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Autore: Harriet_    25/12/2013    0 recensioni
“Lily! Lily fermati, ti prego! Fermati!” urlai, mentre correvo disperatamente nel tentativo di raggiungerla.
Si bloccò all’improvviso, probabilmente stanca di dovermi evitare ogni singola volta. Stanca di me.
“Cosa vuoi” sibilò, voltandosi e fulminandomi con quei suoi meravigliosi e letali occhi verdi.
“Voglio solo parlarti. Ti prego” sussurrai, ancora ansimante. Come al solito, ogni mia difesa crollava miserabilmente quando mi trovavo di fronte a lei.
[...]
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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*fa timidamente ciao con la manina*

Dunque, questa è la mia prima volta nel fandom di Harry Potter e ho una paura assurda di insozzarlo con le schifezze che ogni tanto scrivo.
Comunque, abbiamo Lily e Severus studenti a Hogwarts qualche mese dopo la fine del loro rapporto che si sfogano e tirano fuori tutto quello che hanno dentro.

Sinceramente non mi piace molto, ma pazienza. Mi spiace solo di non essere riuscita a rendere l’enormità e la forza dell’amore che Severus prova e proverà sempre per Lily, perché è una delle cose che preferisco in tutta la saga e che non smettono mai di sbalordirmi. 

Inoltre, mi scuso se ci dovessero essere incongruenze pesanti con la storia originale o se i personaggi sono troppo OOC - sicuramente sarà così.

Mhh, penso di aver detto tutto, se vi piace (ma anche se non vi piace) lasciatemi un commentino e mi renderete felice come una Pasqua. 

Buona lettura! :3




We could have had it all

 

“Lily! Lily fermati, ti prego! Fermati!” urlai, mentre correvo disperatamente nel tentativo di raggiungerla. 

Si bloccò all’improvviso, probabilmente stanca di dovermi evitare ogni singola volta. Stanca di me.

“Cosa vuoi” sibilò, voltandosi e fulminandomi con quei suoi meravigliosi e letali occhi verdi.

“Voglio solo parlarti. Ti prego” sussurrai, ancora ansimante. Come al solito, ogni mia difesa crollava miserabilmente quando mi trovavo di fronte a lei.

Stette in silenzio, incrociò le braccia e assunse un’espressione rigida e di distacco, ma che nascondeva un implicito invito a proseguire. 

Avrebbe potuto prendermi a schiaffi, avrebbe potuto insultarmi - d’altronde me lo sarei meritato - ma no. 

Stette in silenzio, aspettando le mie parole. Oh meravigliosa, dolce, gentile, buona Lily. Sempre pronta ad ascoltare. Sempre pronta ad aiutare, a difendere, a mettere una buona parola.

Come ho potuto essere così stupido da perderti?

“Lily…” respirai, prendendo coraggio. “Voglio che tu sappia che questi mesi sono stati un tormento insopportabile per me. Non passa giorno che io non pensi a quanto ho perso, pronunciando una singola, orribile parola.” Il labbro inferiore di Lily tremò leggermente al ricordo. 
“Mi odio terribilmente per quello che ti ho fatto. Non ti ho mai meritata, Lily, e non ti meriterò mai. Ma ti chiedo solo di darmi un’altra possibilità. Ti prego” sussurrai, la mia dignità ormai completamente a terra. Guarda, Lily Evans, come mi hai ridotto. 
“Lo sai, Lily, che non intendevo davvero ciò che ho detto. Non avrei mai potuto. Ti prego, ti supplico, ci soffro ogni istante…” singhiozzai.

Si avvicinò di colpo, inchiodando i suoi occhi ai miei.

“E cosa credi, che io non ci soffro ogni istante? Credi che io non pianga ogni notte ricordandomi di quello che il mio migliore amico mi ha fatto, di quanto dolore mi ha inflitto, di come diceva di tenere a me per poi insultarmi nel peggior modo in cui avrebbe potuto insultarmi? Credi sia facile, Severus, convivere con la consapevolezza che la persona di cui più ti fidavi al mondo, la persona a cui più tenevi al mondo, ti abbia fatto quello che tu hai fatto a me? Credi di essere il solo che soffre, Severus? Eh?” quasi gridò, la voce strozzata dal pianto. 

Poi ridusse la voce ad un sussurro impercettibile.

“Eri il mio migliore amico, Severus. Ti sei mai chiesto perché? Rispondimi, ti sei mai chiesto perché?”

Rimasi immobile, gli occhi fissi nel vuoto, incapace di qualsiasi reazione.

“Eri il mio migliore amico perché pensavo fossi gentile, Severus. Perché pensavo che sotto quella corazza che tu stesso ti eri costruito ci fosse una persona buona, gentile, dal cuore nobile. Eri il mio migliore amico perché parlavi poco ma mi sembrava di poterti capire sempre. E pensavo che anche tu fossi l’unico che poteva capirmi. Pensavo che saresti rimasto sempre al mio fianco. Evidentemente mi sbagliavo di grosso” sospirò, delusa e amareggiata.
“Tu non hai idea di quanto soffrissi nel vederti umiliato e preso di mira da James e gli altri. Non hai idea di quanto li abbia odiati per quello che ti facevano”

“Eppure mi sembra che tu abbia perdonato Potter, o sbaglio?” dissi, non riuscendo a frenare la mia lingua prima che parlasse troppo presto. Ma in fondo, quello era il momento di sputare fuori tutto quello che ci eravamo tenuti dentro per troppo tempo.

“Come ti permetti di dire una cosa simile” mormorò, incredula. “James ha avuto il coraggio di cambiare per me. James ha avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita e crescere, maturare, diventare una persona buona e forte per me. E l’ha fatto perché mi ama” mi girò la testa verso di sé, in modo che la guardassi dritto negli occhi. “E’ questo il modo in cui si ama, Severus. Non si ama diventando un Mangiamorte, o insultando nel modo più grave che esista. Si ama cambiando e diventando una persona migliore.”

Girai di scatto la testa, incapace di sostenere ancora a lungo il suo sguardo, così gelido, così privo di vita. Come abbiamo potuto permettere che arrivassimo a questo?

“James poteva permettersi di nutrire qualche speranza” sussurrai, amaro. “Io le avevo perse tutte. Ormai niente avrebbe più importato. Non mi restava che distruggermi ancora di più.”

Sgranò gli occhi, furiosa. “Idiota! Idiota, idiota, idiota!” urlò. “Ma tu che cosa ne sai? Come osi parlare così? Cosa ne sai di quello che sarebbe successo? Io detestavo James, non aveva neanche una speranza dopo quello che ti aveva fatto, eri tu il mio migliore amico! Eri tu quello con la quale sarei stata ben felice di mettermi in discussione! Ma tu non mi hai dato neanche la possibilità di innamorarmi di te! Ti eri già precluso tutte le vie, non hai avuto il coraggio di lottare neanche un istante per me, Severus! E così tu questo lo chiami amore?!” gridò, mentre copiose lacrime le solcavano le guance rosee. 
Quelle stesse guance che mi divertivo a pizzicare dolcemente mesi fa, quando ancora avevo tutto e non lo sapevo.

Non c’era più niente da dire. La guardai allontanarsi da me, una volta e per sempre. 

 

 

 
  
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