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Autore: Kotoko_chan    22/12/2013    2 recensioni
Ciao a tutti! Junjou revolution ripercorrerà un pò la storia originale ma con un importante cambiamento. Ci sarà un Misaki ribelle con altri sogni e obiettivi. Sarà in grado Usagi-san di gestire questa personalità così forte? E Misaki riuscirà a raggiungere la felicità?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Keiichi Sumi, Misaki Takahashi, Shinnosuke Tōdō, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage
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La trappola 

Camminava a passo veloce per le vie della città ansioso di raggiungere la sua destinazione, consegnare il pacco e andare al lavoro. Non aveva nessuna voglia di andare nell'appartamento di Usagi sensei, ma Takahiro non stava bene e aveva affidato la commissione a lui. Irritato accese una sigaretta e lanciò uno sguardo cupo alla vetrina di un negozio che rifletteva la sua immagine. Takahiro l'aveva costretto a vestirsi "decentemente" quindi ora aveva i capelli in un ordine innaturale, jeans e camicia perfettamente stirata. Scompose la sua chioma rendendola ribelle e sentendosi soddisfatto del risultato proseguì il perscorso.
Non fu poi così sorpreso quando si trovò di fronte a un lussuoso palazzo, potevi capire tante cose di una persona dalla sua auto, inoltre Takahiro spesso parlava di lui quindi sapeva che con il suo lavoro guadagnava molto. 
Entrò nell'androne del palazzo e con passo deciso si diresse agli ascensori. Arrivato al piano busso al campanello ma nessuno lo rispose.
"Misaki se non ti apre digita questo codice per entrare, quando lavora non apre a nessuno, però sa che andrai al mio posto".
Le parole di Takahiro risuonavano ancora nella sua testa. 
"Che tipo viziato" pensò digitando il codice "Se sa che avrà ospiti potrebbe pure aprire!"
"Sensei!" disse appena entrò in casa. Ma non c'era nessuno.
"Che sia uscito?"
Si inoltrò nella casa e posò in cucina il pacco di Takahiro. Guardò in giro incuriosito da tutto quel lusso e non poté negare che il sensei avesse buon gusto nell'arredamento. Arrivato nell'ampio salone vide tanti fogli sparsi in giro sul pavimento e dei cartoni sul tavolino. Sbirciò dentro e vide alcuni libri. La copertina non gli era nuova, l'aveva vista ultimamente nelle librerie e non pensava fosse un'opera del sensei. Lo sfogliò ma ciò che lesse non li piacque. Era una storia erotica tra due ragazzi che si chiamavano Akihiko e Takahiro e tutto era descritto con dovizia di particolari che lo resero sempre più imbarazzato e furioso. 
"SPORCO BASTARDO DOVE SEI??" urlò correndo verso il piano superiore.
Spalancò tutte le porte finché non lo trovò profondamente addormentato nella sua camera. Misaki si zittì un attimo osservando l'arredamento; la camera era invasa da giocattoli e soprattutto orsetti di peluche. 
"EHI MALEDETTO!" urlò.
La figura sul letto si mosse ed emerse dal groviglio delle coperte in tutta la sua statura con aria minacciosa. Misaki arretrò di un passo intimorito. Era abiutato agli attacchi d'ira di suo fratello ma questo era peggio. Si riscosse e decise di affrontarlo con tutto il suo coraggio.
"Tu uomo pervertito! Come osi fare queste cose a mio fratello? Come osi costringerlo!!!" 
"Cosa?"
"Lui merita di meglio! Una vita felice e non con un gay qualunque! Non è normale! Lascia in pace la mia famiglia!!!"
Il sensei si alzò. Una maschera di rabbia pura trasfigurò il suo viso.
"Trovati qualcun'altro! Tanto è lo stesso!!! BASTARDO!"
Akihiko lo afferrò e lo lanciò sul letto bloccandolo con il suo corpo.
"Moccioso ora mi ha fatto arrabbiare!"
Il sensei diresse le sue mani verso il basso ventre e gli slacciò i jeans.
"LASCIAMI!" urlò Misaki agitandosi. Riuscì a girarsi di pancia in giù ma peggiorò solamemte la sua situazione. Era in balia di quel maniaco.
"BASTARDO LASCIAMI!"
"L'hai detto tu che va bene chiunque" mormorò il sensei nel suo orecchio stringendo il membro del minore e iniziando a muovere la mano.
"BAST... Aaah" Misaki soffocò un gemito mordendo le lenzuola.
"Uhm... vedo che ti piace dopotutto" sghignazzò. 
Calde lacrime di rabbia inondarono il suo viso. Era troppo debole e non avrebbe retto a lungo a quella dolce tortura, e il sensei sapeva proprio come toccarlo e farlo godere. Irritato da quei suoi stessi pensieri venne nella sua mano.
"Veloce" commentò divertito liberandolo.
Misaki si alzò abbottonandosi i jeans e scappò verso l'uscita.
"Dove credi di andare, non ho ancora finito con te" disse il sensei.
Lui non rispose e proseguì la sua corsa al piano inferiore. 
Il sensei irritato lo afferrò e lo portò di peso sul divano.
"Cos'altro vuoi farmi vecchio pervertito?" chiese a testa bassa. L'umiliazione appena subita era servita a qualcosa.
Lui con tutta calma preparò del thé e lo servì come se nulla fosse.
"Mi hai mosso delle accuse ben precise, quindi credo che meriti delle risposte" disse accomodandosi sul divano.
"Questo lo verranno a sapere tutti maniaco! La tua carriera sarà rovinata!" 
"Punto 1. Non ho quel genere di relazione con tuo fratello e non l'ho mai avuta, di conseguenza non l'ho mai costretto a fare sesso con me. Quindi puoi anche calmarti".
Misaki gli scoccò uno sguardo furioso.
"Punto 2. Parlane con chi vuoi di questa storia. Giornali e tv perseguiteranno te e Takahiro e tu sarai riconosciuto ovunque, non avrai più pace".
"Anche tu sarai perseguitato e Takahiro ti odierà!" esclamò trionfante.
"Dubito marmocchio. Secondo te a chi crederanno? Al più grande sensei degli ultimi anni o ad un ragazzino ribelle che non fa altro che cacciarsi nei guai?"
Misaki ci pensò su e capì che aveva ragione.
"Poi così Takahiro potrebbe conoscere i miei sentimenti e magari iniziare una storia con me... non sarebbe male" continuò sorseggiando il thé.
"NO!" Misaki si alzò sbattendo un pugno sul divano "Mio fratello ha già sofferto abbastanza in questi anni. Ha bisogno di una vita normale senza relazioni complicate, senza..." si interruppe. Stava per dire "senza di me".
"Allora facciamo un accordo" disse Akihiko posando la tazza ormai vuota "Verrai tutti i giorni qui a prendere ripetizioni da me da bravo studente, così renderai felice Takahiro e non gli dirò nulla di questa mia... attrazione".
Il ragazzo lo osservò per un pò sondando la situazione. Qualsiasi decisione lui avesse preso avrebbe rischiato di spingere suo fratello nelle braccia del maniaco e lui sarebbe stato eclissato per sempre. Non poteva accadere questo, altrimenti non avrebbe realizzato il suo sogno più grande. Era in trappola. L'unica sua via di uscita era accettare la proposta del sensei.
Si diresse verso l'ingresso in silenzio seguito dal più grande che lo osservava con interesse. 
"D'accordo" disse semplicemente Misaki e aprì la porta d'ingresso.
"Allora a domani dopo la scuola. Sii puntuale" disse sorridendo soddisfatto. Per tutta risposta Misaki chiuse con forza la porta.
Akihiko tornò nel salone e compose un numero velocemente.
"Takahiro? Missione compiuta" disse con voce soddisfatta per sollevare il suo amico, ma in cuor suo era triste per Misaki. Aveva intuito dalle sue parole che c'era qualcosa che non andava e avrebbe fatto il possibile per scoprirlo.

Ciao a tutti! Ecco qui un nuovo capitolo ^^ Povero Misaki ha deciso di giocare con il fuoco. Ricordatevi: mai avere come avversario Usagi-san se non volete tornare a casa con la coda tra le gambe ;) Alla prossima :D
Note: Takahiro in accordo con Usagi-san avevano pianificato di convincere Misaki a prendere ripetizioni da lui, ma voglio sottolineare che ovviamente non sa come ha agito il sensei. 
   
 
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