La tenue luce mi permetteva di non essere vista, mentre il muro alle mie spalle mi confortava e la musica sparza nell'aria mi accarezzava.

-Hey brunetta- mi rivolsi, verso quella voce familiare.

-Dov'eri finita Meg?- chiesi cercando di sembrare il più interrogativa possibile, sapevo benissimo che stava mostrando la camera da letto a qualche ragazzo.

-Non pensare male Lo, sono appena arrivata- rise la bionda -qualche bel ragazzo?- non cambierà mai, ma a quella domanda, come d'istino, mi voltai verso il balcone per cercare il volto di Drew invece, con stupore, notai la sua lontana figura che si stava avvicinando a noi. Drew mi considera la sua ragazza, mentre per me non esiste, non è mai esistito.

Mi girai verso Megan e la invitai ad andarsene prima che si trovasse coinvolta in una brutta discussione, non fece storie e si allontanò dopo avermi lasciato un piccolo bacio sulla guancia. Presi un grande respiro e a pugni stretti, mi avvicinai sempre di più a Drew facendomi spazio tra le persone della festa; non erano molte, ma abbastanza sveglie e sobrie per ballare sparpagliate sulla pista da ballo, così da rendermi insidiosa la strada per Drew. Mancavano sei metri, sei metri e avrei chiarito, mi sarei sfogata, quando una figura si posizionò di fronte a me.

Indossava un paio di Dt Martens nere, dei jeans e una lucente giacca nera di pelle. La sua altezza mi obbligava ad alzare la testa per mettere a fuoco la persona, ma un brivido mi attraversò, mi stava osservando come un bambino osserva un giocattolo nuovo stretto tra le sue mani. I suoi occhi erano profondi, tanto profondi da costringermi ad abbassare lo sguardo.

-Scusa...- dissi illudendo al fatto di voler passare. Il mio sgardo era ancora basso e dato che non aveva intensione di lasciarmi passare decisi si sorpassarlo ma intuendo la mia mossa si posizionò davanti a me per la seconda volta.

-Vorrei passare- replicai, quasi ringhiando.

-Io i tuoi occhi- disse alzandomi il mento con l'indice della mano, costringendomi a guardarlo. La sua voce roca e intimidente mi pervase.

La poca luce non bastava ad illuminare interamente il suo viso, mentre lo sgardo scrutava ogni mio lineamento, io ero rimasta incantata dai suoi occhi che si muovevano curiosi, finchè non notai un sorriso contornargli il volto; capii che aveva ottenuto quello che voleva, mentre io mi ero bloccata dietro il suo sguardo.

-Sei carina sai?- disse dopo essersi inumidito le labbra con la lingua. Sentii un calore impossessarsi di me, probabilmente ero diventata rossa per l'mbarazzo.

-Lasciala- una voce suonava lontana, dietro le spalle del ragazzo. E' Drew.

Il ragazzo misterioso prese il mio mentro tra le dita, spostandolo a sinistra e mentre si avvicinava riuscivo a sentire il suo respiro farsi più pesante sulla mia pelle finchè non mi diede un bacio sulla guancia per poi voltarsi.

Drew aveva afferrato la spalla al ragazzo costringendolo a lasciarmi.

-L-lei s-sta' c-con me, v-vattene e p-porta c-con te i t-tuoi a-amici- disse Drew, paura, era intimidito, la sua voce spezzata lo provava. A quali amici si riferiva? Mi girai intorno; la tranquilla e sobria festa era stata inquinata per mano di figure in nero che barcollavano, fumavano e bevevano alcolici, non me n'ero resa conto.

-Vai a prenderci dello champagne- gli ordinò la figura misteriosa non curandosi delle parole di Drew, prima di girarsi verso di me, lasciandoselo alle spalle.

-V-Vattene- gli urlò Drew, ancora meno convincente di prima.

Il ragazzo si girò e diede un forte pugno allo stomaco di Drew, facendolo crollare a terra, sorpassai il ragazzo e mi posi tra lui e Drew in ginocchio verso quest'ultimo.

-Come stai?- chiedi spaventata.

-Lorie c-chiama la polizia- mi sussuro Drew.

-Dai alzati- mi ordinò il ragazzo alle mie spalle. Mi terrorizzava ma non volevo dargli ascolto.

-Alzati ho detto- disse afferrandomi il polzo per portarmi in piedi. Mi alzò con molta facilità, nonostante la forza che ci stavo mettendo per rimanere accanto a Drew.

-Dai, vieni- disse tirandomi per il polso.

-No- replicai decisa, riuscendo a liberarmi dalla sua presa.

Non era contento, lo avevo fatto infuriare, le sue mani si strinsero in due pugni, si stava avvicinando e bruscamente gli detti un sonoro schiaffo sulla guancia sinistra.

-Adesso hai esagerato- disse dandomi un freddo bacio sulla fonte.

Mi afferrò per il bacino e mi poggiò sopra la sua spalla destra. Fu un gesto inaspettato, che non mi dette il tempo di reagire.

-Lasciami, lasciamiii- continuavo a urlargli dando pugni contro la sua schiena, ma era inutile, tutti intorno si giravano verso di noi per guardarci divertiti, mentre io stavo urlando di paura. Ma tra le mie urla, i calcie e le risate di chi ci stava osservando il ragazzo mi stava portando dentro un'altra stanza della casa.

Spazie autore*

Alllora, che ne dite? So' che è il primo capitolo e che sono alle prime armi, ma ci tengo molto a sapere se faccio bene a continuare.

Secondo voi chi è il ragazzo misterioso? Recensite e scrivetemi le vostre opinioni, ci tengo davvero molto. Anche una recensione e continuo oppure mollo la FF Xx Grazie per aver letto :D