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Autore: PeaceandLovewithBTR    23/12/2013    2 recensioni
cosa succederebbe se tuo fratello se ne andasse via? cosa diventeresti? bhe vi dico cosa è successo a me: sono diventata una puttana. ma tutto potrebbe cambiare anche tutto in poco tempo... il resto lo lascio scoprire a voi :)
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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sesto capitolo

 

Mi ritrovai James con un mazzo di rose che gigantesco e che mi diceva “ti amo” o “sei speciale”
Ma sapete una cosa? Non è successo niente di tutto questo! NIENTE!
Perché dopo che ho suonato il campanello, mi sono accorta che la porta era leggermente aperta, l’ho aperta un po’ di più per entrare a vedere se la casa era vuota, ma non l’ho era….
La stanza piena di gemiti di piacere, entrai a vedere e trovai un bionda ossigenata di un’oca a cavalcioni su di James, ansimando.
La mia faccia è rigata dalle lacrime, che continuarono  a scendere.
Uscì di corsa da quella casa, volevo allontanarmi il più possibile.
Non potevo crederci che lui mi abbia fatto credere che gli importasse qualcosa di me, che forse c’era qualcosa tra di noi, anche se ancora non sapevo cosa, ma ero sicura che ci fosse.
In quei due anni che vivevo a Los Angeles, avevo imparato che tutti gli uomini fossero dei menefreghisti, porchi, senza cuore. Quando ho conosciuto James, mi ha farro sperare che esistesse ancora qualcuno che può amarti davvero, anche se loro sono una piccola parte del tutto.
Sentii qualcuno che mi chiamava, ma non volevo girarmi  e continuavo a correre.
Quel qualcuno riuscì a raggiungermi e mi prese per un braccio , fermandomi fermare e voltare , ma non riesco a guardarlo in faccia.

- Annabeth, lasciami spiegare – cercai di divincolarmi dalla sua presa

- Annabeth, ti prego guardami  e lasciami spiegare – continuò lui

- per dire cosa James, mi hai credere che ti importava qualcosa di me, mi hai illuso, credevo che… -  no riesco a continuare per quanto sono arrabbiata, ma comunque cerco di continuare

- poi, appena me ne vado, te ne trovi già un’altra e io finisco direttamente nel posto delle cose di cui non ti importa niente, che se fossi un giocattolo, una cosa che appena si rompe deve essere rimpiazzata …Io sono stufa di essere trattata in questo modo, come un’ oggetto. Adesso togli quelle luride mani da mio braccio e dimenticati di me. Per sempre- dissi con tutta la rabbia che avevo in corpo, lui lasciò il braccio e io me ne andai.

Stavo ancora piangendo. Decisi di andare nell’unico posto che riusciva a tranquillizzarmi. La spiaggia.
Ci misi un po’ per arrivare , ma ci riuscii. Camminai lungo la spiaggia, amavo il rumore del mare, le onde che si scontravano contro la battigia, l’acqua che bagnava i miei piedi, mi rilassava molto.
Camminando, in lontananza, vidi degli scogli e mi misi a correre per arrivarci. Arrivata in cima mi sedetti, con le braccia mi avvicinai le gambe al petto e appoggiai la testa sulle ginocchia.
I colori del tramonto sono bellissimi, l’arancione che sfuma verso il giallo, tutto in contrasto con l’azzurro del mare.
Il sole che piano scendeva, rendeva lo spettacolo ancora più bello.
Rimasi in quella posizione ancora un po’. Ogni tanto sentivo qualche lacrima che scendeva, ma ormai non ci facevo più caso. Il solo era già tramontato, quindi decisi di alzarmi e tornare a casa.
Appena aprì la porta trovai Josh in piedi a braccia conserte.

-Dove sei stata? Con chi eri? Cosa avete fatto?- mi chiese serio

- Ero a fare una passeggiata e soprattutto ero da sola-

- ne sei completamente sicura, no perché da quello che ho letto non lo eri- dessi mostrandomi il mio cellulare. Mi prese il panico e misi a cercare nella borsa. Non ci posso credere che me lo sono dimenticata a casa!

- chi è James?- disse ancora rimanendo serio

- un amico - dissi cercando di essere il più convincente possibile

-  Davvero? Un amico che ti dice “ non è come credi”, “Ti prego rispondimi. Sei davvero importante per me” o ancora “ti amo, ti prego rispondimi” … io non credo proprio- ero paralizzata

- se mi volevi mollare perché non me lo hai semplicemente detto?- si avvicinò a me

- perché io non voglio lasciarti- dissi cercando di convincermi anche io di quello che stavo dicendo

-Vorrei tanto crederti, ma se continui a nascondermi le cose, io non ce la posso fare, mi dispiace-

- quindi questa è proprio la fine?- lui annuì

- almeno lascia che raccolga le mie cose e me ne vado- lui si spostò per lasciarmi passare e io andai in camera, riprendendomi il cellulare.

Andai nelle chiamate, composi il numero di Harry e cercai di ricacciare dentro le lacrime, pesi un bel respiro.

- Pronto?- rispose Louis al posto di mio fratello

- ciao Lou, sono Annabeth -

- Ciao- disse lui felice

- senti vi dispiace se vengo a stare da voi per un po’?- chiesi titubante

- Ma stai scherzando? Certo che puoi! – disse eccitato dall’idea – sono sicuro che i ragazzi saranno felici di vederti-

-Grazie Lou- dissi con un piccolo sorriso che si stava aprendo sulle mie labbra

- ci vediamo dopo- e riattaccò

Iniziai ad impacchettare le mie cose. In certi momenti mi accorgevo delle lacrime che scendevano, ma ero sicure che non stavo piangendo perché avevo appena rotto con Josh, ma per James, per uno stronzo. Non riuscivo ad non piangere per quello che era successo e la rabbia aumentava, molto-
Quando passavamo il tempo insieme mi faceva sentire speciale, che finalmente importassi a qualcuno, perché dopo che mio fratello aveva abbandonato me e la mamma, mi sentivo vuota, una nullità, persa visto che era la persona a cui tenevo di più. Ero delusa, triste,arrabbiata. Poi m i sono trasferita a Los Angeles e ho ricominciato da zero. Ho passato due anni facendo finta che il passato non esistesse. Poi è arrivato lui, che mi ha travolto la vita facendomi sentire di nuovo importante. Con lui ho passato le due settimane più belle della mia vita. Me ne sono andata per poco e quando torno lo trovo in quella situazione, ma quello che mi fa arrabbiare è quante volte lo avrà fatto, mentre io non c’ero?
Magari voi lettori penserete “Perché dici queste cose, non stavate manco insieme?” beh anche se non stavamo insieme mi ha illuso, mi ha fatto sentire importante dopo tanto tempo, mi ha fatto credere che ci fosse qualcosa dopo il bacio in aeroporto.

 
Finito di riempire gli scatoloni, comprai il biglietto per il prossimo aereo per Londra, ovvero tra mezz’ora,chiamai il camion per i traslochi e mi avviai verso l’aeroporto.
Sull’aereo stavo ancora rileggendo i messaggi che James mi stava mandando e io come risposta lo stavo mentalmente mandando a fanculo. Decisi di spegnere il telefono, appoggiai la testa al finestrino e mi addormentai.

 

Fui svegliata dall’atterraggio. Scesa dall’aereo andai a riprendere la mia roba, ma non la trovai, mi avvicinai a un dipendente dell’aeroporto e gli chiesi degli scatoloni che erano stati imbarcati sull’aereo proveniente da Los Angeles, lui controllò la lista e mi disse che tutto era stato scaricato e ritirato.
Poi vidi Louis arrivare

- Che succede?- chiese

- La mia roba è sparita- lui sorrise

- Non è scomparsa, lo fatta portare a casa-

- e avvertirmi così non mi sarebbe venuto un colpo ??-

- Scusa- mi disse facendo la faccia da cucciolo

- Non fa niente Lou – mi abbracciò e io ricambiai.

Uscimmo e salimmo in macchina. Durante il viaggio nessuno dei due parlò, io perché non ne avevo molta voglia, lui non lo so.
Arrivammo a destinazione e appena entrammo non volava una mosca, cosa strana in questa casa.

- Em … Lou dove sono tutti?-

-  sono le due del mattino qua, dove vuoi che siano- disse lui con fare ovvio, avevo tanto perso la cognizione del tempo che non mi sono accorta che era buio. Mi accompagnò in camera e sullo stipite della porta mi chiese, - Che ne dici di fare un bagno in piscina?-

- Vuoi fare il bagno alle due di notte?- dissi un perplessa

- Si perché? La piscina è riscaldata-

- Vada per il bagno notturno, però non sei sano-

- Mi stato sano in tutta la mia vita- mi misi a ridere e lui si unì e poi lo cacciai fuori dalla camera per cambiarmi.

 Aprii una delle scatole e ne tolsi fuori un bikini azzurro e un pareo dello stesso colore, andai in bagno e mi cambiai. Appena finito scesi giù, trovando Louis già in piscina,però non mi aveva ancora notato, allora ne approfittai . Entrai in acqua, mi avvicinai, gli abbassai il costume e velocemente mi allontanai. Quando risalii in superficie mi misi a ridere, Lou mi vide e lanciandomi un’occhiataccia, si rialzò il costume e cominciò a schizzarmi, iniziando a ridere come degli emeriti coglioni.
Continuammo così per un po’, poi decisi di andarmi a sedere su bordo, Lou mi raggiunse, posizionandosi davanti a me, i nostri occhi i incontrarono e rimasero incatenati. I suoi occhi erano azzurri, ma con la luce della luna si illuminavano e diventavano come il mare. Erano bellissimi e io perché non me ne sono mai accorta! Perché?!?!?
Rimasi e fissarlo per un po’fino a quando non mi accorsi che la distanza fra noi stava diminuendo.
Sentii le sue labbra premere dolcemente sulle mie. Un bacio dolce. Un bacio che diede inizio ad una serie di baci dolci e vogliosi. Alla fine di ogni bacio ne volevo ancora, volevo che quel momento durasse all’infinito.



  
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