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Autore: Kotoko_chan    17/12/2013    8 recensioni
Ciao a tutti! Junjou revolution ripercorrerà un pò la storia originale ma con un importante cambiamento. Ci sarà un Misaki ribelle con altri sogni e obiettivi. Sarà in grado Usagi-san di gestire questa personalità così forte? E Misaki riuscirà a raggiungere la felicità?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Keiichi Sumi, Misaki Takahashi, Shinnosuke Tōdō, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage
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L'inizio

"Che giornata di merda!" sbottò Misaki dirigendosi verso casa.
Aveva avuto una pessima giornata sotto tutti i punti di vista. Come al solito era andato male a scuola e di questo era stato informato suo fratello. Se non dava segni di miglioramento non si sarebbe diplomato e lui desiderava uscire da quell'inferno per poter lavorare di più. La sua ragazza del momento l'aveva lasciato perché era troppo superficiale e in più era stato licenziato al negozio di alimentari perché aveva avuto un bisticcio con un cliente.
"Maledizione!" pensò.
Accellerò il passo incurante degli sguardi di disapprovazione degli altri. Indossava la sua uniforme scolastica in modo scomposto con la giacca aperta, la camicia fuori dai pantaloni e la cravatta del tutto sciolta. I suoi capelli erano arruffati e un orecchino brillava alla luce del sole pomeridiano. Indossava una serie di anelli e camminava spavaldo lanciando sguardi lugubri a tutti. Inciampò e non cadde per un pelo perché riuscì ad appoggiarsi al muro. Guardò in basso e vide che i suoi anfibi si erano nuovamente scollati. Sospirò rassegnato e proseguì il percorso. Rimase sorpreso quando davanti casa sua trovò parcheggiata un auto sportiva rossa. 
"Chissà di chi è..." pensò incuriosito. Si avvicinò per spiare gli interni ma lo sportello si aprì e uscì un uomo. Era alto, molto alto, vestito in modo impeccabile e la sigaretta gli dava un tocco in più di eleganza. 
"Ti piace?" chiese indicando l'auto.
Misaki annuì in silenzio.
"Se vuoi puoi entrarci" continuò l'uomo spegnendo la sigaretta.
Misaki lo guardò con aria sospettosa. Ecco l'ennesimo maniaco.
"Oggi dovevo stare a letto!" pensò irritato.
Si girò ignorandolo completamente e salì nel suo appartamento, ma l'uomo lo seguì incurante della sua rabbia.
"Cosa vuole? Perché mi segue?" chiese alterato.
"Non ti sto seguendo, sto andando a casa di un mio amico" ribattè.
Misaki si fermò davanti al suo appartamento e lo stesso fece l'uomo.
"Vada dal suo amico!" urlò e aprì con forza la porta. Nel farlo colpì suo fratello che lo stava aspettando arrabbiato.
"MISAKI!" tuonò non appena varcò la soglia.
"Porca miseria!" esclamò tornando indietro. Tra la rabbia di Takahiro per i suoi brutti voti e il maniaco, di gran lunga preferiva il maniaco. Almeno aveva una bella macchina.
"Buonasera Takahiro" disse il maniaco.
"EEEEHH??" disse Misaki.
"Preso!!" esclamò Takahiro prendendolo in braccio "Oh ciao Akihiko. Vieni da questa parte. Ti stavo aspettando".
"Mettimi giù idiota!" urlò Misaki cercando di svincolare.
"Chiamami ancora idiota e vedrai come cesserai di esistere" disse Takahiro facendo sedere di peso suo fratello sul divano.
"Oooo quindi questo dovrebbe essere il tuo adorabile fratellino" commentò Akihiko accomodandosi.
"Esatto. Misaki lui è Akihiko Usami, un mio caro amico e il tuo nuovo tutor".
"Come?" chiese incredulo.
"T-U-T-O-R!" 
"Non ho bisogno di un tutor, non ho tempo per queste sciocchezze!" esclamò alzandosi.
"Siediti subito!"
Akihiko osservò la scena divertito. Che temperamento! Quel ragazzo era l'esatto opposto di Takahiro.
"Si è laureato nell'università T ed è un famoso scrittore. Ha acconsentito di essere il tuo tutor, quindi sii gentile e ringrazia il sensei".
"Non me ne frega nulla della scuola! E ora se il grande Usami sensei mi vuole scusare ho cose più urgenti da fare" e con un inchino spavaldo abbandonò la stanza per chiudersi a chiave in camera.
"MISAKI!" 
La voce di Takahiro fu coperta dalla radio.
"Scusami tanto... è così ribelle dalla morte dei miei genitori. Prima era educato, dolce, sprizzava felicità da tutti i pori. Ora è indisponente, va male a scuola, cambia ragazza facilmente e torna a tarda notte. Ogni tanto si presenta a casa con dell'abbigliamento costoso e non so come fa a procurarsi i soldi. Non so niente di lui..." la voce di Takahiro si spense e trattenne le lacrime. Akihiko lo capì e andò di corsa verso di lui per abbracciarlo,
"Scusami... capirò se non vorrai più essere il tutor".
Akihiko lo strinse più forte tra le sue braccia. Lo amava troppo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. Avrebbe portato sulla retta via quel ragazzino ribelle.
Misaki aprì la porta della sua camera facendo trasalire entrambi. Si era cambiato e indossava una gicca di pelle nera e jeans.
"Dove credi di andare?" chiese Takahiro.
Misaki lanciò uno sguardo sprezzante a entrambi e si diresse verso l'ingresso. Takahiro lo seguì assieme ad Akihiko.
"A che ora torni? Con chi ti vedi? Cosa fai?" continuò tristemente.
Misaki indossò gli anfibi e uscì accendendosi una sigaretta.
"Misaki! Rispondimi!"
Si fermò e lo guardò irritato:"Fatti i cazzi tuoi". Aspirò il fumo della sigaretta e guardò con aria di sfida Akihiko.
"Addio sensei" disse allontanandosi.
Takahiro rientrò scoraggiato all'interno dell'appartamento mentre Akihiko rimase fuori dalla porta osservando il punto in cui si era voltato Misaki. 
"Interessante" commentò con un sorriso machiavellico.
"Usagi" chiamò Takahiro.
"Arrivo" disse rientrando, ma la sua mente ora era invasa di pensieri su quel piccolo ragazzino ribelle.

Ciao a tutti! :) E' da un bel pò che pensavo a questa storia. Spero che abbia stuzzicato la vostra curiosità! A presto ;) 
   
 
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