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Autore: Ritucciacuccia    22/12/2013    1 recensioni
. Ah… mi stavo dimenticando. Nella mia scuola c’è un ragazzo: Danilo. E’ un ragazzo: odioso, stronzo, menefreghista… potrei continuare all’infinito. Ha i capelli ricci alzati in un ciuffo al centro della testa: stile Zayn Malik, ai lati li ha più corti. Certo è un bel ragazzo, su questo non c’è dubbio, ma se la tira troppo ed è stronzo. E’ sempre accompagnato dai suoi 4 amici: Raffaele, Rosario, Andrea e Alessandro, altrettanto stronzi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 1
Ciao sono Ariel, ho quindici anni e sono una bella ragazza. Ho un fisico asciutto, gambe magre e slanciate, capelli castani, lunghi e ondulati e infine un paio di occhi chiari. Ho due migliori amiche: Agnese chiamata Gne e Sarah chiamata Sa, infine c’è il mio adorato compagno di pazzarie e di avventure, nonché migliore amico: Salvatore chiamato Saso o Sasotto. Io e Saso siamo le pesti del gruppo, amiamo l’avventura e il divertimento, mentre Sa e Gne sono molto tranquille. Sa e Gne vanno in classe insieme al linguistico, mentre io e Saso andiamo in classe insieme allo scientifico. Entrambi si trovano nello stesso edificio che si divide in tre piani: Scientifico, Linguistico e Sportivo. Io e Gne ci conosciamo da dieci anni, mentre io Sa e Saso ci conosciamo da cinque anni. Io,Gne e Sa siamo molto diverse, anzi io sono molto diversa da loro. Io sono solare, socievole, e molto raro vedermi triste e molto spesso mi potete vedere con un bel sorriso a 32 denti stampato in faccia, sono menefreghista, vendicativa e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Amo la musica e la palla a volo. Il mio gruppo preferito sono gli One Direction, sono fantastici e meravigliosi, soprattutto Louis. Anche ad Gne piacciono e su questo andiamo molto d’accordo. Gioco alla Fiamma Torrese da sette anni e gioco nell’under 16. Devo dire che sono abbastanza brava. Ah… mi stavo dimenticando. Nella mia scuola c’è un ragazzo: Danilo. E’ un ragazzo: odioso, stronzo, menefreghista… potrei continuare all’infinito. Ha i capelli ricci alzati in un ciuffo al centro della testa: stile Zayn Malik, ai lati li ha più corti. Certo è un bel ragazzo, su questo non c’è dubbio, ma se la tira troppo ed è stronzo. E’ sempre accompagnato dai suoi quattro amici: Raffaele, Rosario, Andrea e Alessandro, altrettanto stronzi.
DRINDRIN.
Stupida sveglia che mi sveglia sempre nel momento più bello dei miei sogni. Mi alzo dal letto e molto lentamente mi dirigo in bagno e mi preparo. Come al solito non faccio colazione. Mi vesto: indosso una canotta bianca con da sopra una camicetta a quadri azzurre, un paio di jeans scuri e le mie blazer grigie e azzurre. Afferro il mio zainetto grigio dell’Eastpak e scendo di sotto in cucina. Saluto i miei genitori e dopo vado in salone per prendere il mio Ipod touch. Esco di casa, indosso le mie adorate cuffie e faccio partire la playlist dei One Direction e mi dirigo verso scuola. “Un’altra noiosa giornata mi aspetta” penso. Dopo un po’, di fronte al bar sento una mano toccarmi, mi giro, mi levo una cuffia dall'orecchio e vedo Danilo con un casco nell'altra mano che mi saluta.
-“ Ciao, bambola. Vai a scuola tutta soletta? Perché non vieni con me, infondo ho una moto qui a tua disposizione.”- disse in tutta la sua sfacciataggine
-“ No, ti ringrazio della tua proposta, ma la mia risposta è no.”
-“ Dai su è solo un passaggio, non ti sto chiedendo la luna!”
-“ Ho detto di no. Basta Danilo vai a rompere le palle a Daria, o a Stefania o a Cristina, perché io non ti voglio tra i piedi.”- dissi iniziando a camminare più veloce.
-“ D’accordo. Ma sappi che hai perso per sempre la possibilità di salire sul mio motorino!”- dopo aver detto ciò si allontana dirigendosi verso scuola.
Meno male che è di un anno più grande di me so sai che strazio.
Arrivata fuori al cortile della scuola, mi dirigo dalle mie migliori amiche poiché Saso arriva sempre in ritardo. In questo periodo è un po’ strano.
-“ Come hai potuto rifiutare un passaggio in motorino da Danilo?”-disse Sa. A quanto pare le voci volano qui.
-“ Non mi andava, tutto qui. E poi lo sai che tra me e Danilo non scorre buon sangue, quindi cosa vuoi che facessi!”
-“ Si,ma hai capito Danilo, quel dio greco, ti voleva dare un passaggio. Immagina come sarebbe stato aggrapparti a lui perché sfrecciavate sulla strada. Oh, mio Dio, tu sei pazza.”- disse Sa sognante. Quella ragazza mi spaventa.
-“Sà, se non sono indiscreta, ma cosa cavolo ti sei fumata? Danilo? Un dio greco? Ma ci vedi?-“
-“ Si ci vedo benissimo, e sono più che sicura che hai perso un’occasione unica nella tua miserabile vita.”
-“ Ti ringrazio di avermi detto che la mia vita fa schifo…” –non riesco a completare la frase che si avvicinano le tre oche, me che più oche non si può, della scuola: Daria, Stefania e Cristina. Devo dire che la più carina era Stefania ed era anche quella che si vantava di meno. Infondo, molto infondo, Stefania era simpatica, quando non stava con le altre due.
-“ Guarda chi c’è, la ragazzina che ha rifiutato Danilo. Bhe devo dirti che hai fatto bene, sai perché? Perché avresti passato un giorno d’inferno.”- a parlare è Cristina. Lei è di certo la più brutta ed oltre tutto si vanta più di tutte.
-“ Già hai fatto bene a dire di no a Danilo. Perché lui è MIO”- adesso a parlare era Daria.
-“…”- non riesco a parlare che una voce maschile mi interrompe.
-“ Chi è tuo Daria?”- è Danilo. Ops, Daria sei in guai seri.
Danilo mentre ripete la frase si accomoda di fianco e mi appoggia un braccio sulle mie spalle, mentre Daria, Stefania e Cristina muoiono di gelosia e Sa e Gne si sono talmente appassionate alla conversazione che sono andate a comprare le patatine. Io mi levo il braccio di Danilo e con indifferenza mi avvicino a Sara e prendo un paio di patatine dal sacchetto e mi allontano da loro entro nella scuola e mi dirigo in classe sotto gli occhi stupiti di tutti e sei. Riesco a sentire solo un –“ Ariel dove vai?”- detto da Danilo.
Entro in classe e mi siedo all’ultimo banco vicino alla finestra. Dopo poco entra in classe Saso che subito mi rivolge uno sguardo di chi vuole sapere, ma io gliene rivolgo un altro per fargli capire che non mi va di parlargliene adesso, ma che glielo avrei raccontato dopo. Non seguo niente della lezione penso solo a come è nata la discussione, se così possiamo definirla, cioè è nata da un mio No, e se dicevo si che succedeva. Solo a quel pensiero inizio a ridere e la prof se ne accorge, tanto che mi manda fuori.
-“ Anche tu fuori?”- mi volto e vedo Danilo, subito roteo gli occhi e me ne vado vicino ai distributori a prendere qualcosa che mi impedisca di parlare, perché altrimenti sarebbe successa la terza guerra mondiale. Ma purtroppo quel tizio tanto alto decide di seguirmi.
-“ Perché sei così acida con me? Quando parli con Salvatore o con altri ragazzi non sei cosi”-dice Danilo scocciato.
-“ Sai perché sono così acida con te? Perché non posso parlarti come parlo con gli altri, perché non riesco a sopportare la tua stronzaggine che affiora ogni volta che parli, perché non riesco a non prenderti a pugni o a schiaffi per qualunque cosa tu mi dica o mi faccia, perché con te non posso fare niente altrimenti mi ritrovo in un lettino di ospedale con una gamba rotta e un polso slogato.”- sputo tutto quello che mi tenevo dentro da mesi, settimane e giorni. Lui mi guarda come se avessi aperto il vaso di pandora. Dopo aver detto ciò prendo il mio pacchetto di patatine dal distributore e mi vado a sedere per terra fuori la mia classe, tutto questo molto velocemente. Avvolte mi sorprendo di me stessa, perchè non so nemmeno io come ho fatto a non dargli un paio di schiaffi. Apro il pacchetto di patatine incomincio a mangiarle, dopo poco lui si siede vicino a me e incomincia a parlare:
-“ Lo sai, sei una delle poche che mi dice che sono stronzo e ha voglia di prendermi a schiaffi e a pugni in faccia. Molte altre al posto tuo sarebbero scappate e sarebbero andate via piangendo perché non avrebbero sopportato Daria e la sua banda dopo. Tu no. Tu mi affronti ed è per questo che mi incavolo ogni singola volta che mi dici di no, mi incavolo ogni volta che ti vedo parlare tranquillamente con gli altri, ma subito dopo mi addolcisco perché ti vedo ridere con le tue amiche.-“
-“ Scusami, posso farti una domanda?”- domando un pochino perplessa.
-“ Certo, dimmi”- dice lui tranquillo.
-“Ma ti fai di crack?”
-“ Perchè cosa ho detto?”- dice lui spaventato.
-“E me lo chiedi pure? Prima dici non ti avvicinare più a me e poi mi dici che ti addolcisci vedendomi ridere? Secondo me devi cambiare spacciatore.”- gli dò una pacca sulla spalla, mi alzo e vado nella classe di Sa e Gne, lasciando Danilo nel bel mezzo del corridoio con una faccia scioccata.
-“ Mi scusi prof, potrebbero uscire Sara e Agnese?”-dico gentilmente.
-“ Certamente Ariel, ma non farle perdere molto tempo perché sto spiegando”- dice la prof gentilmente
Sa e Gne escono e insieme ci dirigiamo fuori, nel cortile sotto un albero. Le racconto tutto dalla prima all’ultima parola che Danilo mi aveva detto e loro rimangono stupide dal cambiamento di umore di quel ragazzo. -"Secondo me quel ragazzo soffre di disturbi bipolari"-dice Gne. -" Dai andiamo in classe che altrimenti ci ammazzano”-dico e insieme ci dirigiamo ognuno nelle proprie classe. Il resto della giornata passa molto velocemente. Nel pomeriggio io, Gne e Sa andiamo al centro commerciale per fare un giro per i negozi e con la fortuna che mi ritrovo non potevo non incontrare: Danilo, i suoi quattro amici e le tre dell’ave Maria. Ovviamente mi vedono e si avvicinano a me e alle mie amiche. Io mi comporto in modo indifferente. Daria incomincia a parlare:
-“ Ciao Piccolina. Anche tu qui… ma che fortuna!”-dice in modo falsamente dolce.
-“ Che sei venuta a fare da questo lato, il lato maschile è dall’altro lato!”-dice Cristina nel modo più acido che potessi conoscere.
-“ Bhe allora perché non ci vai tu, visto che sei così informata?”- dico anche io in modo altrettanto acido.
-“ Bhe perché lei non ne ha bisogno, lei non è maschio come te”- è Danilo a parlare. Ok, la teoria della bipolarità è approvata. Signori e Signore Danilo è bipolare e ne abbiamo appena avuto la prova inconfutabile.
-“ Bhe allora mi sa che ti devi muovere, perché il reparto femminile sta per chiudere, il reparto maschile non fa per te e non hanno ancora inventato il reparto trans, stronzaggine e falsità… quindi a te la scelta!”- dico in modo indifferente e calmo, dopo di che faccio segno a Gne e a Sa di andare mentre Danilo e il resto della banda mi buttano addosso bestemmie di tutti i tipi. Arrivati fuori dal centro commerciale Sa e Gne incominciano a fare alcune domande alla quale io rispondo facendo un discorso:
-“ Allora ragazze,ora che mi ci fate pensare, penso che Danilo abbia organizzato tutto. Nel senso che era tutto calcolato: il passaggio in moto, la difesa davanti Daria e le altre. Era tutto calcolato"- dico assumendo uno sguardo pensatore che, a mio avviso, non mi si addice proprio. -“ Si ma il discorso fatto nel corridoio?”-dice Gne.
-“ Anche quello era programmato,hanno fatto in modo che Danilo apparisse, sotto i miei occhi,come uno spirito tormentato credendo che io sarei caduta nella loro trappola, cosa non accaduta!”-dico rispondendo alla domanda e in modo orgoglioso.
-“ Che bastardi, ma tu hai una mente geniale, tesoro caro. Se fossi stata io al tuo posto sarei scoppiata a piangere come minimo”-dice Sara. Dopo tale chiarimento andiamo tutte a casa mia, visto che i miei come al solito partono e mi lasciano da sola. Gne e Sa rimangono a dormire e subito aver visto Toy story, il mio film preferito, sono crollate, mentre io penso ancora a come vendicarmi di Danilo. E dopo aver trovato il piano perfetto mi addormento. 
  
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