Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sa_hp    23/12/2013    7 recensioni
Hermione Jane Granger, diciotto anni, nata e vissuta a Londra. Studentessa modello di una delle scuole più prestigiose dell’Inghilterra. Aveva una vita abbastanza tranquilla, fino a quando sei mesi prima suo padre non era tornato a casa con una “grande notizia”: era stato promosso e trasferito in America. E così ora Hermione si trovava a chilometri di distanza da quella che per diciotto anni era stata la sua casa, in un paese di cui conosceva a malapena il nome...
"Aveva impressi nella mente tre particolari di quel pomeriggio: capelli rossi, occhi azzurri e un sorriso da paura. E ancora non sapeva che quei capelli, quegli occhi e quel sorriso, di lì a poco avrebbero segnato la sua rovina!"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
And all I've seen since 18 hours ago
is green eyes and freckles and your smile
in the back of my mind making me feel right.
….
Cause all I know is we said hello 
And your eyes look like coming home 
All I know is a simple name, everything has changed.

Taylor Swift  ft. Ed Sheeran – Everything has changed.
 
Un’auto sportiva si fermò in corrispondenza del vialetto del numero ventidue di High Grove. Il signor Granger uscì dall’abitacolo ponendosi difronte a una modesta villetta dalle pareti bianche e il tetto di mattoni rossi. Si stiracchiò le braccia e le gambe, intorpidite da quelle lunghe ore di viaggio.
- Benvenute nella nostra nuova casa! – annunciò allegro.
Contemporaneamente una ragazza di circa diciotto anni aprì lo sportello posteriore dell’automobile e scese dal veicolo stiracchiandosi anche lei come il padre.
Osservò con aria attenta la casa che le si stagliava dinanzi agli occhi. Non era molto grande, eppure le piaceva.
- Tesoro, vieni ad aiutare tuo padre con le valige. – le ordinò la signora Granger, e la ragazza si precipitò dal padre togliendogli dalle mani la sua valigia.
Senza aspettare altro tempo raggiunse la porta di legno bianca e la aprì, facendo in modo che un ampio ingresso fosse inondato di luce.
Esplorò la casa con occhi attenti, quasi a volerne cogliere con un solo sguardo tutti i minimi particolari, tutti i dettagli. Poi si diresse verso il piano superiore, dove sapeva avrebbe trovato la sua nuova camera.
Senza sapere dove conducesse, spalancò la prima porta a sinistra e si ritrovò proprio nella stanza che cercava: un letto occupava un’intera parete mentre su quella opposta troneggiavano scaffali pieni zeppi di libri.
A quella visione tirò un sospiro di sollievo. Fortunatamente tutti i suoi libri erano arrivati sani e salvi assieme a tutte le altre cose che suo padre e sua madre mesi prima avevano spedito in quella casa per rendere più veloce e facile il trasloco.
Uno spiffero di vento le mosse i lunghi capelli castani, che stranamente quel giorno non erano in disordine come al solito. Si girò verso l’altra parete, notando per la prima volta una grande finestra che si affacciava su un vasto balcone.
Aprì le ante della finestra, percorrendo tutto il balcone, estasiata dal meraviglioso panorama che stava osservando.
Il vento la colpì di nuovo, e la ragazza chiuse gli occhi, appoggiandosi alla ringhiera per godersi quel momento di pace.
Hermione Jane Granger, diciotto anni, nata e vissuta a Londra. Studentessa modello di una delle scuole più prestigiose dell’Inghilterra. Aveva una vita abbastanza tranquilla, fino a quando sei mesi prima suo padre non era tornato a casa con una “grande notizia”: era stato promosso e trasferito in America. E così ora Hermione si trovava a chilometri di distanza da quella che per diciotto anni era stata la sua casa, in un paese di cui conosceva a malapena il nome.
Per quanto difficile potesse essere, ora Hermione era davvero tranquilla. Chissà, magari era tutto merito di quel meraviglioso panorama che la sua finestra le offriva, oppure dei libri che nonostante tutto la facevano ancora sentire a casa.
Dei passi interruppero i suoi pensieri, facendola voltare in direzione di sua madre. Istintivamente le sorrise.
- Tutto bene?
- Si, è davvero molto bello qui.
- Tesoro, sai che io e tuo padre non avremmo mai voluto costringerti a venire qui con noi, ma non potevamo lasciarti a Londra lo sai bene.
- Mamma, va tutto bene. Sta tranquilla, mi ambienterò presto.
“O almeno spero” aggiunse tra sé e sé.
La signora Granger le sorrise abbracciandola.
- Perché non vai a farti un giro? Esplora un po’ il quartiere, potresti fare incontri interessanti sai… ho saputo che nei dintorni abitano molti ragazzi della tua età.
- Si, certo… incontri interessanti. – la prese in giro. – Però non è una cattiva idea. Ci vediamo dopo mamma. – la salutò, prima di precipitarsi giù per le scale e uscire di casa.
Camminò senza una meta precisa. Non sapeva dove era, né tanto meno dove stava andando. Non badava nemmeno a dove metteva i piedi, tanto era distratta da quello che le capitava attorno: bambini in bicicletta accompagnati dai nonni, trentenni che portavano a spasso i propri cani, ragazzine che spettegolavano sul ragazzo di turno. Forse vivere lì non sarebbe stato così male.
Ma mentre era intenta ad osservare due bambini che si rincorrevano sul marciapiede opposto al suo, sentì un rumore alla sua destra, e quando si girò era già troppo tardi.
Senza sapere né come, né quando, né tantomeno perché, si ritrovò distesa al suolo con qualcosa che le stava schiacciando la gamba.
Riaprì lentamente gli occhi e sussultò quando l’unica cosa che riuscì a vedere furono un altro paio di occhi, tanto azzurri da sembrare trasparenti.
Senza che Hermione se ne accorgesse quegli occhi azzurri si allontanarono, e il peso sulla sua gamba scomparve. Ora di fronte a lei si stagliava in tutta la sua altezza un ragazzo che probabilmente aveva la sua stessa età. Osservandolo meglio, Hermione notò i suoi capelli rossi e le piccole lentiggini che aveva sul naso e sulle guance.
Il ragazzo le tese una mano, aiutandola a tirarsi su.
- Mi dispiace tantissimo, dovrei fare più attenzione quando cammino… o meglio, corro. – si scusò, sorridendo imbarazzato e portandosi una mano dietro  la nuca.
Hermione nono poté fare a meno di trovarlo adorabile. Sorrise a sua volta.
- Tranquillo, anche io ero distratta. Avrei dovuto fare più attenzione.
In realtà non voleva assolutamente scusarsi. È vero, era distratta, ma di certo lui doveva averla vista, eppure non aveva rallentato la corsa. Tuttavia tutto il suo disappunto era sparito nello stesso istante in cui i suoi occhi si erano misteriosamente persi in quell’azzurro tanto profondo da far paura.
- Non preoccuparti, l’importante è che tu stia bene. – riprese il ragazzo.
Hermione controllò braccia e gambe.
- Si, sono tutta intera. – affermò, facendolo ridere.
Chissà perché quella risata le provocò una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
- Comunque piacere, io sono Ron. – si presentò tendendole la mano.
- Hermione. – disse stringendogliela.
- Dovrei farmi perdonare per esserti caduto addosso, ti andrebbe...
Ma in quel momento un telefono squillò e Ron interruppe la frase per osservare preoccupato il cellulare che non smetteva di suonare.
- Ah, scusami ma sono davvero in ritardo, devo scappare! Mi dispiace tantissimo, mi farò perdonare un’altra volta, promesso! Ciao Hermione! – la salutò e, dopo aver raccolto da terra un borsone che Hermione non aveva notato prima, riprese a correre il più velocemente possibile fino a sparire dalla visuale della ragazza.
Hermione decise che ormai era ora di tornare a casa e mentre camminava non poté fare a meno di sorridere al ricordo di quello che era successo. Aveva impressi nella mente tre particolari di quel pomeriggio: capelli rossi, occhi azzurri e un sorriso da paura.
E ancora non sapeva che quei capelli, quegli occhi e quel sorriso, di lì a poco avrebbero segnato la sua rovina.
 
 
 
Avevo promesso di tornare presto con un’altra storia. E quindi eccomi di nuovo qui! Questo è il primo capitolo di una stori abbastanza particolare. Forse non si capisce molto, perciò se avete bisogno di qualche chiarimento dovete solo chiedere. Cercherò di dare un quadro più preciso della situazione nel prossimo capitolo, intanto spero che questo vi sia piaciuto.
Alla prossima, Sa :)
Ah, quasi dimenticavo…. Buon Natale a tutti! :D
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sa_hp