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Autore: Mokona_    25/12/2013    5 recensioni
Buonsalve!
Mokona è qui con una nuova jerza (probabilmente con accenni alle altre coppie, qua e là, che non fa male).
Come potete capire dal titolo, questa sarà una raccolta di tutte le "prime volte" vissute da Jellal e Erza; perchè sono quei piccoli ma importanti momenti che rendono un rapporto speciale, no?
Quindi, tanta jerza e tanto fluff tutto per voi!
Enjoy your read!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gerard, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The first time…
       Jellal and Erza have kissed under a mistletoe.

 






 
 
“Siamo in trappola.”.
“Mmm.”.
“Potresti anche evitare di rispondermi per monosillabi.”.
“Forse.”.
Erza si voltò verso Jellal, che aveva lo sguardo terrorizzato puntato sul pavimento, una goccia di sudore freddo che gli colava lungo la guancia.
“Sai che dobbiamo farlo.” Jellal non si mosse, ma Erza vide i suoi occhi spalancarsi, e le sue labbra che si aprivano per far uscire un sussurro a denti stretti: “E sarebbe carino da parte tua prestare più attenzione alla scelta delle parole, Scarlet.” Titania, facendo finta di non aver sentito, tornò a domandargli: ”E mi dici perché diavolo continui a fissare il pavimento?”.
L’altro sospirò, poi rispose: “Sto pensando a come uscire da questa situazione. E poi, forse, se non li vedo posso astenermi.”.
“Jellal, non si tratta di vederli, ma di averli sopra di te. È inutile che cerchi di trovare scappatoie, sai che non ce ne sono. Ed è inutile anche che cerchi di convincerti del contrario, sei sempre stato un pessimo bugiardo, lo sai.”.
Jellal deglutì a vuoto, cercando di recuperare la calma, mentre la sua mente allineava velocemente i pezzi che li avevano portati in quella situazione: siccome Natale era vicino, Ultear e Meredy l’avevano convinto ad accompagnarle al party che Fairy Tail aveva organizzato. Avevano incontrato Mira, Laxus e Erza fuori dalla gilda; Mira aveva iniziato a parlare di questa nuova sala da ballo, di cui, a quanto pareva, né Erza né Laxus avevano mai sentito parlare. Quando erano arrivati davanti alla porta lui e Erza erano stati spinti dentro la stanza. Avevano sentito la chiave che girava nella serratura per bloccarli all’interno. E avevano visto che la “nuova sala da ballo” non era altro che una semplice stanza, con un camino in cui ardeva un fuoco scoppiettante, un grande divano, un piccolo tavolino su cui erano poggiati una bottiglia di vino e due bicchieri. Il vero problema però era il soffitto.
Il soffitto era interamente coperto di vischio.
Li avevano fregati, di nuovo.
“Insomma, Jellal- lo rimproverò nuovamente Erza- Non è che…Noi…non ci siamo già baciati.” Sussurrò, il tono della voce che diminuiva ad ogni parola. Finalmente Jellal si voltò, ma era Erza che in quel momento stava fissando il pavimento, il volto rosso e gli occhi lucidi.
Al diavolo.
Lasciando che il suo istinto prendesse il sopravvento (accadeva fin troppo spesso, negli ultimi tempi) Jellal si avvicinò a lei, portando le dita sotto il mento per farle alzare lo sguardo, affinché i loro occhi s’incontrassero
“Scusami, Erza –mormorò, con voce roca- E’ solo che ho paura. Ultimamente tendiamo sempre a perdere il controllo della situazione…E non penso che in un’occasione del genere riuscirei a trattenermi, sul serio.”.
Il suo volto si avvicinò inconsapevolmente a quello della maga, che sorrise: “Non devi farlo.”.
Fu lei ad azzerare la distanza tra le loro labbra, alzandosi in punta di piedi.
Le labbra di Jellal erano anche meglio di come le ricordava: morbide, dolci, calde, si modellavano perfettamente sulle sue, catturandola in un universo sconosciuto, ma che desiderava esplorare con tutta se stessa. Non si accorse che le mani di Jellal erano affondate nelle ciocche di capelli scarlatti, a stringerla il più possibile a sé, né che le sue stesse mani stringevano con forza i capelli bluastri del mago. Il bacio, diventando sempre più passionale, li travolse al punto da farli perdere l’equilibrio. Si ritrovarono a terra, l’uno sopra all’altra, le loro lingue che combattevano ancora in una battaglia per la dominanza, le bocche che schioccavano. Si separarono solo quando l’aria li costrinse a farlo. Si separarono un poco, per perdersi negli occhi dell’altro: passione, dolore, voglia di recuperare il tempo perduto, rimpianto, amore. E fu pieno di quell’amore che Jellal si appropriò nuovamente delle labbra di Erza, facendole sue, dicendole tutte quelle cose che le sole parole non sarebbero mai state in grado di esprimere. Furono nuovamente assorbiti dalla loro personale battaglia, che ancora una volta di concluse senza un chiaro vincitore. Le labbra di Jellal però non abbandonarono la pelle di Erza: iniziò una scia di baci languidi lungo il collo, mordendo e succhiando, motivato dai gemiti che uscivano dalle labbra dell’altra, desideroso di lasciare segni che indicassero che lei era la sua Scarlet, sua e di nessun altro. La passione lo stava divorando, e lui, questa volta, non aveva intenzione di opporsi. Lasciò che la sua fame lo consumasse, mentre le sue labbra venivano attratte nuovamente da quelle di Erza: in quel momento, saziare il loro amore era l’unica cosa che importava. Jellal guardò Erza: la trovò scombussolata, rossa in viso, le labbra umide e gli occhi supplicanti, i capelli che le fiammeggiavano attorno in una cascata scarlatta. Gli ricordò un angelo, e si rese conto che sarebbe sempre stato l’unico a poterla ammirare in quel modo. Forse distratto da quel pensiero, non si accorse che il suo angelo gli aveva ormai già tolto la maglietta, e aveva ribaltato la loro posizione, in modo da mettersi sopra di lui: era il suo turno di divertirsi con lui. La maga fece scorrere quindi le labbra sul suo petto, accarezzando gli addominali scolpiti, lasciando vagare le mani sul suo corpo. Jellal, lasciando prevalere quel suo lato più masochista, la lasciò fare, almeno fino a quando lei non iniziò ad accarezzargli il cavallo dei pantaloni. Con un movimento fulmineo si portò nuovamente sopra di lei, premurandosi di bloccarle le mani. Ignorando le proteste della sua Scarlet, si sporse verso il suo orecchio, iniziando a mordicchiarlo, e sussurrandole piano: “Sei sempre sicura?” Interpretò il ringhio che ricevette in risposta come un “sì”.
Un sorriso gli increspò le labbra e, mentre i loro vestiti venivano gettati sul pavimento e le loro bocche si univano, i due amanti intrapresero il loro personale viaggio verso l’oblio: i loro cuori si unirono nuovamente in uno.
 
 
 
 
 
“A-ah! Ho vinto io!”
“Tch.”
“Te l’avevo detto che non si sarebbero limitati al bacio.”
“Non pensavo che quella testa di cazzo di Jellal si sarebbe mai spinto più in là della prima base, a dire il vero.”
“Ma insomma, Laxus, che brutto modo di parlare del tuo migliore amico.”
Mira e Laxus camminavano in un corridoio deserto della gilda, dopo aver controllato che il loro piano aveva funzionato.
Non che avessero mai avuto dubbi.
“E poi non è che questa sia la loro prima volta.”
“Cosa?”
“Jellal non ti ha detto niente?”
“L’ho detto, io, che è una testa di cazzo.” Mira ridacchiò, pensando che Jellal l’indomani avrebbe passato un brutto quarto d’ora.
“Bene –annunciò poi la maga, battendo le mani, e fermandosi all’improvviso- Direi che è il momento che qualcun altro goda dei benefici del vischio.”.
Laxus non fece in tempo a chiedere spiegazioni che si vide trascinato in una stanza pressoché identica a quella in cui avevano rinchiuso Jellal e Erza.
Un ghigno si formò sul suo volto, mentre vedeva Mira gettare la chiave in un punto impreciso della stanza.
In fondo, era giusto che anche loro due avessero la loro parte di divertimento.
 
 
 





Ad Amor.
Perché mi sopporta sempre, ed è davvero un tesoro <3

Buon Natale <3
E anche perché avrei dovuto farle un disegno ma non ho avuto tempo ma ssshhh, non diciamo niente.
 

 
 
 



Angolino di Mokona_
BUON NATALE!
Buon Natale a tutti!

-scuote la testa-
Non so cosa ho scritto, sul serio.
Quando avevo scritto questa fanfiction avevo la febbre alta, diciamo che era come se fossi ubriaca. Ma ricordavo che era carina. Ecco, quando l’ho copiata, avevo i brividi. Dall’orrore, o simile, perché, dai, è tipo la prima volta che pubblico qualcosa di così rating arancione, e….brr. Non lo so, non mi convince per niente. Del tipo che mentre scrivevo commentavo, e uscivano cose del tipo “Le labbra di Jellal erano anche meglio di come le ricordava: morbide, dolci, calde, si modellavano perfettamente sulle sue, catturandola in un universo sconosciuto, ma che desiderava esplorare con tutta se stessa. (OMG ERZA L’ESPLORATRICE NON CE LA POSSO FARE CHE SCENETTA DIVERTENTE MI E’ VENUTA IN MENTE.)”
Dai, su, non si può scrivere una fanfiction in questo modo, penso che se ricevo una bandierina rossa mi divertirò ad insultare la mia stessa fic con il recensore. –scuote la testa- Comunque, prima o poi dovrò pubblicare non so come una fic con tutti i miei commenti –sì, sono tutti tipo questo qua sopra, rendono la fic comica che è una cosa impressionante-, penso che morireste dalle risate. L'unica cosa che mi piace è la parte LaMi in fondo. Perchè li shippo tantissimo, quindi ve li riproporrò di continuo, esatto. Mi dispiace per chi non li shippa.
Ok, ora, parliamo delle cose importanti.
1-sto disegnando una doujinshi jerza tema natale, ma non ho fatto in tempo a completarla, uffa. Cheer me up.
2-voglio iniziare ad aggiornare ogni due settimane. No, inizierò ad aggiornare ogni due settimane. Questo perché voglio finire di scrivere e iniziare a pubblicare una long, di cui si spera pubblicherò un capitolo ogni mese, più o meno. E scriverò probabilmente capitoli più lunghi per la raccolta, quindi, ecco, tranquille, avrete la vostra dose di jerza.
Buon Natale di nuovo, vi voglio un mondo di bene <3
Kiss
Mokona_
 





Ps:ho riletto solo una volta perché ho sonno ed è alquanto tardi, ma…ecco, niente, in tempo breve rileggerò e ricorreggerò. Ciao.

Pps: se non si nota abbastanza Mokona è strana oggi. Ma non ha fatto uso di droghe o di sostanze illegali, per chiarirci, e le sconsiglia e condanna duramente. Dai, non sprechiamo la vita in queste cose, fanno male.  Invece, MUORIAMO APPRESSO LE FANFICTION DISTRUGGI-FEELINGS.
se ne esce dall'aggiornamento della long della sua OTP queen in cui viene ucciso uno dei suoi personaggi preferiti. La mia OTP queen è una stronza, già già.
 
   
 
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