Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Rejected    22/12/2013    1 recensioni
Si sarebbero incontrate anche per un altro motivo: dovevano andare ad un concerto insieme. [...] Ad un certo punto, proprio nel mezzo della loro conversazione, qualcuno sbatté contro Sophie che già era in ansia per il concerto, ergo nessuno doveva farla innervosire.
Genere: Commedia, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter Five

Image and video hosting by TinyPic
Passarono la notte insieme, abbracciati. Gates si svegliò per primo e non poté fare a meno di guardare Sophie mentre dormiva, era così dolce che al ragazzo scappò un sorriso.
Si alzò dal letto e andò a farsi una doccia, mentre Sophie continuava a dormire beata nel suo letto. Uscito dalla doccia e vedendo la ragazza ancora sdraiata nel letto, Brian si avvicinò a lei e, accarezzandole i capelli, la chiamò.
“Piccola andiamo, è ora di svegliarsi. Tra poco dobbiamo partire per la prossima data del tour”
La mora mugugnò qualcosa, per poi girarsi dall’altra parte, senza dare retta al chitarrista. A quel punto il ragazzo prese le coperte e gliele levò, lasciando la ragazza completamente nuda sul letto.
“Ma che cazzo fai?!” urlò lei, cercando qualcosa per coprirsi.
“Oh dai, come se non ti avessi mai visto nuda!” rise lui.
“Sei un cretino, Brian!” la ragazza prese un cuscino e glielo lanciò.
“Dai, vatti a lavare, dobbiamo andare” le sussurrò Syn, avvicinandosi a lei e scoccandole un bacio sulle labbra. La ragazza sorrise e, dopo aver preso i vestiti, si diresse in bagno per prepararsi.
I due raggiunsero quindi gli altri membri della band e insieme partirono verso la città di Lisbona, per una nuova esibizione.
I ragazzi passarono tutto il pomeriggio a provare e riprovare le canzoni, le ragazze li guardavano dal backstage; qualcosa però preoccupava Gates: non c’era sintonia tra lui e l’altro chitarrista, Zacky era visibilmente turbato e questo rischiava di incidere sul concerto.
“Vee che hai, è tutto a posto?” gli domandò.
“S-si, sono solo un po’ stanco” rispose Zacky, con un certo distacco.
“Va bene. Mi raccomando, carico per stasera!” Brian gli diede una pacca sulla spalla.
“Si.” l’altro chitarrista si allontanò.
Arrivò finalmente il momento del concerto e tutti erano esaltatissimi. Tutti, tranne Zacky Vengeance. A fine concerto, perciò, Synyster cercò nuovamente di parlare con l’amico.
“Vee vuoi dirmi che succede?” lo prese per un braccio, voltandolo verso di sé.
“Niente, perché?” rispose l’amico, con fare indifferente.
“Oh avanti, non prendermi in giro. C’è qualcosa che non va, si vede. Dimmi che ti prende” Syn era deciso, voleva capire cosa stesse passando per la testa a Zacky.
“Stavo solo pensando alle tue storie durante le scorse esibizioni, stavo solo riflettendo” confessò il ragazzo.
“Sono acqua passata ora, non mi interessa più delle altre, voglio concentrarmi su Sophie”
“Ho bisogno di una sbronza, me la concedi senza continuare a farmi il terzo grado?” Vee lo guardò fisso, quasi come se lo volesse sfidare.
“Certo, chiamo le ragazze e andiamo”
“Ah certo…le ragazze…”
Gates lo guardò stranito, ma non volle farci molto caso.
Andò a chiamare le ragazze e, insieme, raggiunsero un pub. Subito Zacky ordinò fiumi di cocktails, gli altri tre lo guardavano increduli.
“Vee, non ti sembra di esagerare?” chiese Andreea, stupefatta.
“No” rispose secco. Lei sgranò gli occhi.
In quel momento il telefono di Andreea squillò.
“E’ mia madre, devo rispondere” la rossa si alzò e uscì dal locale, per cercare un po’ di tranquillità.
“Non essere così freddo con lei” lo rimproverò Gates.
“Oh certo, è arrivato l’esperto in relazioni con le donne” sbottò il più piccolo.
“Come scusa?”
“Hai sentito bene. Non venirmi a dire come devo comportarmi con Andreea, quando fino a due giorni fa te ne scopavi una a concerto e trattavi male Sophie. Non venire a rimproverarmi Gates, sei l’ultima persona che può farlo” Zacky buttò giù l’ennesimo drink.
Brian non lo riconosceva più. Questo non era il ragazzo con il quale era cresciuto, non si era mai comportato così e non riusciva a capire perché lo stesse facendo proprio in quel momento.
“Ora basta, smettila di bere” Syn prese il bicchiere dell’amico e lo spostò.
“Sai che faccio ora? Faccio come te. Esatto, me ne scopo anche io una a concerto” né Brian, né Sophie riuscivano a credere a quello che era appena uscito dalla bocca di Zacky, che velocemente si alzò, raggiunse una ragazza qualsiasi, una bionda, e iniziò a baciarla, finché quei baci non iniziarono a diventare sempre più spinti. Gates si alzò di scatto, prese l’amico per un  braccio e lo staccò dalla ragazza.
“Ma che cazzo ti prende? - gli urlò in faccia - Questo non sei tu, vedi di darti una regolata, cristo”
“Che cosa ne sai tu, eh? Non sai come mi sento ogni volta che vedo te che te ne trombi una, sei sempre al centro dell’attenzione, non ti interessa niente degli altri e dei loro sentimenti.” Zacky iniziò a delirare, un po’ per colpa dell’alcol, un po’ per la stanchezza del tour. Si avvicinò a Sophie, si sedette vicino a lei e le poggiò un braccio sulle spalle, stringendola a sé.
“Lasciala.” minacciò Syn.
“Altrimenti? Sono sicuro che anche lei sta morendo dalla voglia di darmi un bacio” il ragazzo si avvicinò alla faccia della ragazza, che prontamente si spostò.
“Puzzi di alcol e no, non muoio dalla voglia di baciarti, non mi interessi” rispose Sophie, cercando di non entrare nel panico.
“Oh avanti, non fare la schizzinosa” Zacky continuava ad avvicinarsi a lei.
Gates ormai aveva il sangue che gli ribolliva nelle vene, si innervosì a tal punto da spingere l’amico giù dalla sedia.
“Ma che cazzo fai?!” gli urlò lui contro.
“Smettila di toccarla”
Zacky si rialzò avvicinandosi nuovamente alla ragazza, che fu presto scostata dall’altro.
“Ti ho detto di smetterla, lei è mia”
“E questo chi lo dice? Potrei benissimo scoparmela”
“Vaffanculo, Vee. Ti sei già dimenticato di Andreea? Prima dici a me di non fare il coglione, ma adesso prova a guardarti. Sei patetico!”
“Per prima cosa: Andreea non è qui. Seconda cosa: faccio quel cazzo che mi pare! Tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare. E’ inutile che fai tanto il figo, devi smetterla di mettermi in secondo piano”
“Taci e non dire stronzate”
Adesso anche Zacky era arrabbiato, si capì quando mollò un destro dritto in faccia a Brian.
Quando però l’altro, fuori di sé, stava per ricambiarlo, Sophie li bloccò.
“Fermi, fermi, fermi! Calmatevi, cazzo”
“A me non importa di nessuno, sono un uomo libero. Fanculo tu, Gates e Andreea”
In quel momento, proprio per caso, entrò nel locale l’ultima nominata, che sentì la frase pronunciata dal chitarrista.
Si avvicinò a lui lentamente, il cuore le batteva a mille e questa volta non era per una buona ragione.
“C-Che succede?” balbettò, per poi andare verso l’amica.
“Succede che questo coglione ci ha provato per tutta la sera con una e poi con Sophie” fece Brian acidamente.
Si voltò verso Zacky, guardandolo intensamente negli occhi.
“E’ vero?”
“Sì e non mi importa! Va bene? Puoi anche andartene”
“Sei ubriaco, smettila di dire queste cose”
“Ma vaffanculo! Sei una ragazzina come tante, Syn non è l’unico che si scopa ragazze a caso.”
La rossa non poteva credere a ciò che aveva appena sentito, i suoi occhi diventarono presto lucidi ma al ragazzo non sembrava importare parecchio.
“Zachary, se me ne vado adesso...io non torno più”
“Era l’ora”
Si portò una mano alla bocca, incredula e scioccata dal comportamento di lui.
“Andiamocene” concluse Gates riferendosi alle due, per poi dirigersi verso l’uscita.
Zacky era rimasto solo, i suoi amici se n’erano andati e lui non sapeva più che fare. Era visibilmente nervoso e aveva bisogno di sbollire. Ad un tratto la ragazza con cui Vee ci aveva provato prima si avvicinò a lui e si sedette.
“Serata storta?” gli domandò.
“Assolutamente da dimenticare” confessò lui.
“C’è qualcosa che posso fare per te?” chiese la bionda. Il ragazzo si fermò un secondo a pensare.
“In realtà sì, c’è” rispose con fermezza.
In pochissimo tempo i due si ritrovarono in albergo, nella stanza di Zacky. Lui iniziò a baciarla con foga, mentre lei gli sfilava la maglietta e gli slacciava i pantaloni. Vee la buttò sul letto, sbottonandole la camicia e iniziando a baciarle i seni.
Nel frattempo Andreea, che aveva sentito dei rumori provenire dalla stanza del ragazzo e così decide di andare a parlare con lui, per capire se fosse tutto a posto.
Aprì la porta e non potè credere alla scena che si trovò davanti, così tirò un pugno alla porta, attirando a sé l’attenzione del ragazzo.
Zacky si fermò un secondo a pensare, forse aveva capito di aver fatto una stronzata.
“Andreea aspetta, ti posso spiegare” balbettò.
“Mi fai schifo” rispose lei, con voce ferma.
La ragazza si girò, sbattendo la porta, e se ne andò nella hall del albergo, aveva bisogno di una bottiglietta d’acqua. Scendendo le scale, incontrò Brian e Sophie.
“Andreea che succ-” la ragazza non fece finire quest’ultima che scoppiò in lacrime.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Rejected