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Autore: AeneadumGenetrix    25/12/2013    3 recensioni
Il suo sorriso... ma lui era davvero Fred? George rideva in modo impercettibilmente diverso, ma... possibile?
-George?- chiamò. Il ragazzo si girò, ma si accorse in tempo dell'errore e disse:-Volevi dire “Fred”?
-Mmmh. Sei Fred?
-Ma certo che sono Fred, chi dovrei essere, Herm?- ridacchiò George.
-Herm?- ripetè Hermione.
-No, no, tu sei Herm, io sono Fred. Ti senti bene?
-Mmmh... Sì, sì...- rispose lei, non del tutto convinta.
HAPPY FREMIONE'S YEAR GUYS!
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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-Ehi! Dov'è George?
-Ginny, io sono George, forse cercavi Fred...- commentò Fred.
-Sì, George, hai ragione, scusa... Dov'è Fred? Ho bisogno di lui. Non so decidere tra questi due maglioni da mettere domani a Hogsmeade... Ma tu non capisci niente di queste cose, mi serve Fred.
Il rosso ridacchiò. Avere un gemello era sempre uno spasso. Ma effettivamente, dov'era finito George?

Harry e Ron uscirono dall'ufficio di Piton sbuffando. Per fortuna era l'ultimo giorno di scuola, e anche l'ultimo dell'estenuante settimana di punizione con Piton. E tutto perchè li aveva beccati nel corridoio fuori dalla torre di Grifondoro oltre il coprifuoco... E non era neanche stata colpa loro, ma Piton non aveva voluto sentire ragioni: i due “scavezzacollo esagitati” avevano passato tutte le sere dell'ultima settimana a lucidare a mano vecchi calderoni inutilizzati e a separare i Vermicoli sani da quelli marci.
Uno schifo.
Ed era pure la settimana prima di Natale.
Insomma, i due amici uscirono distrutti dall'ufficio dell'odiato insegnante di Pozioni e si diressero verso i dormitori di Grifondoro. Prima di raggiungere il ritratto della Signora Grassa videro Fred, o forse era George, insomma, uno dei gemelli Weasley che correva sghignazzando lontano dalla Torre di Grifondoro. Harry e Ron si guardarono preoccupati. Quando uno dei gemelli sghignazzava in quel modo, ci si poteva aspettare di trovare la Sala Comune dei Grifondoro straboccante di Caccabombe. Ma l'altro gemello? Harry e Ron avevano imparato che quando i due erano separati, erano in vista guai grossi, peggiori di quando i due Weasley univano le forze.
I ragazzi, ancora preoccupati, raggiunsero la Signora Grassa e Harry disse:-Schiopodi Sparacoda.
Il quadro si spostò e li lasciò entrare. Che parola d'ordine stupida pensò Ron. Aveva già avuto a che fare con gli Schiopodi di Hagrid e il solo pensiero di poterne vedere un altro nella vita lo terrorizzava.

Nella Sala Comune della Torre c'erano pochi ragazzi solitari del primo e del secondo anno, un gruppetto di ragazzi del quarto, e, sulle poltrone davanti al fuoco, Ginny, uno dei gemelli Weasley e Paciock. Fred (o George, insomma, avete capito...) guardava le fiamme nel camino con espressione corrucciata, come se stesse cercando la forza per dichiarare loro il grande amore che lo faceva ardere per loro. Paciock cercava di aprire un pacchetto di Api Frizzole senza farsi beccare da Ginny, che purtroppo per lui non aveva intenzione di togliervi lo sguardo.
Aveva un'aria davvero minacciosa.
Harry sentì un groppo in gola.
Era davvero bella.
Ron si tuffò su una poltrona libera e si godette la sua libertà dalle punizini di Piton. In poche parole, si addormentò.
Harry, invece, cercando di non fissare troppo Ginny, disse al gemello in trance:-Ehi, ma era tuo fratello che correva via nel corridoio?
Fred alzò lo sguardo dal fuoco. -Ah, hai visto Fred? Lo stavo cercando... Dov'è?
-Boh, stava correndo via... Non so bene dove...- rispose vagamente il moro.
-Mmmmh- mugolò Fred, e tornò a fissare le fiamme.

Hermione scese le scale del dormitorio delle ragazze e guardò gli amici: Paciock non si era ancora deciso ad aprire il suo pacchetto di Api Frizzole e Ginny si stava innervosendo. Uno dei gemelli Weasley fissava assorto il fuoco, Ron russava sulla sua poltrona e Harry cercava di tenersi indifferente ma si vedeva lontano un miglio che stava guardando la ragazza Weasley.
Fred si riscosse dal fuoco e guardò Hermione. Aveva trovato qualcosa di paragonabile al fuoco per bellezza. La ragazza sorrise. Il rosso le ammiccò e la Grifondoro arrossì un sacco.
Fred si alzò dalla poltrona e dirigendosi verso il buco coperto dall'altro lato del ritratto della Signora Grassa annunciò:-Vado a cercare Fred
Hermione rise. -Ma Fred sei tu!
Il Weasley si girò stupito. -Come lo hai capito?
La ragazza arrossì di nuovo:-Be', tu sei più... il tuo... i tuoi occhi... la tua camminata... Boh, non lo so!- sbottò alla fine. Fred disse:-Onorato di attirare tanto l'attenzione di un Prefetto Grifondoro.
Lanciò uno sguardo di sbieco a Ron, che russava ignaro, e rise. -D'accordo, d'accordo, scherzavo!
Fece l'occhiolino a Hermione. -Ci si vede!
E uscì.

I gemelli Weasley non comparvero fino a cena.
Era la cena di venerdì, sabato e domenica ci sarebbero state le uscite a Hogsmeade e lunedì chi tornava a casa per Natale avrebbe preso l'Espresso di Hogwarts, i pochi che rimanevano si sarebbero goduti le vacanze nei corridoi deserti della scuola.
Harry, Ron e Hermione scesero nel refettorio e si sedettero al tavolo dei Grifondoro, iniziando a servirsi.

Poco dopo arrivò anche Ginny, soddisfatta, palesemente piena di Api Frizzole. Non mangiò niente, ma guardava spesso Hermione e cercava di trattenere dei sorrisetti furbi. Harry tacque, per non far capire che guardava Ginny, ma era curioso di sapere cos'aveva in mente.
Mentre Ron e Harry discutevano ad alta voce di Quidditch e Hermione mangiava in silenzio arrivò Fred, sorridendole, e si sedette accanto a lei.
Poi giunse George, discutendo con Lee Jordan, e per una volta non si sedette accanto al gemello. Hermione non potè fare a meno di chiedersi se avessero litigato. Ma non sembravano in discordia.

Mentre rifletteva, la voce di Fred la riportò alla realtà:-Allora, che fai domani a Hogsmeade?
-Eh?- si svegliò la ragazza. -Ah, io... Boh, non lo so... Io...
Arrossì.
Il ragazzo allora le chiese:-Ti andrebbe di venire con me?
Hermione balbettò imbarazzatissima e sconcertata:-Cosa? I-io? Come... perchè, cioè, io... V-va bene... Mi... mi farebbe davvero piacere ma... io...
Fred rise. -Non dirmi che stai arrossendo, miss prefetto-perfetto!
La ragazza alzò la voce:-NO!
E gli lanciò il pezzo di mollica che torturava nella mano, ridendo.
Il gemello Weasley rise a sua volta e le lanciò uno Zuccotto di Zucca.
Il prefetto stava per rovesciargli in testa l'intero piatto di risotto che stava mangiando quando Ron intervenne:-Ehi, ehi! Fermi!
Lanciò al fratello uno sguardo truce di avvertimento e lui gli rispose con un'occhiata di sfida divertita.
Tutti i primi piatti scomparvero e apparvero i secondi. Ron si servì arrabbiato con le prime pietanze che si trovò vicino, mentre Harry continuava a parlargli entusiasmato di Quidditch.

I ragazzi finirono la cena in allegria (a parte Ron, che non era per niente convinto che la vicinanza di Fred avesse un'influenza positiva su Hermione) e quando ebbero finito si alzarono, diretti alla Torre di Grifondoro. Lee, Fred e George si riunirono e si ritirarono nel loro dormitorio a preparare qualche strano scherzo ai danni di altri, mentre Hermione iniziava i compiti delle vacanze con i rimproveri di Ron e Harry come sottofondo. In realtà lo faceva per distendere i nervi. Fred era indubbiamente bello, anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti a nessuno, e in fondo le piaceva, un pochino... D'accordo, le piaceva molto, nonostante essendo un prefetto fosse costretta a reputarlo un ragazzo immorale e artefice di scherzi pericolosi.
Così scaricava la propria tensione sui compiti, fregandosene dei suoi amici rompiscatole. Quando ebbe finito il tema si Astronomia su Giove e le sue lune, si alzò, salutò seccata i due ragazzi, che erano evidentemente stupiti che l'oggetto dei loro rimproveri se ne stesse già andando, e scomparve oltre la porta del dormitorio delle ragazze.

Il giorno dopo Hermione si svegliò eccitatissima.
Si alzò velocissima, corse in bagno, si lavò, si pettinò, si vestì ordinatamente e si appuntò a spilla lucida del Prefetto Grifondoro sul petto.
Scese nella Sala Comune di Grifondoro, dove trovò un addormentato Harry tirato per il braccio da Ginny, e un Ron incavolato nero che li seguiva. La ragazza rinunciò a fare domande.
Scesero a fare colazione, e dopo un po' arrivò anche Fred, che si sedette di nuovo vicino a Hermione e salutò allegramente tutti, riempiendoi il piatto di cibo.
George non apparve da nessuna parte.

Finita la colazione un folto gruppo di ragazzi autorizzati ad andare a Hogsmeade si radunò davanti al portone della scuola, in attesa di ricevere il permesso di uscire. Quando i documenti di tutti furono stati controllati dai direttori delle Case, i ragazzi si misero in marcia per il villaggio magico.
Fred rideva e scherzava con Hermione (girandosi però spesso a guardare dietro, come temendo qualcosa), Hermione rideva e scherzava con Fred, Ron tteneva il broncio e Harry fissava affascinato Ginny che gli parlava.

Arrivati a Hogsmeade il gemello Weasley propose alla ragazza:-Andiamo all'Emporio degli Scherzi?
Hermione rispose:-D'accordo, ma in qualità di prefetto ti proibisco di introdurre scherzi pericolosi nella scuola.
Il rosso ridacchiò:-Dai, andiamo!
E la prese per mano, trascinandola verso l'Emporio di Zonko.

Quando furono davanti alla porta, il ragazzo si guardò un'ultima volta alle spalle e le aprì la porta, facendola entrare per prima. Hermione avrebbe voluto chiedergli cosa lo preoccupava, ma il chiasso caldo dei ragazzi che affollavano l'Emporio glielo impedì. L'amico la portò a vedere i nuovi scherzi, spiegandole come funzionavano e che effetti provocavano, cercando di convincerla che non erano assolutamente pericolosi. Quando uscirono il ragazzo Weasley aveva un enorme sacchetto pieno di tutto ciò che aveva passato l'esame del prefetto-perfetto Granger, mentre la ragazza ammirava il suo sorriso compiaciuto. Il suo sorriso... ma lui era davvero Fred? George rideva in modo impercettibilmente diverso, ma... possibile?
-George?- chiamò. Il ragazzo si girò, ma si accorse in tempo dell'errore e disse:-Volevi dire “Fred”?
-Mmmh. Sei Fred?
-Ma certo che sono Fred, chi dovrei essere, Herm?- ridacchiò George.
-Herm?- ripetè Hermione.
-No, no, tu sei Herm, io sono Fred. Ti senti bene?
-Mmmh... Sì, sì...- rispose lei, non del tutto convinta.

Uscirono, e si diressero verso Mielandia.
Ma, prima di raggiungerla, Lee arrivò trafelato e si mise a discutere concitato con il gemello Weasley. Hermione riuscì capire solo poche battute, tra cui “l'ho perso di vista” “per gli slip fucsia di Merlino” e “trovalo”, poi George si girò verso di lei e sorrise amabilmente:-Vieni, tesoro, entriamo...
Tesoro? pensò Hermione, e non arrossì, perchè era praticamente sicura che il gemello fosse George e che le stesse nascondendo qualcosa. Leggermente irritata, lo seguì dentro Mielandia.

Un dolcissimo calore la invase. Ovunque c'erano Api Frizzole, Zuccotti di Zucca, Calderotti, Cioccorane, Gelatine Tuttigusti+1 e altre squisitezze. George la portò al banco e disse:-Vuoi delle Api Frizzole?
Apparve Ginny:-Io, io, le voglio io!
E gli strappò il sacchetto di mano, dirigendosi verso il banco, raccattando altri dolci da ogni angolo.
Il fratello la prese per la collottola e lei protestò:-Ehi, Georgy, lasciami!
Vide Hermione e sorrise furba. -Lasciami o chiamo Fred. FR- mmmmh
George le aveva tappato la bocca con una mano. Si abbassò e le sussurrò nell'orecchio, in modo che Hermione non potesse sentire:-Non osare rovinare tutto. Prova solo a dire a Fred dove siamo e ti appendo per i piedi agli anelli del campo da Quidditch.
Ginny sorrise come se avesse fatto una battuta e staccandosi disse ad alta voce:-Ma certo, Fred, vado io a prenotare un tavolo da Madama Rosmerta.
Si diresse tranquilla alla cassa, pagò la quantità sproporzionata di Api Frizzole che aveva preso e uscì ammicando a Hermione.

La ragazza guardò George e, quando lui sorrise innocente, inarcò un sopracciglio.
-Vieni, vuoi un po' di- ehi!
Cercò di liberarsi dalla stretta dell'amica, che gli serrava il polso con una mano guardandolo con aria truce. -Dov'è Fred?- chiese pacata e minacciosa. George si spaventò. -Io... Boh, da qualche parte...
Hermione, incavolata nera, lo lasciò e uscì da Mielandia.

Fuori la neve aveva iniziato a cadere soffice e già il terreno iniziava a imbiancarsi. Gruppetti di ragazzi e coppiette innamorate camminavano sulla strada principale passando dall'Emporio degli Scherzi di Zonko ai Tre Manici di Scopa, e dalla Testa di Porco a Mielandia.
Hermione, arrabbiata e trista, delusa e offesa per lo scherzo, si diresse verso la locanda di Madama Rosmerta, cercando Ron, Harry e magari Ginny, alla quale voleva proprio dire qualcosa.
Giunse davanti alla porta sotto l'insegna “Ai Tre Manici di Scopa”, la aprì e fu piacevolmente investita dal calore e dal profumo della Burrobirra e dell'allegria.
Ad accrescere l'atmosfera allegra c'erano piccole slitte rosse volanti trainate da renne dalle quali cadevano petali di rose bianche, alcuni alberelli di natale addobbati di palline che ogni tanto esplodevano in gioiose melodie natalizie, vischio profumato che svaniva e riappariva al momento giusto in base alla densità di emozioni che percepiva.
Hermione, quasi disgustata dalla quantità di persone felici lì dentro, desiderando solo piangere, si rintanò in un angolino buio e pianse silenziosamente. Pianse perchè era offesa per quello scherzo di cattivo gusto, era delusa, si era illusa di aver ricevuto un invito da Fred Weasley mentre era tutta una montatura, era stato George fin dall'inizio, lui che l'aveva invitata spacciandosi per il fratello, lui che l'aveva fatta arrossire, lui che l'aveva ingannata. Stupido, stupido George. E magari erano anche d'accordo. Ma certo, certo che erano d'accordo! Anche Fred si sarebbe comportato così!
-Fred...-gemette la ragazza, versando un'ultima lacrima salata.
-Chiamato?- disse allegro Fred, quello vero.
-Tu! Cosa ci fai qui?! Stronzo! Come ti permetti! Vattene!!- esplose Hermione, dimenticando la buona educazione e la spilla da prefetto.
Fred fece una faccia offesa. -Hermione? Cosa...
-OSI ANCHE CHIEDERMELO?? Tu e tuo fratello, di comune accordo, voi-
-CHE COSA? Cos'ha fatto mio fratello?!?
Hermione si stupì:-Come... Tu e George... voi due mi avete... mi avevate... lui mi aveva invitato fingendosi te e...
-CHI SI È FINTO CHI?!?- ruggì Fred. Si alzò, le stampò un bacio sulla guancia e uscì incavolato nero, cercando il gemello. Hermione, stordita e piacevolmente confusa, notò appena Lee Jordan che fuggiva dal suo appostamento vicino alla finestra.

Le aveva dato un bacio...

Doveva alzarsi e andare a difendere George.

Un bacio sulla guancia... e che bisogno c'era, quello scemo di George... che se la cavasse da solo.

Ma Fred l'avrebbe ucciso!

Ma che cosa le importava, gli stava bene!

No. In qualità di prefetto, non poteva permettere che il ragazzo facesse del male a qualcuno.

Si alzò dal tavolo, strinse la sciarpa e uscì, cercando i gemelli.

Li trovò che litigavano in mezzo alla strada, lanciandosi palle di neve a vicenda.
George rideva, Fred era seriamente incavolato.
Lee faceva la radiocronaca mentre un gruppetto di gente si radunava attorno ai due.

-E Fred colpisce in pieno il fratello, con una pallina ben centrata sul naso!
-SPORCO GEMELLO!- si sentì urlare.
-Fred sembra davvero indemoniato, chissà cos'è successo, cos'ha rotto la dolce armonia tra fratelli...
George colpì Lee con una palla di neve particolarmente grossa e lui si ritrovò a terra sputacchiando.
-Ehi! E io che c'entro?- urlò il ragazzo, ridendo. Allora si chinò, raccolse un pugno di neve, ne fece una pallina perfetta e centrò in pieno Fred.
Fred lo guardò e disse:-Ehi! Guarda che te l'ha lanciata George, non io!
George protestò:-Non è vero! Te l'ha lanciata George! Lui è George!
E si indicarono a vicenda.

Hermione, ridendo, con le lacrime ormai asciutte, si fece avanti e disse:-Allora, chi è George e chi è Fred? Secondo me tu- e indicò Fred- sei Fred, e tu- e indicò il fratello- sei George. Ho indovinato?

I gemelli rimasero stupefatti. Si guardarono, la riguardarono, si guardarono di nuovo tra loro, attoniti, poi Fred fece un passo avanti e, prendendo le mani della ragazza tra le proprie, disse:-Hai ragione, io sono Fred, non ti chiederò come l'hai capito perchè anch'io ti saprei riconoscere tra mille...
La ragazza alzò un sopracciglio.
-Be', vedi, io...

Alla piccola folla che si era radunata si aggiunse un Ron rosso fino alle orecchie di rabbia e gelosia.
-Hermione!- esclamò.
Lei, irritata, gli fece il verso:-Ron!
Fred disse, con lo stesso tono canzonatorio:-Fratellino!
George, approfittando del buonumore del gemello, ripetè:-Ronron!
-Fred!- lo richiamò Hermione.
-Sì, prefetto-perfetto Granger?- si voltò lui.
Una palla di neve lo colpì in pieno in bocca e lui si piegò sputacchiando acqua sporca.
Allora il gemello sano ne lanciò un'altra a Hermione, ma lei fu più veloce e si abbassò, così Neville Paciock si ritrovò con la faccia gelata e bagnata di neve.

Estrasse la bacchetta e si mise sulla difensiva:-Protego!
Gli altri lo guardavano straniti.
Nessuno aveva il coraggio di dirgli che non era arrivato Voldemort, perchè aveva creato un Sortilegio Scudo davvero perfetto.
Dopo un po', la battaglia riprese, con Neville al centro, protetto dal suo Scudo.

I due gemelli erano ormai indistinguibili, e Hermione si muoveva rapida come una sirena nello schivare e lanciare palline; alla battaglia si erano aggiunti Harry, una Ginny ancora più vivace per l'immane quantità di Api Frizzole che aveva assunto, Luna, Seamus, Dean, Lee, che faceva fatica a seguire la guerra per radiocronacarla, e un sacco di altra gente che si confondeva nel turbinio di neve e allegria. Malfoy si fece vedere una sola volta, ma prma che potesse fare commenti sull'indisciplina e la stupidità delle altre Case e soprattutto di Harry Potter, una pallina particolarmente grossa lo colpì in faccia e lui se ne andò con la coda tra le gambe. I gemelli Weasley si batterono il cinque.

Poi, nel bel mezzo di uno scontro decisivo con un vacillante Micheal Corner, Hermione si sentì prendere per la vita, qualcuno fece uno sgambetto a Micheal, che cadde a terra, e le mani che la stringevano la obbligarono a girarsi.

Stava guardando da molto vicino l'inconfondibile viso di Fred, sudato e felice.
Hermione mormorò, vedendolo completamente fradicio:-Oh! Ti do un fazzoletto...

Ma prima che potesse chinare il viso per cercare in tasca Fred la fermò, le poggiò una mano sulla mano che stava per offrirgli un fazzoletto e con l'altra le prese il viso, guardandola negli occhi.
Sorrise.
Hermione lo baciò.

La battaglia si fermò. Tutti rimasero a fissare Miss Prefetto-Perfetto che baciava uno dei gemelli Weasley, stupiti, sconcertati e anche un po' inteneriti.
Qualcuno seppellì Ron nella neve per impedirgli di rompere le scatole.
Per la sorpresa Neville fece crollare il suo Sortilegio Scudo ormai agli sgoccioli, e tutti crearono dei Patroni per fare festa ai due innamorati.

Quando si staccarono, accaldati e ardenti, i due ragazzi si ritrovarono in un folto gruppo di animali argentati che giravano loro intorno facendo festa.
Fred scrutò sospettoso George.
Non aveva l'aria di essere stupito. Più che altro, sembrava soddisfatto.
-Tu!- lo accusò Fred, puntandogli un dito contro.
George sorrise compassionevole e il gemello scoppiò a ridere.
-Tieniti forte- sussurrò alla ragazza che stava abbracciando.
Prima che lei potesse chiedere perchè, i due si erano smaterializzati con un sonoro crac sotto gli occhi delusi e pieni di gioia di tutti.


*NOTE DELLA PAZZA INVASATA
La mia prima ff in questo fandom, non poteva non essere un Fremione <3
Dunque, non ho niente da dichiarare, se non che Fred e Hermione sono carinissimi e che questa non è una vera ff di natale perchè il natale c'entra ben poco.
Diciamo un paio di parole: Panettone e Api Frizzole
BUON NATALE A TUTTI <3
 -AJ
  
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