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Autore: Ninidirectioner99    22/12/2013    1 recensioni
Nicole è una diciassettenne che si deve trasferire dalla parte apposta della città nella quale vive; Boston.❤️
La sua situazione sentimentale non è proprio perfetta, anzi, non sopporta parlare di questo argomento. Le sue amiche vantano numerosi pretendenti, ma lei si ritrova spesso a non prendere parte a queste conversazioni, ma forse è proprio lei a volerlo.
Però qualcuno potrà entrare nella sua vita, per far cambiare le cose. STRAVOLGERÀ TUTTO.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3.

La giornata era stata molto stancante così appena arrivai a casa feci pranzo con un panino e nuovemente mi sdraiai nel mio letto, ma dopo dieci minuti suonarono alla porta. Mentalmente pensai che sarebbe andata mia madre ad aprire, ma poi mi resi conto che ero sola in casa e se fosse stato mio padre o mia madre avrebbero aperto con le chiavi, così mi alzai svogliatamente e scesi al piano terra.
Aprii la porta e vidi davanti a me Louis. Aspettate un attimo, cosa ci faceva quel ragazzo a casa mia? Come faceva a sapere dove abitavo? Ma soprattutto, cosa voleva? 
"Ei ciao, scusa avevo bisogno di alcuni chiarimenti di letteratura.." Mi disse, mentre rimaneva fuori dalla porta ed io impalata di fronte a lui.
Mi sentivo imbarazzata anche perché indossavo una tuta viola ed i capelli erano raccolti in una coda alta, diciamo il modo in cui non uscirei mai di casa.
"Esistono i telefoni. Chi ti ha detto dove abito penso che non avrebbe avuto problemi a darti il mio numero." Gli dissi, fredda.
Sì, perché la grande domanda che continuavo a farmi era come avesse fatto a scoprire il mio indirizzo piuttosto che capire chi gliel'avesse dato. 
"Scusa ma non pensavo che ti avesse dato fastidio." Mi rispose lui abbozzando un sorriso; era capace di cambiare discorso facendo passare me dalla parte del torto. 
"Non ho detto questo ma... Comunque... Beh, entra!" Dissi spostandomi per farlo passare.
Non appena entrò in casa si accomodò nel tavolo in salone.
"Vado a prendere i libri di letteratura ed arrivo." Gli dissi salendo le scale e dirigendomi verso la mia camera.
Presi tutti i libri necessari e scesi nuovamente giù. 
Trovai Louis che osservava alcune foto incorniciate che ritraevano me da piccola, così tossii in modo da fargli notare la mia presenza, infatti questo ebbe effetto perché tornò goffamente a sedersi. 
"Allora? Iniziamo?" Gli dissi, sventolandogli davanti al naso i libri.
"Si,certo" mi risponde spostandosi per avvicinarsi.
Si prospettava un pomeriggio molto lungo.

Dopo circa due ore finimmo i compiti e Louis chiarì i suoi dubbi. 
"Hai fame?" Gli domandai dopo aver guardato l'orologio ed aver notato  che erano già le cinque del pomeriggio.
"No, grazie lo stesso. Adesso ho davvero fretta, devo andare, ci vediamo domani a scuola." Mi disse dirigendosi verso la porta ed uscendo di casa.
Mi ritrovai finalmente da sola. 
Tornai nella mia camera e chiamai la mia migliore amica per chiederle come andavano le cose lì e per raccontarle come andavano qui. 

"Allora? Con i nuovi amici? Come va?" Mi chiese mia mamma durante la cena. 
"Già... Non ci hai ancora parlato dei tuoi compagni..." Continuò mio padre; sembrava che si mettevano d'accordo quei due...
"Eh? Tra 2 mesi sarò maggiorenne, non penso che sia così necessario che io vi parli dei miei compagni... Comunque se ci tenete tanto lo farò... Beh, ho fatto amicizia solo con una ragazza per adesso e beh,si, mi mancano i miei vecchi amici, ma mi ci abituerò..." Dissi, continuando a mangiare.
Si, era la verità, mi mancava soprattutto la mia migliore amica.
Sentivo il bisogno di chiamarla sempre per dirle tutto ciò che accadeva e per farmi dare dei consigli...
"Ma non ti devi preoccupare, troverai anche qua buoni amici..." Disse mia mamma notando il mio volto corrucciato, e mio padre fu d'accordo con lei...

Subito dopo cena mi ritirai in camera per fare una video chiamata in FaceTime con Jennifer.
Parlammo a lungo e le dissi che mi mancava, lei mi disse la stessa cosa. 
Mi sentivo triste.

Il giorno successivo mi svegliai in orario e scesi dieci minuti in anticipo ad aspettare il bus perché i miei genitori erano ancora a casa che dormivano perciò non avrei voluto svegliarli...
Il bus non arrivava, anzi era in ritardo di dieci minuti.
Provai a cercare nella rubrica il numero di qualche compagno ma solo in quel momento mi resi conto di non avere il numero di nessuno; panico.
Provai a chiamare direttamente a scuola per chiedere delle informazioni sul bus e mi dissero che c'era stato un guasto perciò non sarebbe passato. 
Non c'era nessun pullman che collegava direttamente casa mia e la scuola, perciò mi incamminai e sarei entrata alla seconda ora. 
Entrando nel cortile della scuola notai che non tutti erano a lezione, perché in lontananza così Zayn seduto su di un muretto vicino ad una ragazza dai capelli biondo accesi che si baciavano con foga... Guardai dalla parte opposta anche perché non mi andava di passare per la ficcanaso; anzi, non mi interessava nulla... 
Mi stavo dirigendo verso l'armadietto quando sentii due mani calde posarsi sui miei fianchi, mi girai di scatto.
Louis. Cosa ci faceva lì? 
"Mm... Ciao comunque. Come mai non sei a lezione?" Gli chiesi spostandomi bruscamente è prendendo velocemente i libri per la seconda ora.
"Non ti avevo vista all'entrata allora ho deciso di aspettarti, perché sono gentile. Ah, poi ho visto che sei arrivata a piedi e questo è il mio numero -mi disse prendomi dalle mani il telefono inserendo il suo numero- penso che ti potrà servire nel caso in cui dovesse capitare qualcosa come oggi, sai, io ho la macchina" Mi disse, con lo sguardo malizioso.
"Ah va bene, buono a sapersi" gli risposi allontanandomi alla ricerca della classe. 
Nel momento in cui fui davanti alla classe corretta suonò la campanella che avvisava gli studenti l'inizio dell'intervallo. 
In quell'istante la porta si spalancò ed uscirono tutti gli studenti come una massa di capre. 
Entrai in classe e lasciai i libri sul banco, poi uscii per dirigermi alle macchinette, e quando fui in coda sentii delle ragazze dietro di me parlare concitatamente: "Oddio l'hai saputo?" Disse una bionda, "si! Quel Malik se le sta facendo tutte! E poi tutte li! Se le va a scopare tutte in quel bagno! Che schifo..." Disse l'altra; sembravano due oche...
Ma la bionda non aveva finito : "beh,diciamo che a me non farebbe schifo fare un giro in quel bagno con lui.." E scoppiarono a ridere entrambe... 
Non potevo credere di essere capitata in una scuola dove circolavano oche e si parlava solo di sesso. 
Avevo capito sin dall'inizio che tipo era quel Malik... Per quello volevo tenerlo a distanza.
"Cosa fai qui tutta sola?" Intervenne Louis al fianco di Zayn.
E quei due sempre insieme? Mi giungeva nuova la cosa...
"Sono in coda, come vedi... Non voglio nessuno che mi fa compagnia, mi basta sentire le imprese del tuo amico da queste due oche..." Dissi abbassando il tono verso la fine della frase.
Malik mi guardò con un sorriso beffardo, "si parla già della scopata con la Ranger? Beh, è stato bello.." Disse lui guardando le due dietro di me che, giuro, sentii andare in iperventilazione. 
"Davvero? Te la sei fatta?! Te sei un grande!" Intervenne Louis rivolto a Zayn. 
Non ci potevo credere che anche lui aveva un cervello così da gallina...
Per quanto poteva essere bello Louis, aveva dimostrato di avere un cervello limitato... Perciò mi voltai sbuffando e notando che la cosa davanti alle macchinette era ormai svanita...
Appena risuonò la campanella presi i libri e rientrai in classe, pronta per altre quattro ore di noiosissime lezioni.

Durante l'ultima ora la professoressa ci disse che al pomeriggio saremmo dovuti ritornare a scuola per la partita di baseball della squadra della scuola contro la squadra di un'altra scuola. 
Perciò alla fine delle lezioni andai a casa e feci velocemente pranzo, mi cambiai e tornai a scuola...

All'interno di quella palestra c'era gente che urlava piuttosto che applaudiva ogni volta che un giocatore delle due squadre veniva presentato.
Il primo della fila della 'Boston High School', ovvero la nostra scuola, era Zayn Malik, che continuava a sorridere ad un gruppo di ragazze che non finivano di fargli foto.
Io ero seduta affianco a Sabrina, la ragazza bionda che avevo conosciuto qualche giorno prima, così scoprii che abitava vicino casa mia e che la sera seguente, ovvero il sabato sera, avrebbe fatto un party nella sua casa; mi invitò.
Non sapevo sinceramente cosa risponderle perché avevo fatto amicizia solo con lei e con Louis e Zayn, se 'amicizia' si può definire, anzi, la chiamerei conoscenza.
"Non so, devo chiedere ai miei, perché forse nel week end torno a trovare i miei nonni, nel paesino dove abitavo prima ... Comunque se mi lasci il tuo numero ti faccio sapere" le dissi porgendole il telefono in modo che potesse inserire il numero.
"Va bene, riesci a farmi sapere qualcosa stasera o domani mattina?" Mi disse, restituendomi il telefono, "si, va bene...".

Intanto la partita stava per finire e la squadra della nostra scuola stava vincendo; Zayn sembrava molto entusiasta.

Appena fui a casa mi precipitai in camera e chiamai Jennifer.
Le raccontai della festa e le chiesi qualche consiglio, se andare o no. 
Lei mi disse che dovevo andare e che non potevo fare l'asociale, ma io proprio non me la sentivo.
Non conoscevo nessuno, non avrei potuto fare nulla... 
Non lo dissi nemmeno ai miei genitori, inviai subito un messaggio a   
Sabrina: 'mi dispiace ma non posso proprio venire :('. Invio.
Ero consapevole del fatto che non potevo continuare così ma era ancora troppo presto per partecipare alle feste, era solo una settimana che mi trovavo lì e conoscevo giusto tre persone.
Quando Jennifer venne a sapere della mia decisione si arrabbiò, ma lei no stava vivendo la mia situazione perciò non poteva capirlo. 

"Buongiorno!" Disse quasi urlando Louis, avvicinandosi a me che avevo la testa nell'armadietto alla ricerca del mio libro di storia che però non trovavo.
"Stai cercando questo?" Continuò lui, sventolando davanti al mio naso il mio libro di storia.
"Ma ... Come mai ce l'hai tu?!" Gli urlai contro, arrabbiata per averlo cercato per un quarto d'ora...
"Ieri per sbaglio ho preso anche il tuo, senza rendermene conto..." Disse sorridendo beffardamente...
Ci dirigemmo entrambe verso l'aula di storia, siccome avevamo anche quell'ora in comune.

Durante la lezione,mentre ascoltavo attentamente il professor Hilton, qualcosa, che sembrava una pallina di carta, mi colpì la testa costringendomi a girarmi... Aprii lentamente la pallina e notai una scritta quasi incomprensibile : 'Da Louis.' 


                             ***



ECCOMI. 
cosa ne pensate di questo capitolo? 
Forse non vi piace il modo in cui scrivo ricevendo pochissime recensioni. 
Penso di essere cambiata un po' dall'altra ff... 
Comunque ribadisco che accetto volentieri critiche, anzi, sono necessarie affinché io possa maturare.
Rigrazio comunque quelle poche persone che la seguono senza recensire ma le invito a farlo. 
Baci, al prossimo. 

~Noee ❤️💟❤️💚
  
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