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Autore: Sister Tomlinson    22/12/2013    0 recensioni
Lei,Irene Smith,una ragazza di 16 anni crede di aver incontrato il suo principe azzurro:Harry.Ma tutto cambia quando ...
Se volete sapere cosa succede continuate a leggere.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pov.Irene
Era il 20 Luglio e il sole splendeva sulla cittá di Bradford. Mi trovavo sul mio letto ascoltando la mia amata musica, con il mio tablet, quando all'improvviso cominciò a vibrare il mio telefono: era Maria Pia. Maria Piaera una delle mie migliori amiche, insieme a Emanuela e Giuseppina anche se lei preferiva che la chiamassimo Giusy...

-Ireneeeeeeeeee- cominciò a urlare Maria Pia dall'altra parte della cornetta.

-Calmatiiiii, non sono ancora diventata sorda!!!!! Ci sento- risposi io evidenziando la parola "Ci sento".

-Ah pensavo- sempre con la sua solita allegria- io e le altre avevamo pensato di andare al centro commerciale... Tu vuoi venire con noi vero?- convinta della mia eventuale risposta.

-Certo, come posso rifiutare un uscita con le mie sorelline?!? Hai chiamato le altre?-

-Anche loro sono d'accordo... Mancavi solo tu!-

-Okay a che ora ci incontriamo lì?!-risposi guardando l'orologio... Erano le quattro del pomeriggio.

-Verso le cinque... Okay?-

-Certo ci sarò... Ci vediamo dopo ora vado a prepararmi dato che sto ancora con il pigiama- visto che era estate e stavamo nel pieno delle vacanze, non mi andava mai di uscire la mattina.

-Come al solito sei sempre la solita sfaticata!!!! Ciao sorellina, a dopo!- rispose prima di staccare la chiamata.

Contro voglia mi alzai dal mio amato letto, posando sulla scrivania il mio tablet... Ora arrivava la parte tragica : COSA DOVEVO METTERMI?!?!?!?! Aprii le ante del mio armadio fissando, almeno per due minuti, i miei vestiti. Così presi una decisione : una semplice maglietta con scritto "Keep Calm and love me", con sotto un jeans stretto. Amavo quel completino, mi faceva sembrare cool. Dopo essere andata in bagno per aggiustare la mia chioma riccia, aggiunsi al mio viso un po' di trucco dato che sembravo Mortisia.
                                                         *
-Ireneee siamo qui- cominciavano a urlare le mie "sorelline", dato che ero appena arrivata al centro commerciale e non sapevo dove erano... Mery era una ragazza dagli occhi verdi, capelli ricci color castano chiaro con un carattere molto allegro, infatti era pronta sempre a fare battute, Emanuela aveva gli occhi marroni e i capelli color mogano con un carattere molto chiuso, tranne con noi è infine Giusy aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi con un carattere ribelle.

-Pensavo di non trovarvi più- dissi salutandole con un caloroso abbraccio.

-Hahahahahahahaha- cominciarono a ridere in coro le tre ragazza. Non riuscivo a capire il motivo per quelle risate, ma cominciai a ridere anche io come una scema. Io amavo a fare shopping e anche quel giorno non poteva mancare qualche aquisto. Entrammo subito in un negozio"Cache & Cache". Io mi comprai un vestitino verde acqua con una fascia nera posta sotto il mio petto, Maria Pia si comprò  un vestitino rosso mentre le altre non si niente dato che avevano pochi risparmi e volevano comprarsi un bel gelato dato che faceva veramente caldo quel giorno. Mentre eravamo sedute attorno ad un tavolino, mi accorsi che il mio cellulare attaccó con la canzone di Ellie's Goulding "Burn": era mio padre.

-Pronto papà dimmi - risposi felice di parlare con una delle persone più importanti della mia vita.

-Irene torna subito a casa... Io e tua mamma dobbiamo parlarti urgentemente -confessó mio padre con una voce triste.

-Papá cosa è successo? Mi stai preoccupando- domandai preoccupata prima di cominciare a prendere le mie cose per poi avviarmi a casa.

-Vieni a casa e lo saprai- affermó prima di chiudere la chiamata. Le mie amiche mi videro preoccupare e mi chiesero cosa era successo ma io ero così sconvolta che dissi solo

-Devo tornare a casa-
                                                      *
-Eccomi- urlai per far sentire ai miei genitori che ero tornata.

-Siamo in cucina Irene, vieni- disse mia madre. Appena entrai non diedi nemmeno il tempo ai miei genitori di salutarmi, ma chiesi subito cosa era successo.

-Irene devo darti una notizia che di sicuro non ti piacerà...- "cosa doveva dirmi di tanto importante mio padre da tenermi sulle spine?"

-Irene... Dobbiamo trasferirci. Un mio collega mi ha offerto un lavoro a Doncaster che non posso rifiutare... Mi dispiace...-

COSAAAA?!?!? O.O DOVEVO TRASFERIRMI LASCIANDO TUTTO, ANCHE LE MIE AMICHE?!?!?! Non poteva essere... Non dissi niente è presa dalla rabbia e dalla tristezza uscii di casa per non far vedere ai miei genitori  che stavo male.

-Irene dove vai?- cominciò ad urlarmi contro mio padre, cercando di fermarmi ma io non lo ascoltai e con gli occhi pieni di lacrime chiusi alle mie spalle la porta per poi correre il più lontano possibile da quell'incubo.
  
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