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Autore: Mayara_23    24/12/2013    3 recensioni
Lucia avrà una nuova sorpresa nella sua vita. La banda del lupo agisce ancora e ho cambiato un po' la terza stagione. Leggetela
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio di ritorno in macchina fu silenzioso sia per la Banda che per i Carabinieri. Nessuno aveva il coraggio di dire una parola.
Clara, durante il viaggio, piangeva silenziosamente e Bart non la guardava. Era troppo distrutto da quello che aveva sentito. Gli rimbombavano le parole di Clara a Gerry “tu sai cosa abbiamo passato insieme, cosa che con lui non ho mai fatto!” . Lucia era troppo sconvolta per guidare,guardare la figlia e parlare. Sua figlia con il suo peggior nemico, sembrava surreale.
Nella macchina della Banda, Mario guidava, Gerry era al suo fianco e gli altri nei sedili posteriori. Mario fissava  la strada. Non aveva il coraggio di guardare il fratello. Si sentiva tradito da lui come se avesse dato una mano ai RIS. Aveva deciso di fare una bella ramanzina al fratello quando sarebbero arrivati al covo.
 
I carabinieri e Clara arrivarono al RIS, appena varcata la soglia del reparto, Bianca la andò ad abbracciare incapace di trattenere l’eufonia davanti ai suoi superiori.
“Oh Clara! Meno male che sei ancora viva! Eravamo così in pensiero per te!” Clara sorrise a Bianca. Lucia interruppe il momento tra Bianca e Clara e si rivolse alla figlia.
“Vieni nel mio ufficio che dobbiamo parlare” Il capitano si diresse verso il suo ufficio con a seguito Clara. Bianca si girò sconvolta verso i colleghi e chiese “cosa è successo?” Ghirelli le poggiò una mano sulla spalla e le bisbigliò “Te lo spiego dopo”.
Lucia e Clara entrarono nell’ufficio principale e Lucia appoggiò le mani sulla scrivania cercando di contenersi poi iniziò a parlare.
“Come hai potuto” disse solamente
“Potuto cosa?”
“Innamorarti di un assassino!!!!” Lucia urlò sbattendo forte le mani sul tavolo.
“Non l’ho fatto volontariamente!!Ma è successo! Mi vuoi uccidere per  questo?” urlò Clara
“Non dire cavolate! Fatto sta che tu sei innamorata di un assassino e per di più uno stupratore!”
“Tu non l’hai capito ma io LO AMO!!Tu questa cosa non l’hai mai capita e mai la capirai!” Clara urlò tutta la sua rabbia contro la madre e uscì dall’ufficio in lacrime sbattendo la porta violentemente.
Percorse il corridoio pensando che nessuno l’avrebbe mai capita tranne l’uomo che amava. Andò nella stanza del caffè e li si mise a piangere disperatamente sfogandosi da tutto quello che era successo quel giorno.
Nello stesso momento la Banda era arrivata nel Covo e quest’ultima  lasciò soli Mario e Gerry.
“Oh Mario, mica l’ho fatta apposta ad innamorarmi di Clara” cercò di giustificarsi Gerry
“Lo so ma mi sento tradito da te” disse Mario fissando dalla finestra
“Adesso cosa dovrei fare?”
“Non lo so, qualcosa che ti aiuti a riconquistare la mia fiducia”
“Mario, so cosa intendi!Io non voglio più uccidere!Ho troppe persone sulla coscienza” Mario si girò e fissò negli occhi il fratello.
“Gerry che ti succede? Non riconosco più mio fratello!Non sei più tigre da quando hai lasciato al prigione!”
“Non lo so nemmeno io. Cambiare sempre posto per scappare dai carabinieri è stancante e demotivante almeno per me. Sarò sempre un tuo complice ma non ucciderò più se tu sei d’accordo”
“Io voglio solo mio fratello di fianco a me”
“Abbiamo iniziato questa storia insieme e la finiremo insieme” si mise una mano sulla spalla e si abbracciarono. Gerry per il fratello avrebbe fatto qualunque cosa e lo stesso valeva  per Mario.
“Mario io vado a fare un giro”
“Va bene” Mario se ne andò e Gerry prese il telefono per inviare un messaggio a Clara
Clara era seduta sulla poltrona della sala caffè quando sentì suonare il telefono. Le era arrivato un messaggio da Gerry con scritto “Piccola mia” alla vista di quel messaggio, Clara non potè non sorridere.
“Amore mio sto malissimo” rispose Clara al messaggio di Gerry
“Cosa succede?”
“Mia madre mi ha detto che dovrei lasciarti perché sei un assassino”
“Io a te non farei mai alcun male, lo farei agli altri se ti fanno del male”
“Mi manchi”
“Ti vengo a prendere?”
“Troviamoci  fra mezz’ora nel primo luogo che mi hai proposto”
“Ok, vengo in moto. A dopo”
Clara si asciugò le lacrime, mise in tasca il telefono e si diresse verso l’uscita ma si incrociò con Orlando.
“Clara ma dove stai andando?” chiese il “patrigno”.
“Dopo la discussione con la mamma vado a fare una passeggiata. Non aspettatemi per cena.” Disse Clara scappando velocemente verso l’uscita.
Prese un taxi e si diresse verso il luogo dell’incontro.
Passarono circa cinque minuti quando si sentì il rumore di una moto avvicinarsi a lei sempre di più. Clara sorrise. La moto si fermò e l’uomo alla guida si tolse il casco: era Gerry.
Si abbracciarono e baciarono. Era andati contro tutti per rincontrarsi e per stare di nuovo insieme LIBERI.
 
 
 
 
  
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