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Autore: LunaPiena20    25/12/2013    2 recensioni
Grays è una quindcenne con tanti amici, tra cui Miles ed April: i suoi migliori amici. Trevor è un sedicenne solitario orfano di madre e padre, con un grande segreto. Ma quando incontrerà Grays, vedrà in lei più di un'amica. Condivideranno paure, passioni e "vittorie", e dall'amicizia nascerà l'amore. Un amore impossibile. Ma niente è sbagliato se ti rende felice...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Era una sera piuttosto triste: le nuvole coprivano quasi del tutto la bellissima luna piena che brillava in cielo, e un forte vento entrava dalla finestra aperta rendendo la stanza gelida.
Trevor era steso sul suo letto, a fissare il mantello blu scuro della notte srotolarsi davanti ai suoi occhi, quando si accorse di avere una fame da lupo. Erano le nove e trentacinque minuti, e non aveva ancora messo in bocca neanche un grissino: alquanto strano per lui!
Si  recò in cucina e aprì il mobile proprio sopra il lavello, ma prima che potesse allungare la mano verso la scatola dei biscotti, un grido straziante proveniente dal salotto lo fece sobbalzare. Si voltò di scatto, ma non vide niente. Allora si avvicinò cauto al divano, allungando il collo per cercare di capire da dove provenisse l'urlo. E la vide. 
Era stesa a terra, gli occhi sbarrati a fissare il soffitto. agitava freneticamente braccia e gambe, ma non parlava, non ansimava, non urlava. Era come se le avessero tagliato la lingua...
<< Mamma, mamma! >> Trevor la chiamò più volte, ma lei non rispondeva. Lo fissava, dritto negli occhi, iniettandogli una paura tremenda.
<< Lily, aiutami! Non risponde! >> la badante uscì veloce dalla sua stanza, la faccia insonnolita e i capelli scombinati. Ma non appena vide il corpo della donna steso in terra, la sua espressione cambiò, diventando da confusa a terrorizzata. 
Ciò nonstante, prese in braccio la donna e velocemente l'adagiò sul suo letto. Aprì il cassetto del comodino affianco e ne prese un tubetto verde, lo aprì e ne cacciò una pillola dello stesso verde brillante. La badante aprì con forza la bocca della donna e le fece ingoiare la pillola. 
Ora si era calmata: aveva smesso di agitare braccia e gambe, e i suoi occhi non erano più sbarrati.
<< Trevor.. >> Il ragazzo aveva osservato la scena da un angolo della stanza, accovacciato con le gambe strette al petto. La sua espressione era terrorizzata, eppure sapeva bene cosa stava succedendo... avevano parlato tanto di quel momento. Sua madre stava morendo.
<< Figlio mio.. dove sei? >> la voce della donna era debole, molto debole. Ogni tanto tossiva, respirava a fatica, ma niente le avrebbe impedito di parlare con lui.
Trevor si avvicinò lentamente alla madre, le lacrime che iniziavano a scorrere sulle sue guance. Aveva cercato di trattenerle con tutte le sue forze, ma davanti ad una tragedia così non poteva proprio evitare. 
Ma a fargli pressione nel petto non era solo il dolore per ciò che stava succedendo.. era la consapevolezza di cosa sarebbe successo dopo. Una consapevolezza tremenda, un peso che avrebbe dovuto portre sulle spalle d'ora in avanti.
<< Mamma.. >> 
<< Ascoltami bene.. so che sei forte, sei molto forte. So bene che questo è un fardello che cambierà la tua vita per sempre, ma sei sangue del mio sangue: se ce l'ho fatta io, puoi farcela anche tu. Sappi che io ti voglio bne più di quanto ne voglia a me. Sei mio figlio, e ti amo come nessun altro ti amerà mai. Ma è giunto il momento di lasciarci. >> una lacrima cadde anche dall'angolo dell'occhio della donna. 
Trevor si inginocchiò al fianco della madre, osservando il suo volto pallido. Le accarezzò la guancia. Era gelida.
<< Non sono pronto... non voglio lasciarti! >> ora le lacrime scendevano ininterrottamente, rigandogli il volto.
<< Tesoro, le cose accadono per un motivo. E' arrivata l'ora che tu continui per la tua strada. >>
La luna riemerse in tutto il suo splendore, e il volto giovane della donna si volse a guardare fuori dalla finestra. Trevor però non riusciva a pensare ad altro che alle parole dell madre. Era davvero arrivato il momento. Non si sarebbe mai aspettao che succedesse in quel momento, eppure ora era l', a guardare la luce abbandonare i suoi occhi, e la sua vita spegnersi.
<< Addio, mamma. >>


L'ANGOLO DI LUNA
Dedico questa storia alla mia amica nonchè autrice preferita Nich.
Ora mi rivolgo direttamente a te... Sere, ho scritto questa storia pensando a te, ma non ti riconoscerai in essa per gli atteggiamenti della protagonista, bensì nel messaggio complessivo della storia, in quanto sia stata proprio tu ad insegnarmi che nonostante i tanti ostacoli della vita bisogna andare avanti e credere fermamente nei propri sogni. Niente è sbagliato se ti rende felice... ti voglio bene amica mia ;) 
Vorrei fare un grande ringraziamento alla canzone You an I dei One Direction, che io amo, e vhe mi ha ispirato la storia. Spero vi sia piaciuta, nonostante io sia ancora inesperta. Seguite la mia storia perhè questo è solo un assaggio!! Un bacione a tutti e buon Natalee!
  
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