Il vento è calato; a infrangere il silenzio dei boschi, un solo rumore: il brontolio di un ruscello che corre tra muschio e rocce gelate.
“Hai una bella espressione,” dice Nasir, mentre riempie attento la borraccia.
È dimagrito e muscoli evidenti guizzano sotto la sua pelle di miele. L’ha avuto che era un ragazzino – il suo cucciolo – e ora ammira un uomo, il compagno perfetto. Niente sarà mai più come prima, eppure prova orgoglio, non paura.
Se la caveranno: finalmente ne è certo.
“E tu un bel culo.”
Sempre che un nanerottolo siriano non lo seppellisca di neve.