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Autore: gatta12    24/12/2013    2 recensioni
"...Sono una Malfoy, non sono stupida"
Buon Natale a tutti!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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NATALE – MAMMA,  PAPA’ ARRIVA CON LA NEVE!

 

La neve ricopriva  soffice l’enorme villa.
Una bambina di dieci anni e un bambino di otto erano alla finestra del grande salone.
“Quando torna papà?”
“Uffa…”
“Bambini, allontanatevi dalla finestra”
“Mamma quando torna papà?” chiese il più piccolo.
La donna guardò fuori dalla finestra e sospirò.
“Non lo so Scorpius, andiamo a dormire adesso su”
Portò il bambino in camera, ed al ritorno vide sua figlia intenta a sfogliare un album di foto.
“Elisabeth, che stai facendo?”
“La mia tesi è esatta”
“Che tesi?” chiese la madre.
La donna si sedette accanto alla figlia.
“Guarda mamma. Quando papà ti ha chiesto di stare insieme a lui sulla torre Eiffel a Parigi” la ragazzina sfogliò le pagine. “Quando ti ha chiesto di sposarlo, il matrimonio, quando sono nata io, quando è nato Scorpius e quando è partito un anno fa”
“Tesoro…”
“Lasciami finire mamma. Ogni volta NEVICAVA! Significa che anche quando tornerà nevicherà, dobbiamo solo sperare che quest’anno nevichi. Sono una Malfoy, non sono stupida”
“In realtà” la donna si sentì punta sul vivo “l’intelligenza l’hai presa da me!”
“Sul serio? Papà dice sempre che ho preso l’intelligenza dai Malfoy!”
“Su questo avrei da ridire…” sorrise scuotendo la testa. A Draco gliel’avrebbe fatta pagare.
“Mamma, intanto che aspettiamo che papà torni dalla missione Auror” disse la bambina alzandosi, e rimettendo il libro apposto. “Mi racconti un po’ della vita prima che vi fidanzaste?”
La donna sorrise, mentre la figlia le si sedette in grembo.
Guardò verso l’albero di Natale, decorato con i colori verde e rosso e iniziò a raccontare:
“Tuo padre e io non siamo mai stati in buoni rapporti. A scuola mi insultava e mi disprezzava, e io col tempo avevo imparato a fare altrettanto. Quando, dopo la Guerra, decise di diventare un Auror, spiazzò tutti. Vedi, la Guerra cambia tutti, anche le persone più complicate. Tuo padre era cambiato. Da arrogante, presuntuoso e cattivo diventò tutt’altra persona. Al corso Auror aiutava tutti, perfino me. Anzi, aveva un occhio di riguardo per me. Mi aveva insultata per anni, e adesso quello era il suo modo di scusarsi. Ciò mi scaldò il cuore e piano piano mi accorsi di essermi innamorata di lui. Eravamo diventati molto amici, tanto che, quando finimmo il corso Auror a pieni voti, mi invitò in una vacanza a Parigi. Accettai subito, nonostante le polemiche dei miei amici. Il resto lo sai. Si dichiarò e ci mettemmo insieme sulla torre Eiffel. Fino ad arrivare ad oggi”
La donna finì il suo racconto, ma non staccò gli occhi dall’albero.
“Papà è come la neve” sussurrò la figlia e la donna parve ridestarsi dallo stato di trans.
“Che intendi, El?”
La bambina guardò la mamma.
“…E’ come in un giorno di neve
 quando sei lì, alla finestra, e cominci ad osservare lo scenario che hai dinnanzi ai tuoi occhi:
 tutto diventa rallentato, leggero, pulito, fermo, immacolato.
 Avverti quanto sia caldo il tuo respiro
 Senti chiaramente il battito del tuo cuore
 Nessun rumore.
 I tuoi occhi seguono il movimento di un fiocco più grande degli altri.
 Ti domandi come sia stato quel volo,
 rifletti sulla sua piccola, fredda, intensa, vita.
 Senti l’importanza di un forte abbraccio.
 Noti la concentrazione di tutti i colori in uno:
 Il Bianco.
 E’ come in un giorno di neve
 che il mondo sembra fermarsi, fermarsi per consentirti di viaggiare,
 in un luogo che ultimamente frequenti sempre meno:
 la tua anima…
Questo è papà”
La donna la guardò commossa.
La bambina imbarazzata guardò fuori dalla finestra.
Accadde tutto in un attimo.
La bimba strabuzzò gli occhi e urlò.
Al piano di sopra, il fratello minore si svegliò e corse di sotto.
La sorella intanto era sfuggita all’abbraccio della madre e in pigiama e a piedi scalzi aprì la porta di casa e uscì.
Nevicava.
“Papà, PAPA’!!!!” la bimba corse tra la neve del giardino.
In lontananza vide una figura.
“Beth?”
Solo il suo papà la chiamava così.
“Papà… Papà!!!” si buttò addosso al padre, che per poco non cadde a terra.
“Beth, fai piano piccolina!” rise Draco. Presto la bambina venne raggiunta dal fratello.
“Draco!”
Draco Malfoy erano mesi che sognava quella voce.
La donna si avvicinò piano e, quando fu sicura che era proprio lui, lo abbracciò e baciò.
Il bambino fece una faccia schifata, mentre la bambina sorrise.
“Buon Natale Draco!” sussurrò la donna.
“Buon Natale Hermione!”
Rientrarono in casa e passarono un bellissimo Natale felice e con amore.
Finalmente, direi.


 

  
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