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Autore: Fee17    18/05/2008    3 recensioni
Ginevra ha sempre temuto il giudizio degli altri, per questo indossa una maschera che non le appartiene. Ma dopo un incontro molto speciale, riuscirà a toglierla. Un incontro che per lei rappresenterà una vera rinascita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Tokio Hotel non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro ed è tutto frutto della mia fantasia.

Ecco puntuale il nuovo capitolo, i ringraziamenti li troverete in fondo!

 

La mattina dopo non mi stupii di non essere scocciata come ero solita essere prima di andare a scuola. Avrei rivisto il mio angelo!

La luce che emanavano i miei occhi doveva essere così grande che anche mamma se ne accorse. Sorseggiavo il caffè e sorridevo contemporaneamente.

“Devi esserti proprio divertita ieri sera eh?”  chiese mamma.

“Si abbastanza…” non aggiunsi altro. Non potevo parlarle di Bill.  Non avrebbe approvato, non avrebbe capito. Neanch’io capivo come era potuto accadere. Soprattutto in così poco tempo e così intensamente. Non avevo mai provato niente di simile. Forse nemmeno per Federico… Il pensiero di quel nome fece tornare un po’ di tristezza, ma per poco. Tra poco avrei visto il mio angelo e solo di quello mi importava.

In classe riconsegnai l’abito che Brigy mi aveva prestato. Aveva ancora il profumo di zucchero a velo e vaniglia addosso. Vi affondai il naso come ad assaporarlo di nuovo e lo detti alla proprietaria che felice di vedermi così allegra mi accarezzò la guancia.

Le avevo descritto ogni piccolo particolare della serata e lei mi guardava sognante come una bambina che ascolta la madre raccontare una favola.

In ogni favola esiste una strega e lei, puntuale, fece il suo ingresso in aula interrompendo il mio discorso. Le avevano raccontato di aver visto me e Bill allontanarci insieme mano nella mano. Linda non mi disse nulla, ma quello sguardo pieno di odio fu più eloquente di mille parole. Non mi avrebbe mai più rivolto la parola. Ieri sera presi la mia rivincita e a lei non restava che rimanere ancorata al suo orgoglio. Le galline erano incredule, come poteva la loro beniamina aver perso così malamente la sua partita?

Forse dovevano rendersi conto che non tutti apprezzavano l’ostentare apparenza così esageratamente. Non tutti erano così superficiali. Per lo meno non chi non faceva parte delle loro stupida “massa”. La dentro Linda era una regina, ma una regina che non avrebbe mai regnato al di fuori del suo territorio così vergognosamente limitato.

Il mio cantante arrivò ancora una volta accompagnato dal coro delle proprie fan ma io riuscii a vederlo solo all’uscita di scuola.

Mi ero già incamminata verso casa quando sentii la sua voce chiamarmi da una macchina. Mi voltai e il suo viso sbucò fuori da un finestrino oscurato.

“Salta su!” mi disse aprendomi lo sportello.

Salii in quella vettura enorme con i sedili di pelle e mi sedetti accanto a Bill, alle spalle del suo autista. Mi guardò e mi baciò dolcemente le labbra.

“Scommetto che non hai fatto altro che pensarmi stamani.. lo so, faccio sempre questo effetto!” disse strafottente e sfiorandosi una ciocca di capelli sparata in aria.

“Ma smettila, ho altro da fare nella vita che pensare a te…” sorrisi.

“Di sicuro non hai da truccarti…”.Disse ironicamente.

In effetti non lo facevo mai se non in occasioni speciali come ieri sera, ma il fatto che me lo facesse notare mi irritava tantissimo.

“E tu invece, non hai altro da fare che punzecchiare me?” sbuffai.

Lui mi girò il viso mi tolse gli occhiali e sciolse i miei capelli. Poi con sguardo di approvazione, posò di nuovo le sue labbra sulle mie. Adoravo sentirle su di me e quel profumo per me era come una droga ormai.

 “Allora signorina, siamo arrivati a destinazione” mi disse indicandomi la porta di casa. Ero salita su quell’ auto senza nemmeno chiedermi dove mi stava conducendo. Con lui perdevo il controllo di ogni cosa.

“Grazie del passaggio…” gli dissi. In realtà volevo parlare ancora con lui, volevo sapere se l’avrei visto il pomeriggio, la sera, volevo che mi chiedesse il numero di telefono. Ma non proferii parola. Mi salutò con un  gesto della mano e si allontanò dentro quella macchina.

Ero spiazzata, ero estasiata per il fatto che mi avesse accompagnata a casa, ma allo stesso tempo il fatto di non rivederlo tutto il giorno e di non avere il suo numero mi rattristava.

 Avanti Gin non state insieme, vi siete baciati una sera e oggi ti ha riaccompagnata a casa, non ti basta?

Non ero mai stata una persona attenta alle piccole cose, alle uscite, al numero di telefono ecc… In una storia solitamente riuscivo a vivere alla giornata, ma stavolta era diverso, non mi bastava… Non ero mai sazia di lui. Maledii il fatto di non avere il tandem quel giorno.

Stetti tutto il giorno in camera mia a studiare e a fare zapping. Su mtv quel giorno vidi un suo video e per la prima mi soffermai a guardarlo. Com’ era bello con quella giacca nera di pelle lunga fino ai piedi. La sua voce si diffondeva in tutta la mia stanza e io la ascoltavo in silenzio.

Non lo vidi mai quel giorno e così neanche quello dopo. Seppi che era a scuola solo per le urla delle fan, ma i nostri orari erano diversi. Confidai a Brigitte di aver paura che per lui fosse stato solo un semplice bacio e niente di più. In fondo come poteva essere il contrario? Tra meno di un mese sarebbe tornato in Germania e avrebbe ripreso a girare il mondo con la sua band dimenticandosi di me a poco a poco. Ero io a non dovermi aspettarmi altro. Brigitte però era convinta del contrario. Pensava che tra noi fosse nato qualcosa di reciproco e di molto forte destinato a durare a lungo. Non so se lo dicesse per consolarmi o perché lo pensasse sul serio, so solo che in quel momento avevo bisogno di sentirmelo dire per continuare a sognare ancora un po’.

Il pomeriggio ero di nuovo in camera mia, quando mamma mi chiamò.

“Che c’è?” le dissi

“Non lo so, ho sentito suonare il campanello, ho aperto la porta ma ho trovato solo questa” mi porse una rosa blu con un biglietto.

Lo aprii e al suo interno c’era questa scritta: “ SCHLICHTE ABER SELTENE” ( semplice ma rara).

Commossa chiusi il biglietto e lo strinsi a me.

 “ Qui gatta ci cova cara mia e voglio sapere che aspetti a rendermi partecipe” commentò mamma.

“Ma no dai, niente di che…”

 Lei non doveva sapere di lui. La sua disapprovazione mi avrebbe condizionata e non volevo permettere che accadesse. Quando vedeva Bill alla tv lo disprezzava come in passato facevo anch’io. Ma i suoi insulti erano sinceri. Non sopportava il suo essere sopra le righe. Era troppo vedere un ragazzo truccato con piercing sul sopracciglio, con un tatuaggio che ricopriva tutto l’avanbraccio e che si muoveva come una donna. Troppo anticonformista per lei. Anche per me era così all’inizio, ma poi mi sono accorta che giudicandolo solo per l’apparenza mi rendeva una persona superficiale e non faceva altro che accomunarmi alla “massa” che odiavo.

 Corsi in camera e misi la rosa in un vaso sul mio comodino.

Ovviamente aggiornai Brigy che estasiata mi disse che ancora una volta la sua teoria sul fatto che fosse nato un qualcosa di reciproco era fondata.

Finalmente arrivò il giorno del tandem e come al solito ci incontrammo sulla nostra panchina. Oggi era la giornata in cui dovevamo parlare italiano. Era migliorato ma non ancora abbastanza da sostenere lunghe conversazioni, per cui ci aiutavamo con il tedesco.

“Grazie per la rosa” gli dissi arrossendo.

“Quale rosa?” mi interrogò lui.

Non è possibile, non poteva essere… il biglietto era scritto in tedesco, doveva averlo per forza scritto lui. Poi mi è venuto in mente che tutti in classe mia studiano tedesco. Poteva essere stato uno scherzo. Di pessimo gusto per giunta, ma quella gente era capace di questo ed altro.

“Non me l’hai portata tu quindi?”

“Io? E secondo te trovo il tempo per queste cavolate, Gin sono Bill Kaulitz sono troppo occupato per queste cose...”

Che cos’era quel tono? Come osava parlarmi così? Possibile che rovinasse sempre ogni mia illusione? Stavo ancora pensando, quando lui disse:

“ Mi piace quando sei pensierosa, adoro quello sguardo da bambina, semplice e raro, SCHLICHTE ABER SELTENE” iniziò a ridere soddisfatto dello scherzo che mi aveva fatto, sapeva di avermi in pugno e quali punti deboli toccare.

“Che stupido! Già stavo pensando  quale dei miei fan dover ringraziare” alzando il mento all’ in su mi voltai velocemente in maniera maliziosa.

Lui si avvicinò ed iniziammo a baciarci per lunghi ed eterni minuti.

Decidemmo di andare a prenderci un gelato e camminavamo mano nella mano come due fidanzatini. Lo osservavo leccare il suo cono al cioccolato e notando una macchia all’ estremità della sua bocca lo baciai togliendogliela via.

Parlammo tantissimo, lui era raggiante quando mi parlava della sua musica ed io sarei stata ad ascoltarlo per ore. Parlava veloce come una macchinetta, era abituato a parlare di se, nel frattempo gesticolava con le mani, mangiava il suo gelato  e si fumava qualche sigaretta. Era iper attivo, ma io adoravo la sua energia. Come sempre il discorso andò a finire su Tom. Era incredibile come solo con poche parole riuscivo a percepire il legame fortissimo che li legava. Notai anche i suoi occhi inumidirsi quando mi confessò che questo era il periodo più lungo che aveva mai passato lontano da lui e che gli mancava terribilmente. Poi volle sapere qualcosa di me, ma in confronto a lui le cose che avevo da raccontare sembravano di una banalità assurda. In realtà erano solo normali, era lui che non apparteneva al mondo di noi comuni adolescenti. Gli parlai della passione che avevo per il canottaggio, che però dovetti smettere di praticare per un problema fisico, del mio sogno di diventare interprete, del rapporto con Brigitte e di mia sorella, che è stata per me una seconda mamma e alla quale volevo un bene dell’anima. Anche se non c’era paragone con i suoi racconti, lui mi ascoltava come se quello che stavo dicendo fosse straordinario. In realtà per lui lo era.

“ Mi piacerebbe sapere come sarebbe andata la mia vita se non fossi diventato quello che sono”. Mi confidò.

“ Ma ho sempre sognato la vita che faccio e per questo va bene così. Sto vivendo un sogno e spero di svegliarmi il più tardi possibile.”

“Tu eri destinato al successo Bill, una personalità come la tua è sprecata per il mondo comune…”  gli dissi accarezzandolo.

Lui mi prese la mano e sorridendo iniziammo a camminare di nuovo. Era in incognito, come piaceva a me. Senza trucco e il più naturale possibile. Ogni minuto che passavo con lui sentivo che ciò che provavo aumentava sempre di più. Ci fermammo a guardare il tramonto e lui mi sussurrò piano in un orecchio:

“Farò tesoro di questi momenti, sei il mio contatto con la realtà”

“ E tu sei il  contatto con i miei sogni”gli risposi. Al pronunciare di queste parole ci lasciammo andare ad un abbraccio infinito nel quale i nostri respiri si confondevano e i nostri cuori battevano insieme. Restammo così l’uno accanto all’altra per un po’ ed io ancora una volta, non volevo più lasciarlo andare.

Sul calare della sera mi accompagnò verso casa e mi dette la buonanotte con un bacio tenero.

Lo osservai allontanarsi e da quel momento capii che il mio cuore era nelle sue mani.

                          

Allora, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, anche se è soltanto un capitolo di transizione... Il prossimo è forse quello a cui sono più affezionata!

Vorrei ringraziare davvero tutti coloro che hanno letto, che hanno aggiunto la mia FF nei preferiti e chi ha recensito. A proposito di voi:

GemyBillina: Grazie mille per la recensione, sono contenta che ti sia piaciuta. Come vedi Linda è talmente odiosa che mi sono limitata a farla sparire liquidandola con qualche frase, ma non dopo aver fatto compiere a GIn la proprio rivincita, che è infatti il titolo del capitolo!

Lally_the Best e BabyzQueeny: Grazie mille anche a voi due, tu Lally ormai sei una mia seguace e mi fa troppo piacere! Volevo dire a tutte e due che non è assolumante finita, manca ancora qualche capitolo che ho già completato e devo solo rivedere! Occhio al colpo di scena finale!

SusserCinderella e Linny93: Sono super felice per l'entusiasmo che avete dimostrato, sono commossa.. continuate a leggere mi raccomando, mi state rendendo tutte orgogliosa per una cosa in cui non credevo!

Selina89: grazie tante anche a te! ho letto la tua FF e mi è piaciuta un sacco, a presto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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