Era una sera come tante, avevo appena finito il mio turno come cameriera al ristorante e stavo uscendo … ad un certo punto senti una goccia poggiarsi sul mio naso , poi ne arrivarono sempre di più , ritrovandomi subito dopo completamente bagnata. Pensai  che la cosa migliore sarebbe stata ripararsi sotto uno dei balconi di quei palazzi che con l’avventare della notte si fecero cupi.

Contro ogni mia più fervida speranza la pioggia non diminuiva , trovandomi sola iniziai a ripensare a quell’avvenimento che mi aveva cambiato la vita più di un anno e mezzo fa. Era una bellissima domenica mattina , la mia famiglia aveva deciso di fare una gita tutti insieme ma io non ne avevo proprio voglia , volevo solamente rimanere a casa circondata da tutto ciò che mi era familiare ascoltando i cinque ragazzi che mi hanno cambiato la vita a tutto volume; così loro partirono senza di me , fu una giornata stupenda tranne per il fatto che erano le otto di sera e non erano ancora tornati.

La preoccupazione cominciò a salire , cercai di chiamarli ma non ottenni nessuna risposta , finché dopo due ore il telefono squillò e la mia speranza si riaccese , pensai che forse l’auto si era rotta o che c’era stato un incidente che aveva causato il loro ritardo però le uniche parole che sentii fu ci dispiace molto informarla che …
 Il mondo mi crollò addosso , ero rimasta sola senza nessuno. Andai ad abitare da una zia di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza , Angela che abitava in Inghilterra da quando si era diplomata e che mi fece assumere al ristorante. La mia vita non credo che abbia più aspetti positivi , ma cerco di andare avanti immaginare è sempre possibile e costruire i nostri film mentale non può che far bene.

Fortunatamente la musica mi aiuta molto in questo senso , tutte le volte che ascolto i miei idoli immagino di essere sotto quel palco , di potergli rivolgere la parola o almeno di farmi notare. Nel frattempo la pioggia si trasformò in temporale e io non potevo muovermi da dov’ero.

Ad un certo punto vidi una macchina , qualcuna da dentro girò la testa verso di me che ero praticamente fradicia , stava rallentando e il finestrino si abbassava … non stavo capendo nulla e ad un certo punto un ragazzo s’affacciò.