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Autore: HazzaStyles69    23/12/2013    6 recensioni
Continuo storia 'Mi sono innamorata del mio peggior Nemico'
Tratto dal 1 capitolo.
Chiusi gli occhi nel sentire la sua lingua percorrermi tutto il collo. Poi alla bocca si fermò, guardandola intensamente. Mi stampò un bacio arrogante sulla bocca, che però io non ricambiai. Con la lingua fece il contorno perfetto delle mie labbra, per poi leccarsi le sua.
-Bentornata a casa Jasmine- mi guardò per qualche secondo per poi andarsene.
Bene ragazze.
Eccomi qui come promesso.
Questo è il continuo di 'Mi sono innamorata del mio peggior Nemico' perciò, se volete leggerla, vi conviene prima passare dall'altra parte. Detto questo, buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Bentornata a casa Jasmine.

‘Ricordo il suo passo lento e voglioso di vedermi per l’ultima volta.
Ricordo i suoi occhi, il color nocciola era riemerso.
I suoi capelli, scompigliati dal vento quel giorno.
Ricordo i suoi sorrisi quando mi vedeva.
La sua bocca che si posò cento volte sulla mia guancia.
Ricordo che era cresciuto, era diventato un Uomo come non mi aspettavo.
Ricordo quella cicatrice che si copriva per non farla vedere.
Ricordo l’ultima frase che sussurrò al mio orecchio prima di lasciarmi di nuovo sola.

-Dimenticati di lui, come lui ha fatto con te-
Un sospiro. Una lacrima. Poi, niente più dolore.’
 
-Ultimo giorno nella grande New York City, eh?- i miei pensieri furono interrotti da una voce famigliare.
Quando mi girai, sorrisi alla vista di quei capelli sempre ben curati e biondi, a quegli occhi color oceano che amavo molto. Le corsi dietro.
-Cassie, mi sei mancata!- l’abbraccia forte.
-Tu mi sei mancata e mi mancherai- mi feci cupa in un secondo al ricordo della grande e triste Londra.
-Non voglio, ma devo- mi staccai dall’abbraccio. La guardai per qualche secondo ma non piansi. Erano anni che non piangevo.
Da quando Zayn pronunciò quella frase al mio orecchio, non uscì più una lacrima dai miei occhi.
-Allora, come ti sono andate le vacanze?- cambiò argomento.
-Cassie, sei la mia migliore amica, cosa nascondi?- chiesi curiosa.
-Nulla Jas. Solo che so quanto ti possa far male parlare di questo argomento- in questi anni, conobbi lei, la mia migliore amica.
Per la precisione, ragazza di Liam, quindi di mio cugino, e quindi, saremo mezze parenti.
-Facciamo un giro Jas? Così mi racconti come ti sono andate le vacanze- annuì senza dire nulla e cominciammo a camminare.
Quando venni qui, mi chiesi se tutto questo era quello che volevo veramente.
Non passava giorno che Harry non fosse nella mia mente.
Ogni secondo, minuto, ora, spuntava fuori un suo ricordo.
Tra i quaderni, ormai vecchi, scrissi milioni e milioni di volte il suo nome, per poi cancellarlo con mille righe, bucando la pagina.
I ricordi della notte con lui erano forti. I suoi baci mi mancavano ma…
C’era una cosa che mi faceva male.
Ogni mese, Zayn e Niall, mi venivano a trovare, ma lui non c’era.
Lui non veniva mai.
Tantomeno il moro mi faceva saper notizie su di lui.
Forse nascondeva qualcosa.
Forse voleva farmi del male, ma a cosa sarebbe servito?
Non me ne aveva fatto abbastanza?
 
Quando rientrai a casa, andai in camera mia cominciando a preparare le valigie.
Io e Cassie, avevamo toccato un argomento che purtroppo, non era di mio gradimento e mi ha resa abbastanza debole.
Quando finì di preparare la prima valigia, sentì bussare alla porta.
Andai ad aprirla, e mi ritrovai un Liam tutto triste che mi saltò praticamente addosso.
-Non andare Jas… Ti prego non andare- lo staccai da me bloccandogli la testa con le mani.
-Basta Lee. Ne abbiamo parlato molte volte. Non ti lascerò mai solo. Verrò ogni mese.
Starò con te quanto tempo vuoi. Ma ora devo andare…- feci scontrare le nostre fronti.
-Non mi dimenticherò di te, e non permetterò a nessuno di portare te e Louis di nuovo lontani da me. Capito? E’ una promessa- detto questo, continuai a fare le mie valigie.
 
Ancora qualche minuto e l’aereo sarebbe partito. Guardavo fuori il finestrino sperando che dopo cinque anni le cose sarebbero cambiate.
Ma forse mi sbagliavo. Forse sarebbe rimasto tutto come una volta. O forse sarebbe stato peggio.
Presi le mie cuffie facendo partire la musica e via dal mondo.
 
‘Era strano come Harry mi guardava.
I suoi occhi non avevano emozioni, e non capivo se per lui era un bene o un male del mio essere lì…
Lo guardai senza provare a spiccicare una parola.
Il coraggio mancava ma lui sembrava intenzionato a dire qualcosa.
Fu proprio nel momento in cui mi si avvicinò sussurrando un ‘potevi anche non tornare’ che caddi a pezzi dal dolore.
Mi guardò in ginocchio, davanti a lui, piangere, e non versò una lacrima. Non fece nulla. Q
uella volta mi sentì l’unica forma di vita sbagliata sul pianeta terra. Quella volta sarei voluta morire.’

 
Mi svegliai in preda al panico.
Di nuovo un incubo.
Di nuovo lui.
Perché avevo un’immagine così brutta di lui?
Perché dovrebbe essere peggiorato?
Scesi dall’aereo consapevole che tutto ciò a cui andavo incontro mi avrebbe fatto male.
Sarebbe stato un bene se ora mi sarei uccisa e non avrei più fatto ritorno, ma non era da me.
Non l’avrei più fatto. O almeno non questa volta.
 
Quando arrivai a destinazione, un senso di vuoto e debolezza mi invase.
Camminai piano sul vialetto che attraversai per arrivare alla porta.
Quando il mio dito si poggiò sul campanello chiusi gli occhi maledicendomi più e più volte.
Come se non bastasse mi aprì lui. Rimasi scioccata alla sua vista.
Canotta bianca accompagnata da un gilè nero in pelle.
Jeans a vita bassa che lasciavano intravedere i boxer bianchi e tanti, tanti tatuaggi.
Lo guardai.
Non c’era emozione, né da parte mia né da parte sua. Mi fece entrare, ma non mi salutò.
-Mamma è in cucina. Non credo sia contenta di rivederti- mi guardò per poi risalire in camera sua.
Andai in cucina da MIA madre salutandola.
-Oh…- sospirò quasi tristemente –Sei tornata…- non sembrava felice di vedermi.
-Cos’è, non ti sono mancata?- la guardai ironizzando.
-Si ma ciò che hai fatto…. Mi hai delusa Jasmine- la guardai alzando le spalle.
-Sai che novità- ritornai in salone prendendo le valigie per portarle di sopra.
Non appena riuscì ad arrivare in camera mia, sentì l’evidente puzza di fumo venire dalla camera di Harry.
Bussai.

-Jasmine?- alzai lo sguardo alla vista di un Zayn ancora sobrio.
-Zayn?- ci guardammo per qualche secondo per poi abbracciarci.
-Fratello chi è?- una voce insopportabile mi fece balzare. Poi vidi Harry avvicinarsi. Spostò Zayn e mi venne incontro.
-Cosa vuoi?- mi guardò con cattiveria, quasi volesse ammazzarmi.
-Come ti sei ridotto- avevo le parole soffocate dalla paura…
Cominciò a camminare facendomi indietreggiare fino al muro.
Ci sbattei contro.
Le sue mani si poggiarono sul muro bloccandomi.
-Cos’è ti piace come sono?- rise bastardo. Chiusi gli occhi nel sentire la sua lingua percorrermi tutto il collo.
Poi alla bocca si fermò, guardandola intensamente.
Mi stampò un bacio arrogante sulla bocca, che però io non ricambiai.
Con la lingua fece il contorno perfetto delle mie labbra, per poi leccarsi le sua.
-Bentornata a casa Jasmine- mi guardò per qualche secondo per poi andarsene.
 
Eccomi qui, contente?
Allora, non vi anticipo nulla, perchè sarebbe cosa sbagliata.
Non so quando aggiornerò, per il momento, fatemi sapere di ciò che pensate.

Baci eli <3
  
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