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Autore: fantwriter    22/12/2013    0 recensioni
"Dieci minuti prima di chiudere il computer mi arrivò una richiesta di amicizia su Facebook. La aprii.. 'Harry Glarthen desidera essere tuo amico. ACCETTA o RIFIUTA'
Cercai di capire per un paio di minuti se era qualcuno della mia scuola, ma quando sentii ‘Ciao, è stata una bella serata, saluta Danielle’ , accettai la richiesta senza pensarci e chiusi il computer."
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un pomeriggio d’autunno, le cuffie nelle orecchie e fuori dalla finestra foglie gialle e rosse che toccavano terra.. Ad un tratto i miei pensieri vennero interrotti da una vibrazione.. lo schermo del mio cellulare si illuminò, era Eveline.. “Ei, ci vediamo alle 6 dal parco?!?  Ev xx” . Eveline era la mia migliore amica, ci conoscevamo da sempre, a quattordici anni, quando i miei si sono separati è stata l’unica a starmi vicina, era come una sorella.
Mi alzai dal letto e mi misi le prime cose che mi capitarono in mano, presi la borsa e la sciarpa fatta da mia nonna e uscii dalla camera.. Scesi le scale salterellando e salutai mia mamma con un bacio sulla guancia..
«Mamma io esco con Ev, torno per le otto» presi un biscotto caldo che aveva appena sfornato, lei mi rimproverò scherzando.
«Mi raccomando, non fare tardi, abbiamo ospiti stasera» disse con un tono misterioso.
Ospiti? A cena? Insomma non è che non mi faceva piacere ma non mi ricordavo nemmeno quando è stata l’ultima volta che è venuta gente in casa..  escludendo Eveline ovviamente.
Mi incamminai in un sentiero stretto che porta al parco del paese.. tutte le panchine erano occupate da coppie di ragazzi che si sbaciucchiavano .. realizzai dopo pochi secondi di trovarmi a terra con sopra qualcuno.. era lei, la mia migliore amica.
«Ciao sfigata ! Non sai che è successo ! » affermò dopo che ci sedemmo su una delle poche panchine libere del parco.
«Cosa? Cosa ? Cosa ? » chiesi incuriosita.
«Indovina chi ha invitato al ballo della scuola Jake Harrison dell’ultimo anno! ME! »
«Non ci credo, Jake Harrison ti ha invitata al ballo? Jake il figo ? E tu che gli hai risposto? Hai accettato vero? Sai quanto scoppierà di invidia Haley? Ahahaha» iniziammo a parlare dei dettagli per il ballo di fine stagione, dovevo ancora comprare un vestito adatto a me.. non troppo corto ma neanche da suora, ne troppo scuro e ne troppo chiaro.. peccato che trovare una via di mezzo in negozietti di un piccolo paese era difficile.. I VESTITI SONO TUTTI UGUALI! Guardai il cellulare e trovai 2 chiamate perse da Mamma.. strano non erano ancora le otto. Decisi di salutare Ev e di andare a casa dato che erano le sette e mezza.
Entrando nel giardino di casa notai una macchina parcheggiata fuori al garage.. era di papà ! Cosa ci faceva qui? Perché era venuto? E con chi? Era lui l’ospite di stasera? Dovevo cenare insieme a una persona che mi veniva a trovare una volta sola all’anno? Iniziai a farmi mille domande ed entrai nel panico ma intanto mi salii anche una specie di rabbia in gola quando sentii delle risate di due bambine. Erano loro. Le SUE bambine. Aprii la porta di casa facendo meno rumore possibile ma ecco che salendo sul primo gradino delle scale sentii mia mamma urlare “DANII ! DANIELLE ! VIENI DI QUA’ A SALUTARE!” perfetto.. grazie mille mamma.
Mi feci coraggio ed entrai in salotto.. notai per prima mia mamma in mezzo a loro seduta sul divano.. di fianco alla compagna di mio padre.
 «Ecco la mia bambina! » disse lui alzandosi dal suo posto e venendomi incontro con le braccia aperte.. Lo abbracciai e gli diedi una piccola pacca sulla spalla.. era strano, non sapevo più come comportarmi con lui, non si faceva sentire per mesi interi e ogni volta che mi rivedeva  mi trattava come ha sempre fatto, come trattava normalmente le altre sue due figlie.
Ma come faceva? Come faceva a far finta di niente? Dopo essere entrata in confusione sentii la sua voce.. la voce di lei.
«Ciao Danielle! Ti fai sempre più bella ma come è possibile? Svelami il trucco ti prego! » disse Amanda, la donna che portò via mio padre dalla nostra famiglia.. la donna che ho odiato per due lunghi anni!
«Credo di aver preso dalla più bella di questo mondo» indicai mia mamma notando il sorriso forzato di Amanda che passò a una piccola smorfia.. la evitai e mi rivolsi a mia mamma «Vado a farmi una doccia, avvisami quando è pronta la cena» salii le scale ed entrai in camera mia, lasciai cadere la borsa sul letto e mi chiusi in bagno. Dopo aver fatto riscaldare l’acqua andai sotto alla doccia e mi misi a pensare.. a pensare tutti i momenti passati con mio padre e mia madre quando ero più piccola.. mi spuntò un sorriso ma venne interrotto quando bussarono alla porta. Erano le due gemelline Christin e Sophie.
«Daniii, ha detto la tua mamma di scendere che è quasi pronto! E sbrigati che dobbiamo fare la pipì! » urlarono in coro per farsi sentire con chiarezza.
«Esiste un altro bagno in questa casa, uscite dalla mia camera e non toccate niente ! » reclamai col tono seccato. Una cosa che non sopportavo era quando la gente entrava in camera mia senza permesso.
Uscita dalla doccia mi asciugai per bene e mi misi una tuta, scesi le scale e mi diressi verso la cucina.. mmmh che buon odore! Pollo con patate al forno ! Ma appena vidi Sophie occupare il mio posto a tavola mi incazzai. Lo so, era una cavolata, ma già non sopportavo la loro presenza in casa mia! Le andai vicino e cercai il più possibile di mantenere la calma.
«Sophie, questo è il mio posto, non potresti metterti lì? » indicando un posto libero vicino a mio padre.
«No, sono venuta prima io e non mi sposto! » ribatté incrociando le braccia e guardandomi con aria da superiore.
«Dai su Dani, è piccola.. siediti al mio posto» si intromise mia mamma facendomi innervosire il doppio.
Passai tutta la cena in silenzio ad ascoltare le stranoiose storie di Amanda.. Ad un certo punto, quando tutti finimmo di mangiare, presi un po’ di gelato dal frigorifero e me lo portai in camera. Presi il portatile e mi sdraiai con la pancia in giù sul letto .. chattai tutta la sera con Eveline raccontandole della serata che ho passato.
Dieci minuti prima di chiudere il computer mi arrivò una richiesta di amicizia su Facebook. La aprii.. “Harry Glarthen desidera essere tuo amico. ACCETTA o RIFIUTA”
Cercai di capire per un paio di minuti se era qualcuno della mia scuola, ma quando sentii  ‘Ciao, è stata una bella serata, saluta Danielle’ , accettai la richiesta senza pensarci e chiusi il computer. Mi affacciai alla finestra della camera e vidi mio padre andarsene mano nella mano con Amanda e davanti a loro le bambine che salterellavano. Il mio sguardo era fisso su di loro, una lacrima bagnò la mia guancia destra e non mi accorsi nemmeno di mia mamma che entrò in camera.. Mi prese per mano e chiuse le tende, sapeva che stavo male per papà. Quanto volevo che tornasse tutto come prima. Erano le due di notte, io ero nel mio letto ancora sveglia, non riuscivo a prendere sonno.. Ho guardato per due ore intere la finestra sperando di vederci attraverso le luci dei fari.. I fari della macchina di mio padre.. Sperando che tornasse.. sperando che si  fu accorto di aver sbagliato.
Si fecero le tre e mezza e niente.. niente luci.. nessun rumore.. nessuna voce..  lui non c’era.
  
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