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Autore: world_magic    23/12/2013    4 recensioni
Dopo la vittoria contro Lucifero, tutti hanno trovato il loro posto nel mondo, tranne Cam. Il demone, dopo vari anni, si reca alla Shoreline, sperando di trovare qualcosa da fare. Invece, troverà qualcos'altro.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cameron Briel, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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THIS IS CHRISTMAS
 
24 dicembre, ore 16.00
 
Passare Natale in California era una delle cose più strane che avessi mai fatto: al posto della neve c’era un sole cocente e invece dei pupazzi di neve i più coraggiosi facevano dei pupazzi di sabbia.
Steven e Francesca avevano messo un enorme albero di Natale sintetico al centro dell’ingresso e l’avevano poi decorato con palline e lucine.
Roland e io eravamo stupefatti da quel particolare clima natalizio, mentre Paige e April sembravano abituate a quel genere di festeggiamenti.
-Come? Non avete mai passato un Natale con la neve? – stava dicendo Roland stupito.
-No, siamo sempre vissute in California! –
-L’anno prossimo dobbiamo assolutamente andare in un posto con la neve, eh Cam? Cam? –
Non stavo prestando attenzione: stavo guardando fuori dalla finestra e ripensavo al mio ultimo Natale. Ero stato in un bar tutta la sera, fissando il mio bicchiere, mentre tutti gli altri festeggiavano con le famiglie.
Ero felice di avere Roland, Paige e April, ma sentivo che c’era qualcosa che non andava.
Forse era la presenza di Lucifero a darmi i brividi, forse non ricordavo più com’era passare un Natale con gli amici. Volevo divertirmi, dimenticarmi per un solo giorno di tutti i problemi che mi assillavano.
Ma qualcosa me lo impediva.
-Terra chiama Cam! – mi urlò Roland in un orecchio.
-Ma sei matto?! –
-Ti sto chiamando da tre ore! Che ti passa per la testa? –
-Niente di che. Allora, che si fa stasera? –
-Steven e Francesca hanno organizzato il solito cenone: si mangia, si aspetta la mezzanotte poi si scambiano i regali e dopo si fila a letto. – rispose Paige.
Mi sedetti vicino a lei e l’abbracciai.
-Daniel e Luce che faranno? – chiese April.
Da quando erano arrivati alla Shoreline, Daniel e Luce avevano fatto di tutto per restare da soli e per non farsi notare. Si fidavano solo di me, quindi ero l’unico che riusciva ad entrare nella loro stanza.
I ricordi avevano continuato a tornare: piano piano avevano ricordato tutto, ma alcune cose non le avevano ancora accettate, come il fatto che erano angeli e che Luce era morta e resuscitata almeno un centinaio di volte.
-Non so – risposi. – Non credo abbiano voglia di uscire. Sono ancora presi dai loro ricordi. –
-Perché non chiedi loro di venire? Sei l’unico con cui parlano! –
-D’accordo, proverò a invitarli. –
 
24 dicembre, ore 17.30
 
Dopo aver parlato con Francesca della situazione di Luce e Daniel, ero finalmente riuscito ad arrivare davanti alla porta della loro camera. Bussai.
-Avanti! – sentii la voce di Luce.
Entrai e la trovai stesa sul letto a leggere un libro.
-Daniel? – chiesi.
-Mi ha detto che doveva parlare con Steven dei nostri ricordi. Vuole capire se abbiamo ripreso solo i nostri ricordi o anche i nostri … poteri. –
-Stasera cosa fate? – chiesi sedendomi accanto a lei.
-Credo che resteremo qua, come tutti i giorni. –
-Sai, hanno organizzato un cenone di Natale. Perché non venite? –
-Non siamo allievi della scuola. –
-Non è un problema, Francesca sarebbe contenta se veniste. –
Luce sembrò pensarci.
-Ne devo parlare con Daniel. –
-Fammi sapere, così vi tengo il posto al tavolo degli insegnanti. –
Feci per andarmene, ma lei mi fermò.
-Cam, è vero che alla Sword&Cross ci provavi con me? – disse con voce sottile.
-Cosa te lo fa pensare? –
-Mi sono ricordata di una volta che hai fatto a botte in un bar … -
Mi misi a ridere ricordando l’accaduto: se non sbaglio, ero ubriaco fradicio e mi ero messo a fare a botte con dei grossi motociclisti corpulenti per fare colpo su Luce.
-Non ti preoccupare: ero d’accordo con Daniel, stavamo tentando di salvarti la vita per l’ennesima volta. Anche se dopo le cose hanno preso una piega diversa … -
Luce sembrò essere sollevata e riprese a leggere da dove aveva interrotto.
Senza dire nulla, mi alzai e uscii dalla stanza.
 
24 dicembre, ore 19.30
 
Eravamo tutti nella sala: Francesca aveva permesso a Roland di sedere vicino a me al tavolo degli insegnanti, mentre April e Paige dovevano restare con gli altri studenti.
-Secondo te Daniel verrà? Vorrei rivederlo, sono passati tanti anni. –
-Mi ha detto che veniva insieme a Luce, ma non mi stupirei se ci ripensassero. –
In quel momento i due entrarono nella sala e di diressero verso di noi. Sembravano un po’ a disagio, ma cercavano di nasconderlo.
Roland fece un gran sorriso e andò da Daniel per abbracciarlo, e questo fece altrettanto anche se si vedeva che era un po’ teso.
-Ti ricordi di me? – chiese Roland.
-Certo che mi ricordo di te. Anche se non ho ancora il quadro generale completo, ho vari ricordi di te. – rispose Daniel sorridendo.
Roland sorrise altrettanto, felicissimo, poi si rivolse a Luce: - E tu? Ti ricordi di me? –
-Un po’ sì … - disse timida.
-Bene. Andiamo a sederci? –
Finalmente arrivarono vicino a me – stavo tenendo i posti e non potevo allontanarmi da tavolo – e abbracciai sia Daniel che Luce.
-Sono felice che siate venuti! Ci sediamo? –
Poco dopo, la cena iniziò.
 
24 dicembre, ore 22.00
 
Dopo la cena era stata organizzata la tombola. Agli insegnanti non era permesso partecipare, quindi Roland, Daniel, Luce e io andammo in giardino a prendere un po’ d’aria, mentre April e Paige dovettero restare dentro per giocare. Avevano tentato di protestare, ma era stato tutto inutile.
Camminammo finchè non trovammo una panchina abbastanza lontana dalla sala: dovevamo parlare del colloquio di Daniel con Steven. Dovevamo sapere cosa sarebbe successo.
-Allora cosa ti ha detto Steven? – chiesi.
-Non sa niente, è una situazione nuova anche per lui. Però crede che recupereremo anche i poteri: ha detto che secondo lui i nostri ricordi sono inutili senza poteri. –
-Spero che abbia ragione. Avremo bisogno del vostro aiuto. –
-Bene, ora parliamo di qualcosa di più allegro: cosa facciamo  capodanno? – disse Roland.
E così per quella sera dimenticammo l’incudine che pendeva sulla nostra testa.
 
25 dicembre, ore 00.30
 
Paige e April stavano tornando in camera: erano stanchissime e avevano bisogno di riposo. Quando entrarono, trovarono due pacchi regalo sui loro letti. Erano i regali di Cam e Roland.
Volevano aprirli, erano curiosissime ma erano anche stanchissime. Decisero di aspettare la mattina per essere sveglie e riposate e potersi così godere la sorpresa.
 
Lucifero era riuscito a convincere Monique a fare una passeggiata prima di andare a dormire. Poi l’aveva riaccompagnata in camera e dopo un casto bacio sulla guancia era tornato in camera sua. Steso sul letto, stava pensando a lei: si sentiva bene quando era con lei, si sentiva ben voluto.
Un momento.
Lui che stava bene con qualcuno?!
Lui era Lucifero, la Stella del Mattino, non poteva innamorarsi.
O forse sì?
 
Angolo autrice
Eccomi qua! Mi sono spremuta fino all’osso per scrivere il capitolo al meglio che potevo, spero di esserci riuscita. Che ne dite? Vi è piaciuto?
Colgo l’occasione per augurare buon Natale a tutti!
A lunedì con il nuovo capitolo! 

  
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