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Autore: Neurotica    19/05/2008    11 recensioni
AU.Sequel di Lies.La seconda guerra contro Voldemort è cominciata.Remus è disperso. Sirius sta impazzendo.Harry è in punto di morte.Qualcuno uscirà vivo da questo incubo?
Genere: Generale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Traduzione, Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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chap 2
CONSEQUENCES
Capitolo 2



Sirius spinse Piton attraverso la porta della stanza interrogazioni del dipartimento applicazione della legge sulla magia spingendo forte con la punta della sua bacchetta sulla sua schiena. Sbatté la porta e gesticolò  violentemente a Piton di sedersi in una delle sedie di metallo.

“Ma la procedura non è che ci siano due auror, con esperienza, per interrogare un prigioniero?” chiese Piton con tono aspro.

L’unica risposta di Sirius,fu quella di conficcare la sua bacchetta nella gola di Piton, quasi tagliando la trachea dell’altro mago. “Non farmi arrabbiare Mocciosus. Non sono in vena. Sono qui solo perché è un’ emergenza. Appena me ne vado, puoi marcire qui con tutti i tuoi amici dei bassifondi per quello che mi importa” ringhiò.

La reazione di Piton fu quella di alzare un sopracciglio “Che tipo di emergenza? Lupin ci ha appena liberato dalla miseria che ci creava e si è ucciso?”

Senza un avvertimento Piton si ritrovò sul pavimento di cemento, con la testa che pulsava terribilmente. Sopra di lui Sirius stava respirando affannosamente, con la faccia rossa per la rabbia “Ti avevo avvisato” disse con una voce controllata con attenzione, sentendosi meglio dopo aver sfogato un po’ della sua rabbia. “Ora” disse relativamente calmo “O mi aiuti, o aggiungerò altre accuse oltre quelle che ti hanno fatto portare qui. La scelta è tua”

Piton lo guardò con scherno. Avrebbe preferito digerire veleno per topi, piuttosto che aiutare Sirius Black-  anche se lo aveva fatto molti anni prima quando Potter era stato rapito- ma non era di nessun aiuto a Silente chiuso a chiave nel ministero…”Che cosa vuoi?”  chiese Piton freddamente, alzandosi dal pavimento.

“Che cos’è questa?”chiese Sirius prendendo il calice dai suoi vestiti e praticamente sbatté sul tavolo di metallo. Il suono dell’impatto rimbombò  sui muri di pietra.

Di nuovo,Piton alzò un sopracciglio, ma si sporse per prendere il calice. Annusò quello che era rimasto dentro, senza  quasi vomitare,come aveva fatto Sirius, e sollevò ancora di più il suo sopracciglio “Dove lo hai preso?” chiese Piton piano.

“Era sul comodino di Harry. Lo ha bevuto” disse Sirius guardando Piton attentamente

“Lo ha bevuto?” chiese Piton.

“Sì. Che cos’è?”

Piton sospirò irritato e sussultò quando un altro  colpo doloroso arrivò sulla sua mascella. “A meno che mi sbagli- cosa che non sto facendo- questa è una variazione della pozione dei morto vivente. Sai che cos’è Black?” Sirius non rispose “Bè, lo prendo come un no. La pozione fa cadere chi la beve in un sonno profondo, la maggior parte delle volte irreversibile. Questa pozione è diversa solo perché uccide chi l’ha bevuta molto più velocemente, e con molto più dolore. Da quanto tempo Potter l’ha ingerita?” chiese.

“Non lo so” Sirius rispose piano “Quattro, forse cinque ore fa”

“La pozione  fa effetto in ventiquattro ore” disse Piton con tranquillità.

“C’è un antidoto?” chiese Sirius con la voce roca.

“C’è” rispose Piton esaminando le sue unghie.

Stringendo i denti, Sirius fece qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare.

“Puoi preparare l’antidoto per me?”

“Intendi dire, che c’è qualcosa che Sirius Black non sa fare da solo?” disse Piton fingendosi sorpreso “Avvisate la gazzetta del profeta!”

“Dannazione Piton!” gridò Sirius, colpendo il muro con il suo pugno “ Fai solo quella dannata pozione e smettila di essere un idiota del cazzo!”

“Bè, posso preparare difficilmente qualsiasi tipo di pozione in questa atmosfera” disse Piton indicando la stanza.

“Me ne occupo io” disse Sirius a denti stretti “Farai-la-pozione?”

“Per quanto so che me ne pentirò, non credo di avere altra scelta a riguardo vero?”disse Piton.

Sirius annuì e lanciò il mantello dell’invisibilità nella direzione di Piton “mettilo e resta vicino a me. Non possiamo smaterializzarci o usare passaporte da qui, ovviamente, perciò dovremmo andare al quartier generale degli auror”

Piton curvò le labbra agli ordini di Sirius. Come aveva detto, non aveva possibilità di scelta a riguardo. Sirius era armato, Piton no. Si mise addosso il mantello, e sparì davanti agli occhi di Sirius.

Sirius lo guidò fuori dall’area delle celle del dipartimento applicazione della legge sulla magia, superò il giovane auror che sembrava piuttosto allarmato per il cambiamento improvviso nel comportamento di Sirius, e attraversò il corridoio per raggiungere il dipartimento auror. Arrivati lì, Sirius incantò un fermacarte su una delle scrivanie per creare una passaporta e aspettò che il dito ossuto di Piton lo toccasse.

I piedi di Sirius andarono a sbattere contro il pavimento della cucina del numero dodici,proprio mentre il mantellò dell’invisibilità scivolava dalla tesa di Piton. Resistendo all’impulso di colpire Piton una terza volta, Sirius si guardò intorno nella cucina, per trovare Silente,Kingsley,Tonks e tutti i Weasley tranne Molly ad aspettarlo.

“Piton preparerà una pozione per Harry” mormorò Sirius, facendosi strada in mezzo al gruppo prima che potessero sollevare delle domande, e salendo le scale per andare dal suo figlioccio.

Entrò nella stanza di Harry per trovare Molly e Madama Chips piegate sul ragazzo, facendo dei test con le loro bacchette, misurando la sua temperatura, ascoltando il suo cuore…Sirius prese una sedia e ci si sedette al contrario, con le braccia incrociate sulla spalliera, e il mento appoggiato sopra, e si mise a guardare.

In meno di un’ora, il mondo di Sirius aveva cominciato di nuovo a crollarli intorno- proprio come quando Harry era stato portato via da lui nove anni fa. Non avrebbe creduto che Remus fosse morto finché non avrebbe avuto più prove di una bacchetta. E non avrebbe perso Harry senza combattere.

La pozione non era solo apparsa dal nulla sul comodino di Harry. Qualcuno l’aveva messa lì. Ma chi dentro il numero dodici poteva voler far del male ad Harry? Percy gli venne subito in mente, per qualche ragione, ma il terzogenito dei Weasley non si vedeva dal giorno prima- a meno che non fosse lui quello che Sirius aveva visto a Diagon Alley durante il suo duello con Bellatrix. Ma no, Percy non avrebbe avuto il fegato che ci voleva per fare del male ad Harry con Sirius nella casa…

Forse uno degli amici di Harry aveva cercato di fare una pozione ed era semplicemente andata male? No,l’avrebbero ammesso immediatamente- persino Fred e George. Tonks non poteva aver preparato una pozione senza aver far saltato in aria tutto il numero dodici. Kingsley ed Arthur erano rimasti con Sirius per tutto il tempo. Molly non l’aveva fatto. Kreacher era…

Gli occhi di Sirius si spalancarono “Non è possibile…” mormorò alzandosi lentamente dalla sua sedia, con un lampo pericoloso negli occhi.

“Sirius?” chiese Molly distogliendo lo sguardo da Harry.

Sirius irrigidì la mascella e uscì dalla stanza. “KREACHER!” gridò a squarciagola attraverso i corridoi della casa, facendo svegliare ogni ritratto arrabbiato della casa.

“Il padrone ha chiamato Kreacher…”

Sirius si fermò di botto quando sentì il borbottio familiare. Venivano da un armadio della biancheria…Sirius spalancò la porta a tutta forza e vide l’elfo domestico inginocchiato sotto una mensola. Senza nessuna spiegazione, il mago tirò Kreacher fuori prendendolo per il collo, e lo gettò a forza nel corridoio buio. Kreacher, ovviamente ferito, cercò di sgattaiolare via, ma Sirius fu più veloce. “STUPEFICIUM!” ruggì l’auror. Kreacher cadde istantaneamente sul pavimento.

Respirando affannosamente, e accecato dalla rabbia, Sirius si avvicinò lentamente all’elfo domestico.

“Sirius” disse una voce severa. Sirius non riuscì a sentire nient’altro a causa del ronzio rabbioso che aveva riempito e sue orecchie. Una mano, stranamente forte per la sua età, afferrò il braccio di Sirius come avvertimento.

“Indietro Silente” ringhiò Sirius. Invece di diminuire, la stretta intorno al braccio di Sirius divenne più forte.

“Non obbligarmi a schiantarti Sirius” disse Silente piano.

Sirius girò lentamente la testa, come quando un cane individua la sua preda, e guardò male e pericolosamente il suo vecchio preside. C’erano solo due persone che non si scioglievano davanti allo sguardo che aveva Sirius in quel  momento:Silente e Remus.

“è stato lui” mormorò Sirius , con il suo scopo che cominciava a diminuire , e tornando a guardare Kreacher “Lui ha avvelenato Harry”

“Questo è altamente probabile. Ma desidero parlare per primo con lui” disse Silente.

Riluttante, Sirius liberò con forza il suo braccio dalla stretta di Silente, si girò, e tornò nella stanza di Harry. Qualche anno prima, niente l’avrebbe fermato dal completare l’obiettivo che si era posto in mente- avrebbe ucciso Kreacher senza pensarci due volte. In un altro momento, Sirius avrebbe trasalito alla sola idea di diventare un adulto sensibile e responsabile- questo era il lavoro di Remus dopotutto- ma Remus non era lì…Sfortunatamente, c’erano cose più importanti a cui pensare al momento.

Per esempio, come le cose erano diventate così…terribili non era un parola abbastanza forte- da incubo era più vicino a quello che Sirius sentiva al momento…

Molly e Madama Chips avevano lasciato la stanza per parlare con Silente prima che tornasse ad Hogwarts. Sirius si sedette sull’orlo del letto di Harry, e guardò il petto del suo figlioccio che si alzava un po’  e si abbassava subito.

Stavano succedendo troppe cose per capirle subito tutte insieme. Sirius si guardò intorno senza saper cosa fare, e i suoi occhi grigi si fermarono su una foto fatta qualche anno prima. Era del sesto compleanno di Harry- il primo vero compleanno che il ragazzo avesse mai avuto dal primo. Remus e Sirius erano seduti ognuno ad un lato del bambino, con un grosso sorriso, e tutti e tre apparivano più felici di quanto non lo fossero mai stati nelle loro vite- il che era vero se Sirius ci pensava. Non poteva ricordarsi di un momento in cui era stato più felice rispetto a quando si era riunito con Harry.

Sirius aveva sperimentato anche prima periodi difficili- difficili era dire poco- ma aveva sempre avuto qualcuno con cui condividere il suo dolore. Remus o Harry erano sempre stati lì in passato. Ma ora Sirius era completamente solo.

Con forza, si asciugò le lacrime che avevano cominciato ad uscire dai suoi occhi, si alzò dal letto di Harry e cominciò a camminare avanti e indietro. Sarebbero state ventiquattro ore molto lunghe…

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Albus Silente era molto turbato, anche se uno non poteva accorgersene limitandosi a guardarlo. Sembrava essere calmo come al solito. Camminò velocemente per i corridoi della scuola, con le sue vesti turchesi  che si agitavano dietro di lui mentre si dirigeva ai sotterranei.

Kreacher era stato interrogato con calma e attentamente, riguardo alla sua conoscenza degli eventi della sera precedente. Le informazioni che erano state raggruppate avevano reso il preside piuttosto soddisfatto,- in una maniera orripilante però- con le sue decisioni riguardo chi reclutare dell’ordine. Anche se uno poteva definire lunatico un elfo domestico lasciato da solo-anche Silente doveva ammettere che Kreacher era totalmente fuori di testa.

L’unico altro momento della sua vita in cui Silente poteva ricordare di essere stato così preoccupato era stato quando i Potter erano stati obbligati ad andare a nascondersi e avevano insistito ad usare Sirius Black come custode segreto. Silente aveva, ovviamente, sbagliato le sue idee su Sirius, e stava cercando di non saltare subito alle conclusioni in questo caso come aveva fatto allora. Uno non poteva mai essere troppo cauto quando si trattava delle persone che si amavano.

C’erano solo poche cose di cui un mago – compreso Albus Silente- poteva occuparsi in un singolo momento. Il bambino sopravvissuto che stava morendo al quartier generale e due membri altamente rispettati dell’ordine dispersi era già un limite per Silente.

Camminando velocemente sulle scale di pietra dei sotterranei e girando a destra, Silente raggiunse la sua destinazione. Lentamente, aprì le porte delle segrete,facendo attenzione a non far spaventare il mago all’interno. Era già successo, e Silente non era stato capace di guardare Severus negli occhi per una settimana.

Severus, come c’era da aspettarsi, era piegato su un calderone fumante. L’odore del fumo era come quello di un cane bagnato e uova marce. Come facesse Severus a sopportare questo tipo di odori giornalmente era un mistero per Silente.

“Severus” disse piano Silente.

Severus non distolse lo sguardo dal suo calderone ma rispose la domanda silenziosa di Silente.” La pozione sta venendo bene preside, però ha ancora bisogno di diciotto ore per bollire prima di poter essere ingerita.”

“Che cosa sai di questa pozione Severus?” chiese Silente.

Severus tagliò con attenzione un bezoar e lasciò cadere i pezzi nel calderone prima di rispondere, come se stesse decidendo quanto dire a Silente “è stata creata dal signore oscuro durante la prima guerra” cominciò piano Piton “Gli effetti sono immediati, ma sembrano insignificanti all’occhio non allenato- febbre, pelle viscida, perdita di colore, proprio come l’influenza babbana.

“In quattro ore, i sintomi rimangono gli stessi, ma la pozione ha già cominciato ad espandere gli effetti più teribili. La vittima sperimenta forti dolori di stomaco e convulsioni, e in alcuni casi, allucinazioni.

“Per la quindicesima ora, la pozione si sta comportando da acido, bruciando tutti gli organi della vittima. Alla ventiquattresima ora, la pozione avrà raggiunto il cervello e a questo punto è irreversibile” la faccia si Silente rimase impassibile, ma si stava cominciando a sentire sempre più preoccupato man mano che Severus continuava. “Secondo Black, Potter ha solo raggiunto lo stadio delle convulsioni. Fortunatamente è ancora possibile salvare il ragazzo.”

Silente ignorò il sarcasmo nel suo insegnante di pozioni “Il tuo aiuto è molto apprezzato Severus” Severus annuì lentamente una volta per mostrare che aveva capito “Sospetto che sia inutile chiederti delle sorti di Remus Lupin, ed Emmeline Vance.?”

Piton si irrigidì visibilmente “Non so niente di quello preside” disse piano.

Silente resistette l’impulso di alzare un sopracciglio. Pensava di aver sentito una leggera traccia di preoccupazione nella voce del giovane mago. Silente non continuò ad insistere sull’argomento”Grazie Severus. Sarò al quartier generale se hai bisogno di me. Per favore porta subito l’antidoto appena è pronto” disse lasciando il laboratorio di Pozioni.

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Gli occhi di Sirius si spalancarono appena un raggio di sole colpì la sua faccia. Con la vista offuscata, e strizzando leggermente gli occhi, guardò quello che  lo circondava. I suoi occhi si fermarono su un poster dei Cannoni di Chudley, proprio quando il cercatore andava a sbattere contro gli spalti. Il boccino sembrava lo stesse prendendo in giro mentre volava via. Sirius soffocò mentalmente una risata. I cannoni non riuscivano nemmeno a prendere l’influenza...

Ma poi un altro pensiero lo colpì: Da quando Harry aveva un poster dei Cannoni di Chudley nella sua stanza?

Sirius si girò dall’altra parte e trovò Harry accucciato contro di lui, con il respiro ancora corto e la carnagione ancora mortalmente pallida.

Non era un incubo allora…pensò Sirius, asciugando un po’ di sudore dalla guancia del suo figlioccio. Dannazione.

Un timido colpo si sentì sulla porta della camera da letto, e Molly entrò, seguita da Madama Chips. Le streghe si spostarono dal lato di Harry e cominciarono a controllare i suoi segni vitali. Sirius si sedette e avvicinò le ginocchia al suo petto, osservando.

“Bé?” disse piano.

“Nessun cambiamento” disse Madama Chips con tono professionale. Sirius si massaggiò le tempie “è una buona cosa però” continuò l’infermiera “Non sta peggiorando”

Sirius annuì “Qualche notizia?” chiese a Molly.

Molly scosse la testa tristemente “Silente vuole parlare con te, è in cucina”

“Okay” Sirius sospirò “Mi fate sapere se cambia qualcosa?”

“Certo caro” lo rassicurò Molly mentre Madama Chips cacciava Sirius dalla stanza.

Realizzando la sconfitta, Sirius lasciò la stanza di Harry con uno sguardo preoccupato oltre la sua spalla, proprio mentre la porta gli veniva chiusa in faccia. Non aveva la forza di combattere contro Molly e Madama Chips. Se Remus fosse stato lì sarebbe stato tutto diverso. Ma, come era successo, Remus non era lì, e Sirius non se la sentiva di essere tediato da una litigata  con le due mamme chiocce   sul fatto di rimanere o no nella stanza di Harry

Giù in cucina, Sirius trovò lo strano gruppo che chiamava suoi amici: Silente, Arthur e Tonks- devono aver mandato un gufo per dire che stavano male al lavoro- pensò Sirius- Moody e Dung.

Sirius si sedette al suo solito posto al tavolo, notando immediatamente che quello di Remus era stato lasciato libero. Guardò il gruppo mentre loro risposero esausti allo sguardo. Erano probabilmente rimasti svegli tutta la notte, mentre Sirius si era addormentato di sopra. I suoi occhi si posarono su Silente, e l’auror alzò un sopracciglio in attesa.

“Come ti senti Sirius?” chiese piano Silente.

Mai stato meglio,pensò Sirius sarcasticamente “Sto bene Albus. Che cosa è successo?”

“Severus ha appena mandato un gufo” Sirius si sedette più dritto sulla sedia “Sta avendo delle difficoltà a trovare l’ingrediente finale dell’antidoto. Mundugus ha mandato uno dei suoi, ehm, contatti, a cercarlo, e saremo contattati appena viene trovato”

Sirius annuì, ringraziando il cielo che Dung fosse quello che era “Quanto tempo ci vorrà?”

“Dipende da quando è consegnato l’ingrediente, Severus può finire l’antidoto in otto ore” disse Silente.

Sirius fece velocemente i calcoli. Harry era andato a dormire alla undici la sera precedente. Ora erano le dieci e trenta del mattino. Avevano solo dodici ore e mezzo per salvare Harry…”Okay” disse Sirius teso fissando il tavolo.

“Sono stato capace di recuperare informazioni riguardo quello che rimaneva degli incantesimi di localizzazione di Remus ed Emmeline.” Silente continuò. La testa di Sirius si alzò di scatto. “L’ultima immagine che abbiamo, è una con loro che ridono e sorridono mentre salgono su un lato della montagna, prima che l’ologramma sparisca”

“Perciò non c’è modo di scoprire quello che è successo?”

“A meno che non li troviamo no” disse Silente.

“Capisco” disse Sirius con calma forzata “E Kreacher?”

“Rimarrà ad Hogwarts, ci sono ancora delle cose su cui voglio interrogarlo”

“Ha ammesso di aver avvelenato Harry?”

“Insiste, e io sono tentato a credergli, che un'altra persona ha messo la pozione sul comodino di Harry”

“Cosa?” chiese Sirius ad alta voce, facendo sussultare Tonks “Chi sano di mente, oserebbe-?”

Sirius pensò di aver visto gli occhi di Silente dirigersi per un attimo verso Arthur, ma non poteva esserne sicuro. Mezzo secondo dopo, il preside tornò a guardare Sirius “Sto ancora investigando il caso Sirius” disse Silente con tono finale. Non chiedermi altro e non ti dirò bugie, era il messaggio silenzioso che era appena passato tra il preside e Sirius.

Sirius lasciò perdere per un momento “Chi sta cercando Remus…?Ed Emmeline” aggiunse velocemente.

“Kingsley ha portato con lui Dawlish,Evans, Johnson e Burrons . Sono partiti quando tu sei andato in camera di Harry” rispose Tonks.

“Si sa qualcosa?”

“Niente”

Il primo pensiero di Sirius fu quello avrebbe dovuto dar parte della squadra di ricerca per Remus ed Emmeline. Non sarebbe dovuto essere chiuso in cucina ad aspettare notizie. Si ricordò subito che aveva avuto lo stesso pensiero nelle cucine di Hogwarts qualche anno prima, ma almeno quella volta Remus era con lui…

Poteva sentire debolmente Silente che parlava, la mente di Sirius era annebbiata di nuovo. Non sapeva più cosa pensare, o cosa sentire o fare. Era perso… e non gli piaceva per niente questa sensazione.

I secondi passarono. Man mano che passavano, Sirius sentiva il suo petto appesantirsi, come se stesse cercando di soffocarlo.

Proprio quando stava pensando che le cose non potevano peggiorare, il campanello suonò sopra di loro, seguita dalle urla inevitabili del ritratto di sua madre. Arthur,Dung e Moody corsero subito per le scale per fermare il rumore e vedere chi fosse arrivato. Sirius rimase con Silente e Tonks.

“Andrà tutto bene Sirius” sussurrò Tonks.

Sirius annuì, si alzò e andò nella credenza. Quando tornò al tavolo, ignorando le sopracciglia alzate degli altri due, aprì una nuova bottiglia di Firewiskey e bevette direttamente da essa senza prendere un bicchiere.

RECENSITE!

P.s Lily_Snape mi ha chiesto di tradurvi i titoli:

TRUTHS: Verità

LIES: Bugie

CONSEQUENCES : conseguenze

ALTECARATIONS: cambiamenti

RESOLUTIONS: Soluzioni




  
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