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Autore: Channie    22/12/2013    1 recensioni
J-Hyung è l'acronimo di un ragazzo scappato della sua vita monotona e solitaria per poter diventare qualcuno.
Arrivato a Seul, si allena due anni e, successivamente, diventa un cantante.
Ma il suo gruppo è troppo famoso per poter cambiare stile ogni giorno.
Ed è qui che lui conoscerà il giovane Oliver...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Ero li. Seduto sul mio letto.
Il pc poggiato sulle mie ginocchia e io intento a fissare lo schermo.
Un giornale online aveva appena pubblicato un articolo sul nostro comeback.
 
The Seven Jacket trionfano anche questa volta con il nuovissimo album Robotic. Ed è proprio questo il fantastico contest del gruppo sud-coreano: Sette Robot con un anima umana.
 
Cominciai a leggere l’articolo, perdendomi nei banali commenti della giornalista, quando mi imbattei nel mio nome.
 
E questa volta non è stata la main rapper a mostrare il suo meglio. Dagli abiti al taglio, Dalla voce alla danza … Ma soprattutto al trucco del bellissimo J-Hyung! Si vocifera infatti che il gruppo abbia finalmente un  stylist e truccatore. E da quello che ci ha mostrato oggi, di sicuro è all’altezza di portare questi sette ragazzi all’apice della bellezza…
 
Il mio cuore sembrò esplodere.
Chiusi il pc e rimasi fermo a pensare.
Potevo facilmente ricordare le mani dolci sul mio viso.
Potevo sentire ancora il suo profumo.
Potevo vedere la sua timidezza.
Ero curioso di sapere di più su di lui.
Per il momento sapevo il suo nome e il fatto che fosse uno stylist.
 
Ma sapevo che, se nel nostro gruppo ci fosse stata una persona capace di farlo sentire a suo agio e farlo parlare un po’ di se… Quella era di sicuro V.R.
Il manager non voleva che si entrasse nella sua stanza, proprio perché è una ragazza. Ma noi, quando lui se ne andava, ci riunivamo tutti nella sua stanza e parlavamo del più e del meno per rilassarci.
Mi alzai dal letto e mi misi addosso un paio di pantaloncini.
Uscì dalla stanza e mi diressi verso quella porticina dipinta di azzurro.
Bussai.
“Entra pure…” la sua voce dall’altra parte della porta mi incitò ad entrare.
La sua stanza era praticamente identica alla mia. L’unica differenza era un piccolo bagno.
Era dipinta di blu, con scritte al muro delle frasi di canzoni che amava.
Una libreria colma di libri e cd, una scrivania con un libro di grammatica e un astuccio.
 
E lei… Seduta sul letto, con il portatile sulle ginocchia.
Alzò dolcemente lo sguardo dallo schermo.
“Hai visto l’articolo, vero Hyung1?” disse con fare dolce.
“Si…” mi sedetti sulla punta del suo letto matrimoniale.
“Hey Kwon… Cosa c’è? Si parla più che bene di te. Dicono anche che mi hai battuto! Sono gelosa! Insomma… Avevo fatto una cosa sbalorditiva per il nostro debutto…!”
Sorrisi nel ricordare V.R che alzava la maglietta per far vedere gli addominali.
Mi fissò per qualche minuto. Sorrise dolcemente e chiuse il pc, posandolo sul comodino di fianco al letto.
“Vieni qui…”
Raggiunsi la testata del letto e mi infilai sotto le coperte. L’abbracciai, stringendola con fare protettivo.
Le volevo molto bene. È sempre stata come una sorella per me.
“Sei riuscita a parlare con Oliver?”
“Un po’… E’ molto timido. Mi ricorda me quando vi ho conosciuti!”
“E ora sei l’esatto opposto mia cara.”
Sorrise, raggomitolandosi ancora di più.
“Mi ha detto che viene da Seul. Ha 23 anni e sta facendo dei corsi per stylist professionisti. Non sono riuscita a sapere altro. Perché queste domande Hyung? Ti incuriosisce?”
Il mio cuore si bloccò. Che dovevo dirle?
Alla fine è la mia migliore amica e non posso mentirle.
“Mi sembra un po’ montato. Tutto qua…”
Lei mi fissò, quasi sbalordita del mio commento.
“No… Non mi sembra!”
Ci fu un attimo di silenzio. Mi sentii davvero in colpa per la bugia detta.
Ma forse era meglio se per un po’ nessuno spesse di quello che sentivo dentro.
“Stavi studiando?”
“Si… Stavo ripassando bene l’alfabeto. Ga Gya, Go Gyo, … Per la pronuncia.”
“Oh… Io ho solo fatto i compiti per domani.”
“Già… Domani abbiamo lezione. E domani il manager arriva alle quattro di mattina. Se ti trova qui si arrabbia, lo sai!”
“Si lo so…” mi alzai dal letto, prendendo un po’ di freddo. Le rimboccai le coperte e le diedi un bacio sulla fronte.
“Notte Sandra.”
“Notte Babo2!”
Sorrisi e ritornai in camera, sperando che il giorno seguente avrei potuto scoprire di più!
 





Note dell’autrice.
1Hyung:  Termine coreano usato dai ragazzi per chiamare un altro ragazzo più grande di qualche anno rispetto a lui. È usata come forma di rispetto.
2Babo: Scemo in coreano.
 
 
Salve a tutti!
Mi scuso davvero tanto per il ritardo, ma in questi giorni ho davvero avuto tantissimi problemi!
Durante le vacanze spero di riuscire ad aggiornare spesso.
Una che volevo puntualizzare. Per chi non conosce i costumi e la cultura sud- coreana, mi prenderà per scema. Il termine Hyung si utilizza tra due ragazzi, ma nella storia lo usa una ragazza.
Teoricamente, se una ragazza si rivolge ad un ragazzo, quest’ultima dovrebbe usare il termine “Oppa”. Ma come dice lo stesso protagonista, L’unica ragazza del gruppo non è femminile.
Spero davvero che leggiate questa storia.
 
Channie ^^
 
   
 
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