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Autore: Chocolate_15    23/12/2013    2 recensioni
Alexis non aveva nulla da fare, e senza pensarci prese una scatola, che non doveva assolutamente prendere. Cos'era quella scatola? una valanga di ricordi.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Signori e signori, l'ennesimo dilemma per il nostro Teo che dopo tante riflessioni non sa ancora chi scegliere tra Coorin e Luna. Cosa succederà nella prossima puntata di "Se non mi scegli ti ammazzo!". Alla prossima puntata , buonanotte gente!*

-Ma andiamo scegli Coorin, lei si che è adatta a te!- disse la ragazza in pigiama e in vestaglia davanti alla TV di sabato sera. Eh si ragazzi di sabato sera, una povera ragazza di 14 anni, che guarda programmi tv alle 00.00 di notte, mangiando pop-corn salatissimi e bevendo coca cola. Quella sera, avrebbe voluto invitare qualche amico o amica, ma amaramente ricordò che lei non aveva amici, e mesta si chiedeva il perché. La ragazza sbuffò, buttando sulla moquette viola il pacchettino di pop-corn vuoto e distendendosi sul grande letto matrimoniale a baldacchino.
-Non avere degli amici è proprio deprimente!- rise amaramente mentre con le dita creava dei piccoli disegni nell'aria. Presa dallo sconforto, la ragazza scese dal letto, spense la grande tv a schermo piatto posizionata su un tavolino davanti al suo letto e si diresse verso la sua grande libreria di cui andava immensamente fiera. Accanto ad essa giacevano delle piccole scatole quadrate ricoperte da una stupenda carta verde.Spense la luce che le dava troppo fastidio agli occhi e accese una piccola lampada che stava accanto al suo letto su un comodino bianco. Ritornò a sedersi sul suo grande letto e aprì un po titubante la scatola. Appena aperta, vide una foto, un miliardo di emozioni la colpirono in pieno come delle schegge di vetro che le trapassavano il corpo. Una fitta le colpì lo stomaco, perché quella foto le portava tutto quel dolore, perché? prese la foto e la guardò, deglutì rumorosamente e un'espressione sofferente le dipinse il volto. Quella foto.....in quella foto lei, era così bella, la sua piccola mamma. Rovistando nella scatola trovò la lettera che la donna le scrisse prima di morire, la mente le diceva di aprirla così da riaffiorare in lei ricordi che ormai credeva perduti invece il cuore le diceva di non leggerla sapendo che le avrebbe portato troppo dolore. Scelse di seguire la mente, così-stupidamente- aprì la lettere a con voce roca e bassa la lesse.
Cara Alexis,
quando leggerai questa lettere io non ci sarò più e so
per certo che tu non piangerai, perché io so
che tu sei una ragazza forte, la mia ragazza.Ti supplico di
di stare accanto a tuo padre sai lui non è forte come te
quindi ti chiedo per favore di stargli accanto, come solo tu sai fare
e voglio dirti che tu sei una persona splendida, dolce e bella,
sia esteriormente che interiormente, ricordatelo sempre
mia piccola Alexis.

Con grande affetto, la tua mamma <3

La sua mente la portava sempre a rileggere quella lettera e lei non capiva il perché di tutto quel dolore che la tormentava ogni volta che leggeva quelle poche righe. A volte dava la colpa a Dio di tutto quello, dava la colpa ai medici alle infermiere, ma non dava mai la colpa alla vera causa di tutto quello.
-Una malattia, una stupida, fottutissima malattia- disse a denti stretti per poi lanciare a terra la scatola. Era tutta colpa sua, di quella malattia, di quel maledetto CANCRO che si era portato via sua mamma, ecco! era quello che le produceva una rabbia immensa dentro, che l'aveva portare a distanziare tutte le persone da lei a costringerla a diventare asociale e a rinchiudersi nei libri, in quel mondo fatato che le dava conforto oppure nel scrivere, dove lei decideva tutto, dove lei decideva come dovesse andare tutto, e si chiedeva ancora perché questo non potesse succedere anche nella vita reale, perché lei non potesse dire "Si, questo si deve fare così" e così deve essere fatto, alcuni dicevano che solo Dio potesse comandare ma lei non credeva a Dio .Tutte quelle cose le frullavano per la testa e non volevano uscire, un altro dannatissimo PERCHE'  le uscì dalle labbra gonfie e dolenti per i troppi morsi. L'essere asociale i primi tempi non le aveva dato tanto fastidio ma con il tempo la fece diventare completamente pazza, non poter sfogarsi con qualcuno le dava un senso di rabbia e tristezza insieme. Alcune volte aveva provato a sfogarsi con suo padre ma lui divenne così depresso da non potergli più parlare. Era rimasta sola. Quando  a scuola si venne a sapere della morte di sua madre, tutti divennero dolci e comprensivi con lei, alcuni addirittura le facevano dei regali, altri condoglianze, persone con cui non aveva mai parlato o con cui aveva avuto uno scontro. Solo allora capì che la falsità esisteva ed essa era in ogni persona, anche se non lo facevano vedere, c'era. Da quel giorno Alexis allontanò anche le poche amiche che aveva perché nella sua mente voleva solo stare sola e quelle bambine che ogni giorno le ripetevano come stava o come andava in famiglia la facevano completamente incazzare.
-Andate via, siete solo delle ragazzine false!-
Quella frase la rovinò completamente ma non le importava se le persone la prendevano in giro o quelle che prima erano sue amiche adesso le parlavano alle spalle, dopo tutto davano forza al suo discorso, che mente stupida che avevano quelle ragazze. Rise ricordando la faccia che fece una di quelle quando le aveva gridato contro che era falsa. Riprendendo finalmente controllo di se raccolse la scatola e la ripose al suo posto insieme alla foto e alla lettera. Notando l'orario si affrettò ad andare in bagno per poi tornare a letto, spegnere la luce e addormentarsi, dopo tutto domani non era un giorno qualunque. Domani, avrebbe  iniziato il liceo.

ANGOLO AUTRICE:
Salve a tutti! ecco cosa "partorisce" la mia testa, alle 2.00 di notte xD
Buona lettura , spero vi piaccia. * prende la sua scopa, e vola via*
  
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