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Autore: Dedpul    22/12/2013    2 recensioni
Mi chiamo Icarus 10497, e sono uno degli ultimi assassini del 40° secolo d.C., i templari hanno conquistato il mondo e ora lo governano con una malata idea di perfezione; parlando con mia madre vengo a conoscenza di un frutto dell'Eden chiamato "Vaso di Pandora", questo FDE permette di viaggiare nel tempo. Scalero' la base dei Templari chiamata Olimpo fino a impossesarmi del Frutto e a usarlo per cambiare la storia.
-Viaggia insieme a Icarus intorno al mondo del passato dove incontrerai i più grandi assassini della storia !
-Scopri come i templari hanno dominato il mondo !
-Goditi e scopri le citazioni di Prometeus !
Distruggi, vola, corri, uccidi, e trasforma. RISCRIVI LA STORIA.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Aveline de Grandpré, Connor Kenway, Desmond Miles , Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Eh sì. Funziona proprio come l'Xbox One, tu le chiedi una cosa e lei te ne da un'altra. Come avrai notato dagli alberi di ciliegio e dalla torre alle tue spalle. Non siamo a Firenze.- disse Prometeus, Icarus si girò e vede la torre di cui stava parlando l'armatura. -Dove siamo ?- chiese l'assassino. -Osaka, Giappone, periodo Edo.- gracchiò la voce metallica. -C'è qualcuno nei paraggi ?- domandò di nuovo Icarus. -Allora, i miei sensori termici rilevano 4 fonti di calore, a nord poco distanti da qui.- Icarus iniziò a camminare verso Nord, nella fitta boscaglia di bambù e fiori di ciliegio. -Prometeus, cambio d'abito grazie.- ordinò Icarus, e prontamente la sua armatura cambiò forma trasformandosi in un prefetto Kimono da uomo, con alla vita stretta una Katana. -Non dimentichi qualcosa ?- chiese Prometeus, -Cosa?- domandò a sua volta Icarus. -Non parlano ancora l'italiano da queste parti, lo sai vero?- disse sarcastico Prometeus, -Hai ragione! Dammi tutto ciò che sai sul giappone.-  e in pochi secondi la mente di Icarus fu bombardata di parole e informazioni, come date, nomi, tradizioni e usi adeguati. -Con tutto ciò che ti ho dato potresti diventare il re degli Otaku.- disse tronfio Prometeus. -... e che sia la spada a porre l'ultima parola.- Urlò qualcuno, Icarus raggiunse quella voce e nascosto dietro i bambù intravede una piccola pagoda bianca, sul pianerottolo stavano  in piedi, un uomo anziano con un kimono e con la barba lunga fino allo stomaco, mentre  di fianco a lui una giovane bellissima ragazza dai candidi capelli neri vestita anch'essa con un Kimono guardavano due ragazzi, con il volto coperto da una maschera di ceramica con le sembianze di un demone e vestiti con un'armatura d'acciaio, quello a sinistra indossava un'armatura bianca e quello a destra rossa. -VIA!- urlò l'uomo anziano, al suo segnale entrambi i ragazzi impugniarono e sfoderarono le katana contemporaneamente.Il samurai bianco attaccò per primo, con un taglio dall'alto verso il basso che l'avversario schivò tranquillamente spostandosi verso sinistra, il suo contrattacco fu immediato, lo colpì con una ginocchiata dritto nello stomaco che lo fece inginocchiare a terra, il samurai rosso diede uno sguardo all'uomo anziano come per chiedere la sua approvazione, il vecchio fece un cenno con la testa che indicava si. Il samurai bianco stava per terra a pochi passi da lui, il samurai rosso alzò la sapada in alto pronto a tagliargli la testa, Icarus non poteva guardare quell'omicidio, pur facendo l'assassino, pur avendo vissuto la sua infanzia in un mondo orrendo, non aveva mai ucciso nessuno a parte qualche robot sentinella, abbassò la testa urtando le colonne di bambù, il movimento catturò l'attenzione del samurai rosso che distraendosi non notò che il samurai bianco prese la propria spada, e la puntò dritta al petto del samurai bianco che buttò giù la propria arrendendosi. Icarus riprese a guardare avvisato da Prometeus, però sentendosi colpevole entrò in scena -Fermatevi !- il samurai bianco si alzò mantendo l'attenzione e la lama sul proprio avversario. -E' colpa mia se quel tizio si è distratto!- urlò Icarus, ma il samurai bianco non sembrava che gliene importasse tanto. -Takao ! Fermati, hai sentito il ragazzo! - tunò il vecchio, e subito il samurai bianco posò la spada, e la donna vicino al vecchio tirò un sospiro di sollievo. -Chi sei tu ?- chiese il samurai bianco che si chiamava Takao a Icarus mentre si toglieva la maschera e l'elmo mostrando degli occhi scuri a mandorla e dei lunghi capelli castani fino alla spalla. L'assassino del futuro sospirò per prendere tempo e pensare ad una risposta -Mi chiamo Isashi Akamura, sono un samurai della prefettura di Tokyo.- rispose Icarus, mentre intanto il samurai rosso andò davanti all'uomo anziano fece un'inchino -Addio Mei.- disse alla ragazza, e se ne andò adirato passando vicino a Icarus e lanciandogli un'occhiataccia. Icarus lo seguì. -Scusami.- sussurrò Icarus al samurai, che intanto si era tolto la maschera e l'elmo scoprendo dei tratti non giapponesi, il samurai infatti aveva dei  capelli biondi uniti in una coda di cavallo e degli occhi azzurri molto chiari. -Scusami ? E' tutto ciò che sai dire ?!- gli urlò in faccia il samurai, Icarus cercò di difendersi -Almeno sei ancora vivo.- il samurai si fermò all'improvviso, e si fermò a fissare Icarus -Ho perso la donna che amavo in quel duello, ho perso l'unica opportunità di essere accettato, ho perso tutto il mio onore. Un guerriero senza onore è solo feccia.- Icarus lo guardò rimanendo gelato da quei occhi così freddi, e cercando di fare amicizia gli chiese -Posso sapere almeno il tuo nome ?- il samurai riprese a camminare e disse -Mi chiamo Akira, Akira Kishitobi. Cioè Akira è il nome che mi ha dato il mio maestro, in realtà io non sono giapponese, sono americano, il mio vero nome è Jason Brody.- Prometeus non riuscì a trattenersi e disse -E io sono Vaas Montenegro.- Jason sentendo quella voce sfoderò la spada e si mise sull'attenti. -Chi ha parlato ?- disse guardandosi intorno alla ricerca di quella voce, Icarus cercando di calmarlo  disse -Io non ho sentito niente. Te lo sarai immaginato.- Jason rimise la spada al suo posto ma continuò a guardarsi intorno. -Dove vai ?- Chiese Icarus. -Sinceramente, ora non so, più dove andare. Sono un Ronin, un Samurai senza signore, posso uccidermo o posso vagare all'infinito come un fantasma.- Icarus sorrise -Oppure potresti prendere la tua spada andare a casa e mangiare qualcosa, e poi con tutta calma prendere una decisione.- consigliò Icarus. I due si sitrinsero la mano, e fecero per andarsene in direzioni opposte quando a pochi passi di distanza Prometeus urlò nella testa di Icarus -Seguilo!- Icarus sorpreso chiese -Perché ?- l'Armatura gli rispose -Jason è il Samurai che sarà in futuro ricordato come "Il demone bianco danzante" per aver ucciso e annientato con la propria spada tutti i templari che tentarono di trovare la cosidetta "Spada di Sasuke" un Frutto dell'Eden, che fu usato dai Quelli che Vennero Prima come arma per punire coloro che si opponevano a loro, la lama ricrea nella mente di coloro con cui viene a contatto l'immagine che lo spadaccino desidera, la vittima pensa che sia reale e quindi agisce di conseguenza.- Icarus si fermò e tornò indietro da Jason di corsa -HEY!- urlò l'assassino del futuro, e Jason si girò -Mi sono ricordato che neanche io ho un luogo dove andare. Potresti ospitarmi ?-  Jason sorrise -Anche se mi ha quasi fatto uccidere, mi ha anche salvato la vita, quindi ti sono debitore Isashi. Sei il benvenuto nella mia umile dimora.- Entrambi dopo pochi minuti arrivarono ad una piccola capanna in paglia sospesa dal terreno con assi di legno. Jason entrò per primo, aprì con calma la piccola porta ed entrò seguito a ruota da Icarus, l'assassino studiò l'interno. Era una sola piccola stanza con pareti di paglia, e senza finistre, al centro della minuscola stanza c'era un piccolo fuocolare che fungeva sia da forno che da fonte di riscaldamento. Il pavimento era in legno, e vicino al focolare stava disteso un'uomo anziano visibilmente malato e addormentato, sulla fronte presentava un pezzo di stoffa bagnato, mentre il resto del corpo era coperto da un lenzuolo. Jason andò dall'uomo e fece un'inchino -Salve sensei.- sussurrò il ragazzo svegliando l'uomo. -Oh... ciao Akira... chi è il tuo amico ?- domandò l'uomo anziano alzando lievemente la testa per guardare Icarus, che intanto si era avvicinato -Mi chiamo Isashi Akamura, sono un samurai della prefettura di Tokyo, il vostro gentile allievo mi ha concesso di restare qui se anche voi acconsentite, ve ne sarei immensamente grato.- ci fu un silenzio imbarazzante, Icarus aveva finito la frase in quel modo aspettandosi che fosse scontata la sua risposta positiva, ma ora cominciava a dubitarne. -Sei il benvenuto. Akira vai a prendere il legno, il focolare si sta spegnendo, e già che ci sei prendi un po' di verdure dall'orto.- disse finalmente l'uomo, alle sue parole Icarus tirò mentalmente un sospiro di sollievo, mentre Jason si inchinò un'altra volta e uscì fuori. -Chi sei tu ?- chiese un'altra volta l'uomo anziano. -Io sono Isashi Ak...- ricominciò Icarus ma fu interrotto -No. Come ti chiami per davvero, puoi prenderti gioco di Akira ma non di me.- disse l'uomo, Icarus si trovava con le spalle al muro, non sapeva ora che dire, allora fu costretto a dire la verità -Mi chiamo Icarus 10497. Sono un'assassino venuto dal futuro. Lo so che può sembrare strano ma..- iniziò Icarus ma venne interrotto di nuovo -Ah, allora sei un'assassino. Bene, mi chiamo Sasuke, anche io sono... ero un'assassino.- tremando tirò fuori da sotto le coperte un medaglione e lo porse ad Icarus, il ragazzo prese l'oggetto e lo studiò, era una medaglione d'oro con il simbolo degli assassini. -Signore ...non... non la stupisce che io sia un.. un ragazzo del futuro?- chiesee Icarus incuriosito dalla calma dell'anziano. -Sono anni che faccio l'assassino, ne ho viste di cose strane, ho avuto migliaia di visioni, ho incortato la gente più strana, e ho viaggiato in luoghi incredibili, una volta ho combattuto sulla cima del monte Fuji. L'unica cosa che mi resta da scoprire è il motivo che ti porta qui.- disse Sasuke, allora Icarus gli spiegò -Vengo da un futuro in cui i Templari hanno preso il controllo di ogni cosa, e noi siamo braccati e inseguiti come animali, ci nascondiamo come ratti, una notte ho fatto intrusione in una base e ... bhè... ho avuto questo. - mostrò il Vaso di Pandora -questo è il Vaso di Pandora, un Frutto dell'Eden che permette di viaggiare nel tempo. Sono stato a Damasco e a Parigi e ho riportato la storia al suo corso naturale, dopo che era stata deviata dai templari. Mi trovo qui, per riportare la storia sul corso giusto.- In quel momento qualcuno sfondò la porta con un calcio. Era l'uomo che aveva cercato di uccidere Altair a Damasco e aveva cercato di impedire a Icarus di prendere la Mela a Parigi. Da quello che aveva capito Icarus, questa persona era in grado di viaggiare nel tempo come lui, e addirittura sapeva chi era Icarus. -Sei sempre in mezzo tu.- si lamentò l'uomo che Icarus per comodità chiamo Phantom in quanto era pallido come un fantasma. -La smetti di seguirmi !- urlò Icarus. -Non sono io che lo scelgo, è il Vaso ha decidere !-  cosa volevano dire quelle parole ?! si chiese Icarus, come poteva essere il Vaso a scegliere per lui. Mentre Icarus era perso nei propri pensieri Phantom non perse tempo e si lanciò in un salto con doppio calcio su Icarus, quello che è chiamato anche Dropkick. Icarus subì il colpo talmente violentemente che lo buttò fuori di casa rompendo il muro di paglia. Intanto Phantom estrasse dalla tasca un'erba particolare e costrinse Sasuke a ingoiarla. Quando Icarus tornò in casa trovò Phantom ad attenderlo con un sorriso malignio sul volto -Hai perso.- disse Phantom scomparendo insieme ad i suoi granelli di polvere. Icarus si precipitò da Sasuke, e scoprì con un'immensa felicità che egli era ancora vivo. -Uccidimi- sussurrò il vecchio. -Cosa ?!- disse Icarus sussultando. -Quelle che ho ingoiato erano sicuramente medicine, e se un templare mi vuole vivo ci deve essere qualcosa sotto. Tu vieni dal futuro, avrai qualcosa che ti aiuti a capirie no?!- a Icarus tornò in mente Prometeus -Prometeus dimmi cosa sarebbe successo se Sasuke fosse rimasto vivo.- l'armatura prese a ronzare, in segno che stava eseguendo un complessessimo calcolo delle possibilità -C'è il 90% di possibilità che Jason sarebbe tornato e che avrebbe visto morire il suo maestro davanti ai suoi occhi. Ma... collegami al Vaso.- la pancia di Icarus si aprì mostrando solo una zona concava, Sasuke rimase sbalordito da ciò che vide e sentì, Icarus inserì il vaso all'interno della pancia che si richiuse, e dopo pochi secondi si riaprì permettendo a Icarus di riprendere il Vaso -Sono entrato in contatto con il vaso e ho dato una controllata alla cronologia dei viaggi, pare propio che Sasuke si fosse salvato grazie ad un templare, ma nel corso della storia normale Sasuke muore e lascia una lettera a Jason dove spinge l'allievo a diventare un'assassino, così  sul cadavere del proprio maestro Jason, giura di eliminare tutti i templari. Icarus, penso che... che tu debba proprio ucciderlo.- Icarus rimase a fissare Sasuke negli occhi, il vecchio aveva degli occhi neri con delle immense borse violacee sotto di essi. -Non avere pietà. Questo è lo Yomotori, è il destino di un'assassino, a volte è giusto e buono, altre è confuso e triste. Sono già sulla via per la morte, toccherà a te porre fine alle mie sofferenze. Se sei un'assassino, dovresti saper accettare ogni sfida.- Icarus sfoderò la lama celata che iniziò ad arroventarsi, in quanto la lama celata di Icarus proviene dal futuro è modificata in modo da diventare più calda per permettere al propietario di penetrare più in profondità e più facilmente nei corpi metallici dei robot che girano per Nuova Roma o come in questo caso di sgozzare una persona. Sasuke sorrise e chiuse gli occhi, era felice che a conferirgli l'eterno riposo fosse un'assassino con una lama celata. A Icarus in quel momento la lama sembrava pesantissima, il respiro si faceva sempre più affannoso, sollevò il gomito e con un rapido movimento infilò la lama nel collo, prima tagliandoli la pelle e poi trafiggendoli la gola, finendo per poi spezzarli il collo raggiungendo così la fine del suo tragitto. Sasuke morì. Fu proprio in quel momento che Jason entrò, trovando Icarus con la lama ancora sul collo del proprio maestro. -Io...- sussurrò Icarus -Io sono un Templare.- gli occhi di Jason iniziarono a bagniarsi, cadde in ginocchio. Icarus trattenne le lacrime mentre prendeva il vaso, e stavolta non desiderava andare da nessuna parte in particolare, volveva solo scomparire e basta intanto il vaso prese a luccicare fino ad avvolgerlo di pura luce. -IO MI SONO FIDATO DI TE !!- urlò Jason a quel cumulo di luce che ricopriva Icarus.

NdA : Questo capitolo è dedicato al mio nonno materno, morto questa settimana. Mi mancheranno le giornate passate a insegnarti come giocare a Assassin's Creed. 
   
 
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