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Autore: sasa123    25/12/2013    3 recensioni
(IN QUESTA STORIA, A VOLTE, VENGONO CITATI DEI PERSONAGGI E DEI FATTI REALMENTE ACCADUTI! SOLO MODIFICATI UN Pò!)
Questa è la storia di un ragazzo che voi conoscete molto bene e di una ragazza che vuole a tutti costi inseguire il suo sogno, ma ci riuscirà?? o sorgeranno dei problemi?? se volete saperlo leggete!! :)) naturalmente ad ogni inizio capitolo c'è una canzone del mitico MJ :3 che vi consiglio di usare come sottofondo per il capitolo! tanto per creare un pò l'atmosfera! :) ecco un anticipo! buona lettura!:
Lei, una ragazza come tante, non molto alta, capelli lunghi, biondi e mossi, occhi verdi e pelle color latte. Si chiama Annie, è una ragazza molto forte e sicura di se, pronta a tutto per realizzare il suo sogno: cantare.
Lui? beh non c'è molto da dire, Michael Jackson. Il Re del pop, la leggenda della musica. Un ragazzo forte, dolce e con un grande cuore.
Questi due cuori, tanto forti quanto lontani, non sanno che presto il destino gli giocherà un brutto scherzo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MOMENTO, MOMENTO, MOMENTO, MOMENTO!!!! (Cit. Perter Griffin) 
Prima che leggiate questo capitolo voglio augurare a tutti un sereno
Natale <3 
Buona lettura Moonwalker! ;)                   -Sasa123- 





La finestra era chiusa, nell'aria solo una leggera brezza fresca e qualche sospirò. Chissà come si sarebbe sentito dopo, non aveva mai avuto il coraggio di raccontarlo a nessuno. Si sedette, si scompigliò i capelli con una mano e, dopo aver emesso un leggero sospiro, continuò:

 
''Un paio di anni fa, 5 circa, ero in un periodo molto complicato della mia vita. Lo stress del lavoro e tutto il resto. Non che adesso non ne abbia ma in quei tempi ero solo un ragazzino, certo, avevo la mia esperienza ma ero pur sempre un ragazzino! e lo sai, a quell'età si ha solo voglia di uscire, divertirsi e cose simili. Insomma diciamo che in quel periodo della mia vita non ero molto felice. Passavo tutti i giorni da uno studio di registrazione all'altro quando il mio unico desiderio era quello di uscire e prendere un po d'aria fresca e sapevo che non avrei mai potuto farlo... Insomma fu un periodo molto brutto, soffrii anche di depressione per un certo periodo di tempo. Un giorno fui invitato ad un party, mi sentii così felice! finalmente avrei fatto qualcosa di diverso, avrei potuto stare con altre persone, divertirmi e tutto il resto! Non vedevo l'ora che arrivasse quella sera!... il 24 dicembre per essere precisi...''
 
Mentre Michael raccontava Annie poteva vedere tutte le emozioni passargli d'avanti a gl'occhi. Per esempio, in quel momento Michael guardava fisso nel vuoto e sorrideva. Certo, stava parlando di una delle cose che lui aveva sempre desiderato.
 
''Finite le registrazioni corsi subito in auto e mi feci accompagnare dal mio autista a casa...''
 
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Appena arrivato mi fiondai d'avanti all'armadio e cominciai ad uscire miliardi di giacche, tutte sbrilluccicose e colorate, e a buttarle sul letto. Non sapevo proprio quale scegliere! non è che mi capitasse così spesso di essere invitato ad un party. 
Scelsi dei vestiti che avevo usato qualche tempo prima per andare ad una premiazione: Un pantalone nero un po largo alla fine, una delle mie giacche bianche piene di paiette con decorazioni quasi principesche, un paio di scarpe nere e in fine il mio fidato amico guanto. Mi guardai per un attimo allo specchio, perchè?? perchè, c'era sempre qualcosa che non andava?? La gente diceva che ero perfetto eppure di così perfetto non ci vedevo proprio nulla. Chiamai la mia cameriera personale, avevo bisogno di un altro parere. Le chiesi: 
 
''Allora?? che ne pensi?''
 
e lei con la sua solita calma e pacatezza, senza neanche pensarci un attimo mi rispose:
 
''E' perfetto signor Jackson.''
 
Sospirai a quell'affemazione, certo che non avevano neanche un po di fantasia! 
Una mezz'oretta dopo arrivò il mio autista per accompagnarmi nel posto dove si sarebbe dovuta tenere la festa. Inutile dire che fu davvero difficile entrare nella grande sala, perchè a quanto pare i miei fan avevano saputo della mia partecipazione al party...
 
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''e non potevano certo perdersi Michael Jackson che usciva da una macchina ed entrava dentro un sala, non sia mai!'' 
Affermò Michael ironicamente. 
''Comunque''
 
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 Arrivato li dentro ero mentalmente preparato a dimenticare tutto lo stress e DIVERTIRMI nel verso senso della parola. Sfortunatamente per me la sala era piena di persone beh...avanti con gli anni. Dopo aver capito 'l'andazzo' della serata mi arresi all'idea di dover passare un altra serata piena di coplimenti, di 'alla regina!' e cose simili. Appena misi piede in sala sentì il peso di tutto lo sguardo della gente puntato su di me. Dopo qualche istante mi ritrovai circondato da una marea di persone che volevano stringermi la mano e congratularsi con me, anche per motivi a me sconosciuti ma questa è una cosa che anche tutt'ora non riesco a comprendere. E la serata passò così, a via di complimenti, battute di poco conto e strette di mano. Dopo qualche ora non ce la facevo piu, avevo bisogno di un po d'aria, pace, silenzio e solitudine pura. Attesi il momento in cui la mia guardia del corpo ebbe un attimo di distrazione e, senza farmi vedere da nessuno, aprii la porta del cortile sul retro e mi nascosi li. Menomale! era vuoto, completamente! Potevo finalmente riprendermi. Mi sedetti e sospirai. Oddio com'era bello stare li, niente piu mormorii e complimenti. Solo io e i miei pensieri. Naturalmente non fu così per molto. La mia guardia del corpo si era accorta della mia assenza e aveva cominciato a cercarmi. E pensa un po? aveva cominciato proprio dal giardino sul retro. Decisi di nascondermi dietro uno dei tanti cespugli del grande giardino e aspettai finchè la mia guardia del corpo, dopo aver capito che non mi trovavo in quella stanza, se ne andò. Menomale! Pensai fra me e me, ancora nascosto dietro il cespuglio. Poi, ad un certo punto sentii una voce femminile sussurrarmi dietro l'orecchio:
 
''Che stai facendo?'' 
 
''!''
 
Mi prese quasi un colpo. Non pensavo proprio che in quel giardino ci fosse alcuno, oltre me. Mi girai di colpo e mi ritrovai d'avanti una ragazza, una bellissima ragazza. Certo, forse era qualche anno piu piccola di me, ma era comunque molto formata e carina. Aveva i capelli neri e lunghi fino alle spalle, e gli occhi che sembravano due palline di vetro nero, molto scure. Non riuscii a rispondere alla sua domanda, ero troppo sorpreso del fatto che quella ragazza fosse li dietro di me da chissà quanto tempo senza che me ne accorgessi minimamente. La guardavo solo fisso neglio occhi, con lo sguardo un po preoccupato. Pensavo: cavolo, adesso sono fritto. Di sicuro la gente verrà a sapere che sono qui e ricomincerà a tormentarmi. 
 
''?, perchè non parli?? cos'è? il gatto ti ha mangiato la lingua?''
Chiese ironicamente la ragazza alzando un sopracciglio. 
 
''Emh, no! e che io...''
 
''Ti stavi nascondendo, giusto?''
 
''?...si. Per favore non dire a gli altri che sono qui!''
Le chiesi quasi 'pregandola'. 
 
''E io cosa ci guadagno?''
Rispose lei incronciando le braccia. 
 
''Eh?''
 
Rimasi scioccato da quella domanda. Non capivo cosa passasse per la testa a quella ragazza. Di solito riuscivo a capire alla prima occhiata le persone ma con lei era diverso. Non riuscivo ad intravedere neanche un piccolo indizio nei suoi grandi occhi neri. 
 
''Pff, sto scherzando! Ahaha'' 
 
''Eh? Io non-''
 
''Sei un pò piu sempliciotto di quello che mi aspettassi! ahahah''
 
''?...Aspetta un secondo!''
 
''?''
 
''Vuol dire che non dirai nulla. Giusto? Posso fidarmi di te?''
 
''?...certo.''
Rispose lei con un sorriso furbetto stampato sulle labbra. 
 
''Oh, grazie mille.''
Dissi alzandomi da terra e spolverandomi leggermente il pantalone. 
 
''Ma di che. Comunque piacere, io mi chiamo Susie.''
Mi disse lei porgendomi la mano. 
 
''Piacere, io sono Michael''
Le risposi stringendole la mano.
 
''Lo so già''
Rispose lei ironicamente. 
 
Che cosa imbarazzante! Succedeva ogni volta che mi presentavo a qualcuno. 
Comunque, da li cominciò la nostra conversazione, era una ragazza molto particolare. Diceva quello che pensava, sempre e per dirlo usava quasi sempre un tono poco simpatico. Ma il fatto che fosse sincera era una dote che apprezzavo, molto. Ci volle poco per contaggiarla con qualche risata e così continuammo a parlare per il resto della serata. Ad un certo punto mi venne istintivo guardare l'ora, inutile dire che mi prese un colpo quando vidi l'ora. 
 
''Cavolo le 3!! A quest'ora i miei agenti avranno denunciato la mia scomparsa!''
Dissi ironicamente, ma sempre con tono molto preoccupato. 
 
''?, cavolo, non credevo fosse così tardi. A quest'ora mio padre mi starà cercando.''
 
''E' meglio che vada, comunque è stato bello parlare con te, Susie.''
 
''Anche per me è stato divertente. Sai mi piacerebbe rivederti qualche volta.'' 
 
''Perchè no? Ti lascio il mio numero. Così domani puoi chiamarmi e ci mettiamo d'accordo.'' 
Le proposi sorridendo. 
 
''Certo, sarebbe bello.''
Mi disse lei con tono di volce serio.
 
''?...ok. Adesso vado. Buona notte Susie.'' 
 
Dopo di che feci per andarmene. Subito dopo mi sentii tirare dalla manica della giacca e incuriosito mi girai verso di lei. Non ebbi il tempo di capire nulla. Sentii solo due labbra morbide unirsi alle mie e due piccole mani afferrarmi dal colletto della giacca. 







 
  
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