Disclaimer: i personaggi, le ambientazioni appartengono all'autrice Cassandra Clare

-Prendi le mie mani-  disse Alec  -E prendi anche la mia forza. Usane quanta ne vuoi per... per tenerti su.-

Magnus non si mosse  -Pensavo che tu dovessi tornare alla nave.-

-Devo combattere-  precisò Alec  -Ma è quello che fai anche tu, no? Tu partecipi alla battaglia quanto i Cacciatori sulla nave... e so che puoi assorbire un po' della mia forza, ho sentito che gli Stregoni lo fanno...perciò te la offro. Prendila. É tua-

City of Ashes

L'Energia dell'Amore

Magnus abbandonò la posizione gobba che aveva assunto e si sedette con la schiena diritta, davanti ad Alec. Osservò meglio il Cacciatore: il suo sguardo era colmo di determinazione, ma le sue mani stavano tremando, forse per il freddo o per l'emozione. Adorava il colore dei suoi occhi e notò che con la luna che ci si rifletteva dentro, le sue iridi azzurre erano tendenti al grigio.
Lo Stregone scosse la testa, non era certo quello il momento adatto per perdersi nei suoi pensieri.
Unì i palmi delle mani e li sfregò, tentando di scaldarli e delle scintille azzurre scaturirono da questo contatto. Alec non riuscì a trattenere un sorriso, aveva sempre trovato questa caratteristica affascinante. Come lo era lo stesso Magnus.
Magnus stese le mani sopra quelle del Cacciatore e le fece aderire delicatamente.
Appena si toccarono, Alec sentì dei brividi corrergli lungo tutto il corpo -ma non erano brividi di freddo malgrado fosse ancora fradicio dalla testa ai piedi- e un pizzicore solleticargli i palmi.
Lo Stregone pronunciò alcune parole sottovoce, di cui Alec non comprese il significato. Il suono di questa lingua era aspro e Alec pensò che probabilmente si trattava di Purgatico. Un fascio di luce si levò e circondò le loro mani con un motivo a spirale.
Magnus notò l'espressione stupita con cui Alec osservava ciò che stava accadendo: era estasiato e i suoi occhi seguivano attentamente i movimenti frenetici delle scintille.
Il ragazzo alzò gli occhi sullo Stregone e si perse nei suoi occhi felini, in cui si riflettevano delle scintille azzurre, rendendoli ancora più ipnotici.
E poi Alec lo percepì.
Si ritrovò separato dal resto del mondo, come quando ci si immerge in acqua e ci si ritrova circondati da un silenzio surreale.
Sentì crearsi una sorta di legame tra Magnus e lui, poteva avvertire distintamente il flusso di energia che lentamente abbandonava il suo corpo e si dirigeva, strisciando silenzioso come un serpente, verso il corpo dello Stregone. Il Cacciatore si chiese se Magnus provasse le sue stesse sensazioni.
Lo Stregone si rilassò e chiuse gli occhi, assaporando l'energia che gli veniva donata.
Quando Alec intrecciò le sue dita con quelle di Magnus, quest'ultimo aprì gli occhi, stupito. Il Cacciatore attirò verso di lui il figlio di Lilith, lasciò la sua mano destra e la appoggiò sulla guancia di Magnus, la accarezzò e sorrise debolmente.
Lo Stregone notò che le sue guance si imporporarono leggermente quando lui gli sorrise di rimando.
Alec gli si avvicinò ancora di più e posò le labbra sulle sue.
Entrambi percepirono un'incredibile forza sprigionarsi da quel contatto.
Forse Alec non vide ciò che accadde perché aveva già chiuso gli occhi, ma Magnus sì: le scintille azzurre che prima si limitavano a circondare le loro mani, si erano espanse fino ad abbracciare entrambi i corpi, erano diventate di un rosso scarlatto e sembravano pulsare nell'aria di vita propria. Lo Stregone non aveva mai visto nulla di simile.
Allora chiuse gli occhi anche lui e si abbandonò a quel bacio, mentre una mano si intrufolava tra i capelli scuri di Alec e l'altra si appoggiava sulla sua schiena.
Lentamente si separarono.
Alec ebbe così l'occasione di osservare le scintille magiche che li circondavano e pensò che sembravano stelle che brillavano soltanto per loro. Era uno spettacolo da togliere il fiato.

-Come stai, Magnus?- chiese il figlio dei Nephilim, spezzando il silenzio, sebbene sapesse che la risposta era positiva anche senza la conferma dell'interlocutore: le borse che prima erano ben visibili sotto gli occhi dello Stregone erano sparite assieme ad ogni altra traccia di stanchezza.

-Meravigliosamente- rispose questo, rivolgendo ad Alec un caldo sorriso -Grazie, Alexander-

Quest'ultimo sorvolò per una volta sul fatto che non gli piaceva essere chiamato con il suo nome completo e perciò si trattenne dal correggere lo Stregone e invece chiese:

-Cos'è successo?- gesticolò e indicò l'aria attorno a loro ricca di scintille rosse, ci affondò una mano e i luccichii gli solleticarono leggermente le dita

-Qualcosa di molto potente.- affermò Magnus, guardandosi intorno ancora una volta.

-Qualcosa di così potente da spiazzare anche il Sommo Stregone di Brooklyn?-

-Sì, qualcosa come l'amore- e rivolse ad Alec un sorriso talmente dolce e colmo d'amore che lo Shadowhunter temette che il suo cuore non potesse resistere ad un tale sentimento. Afferrò entrambe le mani del suo Stregone e gli regalò uno dei suoi più bei sorrisi.




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Eccomi qui con la mia prima MALEC ♥
Quanto adoro i Malec :D!!
Sono contenta della mia creazione (che parolone XD) , sono solo un po' incerta sul finale...
In ogni caso, spero vi sia piaciuta :) Lasciate pure recensioni di qualunque tipo :D
Alla prossima,
♦Aurora♦