Kiss me again, underneath the moon light (merry christmas, kiss my ass).
Dovrei saperlo che le apparenze
ingannano, che spesso chi
sembra carino e innocuo è più pericoloso di una
mina anti-uomo.
Avrei dovuto saperlo anche nel suo caso, ma ho preferito
mettere a tacere l’istinto, visto che a
ventitré anni senti che il mondo è tuo
Sono Taylor Jardine, la maggior parte della gente –
inclusi i miei compagni di band – mi chiamano Tay e faccio
parte dei We Are In The Crowd. Sono la loro frontman per la
precisione e la mia etichetta è la
Hopeless Record, esattamente come la sua ed è lì
che ci siamo incontrati.
Per la mia volta nella mia vita ho visto quei capelli
disordinati e quegli occhioni grandi ed espressivi e mi sembrava
piuttosto
innocuo Alex Gaskarth.
Un ragazzo carino, ma innocuo.
Uno che poteva diventare un ottimo amico e così è
stato,
durante il warped tour ci siamo divertiti moltissimi e siamo stati in
sintonia
come non mai, spesso salivo sul suo bus e inventavano insieme nuove
canzoni e
melodie.
Con lui mi sentivo a casa, mi stava prendendo benissimo,
la cotta era già arrivata. Forse arriva
all’istante quando qualcuno di bello
come lui riconosce e apprezza il tuo lavoro.
Quando ho saputo che era fidanzato è stato come ricevere
una doccia fredda, me l’ha detto Zac, forse voleva darmi
un’ultima possibilità
di fuga.
Forse mi stava offrendo l’ultima mano prima di bruciare
tutti i ponti, solo che io non sono stata capace di afferrarla e
salvarmi.
Ormai ero cottissima di Alex e in un paio di occasioni
c’era stata una strana atmosfera elettrica tra di noi, come
se qualcosa dovesse
succedere.
Non era mai successo nulla prima che sapessi di Lisa e
quando gliel’ho detto, lui mi ha detto che la loro storia non
stava andando
troppo bene
Balle, tutte balle!
Menzogne per portarsi a letto quella che era poco più di
una ragazzina, terribilmente innamorata e pronta a cadere nella sua
rete.
Questo mi dico guardandoli passeggiare dalle vetrine di
un locale, si tengono per mano, ridono e scherzano. Sono una coppia
affiatatissima, altro che storia che va male.
Sono stata proprio una stupida, gli ho offerto un po’ di
divertimento durante il warped tour e qualche spunto per le canzoni,
niente di
più.
Chissà cosa credevo di poter essere per lui…
Una ragazza? La ragazza?
Quella che magari presenti ai tuoi?
C’era già Lisa per quel ruolo, io ero solo
l’amante,
anche se suona strano detto da una di ventitré anni.
Bevo la mia cioccolata e penso che me ne dovrei andare da
qui, io abito a New York, non a Baltimora oppure potrei sparire per un
po’ a
Los Angeles.
Stordirmi di luci, vino, birra e feste fino a perdere me
stessa e il motivo per cui sento un nodo che stringe dolorosamente
all’altezza
del cuore.
Per prima cosa dovrei alzarmi da questa sedia e pagare il
conto, ma una forza invisibile mi tiene attaccata qui a osservare la
coppietta.
Destino maledetto!
Bevo un altro po’ di cioccolata, pensando che fa schifo
mischiata alle lacrime silenziose che mi scorrono sul viso.
“Cioccolata e lacrime non sono la cosa migliore da
mischiare, non lo sai?”
Io alzo gli occhi dalla tazza e mi ritrovo davanti Jack
Barakat.
“Da quando porti gli occhiali?”
“Da quando le lenti mi danno fastidio.”
“Sembri un hipster del cazzo.”
“E tu una che non passa il suo tempo a piangere lacrime
nelle tazzine di cioccolata.”
Io taccio e ritorno a guardare la coppia, ignorando
implicitamente Jack.
“Ehi, io sono qui e sinceramente non capisco
perché tu
preferisca passare il tuo tempo guardando quei due e piangendo,
piuttosto che
parlare con me.”
“Sei davvero lento come ti descrivono, Jack.”
“No, so correre abbastanza velocemente.”
“Non parlo della velocità fisica, ma di quella
mentale.”
Lui rimane un attimo in silenzio.
“Non sarà per quella cosa successa durante il
warped
tour? Pensavo fosse finita da un pezzo.”
“No, non è finita da un pezzo. Solo sei mesi fa,
quando
Lisa ha cominciato ad apparire in pubblico.”
“Sei mesi sono tanti.”
“Non se sei innamorato, ma tu non puoi capire.
Sei un tizio da una botta e via, finito con una ragazza
ricominci con un’altra e chi se ne frega.”
Lui sbuffa e con poca gentilezza mi fa alzare dalla
sedia.
“Adesso, io e te facciamo un giro, acida.”
“Non esco con gli hipster.”
Lui non mi dà retta, mi trascina alla cassa e paga la
cioccolata, nonostante tutte le mie colorite proteste, poi mi fa uscire
dal
locale.
“Grazie per aver mostrato interesse alla mia
opinione!”
Gli dico sarcastica, una volta fuori.
“Prego e adesso salta in macchina.”
Per tutta risposta mi incammino verso la mia parcheggiata
di fronte, costringendolo a raggiungermi.
“Dai, Tay! Non
vuoi venire con me?”
Fa una faccia da cucciolo che mi ricorda terribilmente
quella di Alex, si assomigliano molto per certi versi. Nelle vecchie
foto si fa
fatica a distinguerli uno dall’altro.
Come faccio a resistere?
“Ti odio, Jack Barakat!”
Mormoro seguendolo verso la sua macchina.
“Alla fine della serata mi amerai, te lo giuro.”
“Sì, come no.”
Rispondo svogliata entrando in macchina.
“Dove mi porti?”
“Sorpresa.”
Io sbuffo.
“Preferivo continuare ad affogare i miei dolori nella
cioccolata.”
“Alex ha scelto Lisa, prime te ne farai una ragione
meglio sarà.”
“Sensibile come un panzer. Hai origini tedesche oltre che
libanesi?”
“No, ho un pochino di buonsenso più di
te.”
“Disse quello che si travestì da regina, poco
fa.”
“Ma non ce la fai a tenere a freno quella bocca?”
“No.”
“Forse è per questo che Alex ti ha
mollata.”
La sua risposta arriva come una coltellata, questa volta
non rispondo più,mi chiudo in un mutismo assoluto, ignorando
totalmente Jack e
i suoi patetici tentativi di scusarsi.
Io forse parlo troppo, ma lui dovrebbe usare meglio il
suo cervellino!
Arriviamo a un parcheggio e ci fermiamo: è un bowling.
Sono secoli che non gioco a bowling forse potrà essere
divertente!
Scendo dalla macchina di Jack, calpestando la neve caduta
la notte scorsa e notando per la prima volta che ci sono luminarie.
Natale è un arrivo e io – fanatica del Natale
– manco me
ne ero accorta, questo dà la misura dei danni che ha fatto
il signor Gaskarth
nel mio cuore.
“Vuoi muoverti o no?”
Mi chiede Jack, rinunciando ai tentativi di scusarsi e
all’educazione.
“Se me lo chiedi in modo così dolce i miei piedi
non
possono fare a meno di muoversi.”
“Ma perché sei sempre così complicata?
Ogni passo che faccio con te è …”
Non vede una lastra di ghiaccio e si ritrova con il culo
per terra, con cautela si alza e se lo massaggia.
“Sbagliata.”
Io scuoto la testa e gli offro il mio braccio, con questo
dovremmo arrivare all’entrata del bowling senza ammazzarci.
Arrivati lì,
chiediamo se c’è una pista libera e
ci danno le scarpe, ci cambiamo e
siamo finalmente pronti. Non credo avrò particolari
difficoltà oggi, tutti i
birilli per me saranno la teste di Alex e Lisa.
“Ti concedo il primo tiro, Jack.”
“Pf, hai commesso un errore, Taylor.”
Io sogghigno.
“Uhn, vedremo.”
Lui esegue il primo tiro abbattendo tutti i birilli meno
uno.
“Non male, Jack!”
Adesso è il mio turno e lancio la palla con ferocia,
tutti i birilli cadono e le teste di Alex e Lisa si spaccano che
è un piacere.
“Hai capito la piccoletta!
Adesso tocca a me, ti faccio vedere chi è Jack Bassam
Barakat!”
Tira un’altra volta la palla e ancora una volta non
riesce ad abbatterli tutti, cosa che io faccio praticamente sempre.
Alla fine decide di rinunciare.
“Cosa ne dici se ci prendiamo un milk-shake?
Me le hai suonate abbastanza per oggi.”
“Ci sto.”
Togliamo le scarpe, paghiamo tutto al tipo e ci dirigiamo
verso il bar del bowling, io ordino un milk-shake al cocco, lui uno
alla
fragola.
“Non sapevo fossi così brava a bowling.”
“Di solito non lo sono, è che ho immaginato che i
birilli
fossero le teste di Alex e Lisa, dovevi vedere che scontri e che
perdite di
sangue.”
"Sei terribile!"
“L'inferno
non ha una collera paragonabile a
quella di una donna tradita”
Rispondo io bevendo tranquilla bevendo il mio milk-shake.
“Eri innamorata di Lex, quindi.”
“Sì, molto innamorata, pensavo che per me avrebbe
lasciato
Lisa. Diceva che con me si trovava bene, che ci capivamo al volo come
fate voi
due, ma all’ultimo non ce l’ha fatta.
Dice che si è accorto di amare ancora Lisa.
Prima ero piccola e innocente, ora so che gli uomini
possono dirti bugie terribili quando vogliono portarti a
letto.”
Dico amareggiata.
“Lisa ha più corna di un alce se ti può
consolare:”
“Non molto, perché avrei voluto essere io la sua
ragazza. Quella che si sveglia
accanto a lui e lo fa sorridere, con cui gli piace uscire e farsi usare
come
facchino senza protestare, quella con cui guardare film mielosi e
commentarli
acidamente, quella che fa il tifo per lui quando gioca a football e
viene
premiato, quella da presentare ai genitori.
Io non sono niente di tutto questo, ero solo uno sfogo.
Lisa è questo, non io.”
Rispondo amara, stringendo più forte il bicchiere.
“Ti passerà prima o poi.”
Io scuoto la testa, i ragazzi non capiranno mai che ci
sono cose che non passano mai, che rimangono lì come macigni
e ogni fottuto
giorno che passa tu devi farci i conti.
“Ho capito, ho detto ancora una volta la cosa sbagliata.
Taylor, Alex ha scelto Lisa non ti resta che fartene una
ragione.”
Io gli passo il mio cellulare senza dire niente, ci sono
messaggi di Alex molto recenti e che non piacerebbero alla signorina
Ruocco.
“Ah.”
“Hai giustificazioni per questo?”
“No, non credo di averne visto che con Lisa è un
periodo
rose e fiori.”
“È solo un bastardo con una faccia da
cucciolo.”
“È solo confuso, fare casino fa parte di lui. Non
lo
giustifico, ti faccio solo presente come è fatto, sono il
suo migliore amico.”
Io mi alzo.
“Visto che stasera hai deciso di farmi compagnia, andiamo
a fare un giro in macchina.
Lui annuisce, insiste per pagarmi il milk-shake e ce la
fa, poi saliamo entrambi sulla sua macchina, ormai siamo nel centro
della città
pieno di fighetti e modelle.
La tentazione di abbassare il finestrino e urlare
stronzate è fortissima, così lo faccio.
“Ehi, copriti un po’ di più o ti si
gelerà là sotto!”
Urlo a una ragazza poco vestita.
“A che palo batti?”
A un’altra.
“Ehi, baciami il culo!”
A un fighetto.
“Tu non dici nulla, Jack?”
“Devo guidare, altrimenti ci schianteremo contro una
delle palme del viale e poi ci toccherà scappare da una
folla infuriata.”
“Non faranno molto, hanno tutte paura di rovinarsi le
loro preziose unghie.”
Lui ride.
“Alex è stato proprio un coglione a lasciarti
scappare,
sei cento volte migliore di Lisa Ruocco.
Lei non ha legato molto con gli altri e nemmeno con
Cassadee, che va d’accordo praticamente con tutti.”
Io non dico nulla, anche a me la scelta di Alex sembra
irrimediabilmente sbagliata, ma ormai non posso farci più
nulla.
Alla fine ci fermiamo in un locale dove fanno musica
live, questa sera si esibisce una cover band dei blink,
l’ideale per farsi
quattro salti.
Parcheggiamo ed entriamo, stanno suonando “Online
song” e
io trascino Jack nel pogo, non posso perdermela. Saltiamo e ci
spingiamo come
matti in mezzo a una marea di corpi che fa lo stesso, qualcuno
addirittura mi
solleva e mi fa fare surf crowding.
Fighissimo!
Erano anni che non lo facevo.
Quando mi lasciano per terra ho un sorriso che mi va da
un orecchio all’altro, mi sbrigo a raggiungere Jack e succede mentre stanno
suonando “I miss
you”. Io sono sudata e accaldata, lui mi guarda con uno
sguardo strano, come se
per un lungo tempo si fosse trattenuto dal fare qualcosa e ora stesse
trovando
il coraggio di farlo.
Con dolcezza mi stringe i fianchi e poi si abbassa alla
mia altezza e mi bacia. La cosa incredibile è che io
ricambio e mi dimentico
totalmente chi sono e dove sono e che canzone stanno suonando.
Quando ci stacchiamo non stanno più suonando “I
miss
you”, ma “What’s my age again?”.
Io potrei allontanarmi e scappare, ma non ci penso
nemmeno, rimango con lui saltellando con lui a ritmo della canzone.
Finito il concerto ci baciamo ancora e questa volta vedo
Lisa e Alex davanti a me, con poca gentilezza alzo il mio dito medio
verso di
lui, che prende la fidanzata e se ne va sbattendo la porta.
Quando Jack se ne accorge è troppo tardi, si sente solo
l’eco del campanellino appeso vicino all’uscita.
“Cosa è successo?”
“Alex e Lisa hanno appena visto che ci baciavamo.”
Rispondo radiosa, lui si rabbuia.
“Beh, hai ottenuto la tua vendetta, sono felice per
te.”
Peccato che il tono di voce dica esattamente il contrario, cosa ho
fatto/detto
di sbagliato?
“Jack, tutto bene?”
“Sì, va tutto benissimo. Dove vuoi andare
ora?”
Il tono è falsissimo, ho fatto qualcosa che l’ha
offeso o
ferito.
“Mi piacerebbe andare alla spiaggia.”
Rispondo con un filo di voce.
“Va bene.”
Usciamo dal locale e lui non dice più nulla, nemmeno
quando arriviamo alla spiaggia a parcheggiamo la macchina. Entriamo da
uno dei
cancellini e ci sediamo su due sdraio che sono rimaste riparate dalla
neve
grazie a un ombrellone provvidenzialmente rimasto aperto.
“Ho detto qualcosa di sbagliato?”
“No, in fondo è normale vendicarsi di chi ha fatto
male e non
accorgersi delle conseguenze
del proprio gesto.”
Mi risponde mentre guarda le stelle.
Io rimango in silenzio, meditando sulla sua frase e
cercando di trovare un senso, qualcosa che me la renda più
chiara, ma non trovo
nulla.
La sua frase rimane un enigma.
“Cosa vuoi dire? Non capisco.”
“Che spesso quando si fa “chiodo scaccia
chiodo”non si sa
o non ci si rende che anche il chiodo ha dei sentimenti.”
Rimango un attimo in silenzio.
“Ami Alex?”
Lui scuote la testa depresso.
“E poi sono io quello lento. Non amo Alex.”
Io sgrano gli occhi.
“Tu eri innamorato di me.”
“Correggi i tempi, come hai detto tu l’amore non
sparisce
da un giorno all’altro.”
Io rimango senza parole, non mi ero mai accorta di nulla,
l’avevo sempre considerato sempre e solo un amico,
perché la cotta per Alex mi
impediva di vedere al di là del mio naso.
Solo adesso lo vedo per la prima volta.
È un ragazzo carino, un po’ stupido, ma anche
comprensivo, gentile e protettivo.
“Puoi smetterla di guardarmi così?
È imbarazzante e io mi sento ridicolo ad averti detto
tutto.”
“Non sei ridicolo!”
“Tu ami ancora Alex.”
Per tutta risposta mi alzo dalla mia sdraio e mi siedo a
cavalcioni su di lui, baciandolo con passione, quando si stacca mi
guarda
dritto negli occhi come se mi stesse perforando anche l’anima.
“Sono diventato il chiodo scaccia chiodo?”
Io scuoto la testa.
“Hai presente quando vedi una pagliuzza e concentri tutta
la tua attenzione su di essa e non vedi che hai una trave
nell’occhio?
Per me è stato lo stesso, ero ossessionata da Alex e non
mi sono mai accorta che anche tu per me sei speciale, forse
più di lui perché
sei tu ad aver asciugato le lacrime e ad avermi detto che sarebbe
andato tutto
bene e che non c’era niente da temere, visto che
c’eri tu a proteggermi.
Forse non sei tu il tardo tra noi due.”
“Forse no, ma sei sicura di volere davvero me per quello
che sono, non per far incazzare Alex?”
“Sì, sono sicura. Forse Alex credeva di avermi
messa
fuoricombattimento e che bastava di nuovo fare il carino con me per
riottenermi, ma le cose non funzionano così: le persone si
rifanno una vita e
vanno avanti.”
Arrossisco.
“Vuoi essere con me nelle mia nuova vita o pensi che sia
solo una ragazzina stupida che cerca di avere quello di più
simile esistente a
quello che ha perso?”
Lui rimane un attimo in silenzio.
“Sono sempre stato uno da botta e via e devo ammettere
che una storia seria mi spaventa molto, ma con te
c’è chimica e attrazione e
andiamo d’accordo.
Cosa ne dici?
A venticinque anni è arrivato il momento di mettere la
testa a posto!”
Detto questo mi attira a sé e mi bacia con passione,
bacia meglio di Alex, è più sincero.
“Penso che sia un’idea meravigliosa e credo che ti
darò
una mano.”
“Uhm, bisogna aiutare i casi persi, vero?”
Mi bacia di nuovo.
“Assolutamente.”
“Taylor Jardine, vuoi essere la mia ragazza?”
“Assolutamente sì!”
Rispondo io, accoccolata sul suo petto, mi piace il ritmo
del suo cuore.
“Pensa alla faccia di Alex quando ci
vedrà.”
“Può andarsene a fanculo, lui ha giocato male le
sue
carte, qualcuno no.
But you left me empty handed,
Yeah,
you left me feeling
Play-ay-ayed
Now
I hope you're happy with yourself,
'cause
I'm not laughing
Don't
you think it's kind of crappy
What
you did this holiday?
When
I gave you my heart,
You
ripped it apart
Like
wrapping paper trash
So
I wrote you a song,
Hope
that you sing along
And
it goes,
"merry Christmas, kiss my ass!"
Finiamo
per cantare
insieme.
Sì, puoi baciarmi il culo,
Alex Gaskarth. Tu puoi tenerti Lisa, io ho qualcosa di nuovo e
inaspettato e
non ho voglia di lasciarlo andare.
Buon Natale, Tay!