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Autore: Stories_makeusdream    23/12/2013    3 recensioni
Salve a tutti i miei lettori. Questa storia parla di Sofia una ragazza triste , che non si piace, insicura, atelofobica, bassa e sola. È una storia in cui credo ( e spero) che molte ragazze ci si possano ispirare , perché molte ragazze della sua età sono come lei. Spero che la storia vi piaccia continuate a seguirmi. Grazie di tutto. E ricordatevi ognuno è bello a modo suo.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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" Ti è mai successo di guardarti intorno e pensare : ' Cosa ci faccio qui?' . Ti è mai successo di pensare di essere diversa e di non centrare niente lì. Di essere brutta ma brutta davvero. Di sentirti talmente brutta da volerti impiccare. 
Ti è mai successo di vedere un ragazzo carino e poi distogliere lo sguardo e pensare : ' Smettila idiota non ci starebbe mai con una come te non ci pensare neanche!' . Ti è mai successo di sentirti inutile, brutta ,bassa, diversa e non abbastanza. Non abbastanza : non abbastanza bella , non abbastanza alta, non abbastanza  come gli altri. Non abbastanza mai. Mai abbastanza per stare lì con gli altri ' normali'."




Capitolo 1 
Sono le 6:00 e inizia una nuova giornata schifosa .
 Non voglio andare al primo giorno di scuola in una nuova scuola in un nuovo anno ,che poi nuovo relativamente. Io prima stavo in un altra scuola ,andavo bene ma  mia madre mi ha cambiato perché non le veniva vicino. Tanto non cambierà niente ne là ne in questa scuola mi troverò bene con i miei compagni o meglio i miei compagni non si troveranno bene con me il problema sono sempre io.
Questa non è la storia di una ragazza carina e felice che ha tanti amici e tanti ragazzi dietro ,state tranquilli. Questa è la storia di una ragazza brutta ,single da sempre e con un solo migliore amico, o meglio il mio unico amico. 

Non so cosa mettermi ci penso e ci ripenso.
<< Mettiti bei vestiti che ti facciano sembrare carina. >> penso nella mia testa.
<< Ma perché tu sei carina? Non mi sembra. >> mi dice la mia vocina interiore.

Non prendetemi per pazza la mia vocina interiore diciamo che è una parte di me che non si sente bella e non crede di poterlo essere e purtroppo sminuisce sempre l'altra parte. Mi sento come invasa da questa vocina cattiva che dice << Non sei abbastanza non lo sarai mai smettila di illuderti  idiota! >>. 

Comunque sto decidendo vado da mia madre.

<< Cosa mi metto? >> chiedo.
<< Senti non lo so qualsiasi cosa , sono impegnata.  >> m risponde mentre si trucca.
<< Grazie della gentilezza -.-.  >> risposi.
<< Si semplicemente te stessa. >> mi disse seccata mentre si metteva la matita con cura.

Si te stessa. Si te stessa. Si te stessa. Si te stessa. Continuai a ripeterlo in testa.

<< Si ma quale? >> mi chiesi.
<< Una delle due. >> mi rispose la vocina.

Mi vestii come mi vestivo di solito. Andai a pettinarmi. Dopo mi truccai mi guardai allo specchio. Mi scese una lacrima. Seguita da molte altre dopo.

<< Hai intenzione di uscire così?! Sei pazza vuoi fare brutte figure già il primo giorno?! >> disse la vocina nella mia testa.
<< Non posso migliorarmi in nessun'altro modo non posso cambiarmi i connotati. >> pensai.

 Mi asciugai le lacrime mi pulii la faccia dal mascara colato mi ritruccai misi matita nera mascara fondotinta e correttore. Non pensate che io sia una di quelle snoob che pensano solo ai trucchi ai capelli. Io mi trucco solo perché non riesco a guardarmi non mi piaccio mi trovo orrenda e provo a coprire il mio viso. 
Esco , prendo l'autobus e arrivo a scuola. Mi dirigo verso il posto segreto dove ci incontriamo io e Andrea , il mio migliore amico, ma passando come al solito mi trovo dei ragazzi che fischiano mi giro.

<< Ehi tu perché non ti vai a fare una plastica?! >> disse uno di loro.
<< Altro che plastica deve proprio andare a rifarsi tutto il corpo. >> disse ridendo e scherzando un'altro.

 Mi rigirai senza dire niente cercai di sembrare indifferente ma dentro soffrivo. Trattenevo le lacrime per non fare altre figuracce. Continuai a sorridere come faccio sempre e come ho sempre fatto: muoio dentro e sorrido fuori. Dentro di me mi chiedo il motivo per cui ancora vivo e perché sono nata dato che sembro inutile per tutti mentre fuori mi mostro indifferente e sorridente. 
Arrivo al nostro posto anche se so che è lontano dalla mia nuova scuola ( era vicino alla mia ex scuola che mia madre mi ha costretto cambiare).  

<< Eii buongiorno Sofia. >> mi disse contento.
<< Buongiorno Andrea. >> risposi. 

Lui mi abbracciò. Io lo abbracciai ma lui non lo faceva spesso quindi rimasi scioccata. Non sapevo cosa dire lui lo capì e iniziò a parlare lui prima.

<< Allora sei pronta per il primo giorno di scuola?>> mi chiese.
<< Secondo te io sono mai stata pronta per il primo giorno di scuola? Sarà il solito strazio compagne che emarginano quella timida, che si veste in modo particolare, che non parla tanto  e che non scherza con i ragazzi , quella diversa... >> dissi con frustrazione quella che avevo sempre sapendo di andare a scuola.
<< Diversa... ? >> mi disse.
<< Diversa. >> risposi frustrata.
<< Senti devo andare a scuola ciaoo. >> disse intristito.
<< Ciaoo. >> risposi.

Mi era sembrato diverso dal solito non capivo cosa gli stesse succedendo in questo periodo...
Mi avviai verso la scuola. Grazie al cielo ebbi la fortuna di arrivare un pò più tardi e non trovare quei ragazzi davanti alla scuola. Sapevo già dov'era la mia classe e vidi i miei compagni che andavano in classe così li raggiunsi. Capii che era meglio non entrare per ultima. Tutti gli sguardi puntati tutti che pensano "   Ma che brutta , è una nostra compagna?! È strana.." O almeno così credo.
Mi sedetti in banco da sola ma poi arrivo un ragazzo e si mise seduto lì  dato che era l'ultimo posto rimasto. 

Dio , quanto era bello, era stupendo mai visto niente di meglio era castano con gli occhi azzurro-blu , alto. Iniziò a parlare con i ragazzi dell'altra fila. Si mise a ridere : che risata perfetta , sorrideva in un modo stupendo. Aveva una luce negli occhi che avrebbe illuminato il mondo interno. Beh per ora illuminava solo il mio cuore che oramai mi credevo fosse marcito nel mio petto. Poi quelle fossette meravigliose e quelle labbra carnose di un color rosa perfetto che attrarrebbero chiunque , ma non come attraggono me a baciarlo ora. Ero talmente presa a guardarlo che non sentivo niente. Poi lui mi tocco la spalla.
<< Hey sveglia sta arrivando la prof. >> disse con una voce dolcissima quasi sussurrando. Sembra che stesse veramente svegliando qualcuno, e con una delicatezza immensa.

Entro la prof.

<< Buongiorno ragazzi.m>> disse la prof.
<< Buongiorno. >> rispondemmo.
<< Sono la professoressa Carloni di matematica che come sapete bene è una materia molto importante dato che siamo in un liceo scientifico. Ora per esercitarci un pò vi metterete a coppia e inizierete a fare queste operazioni non preoccupatevi sono solo addizioni , sottrazioni , moltiplicazioni e divisioni. Solo per esercitarvi. >> disse

<< Rimarrai sola a farle stanne certa. >> disse nella mia testa la vocina. La mia tanto odiata vocina.
<< Lo so. >> pensai.

In quel momento ero immersa nei miei pensieri ma poi mi sentii toccare la spalla. Mi girai.

<< Piacere sono Christian. Ti va di metterti con me a fare le espressioni a coppia?>>

Rimasi un secondo scioccata cioè lui che vuole mettersi in coppia con una come me ?! Che caspita?!?! Beh meglio per mee accetto subito.

<< Si certo >> cercai di dirlo tranquillamente per non fare la figura da sfigata asociale.
<< Perfetto>> mi rispose sorridendo.

Dio quanto amavo il suo sorriso. Non c'era niente di meglio ne in cielo ne in terra.
Iniziammo a fare le espressioni. Erano facilissime e siccome finivo subito mi fermavo a guardarlo mentre ancora lui era lì a scrivere. Speravo che non se ne accorgesse. 
Dopo l'ora di matematica arrivò un altra professoressa. Le ore passarono lei parlava e parlava ma io ero già nel mio mondo. Il mio mondo per ora era incentrato su Christian. Sognavo come di immergermi nell'oceano profondo dei suoi occhi blu di navigare nel mare dei sentimenti affogati nei suoi occhi. Immaginavo di entrare nel suo cuore e non uscirne  più sperando che così pensasse sempre a me. Sognavo di mettere le mani nei suoi capelli castani , sognavo di scombinarglieli per ore come se avessimo tutto il tempo del mondo per stare insieme. Sognavo i suoi abbracci lunghi e intensi come quelli dati con amore , come quelli di chi quella persona non la vuol lasciare mai e mai la lascerà. Immaginavo il sapore dei suoi baci che desideravo tanto ma che forse ( anzi molto probabilmente) non avrei mai ricevuto. Continuavo a studiare di nascosto il suo volto e i suoi lineamenti. Immaginavo come sarebbe stato bello stare in banco con lui a parlare per ore fissandolo intensamente per poi ridere dolcemente. Ero nel mio mondo che stava prendendo il nome di Christian. 

<< Ei non mi hai ancora detto come ti chiami.>> disse sempre dolcemente sussurrando.
<< So-Sofia. Mi chiamo Sofia.>> dissi. Mi sentii un idiota si vedeva che ero in imbarazzo.
<< Piacere.>> disse sorridendo.

Mi mostrò ancora una volta il suo sorriso e illuminò ancora il mio cuore. Il mio mondo iniziò a sorridere perché lui sorrideva. 
Non sapevo cosa fare. Sorrisi timidamente anche io.
Lui iniziò a parlare e a farmi domande. Io rispondevo tranquillamente ma  mi chiedevo come potesse uno come lui voler parlare con me. Infondo non sarò mai al suo livello ma per  ora mi godo questa situazione. 


Spazio della scrittrice.
Salve a tutti i miei lettori. Innanzitutto mi scusa davvero per la lunga attesa davvero scusatemi tanto da ora in poi cercherò di metterli ogni una/due settimane è solo che non sapevo come mettere le immagini (sono da poco su efp capitemi) e così ho temporeggiato. Comunque ecco qui il mio primo capitolo spero vi piaccia. Forse è un pò triste ma la storia è una storia già triste come avrete capito dal titolo. Vi prego di recensire anche se non vi piace vorrei avere più pareri sia positivi che negativi. Beh spero che continuiate a seguirmi al prossimo capitolo ;). E buon Natale. 
  
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