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Autore: Jenessia    22/12/2013    1 recensioni
Una ragazza di nome Gabriella si trasferisce a Firenze per studiare.Lì fa nuove amicizie,ma mai avrebbe immaginato che incontrare un misterioso, quanto affasciante architetto avrebbe totalmente sconvolto la sua vita tranquilla.
TRATTO DALLA STORIA
-Cosa vuoi da me?-gli chiedo.
-Che tu sia MIA-mi risponde aderendo ancora di più al mio corpo.
A quelle parole il mio cuore perde un battito.Mio Dio...non può essere vero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12
Capitolo 12
Le sue braccia mi abbracciarono i fianchi e mi strinsero fortemente al suo corpo. Il mio stomaco era sottosopra per la forte emozione che provavo, così come il mio cuore che sicramente di lì a poco sarebbe uscito dal mio petto.
Poi lentamente le sue labbra andarono a lasciare una scia di baci che partiva dal mio mento e finiva sul mio collo. Mmm....adoravo i baci sul collo. Ma che dico? Adoravo i suoi SUOI baci sul collo! E lo dimostrai andando ad infilare le mani fra quei suoi capelli così meravigliosamente perfetti per incitarlo a continuare e a non smettere. Lui probabilmente approvò perché cominciò ad usare anche la lingua. Mio Dio! Sto per morire. Poi tornò sulle mie labbra e nel frattempo le sue mani accarezzarono tutta la mia schiena finché non andarono a posarsi sui miei glutei. Li afferrò per stringermi ancora di più ed io, non so con quale audacia, agganciai le mie gambe intorno ai suoi fianchi e le mie braccia intorno al suo collo. Volevo averlo solo per me. Lui mugolò e cominciò a succhiare il mio labbro inferiore. Improvvisamente sentì qualcosa di morbido sotto di me e mi accorsi che era il materasso. Quando ci eravamo mossi? Tuttavia non badai più di tanto a quel dettaglio impegnata com'ero ad ammirare Nick che impazientemente si sfilò la T-Shirt nera per poi salire sul letto per coprire il mio corpo con il suo. Era perfetto. Quei suoi addominali scolpiti, quel suo petto, quei bicipiti....Lui si accorse della mia scrupolosa ispezione e rise ed io arrossì.
-Ti adoro quando arrossisci-disse e mi diede un bacio sulle gote rosse-Ti adoro quando mi guardi con questi occhi meravigliosi- e andò a baciare le mie palpebre chiuse- E soprattutto ti adoro quando mi provochi con queste- e baciò le mie labbra-Insomma ti adoro per tutto quello che sei e che fai!-concluse un attimo prima di avventarsi nuovamente sulla mia bocca. Piegai un ginocchio e risposi al suo bacio. Delicatamente lui cominciò a sbottonare la camicia e quando fui completamente esposta al suo sguardo mi contemplò come se fossi stata la più bella. Io tentai di coprirmi, totalmente insicura del mio aspetto, ma lui non me lo permise.
Andò ad accarezzare il mio ventre e, dopo avermi afferrato per entrambi i fianchi, mi ricoprì di baci finché non arrivò ai miei seni. Li liberò dalla restrizione del reggiseno e cominciò a coprirli di attenzioni.
Gemetti forte. Non avevo mai provato certe emozioni. Era tutto stupendo. Gettai la testa indietro e chiusi gli occhi, completamente presa dalle sensazioni che mi suscitavano le sue labbra e le sue mani. La sua eccitazione mi sfiorò la coscia e fu come se quel contatto mi riportò sulla terra, come se solo in quel momento mi accorgessi di stare per fare un qualcosa di azzardaro. Lui probabilmente se ne accorse, perché mi guardò begli occhi e, passandomi un braccio attorno alla vita, mi strinse e sé tenendomi inchiodatat con lo sguardo. Poi capì: mi stava dando la possibilità di interrompere tutto.
Il fatto che lui aveva posto me e tutte le mie paure prima di tutto quasi mi commosse. Come potevo rifiutarmi a lui, alla sua dolcezza, alla sua comprensione? Tuttavia doveva sapere. -Nick.....io....volevo dirti....per me....è...cioè non è mai successo che....-lui poggiò un dito sulle mie labbra e fece il sorriso più dolce del mondo.
-Rilassati, per il resto ci penso io. Voglio soltanto che tu sia felice- mi disse e poi tornò a baciarmi.
Poco dopo eravamo entrambi nudi e Nick lentamente mi fece aprire le gambe. L'imbarazzo che provavo era fortissimo, però mi bastava guardarlo negli occhi per stare bene. Iniziò a bacirmi i polpacci alternativamente, poi le cosce e, prima che potessi ritrarmi o altro, affondò il suo viso Lì.
Oh mio Dio!!! Inizialmente ero imbarazzatissima, ma poi le emozioni che mi provocava mi ghermirono ed io le lasciai fare. Trattenni un urlo mordendomi il labbro. Poi improvvisamente il piacere investì tutto il mio corpo una forte scossa di piacere partì dalla mia femminilità e arrivò a sconquassare il mio ventre. Nick si tirò su, fermandosi a baciarmi ancora una volta il ventre e i seni, poi tornò alle mie labbra. Sentì il sapore della mia eccitazione sulla sua lingua e forse fu questo a rendermi sfrontata perché mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai con foga sia sulle labbra che sul collo. Le mie mani andarono ad accarezzare il suo petto e i suoi fantastici addominali. Mmm....lo sentì gemere ed improvvisamente si alzò a sedere e, afferrandomi per i fianchi, approfondì il nostro bacio manifestandomi tutta la sua passione trattenuta.
Poco dopo mi ritrovai di nuovo sotto di lui. Ci guardammo negli occhi e disse- Rilassati. Tutto andrà bene- mi accarezzò i capelli ed io sentì qualcosa premere lì. Inizialmente fu più la sensazione di un' intrusione che altro, ma poio, quando lui entrò con un'unica spinta, un dolore lancinante mi attraversò tutta.
Conficcai le unghie nella carne delle sue spalle e mi morsi il labbro a sangue. La mia testa era nascosta nel suo collo e forse fu il sio profumo, ma riuscì a rilassarmi.
-E' tutto n. Ora nn ci sarà più dolore. Non preoccuparti- mor
Mi stupiva ilfattoche un ragazzo così sfrontato e "antipatico" fosse anche così dolce e premuroso. Lo strinsi di più a me e lui andò a posare le mani sui miei glutei per tenermierma. Poi cominciò  spingre, rimalentamente e poi sempre più velocemente. Io niiai ad assecondare i suoi affndi, presa com'ero dalla corsa verso il piacee. Poi caddi di nuovo nell'abisso dell'estasi e lui, dopo poche altre spinte, mi raggiunse.
L'ultima cos che sentì prima di addormentamiffrono l sue braci he mi crcondarono e le sue parole.
-Dormi tranquilla. Ora che sei famenmia nulla potrà diderci-.




-Siamo laureate!!- quasi urlai per la felicità. Dopo cinque anni avevo finalmente raggiunto questa tamma che mi sembrava così lontana. Io, Ross e Ludo ci stringemmo forte e cominciammo ad esultare come delle sciocche ragazzine.
-Potrei avere la mia fidanzata per congratularmi come si deve?- chiese Nick fingendo un fastidio che non provava. Mi voltai e volai felice tra le sue braccia. Ci baciammo ed io sentì quella solita sensazione che arrivava  ogniqualvolta ero con lui, come se fosse sempre la prima volta. Staccò le sue labbra dalle mie e disse-Auguri!-.
Io sorrisi e mi strinsi ancora di più al suo corpo.
-Gabriella?!?- disse una voce piuttosto stupita e che, malgrado tutto, non avrei mai creduto di poter sentire lì e in QUEL momento.
-Mamma!- dissi una volta che mi fui voltata- Mio Dio! Pensavo non sareste venuti- continuai non appena scorsi le figure di mio padre, di mio fratello e della mia sorellina Giulia. Ero stupita, perché mi avevano detto che non potevano esserci alla mia cerimonia di laurea, ma probabilmente avevano solo voluto farmi una sorpresa.
Salutai tutti, dunque, con tutto il calore che si ha per la propria famiglia cercando allo stesso tempo di evitare quel delicato argomento. Ma naturalmente non si poteva evitare; infatti poco dopo arrivò la fatidica domanda.
-E lui non ce lo presenti?- disse mio fratello indicando Nick che era rimastoeducatamente in disparte. Mio fratello Riccardo era sempre stato molto geloso di me, sarà stato il fatto che era il fratello maggiore, sarà stato che mi avrebbe sempre vista come la sorrellina dolce pronta a rimanere sempre piccola, ma fatto sta che aveva scoraggiato molti ragazzi a farsi avanti. E proprio per questo motivo ero preoccupata per come lui e mio padre, similmente geloso, avrebbero accolto Nick. Quest'ultimo si avvicinò alla mia famiglia  e naturalmente tese la mano  prima a mio padre che la accettò senza esitazioni.
-Papà...ehm....questo è....-cominciai a balbettare perché non sapevo come voleva essere presentato agli altri. Certo, se fosse dipeso da me, avrei urlato a tutto il mondo che era mio, ma non sapevo come lui la pensava, dunque ero in piena difficoltà. Ma Nick mi interruppe quasi subito dicendo.
-Sono Nicolas Terenzi. Il fidanzato di vostra figlia- e detto questo strinse con vigore la mano di mio padre per poi passare a quella di tutto il resto della mia famiglia.
In quel momento non sapevo se ridere, perché Nick, alla fine, con quel gesto, mi aveva fatto capire che non avevo sbagliato a fidarmi di lui e che riteneva il nostro rapporto un qualcosa di importante, o se piangere , dopotutto avevo per la prima volta presentato un fidanzato alla mia famiglia.
Ad ogni modo Nick mi abbracciò per la vita attirandomi a sé e procurandosi un'occhiata piuttosto strana da mio fratello che fissava la sua mano sul mio corpo. Io lo lasciai fare e anzi gli sorrisi , perché volevo che la mia famiglia capisse quanto tenevo a lui, nonostante il nostro rapporto fosse nato da sole due settimane.





Festeggaiai con le persone più importanti della mia vita, anche se sospettavo che Nick avesse organizzato qualcosìaltro per noi due. M, nonostante ciò, non mostrava alcun segno di collera, anxi sembrava che fosse felice della presenza della mia  famiglia che, tuttavia, lo sommersero di domande su che lavoro faceva, da dove proveniva eccetera eccetera. E lui riusc' a destreggiarsene con grande abilità.
Ad ogni modo la serata volgeva al termine così decidemmo di lasciare il ristorante dove eravamo andati a festeggiare. I miei genitori avevano una prenotazione ad un albergo di Firenze, ma mia madre, prima di andarsene, coleva vedere l'univeristà almeno da fuori, anche se credevo che in realtà volesse solo accertarsi che Nick mi riaccompagnasse al campus e poi se ne sarebbe andato.
Così salì sul suo X6 e facemmo strada ai miei fino al campus. Era sera, quindi il paesaggio non era dei migliori, tuttavia mia madre e mia sorella ne rimasero ugualmente enusiate, mentre mio padre e mio fratello erano troppo impegnati a squadrare Nick ed ogni sua minima mossa. Non a caso non andarono via finché Nick non accennò a farlo prima lui. Pertanto mi ritrovai a chiudere la porta della mia stanza senza aver avuto la pssibilità di poter salutare come si deve il ragazzo che mi era entrato nel cuore...





Angolo autrice
^___^ Eccomi. Vi ho fatto aspettare un'eternità, ne sono consapevole. Comunque spero che vi sia piaciuto e mi raccomando fatemi sapere. Un bacio e alla prossima :)
  
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