furono interrotti dal rumore di passi molto lontani, di qualcuno che era appena entrato nella casa dove lei si stava nascondendo. Si stava avvicinando sempre di più al nascondiglio, ora il nemico stava salendo le scale.

L’assassino vuole finire il suo lavoro? Si è accorto di me? pensò terrorizzata la bambina Ora sentiva i passi più vicini e la presenza del nemico avvicinarsi, sentiva il suo battito cardiaco, percepiva ogni suo movimento come se lo stesse vendendo, vedeva la sua ombra aggirarsi per casa e avvicinarsi sempre di più a quel maledetto sgabuzzino dove stava nascosta. Sensazioni così non le aveva mai provate.
Il nemico si era fermato davanti alla porta, fermo immobile la fissava. Le lo sentiva respirare leggermente ed emettere piccolissimi suoni, sentiva il suo sguardo addosso, e ora percepiva pure la sua potenza e capiva che non sarebbe mai riuscita a scappare alle sue grinfie.
Ora ha alzato la mano e lentamente l’ha portata alla maniglia, lei lo sentiva dentro di se e non fu una sensazione sbagliata infatti lentamente quest’ultima si abbassò. L’attesa era snervante. Non sapeva quello che sarebbe successo, non sapeva che fare, era traumatizzata dalla morte dei suoi genitori ed era sconvolta da quelle starne sensazioni che provava, che le facevano capire quello che stava succedendo senza che lei lo vedesse. Non le aveva mai provate, non aveva mai percepito le mosse dell’avversario anche vedendole, non aveva mi percepito la sua forze anche vedendolo, non aveva mai percepito ogni singolo battito del suo cuore e ogni respiro leggero.
Che cosa mi sta succedendo? si interrogava la ragazza in quel poco tempo che le restava prima di trovarsi faccia a faccia con il nemico.
La serratura scattò, la porta si aprì lentamente mostrando agl’occhi della ragazzina il suo nemico imbattibile. Era un ragazzo, alto e i suoi occhi rossi la squadravano freddamente, la sua tuta ninja si mimetizzava bene con l’oscurità di quella notte.

L’ho trovata! una voce dolce e sensibile,con un tono di fierezza, rimbombò nella testa della bambina. Ma nessuno aveva parlato, ne lei ne il suo nemico.
“Ciao Yuki-chan” disse la stessa voce che fino a qualche secondo fa rimbombava nella testa della ragazzine, era quella del nemico ma allora perchè la sentiva anche senza che lui parlasse??
“C-chi sei? E c-come f-fai a conoscermi?” balbettò la piccola Yuki mentre tremava terrorizzata da quello sguardo, da quegl’occhi color sangue. Era l’assassino dei suoi genitori, lo riconosceva, non poteva dimenticare la sua lunga coda nera.
“Itachi e sarò il tuo futuro maestro” rispose freddo.
“Il m-mio maestro?” balbettava ancora e non riusciva a smettere di tremare, quelle strane sensazione aumentarono di intensità . Nella sua testa rimbombavano frasi senza senso , o almeno lei non riusciva a capirne il senso logico, pronunciate dalla sua voce, sentiva molto meglio i suoi respiri e i suoi battici cardiaci e si aggiunse una nuova sensazione alle altre: aveva visto che Itachi l’ha portata davanti a uno specchio. Per un secondo l’aveva viso, chiaro e nitido, come se stesse succedendo veramente. Era ancora più confusa, il suo cervello stava andando alla deriva. Prima la morte dei suoi genitori, ora quelle strane sensazioni e la proposta di quel ragazzo.
Non ci capiva più niente, che cosa voleva lui da lei?Perchè stava sentendo quelle strane cose dentro di se?
Confusa e intontita la piccola si fece coraggio e decise di parlare, senza balbettare.
“Tu...vuoi insegnare a una geisha l’arte ninja?” lui annuì “Tu...vuoi insegnare a una geisha che non sà niente del mondo dei ninja, che non ha nessuna abilità l’arte ninja?”
“Tu non sei priva di abilità, anzi ne possiedi una grandissima che io ti insegnerò ad usare” disse con un tono meno freddo ma sempre pungente e severo “ Non te ne sei mai accorta perchè per risvegliare la tua potenza bisogna provarti un emozione forte, come la morte dei tuoi affetti più stretti”

Yuki spalancò gli occhi e distolse lo sguardo dal suo, che fino a quel momento era rimasto fisso su quegl’occhi. Allo stesso tempo la incantavano e terrorizzavano.
“Non fare la finta tonta “ continuò lui “ tu l’hai percepita questa forza, la stai percependo! Tutte quelle strane sensazioni che avverti, e soltanto ora provi è soltanto un briciolo della tua potenza. Se impari a controllarle diventerai il ninja più forte di tutti e sarai imbattibile.”
“Tu sai quello che mi sta succedendo?” disse incredula e con gli occhi spalancati dallo stupore, misto a un pò di paura, ritornarono a guardare quegl’ occhi rossi.
“Tu possiedi una forza che è uguale di potenza a quella portante ma la tua è meno dannosa al corpo. Sei in grado di percepire tutto con la mente: la forza dell’avversario, ogni suo movimento senza vederlo in faccia, i suoi pensieri e poi anche vere frammenti di un futuro. Il tuo potere è strettamente legato alla sfera emotiva, tu sei spaventata ed hai paura di morire quindi la forza che è dentro di te per proteggerti ti ha fatto percepire tutti i miei movimenti e scommetto che hai visto un pezzo di futuro. Mi sono accorto che per un attimo il tuo sguardo era vuoto, non mi stavi più fissando e secondo le miei informazioni tu hai visto qualcosa che accadrà”
Era tutto vero, la piccola Yuki era schioccata lui sapeva esattamente quello che aveva provato. Doveva saperne di più, mille domande ora passavano per il suo cervello.
“Come fai a sapere queste cose? E come fai a sapere che io posseggo questa forza, fino a prova contraria tutti mi considerano senza abilità nonostante sia nata in un clan molto prestigioso” chiese Yuki, la paura era scomparsa o lei non ci faceva più caso. quello che ora le interessava era la sete di notizie.
“Si è vero in apparenza tu non sembri una ragazza super dotata come sei in realtà ma pur sempre sei nata in clan molto prestigioso qualche cosa di speciale ce lai pure tu. L’ho notato quando ti ho visto sul laghetto poco distante da qui. Tu sei inciampata e per sbaglio è scattata una trappola,ovvero dei kunia legati sopra la cima di un albero sono caduti, senza volerlo tu hai pensato di salvarti e i knuai sono atterrati più avanti nonostante la traiettoria era la tua. Da quel giorno mi sono insospettito e ho fatto qualche ricerca e ho scoperto la tua vera natura.”
Era sconvolta da quello che stava dicendo, voleva dire che in tutto quel tempo credeva di essere la pecora nera del clan invece è la più dotata e finalmente qualcuno si interessa a lei.
“Ma come hai fatto a sapere che non ti sei sbagliato sulla tua teoria?”
“semplice, una ragazzina non dotata non può avere lo sharigan. Tu invece senza avere mai toccato un arma ninja lo possiedi e come avevo programmato la tua sfera emotiva ha reagito come io volevo facendoti evocare lo sharingan per difenderti.”

“E che cos’è questo sha...sharga...” non si ricordava come si chiamava quella strana cosa che Itachi aveva pronunciato.
“Te lo mostro subito” si avvicinò a lei, che tentò di indietreggiare perchè nonostante sapesse tutto quello che ha non si fidava “Non avere paura, non ti uccido se no l’avrei già fatto”
A fatica si lasciò tirare fuori da quello sgabuzzino e si fece portare nel posto che aveva in mente di portarla.
Ed ecco che apparve la stessa scena che qualche minuto prima aveva vista: Itachi ‘ha portata davanti a uno specchio. Come nella visione, e come il ragazzo le aveva detto lei può vedere il futuro e lei aveva visto questa scena.
Ma la cosa sconvolgente non era finita qui, aveva gli stessi occhi del ragazzo. Avevano quel colore rosso molto accesso, che somigliava al sangue appena versato, con tre palline dentro.
“Questo è solo l’inzio della tua potenza” disse Itachi, aveva tolto quel tono freddo con cui si era sempre rivolto fino ad ora.
Ora Yuki fissava la sua immagine riflessa nella specchio. Vedeva una ragazza completamente diversa dal solito. I suoi capelli neri cadevano lunghi e lisci sulla sua schiena invece che raccolti, il suo viso dolce aveva uno sguardo di tristezza e non più quel sorriso spensierato, il suo kimono che era sempre in ordine perfetto ora era tutto sgualcito.
Ora notava il suo cambiamento, ora non era più una geisha ma era un ninja. Non vedeva più se stessa a suonare uno strumento ma a combattere usando i suoi nuovi poteri. Ora tutto le si apriva sotto un’altra luce che era quella dell’odio e della morte.
“Quella sono davvero io?” il ragazzo annui “E se non volessi imparare a usare i miei poteri?”
“Moriresti... molti stanno cercando la tua forza per averla dalla sua parte, appena sapranno che una dei sopravvissuti alla strage del clan sei tu, Yuki Uchiha, faranno due più due e capiranno che sei te la forza portante.” “Ci sono altri sopravvissuti oltre a me?”
“Si mio fratello minore Sasuke, forse te ne ricordi perchè lui qualche tempo fa ti ha snobbata perchè non sai l’arte magica”
Aveva ragione, solo a pronunciare il nome Sasuke le veniva in mente quel ragazzino che brutalmente l’aveva rifiutata nonostante da piccoli erano compagni di gioco.
“Ok Itachi, accetto di diventare tua allieva “ e si girò di colpo, ora guardava il suo maestro.
“Bene Yuki-chan, allora andiamo in posto più traquillo dove ti spiegherò le nuove regole”
“Ti seguirò dovunque tu vada, perchè ora sono tua Itachi-sensei”
  
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